I vincitori del contest fotografico di Etab.

La cerimonia di consegna il 23 novembre. Annunciato anche il concerto di Capodanno.

La giuria del concorso fotografico “Polvere di Stelle sul Tempio della Consolazione, a Todi”, composta dal Dr. Filippo Orsini, dal Maestro Auro Ceccobelli e dal Presidente di Etab Avv. Claudia Orsini, ha decretato i vincitori della settima edizione del concorso fotografico dedicato ai fuochi della Consolazione.

Le immagini in questa edizione sono risultate tutte particolarmente suggestive anche per il forte vento che ne ha ravvivato i colori regalandoci disegni e architetture inedite.

Anche questa edizione ha visto numerosi partecipanti con un eccellente livello artistico delle foto rendendo, ancora una volta, assai arduo il compito della giuria nel selezionare solo alcune delle suggestive opere che vanno ad arricchire la collezione di ETAB.

Sono risultati vincitori: Lorenzo Alunni di Todi (primo classificato), Massimo Biondini di Gualdo Cattaneo (secondo) e  Filippini Fabrizio di Perugia (terzo).

La giuria ha inoltre assegnato, ed anche in questo caso il compito è stato molto arduo, quattro menzioni speciali a Luca Balducci di Massa Martana, Riccardo Breccolotto di Porano, Manuel Martelli di Todi e Massimo Biondini di Gualdo Cattaneo.

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La polemica nel PD: nuovo intervento di Andrea Vannini

PER LA SECONDA VOLTA LASCIO AD ALTRI LA PRIMA STRADA, QUELLA DI PUNTARE IL DITO CONTRO QUALCUNO E SCELGO LA SECONDA QUELLA DI TENTARE DI RICOSTRUIRE DA ZERO QUESTO PARTITO.

Andrea Vannini

Mi sono dimesso da Segretario del PD di Todi. Perché quando si perde ci si dimette. SEMPRE.Quando ho assunto questo ruolo dopo la perdita del Comune di Todi, una sconfitta dolorosa, erano due le strade: o attribuire le colpe ad altri o ricostruire.Ho scelto la seconda, probabilmente la più dura ma ritengo anche la più sensata.
Così abbiamo lavorato in squadra, insieme sul serio e non solo negli slogan, condividendo le decisioni e puntando alla unità; poi sulla messa a norma del tesseramento e sul risanamento dei conti del Partito; sull’ascolto e la partecipazione con i cittadini nelle scelte, uniti ad una seria e costante opposizione a questa giunta inefficace e superficiale; infine sull’organizzazione delle campagne elettorali. Ora abbiamo perso la Regione e mi ritrovo sempre di fronte allo stesso bivio.

Per quel poco che valgo ho espresso due posizioni chiare:

La prima: ho richiesto le dimissioni del Commissario Verini. Voglio che sia chiaro che non ho nulla contro di lui, anzi sul piano personale ne ho stima e lo rispetto, ma ritengo che sarebbero state un atto dovuto per quanto accaduto. Continuo a pensarlo ed esprimo la mia idea, nel rispetto di quelle di tutti chiaramente.

La seconda: ho lanciato l’idea di un PATTO GENERAZIONALE, che sta avendo un suo importante seguito all’interno di alcuni dibattiti interni, e che è stata anche riportata in alcuni documenti ufficiali.

Tale PATTO non esclude nessuno, tengo a precisarlo, non è una guerra contro nessuno, tutt’altro, è una assunzione di responsabilità da parte di tutti.Da parte di chi fino ad oggi ha avuto ruoli dirigenziali e che deve fare dieci passi indietro e dare una mano in un modo diverso e da parte di chi invece, essendo arrivato il suo momento, deve fare senza esitazioni un passo avanti ed assumersi la responsabilità del futuro di questo Partito.

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LA SCONFITTA ALLE REGIONALI? SCRITTA DA ANNI.

PER RICOSTRUIRE SI EVITINO SCORCIATOIE GENERAZIONALI.

Il dibattito nel PD tuderte. Un polemico Intervento di Manuel Valentini.

Manuel Valentini

La sconfitta ottenuta dalle forze di centrosinistra e dal Partito Democratico alle elezioni regionali dello scorso 27 Ottobre è, senza alcuna ombra di dubbio, un esito nefasto scritto ormai da anni ed ampiamente prevedibile. Infatti, i segnali di scollamento tra la classe dirigente del centrosinistra (o, almeno, la stragrande maggioranza di essa) e la società umbra sono stati nel corso degli anni molteplici e, per quanto mi riguarda, assolutamente inequivocabili. Superfluo sarebbe elencare qui, per l’ennesima volta, le numerose sconfitte conseguite dal Partito Democratico e dai nostri alleati nelle sfide elettorali, succedutesi nell’arco degli ultimi anni, che avevano ad oggetto il governo di numerose ed importanti città dell’Umbria. Per non parlare poi della totalità dei collegi uninominali persi in malo modo alle elezioni politiche del 2018. Tuttavia, la cosa che più mi ha colpito è stata la completa chiusura di chi aveva in mani le redini del partito nei confronti di quei pochi (io tra questi) che hanno tentato di sottolineare le numerose criticità che stavano emergendo, sempre più ampie e profonde, nella società regionale e che quest’ultima addebitava, non sempre a torto, al ceto politico ed amministrativo del centrosinistra. Arroccata nei palazzi, persa nei soli accordi e accordicchi per mantenere rendite di posizione sempre più esigue, consumata dai giochi tattici (come diceva qualcuno, di sola tattica si muore). Ci sono anche stati dei distinguo tra i maggiorenti del Pd ma sono rimasti troppo isolati e inascoltati. La nostra classe dirigente si è dimenticata della ragione principale che dovrebbe muovere chi fa politica a sinistra: migliorare la società in cui si vive, incidere in maniera positiva sulle condizioni di vita delle persone e lottare per abbattere le disuguaglianze sociali.

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L’andamento del voto politico a Todi nell’ultimo decennio.

Chi cresce e chi cala. L’analisi del dott. Alfonso Gentili.

La comparazione dei dati numerici relativi ai risultatidelle elezioni regionali, nazionali (solo Camera) ed europee (classificabili tutte come elezioni politiche) ottenuti  nell’ultimo decennio dalle principali forze politiche nell’ambito del comune di Todi evidenzia un andamento  abbastanza simile a quello  dei dati elettorali in ambito regionale, non senza qualche  differenziazione.

 Nel comune di Todi Il numero degli elettori, in tale decennio, è oscillato tra il massimo di 13.820 nelle elezioni regionali del 2010 e il minimo di 12.758 nelle elezioni della Camera 2018. Il numero dei votanti è variato tra un  massimo  di 10.245 (77,47%) nelle elezioni della Camera 2013 e un minimo di 7.368 (54,91%) nelle elezioni europee del 2014.

Il Partito Democratico (PD) nelle elezioni europee del 2009 ha ottenuto 3.620 voti (nelle elezioni della Camera dei deputati dell’anno precedente ne aveva conseguiti 4.056), nelle elezioni regionali del 2010 ne ha persi 1.565, mentre  in quelle della Camera del  2013 ne ha riconquistati 733 e nelle elezioni europee del 2014 ulteriori 645, arrivando a quota 3.433 voti, 187 di meno di quelli del 2009 diversamente dall’andamento crescente dei voti in ambito regionale. Nelle elezioni regionali del 2015 ha di nuovo perso 1.691 voti, in quelle della Camera del 2018 ne ha riconquistati 236, per poi riperderne  491 nelle europee del maggio 2019. Infine nelle regionali del 27 ottobre scorso, ancora diversamente dal dato regionale in perdita, ne ha recuperati 110, attestandosi a 1.597 voti ma avendoperso in proporzione nel decennio  notevolmente di più che a livello regionale.Il PD, nel decennio considerato, ha avuto un calo di consensi pari a  2.023 voti a Todi e a complessivi 80.660 voti in Umbria.

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Unitre Todi, inaugurazione.

E’ morto Francesco Torchia, maestro del teatro.

Regista, attore e operatore teatrale, a  Todi, con i suoi corsi di teatro nel Liceo Jacopone, ha formato centinaia di giovani.

Francesco Torchia con Silvia Bevilacqua.

Francesco Torchia è stato un personaggio fondamentale nella cultura Umbra e Tuderte. Regista. Attore, operatore teatrale e, negli ultimi anni anche scrittore, ha cominciato alla fine degli anni ’80 il suo lavoro nel Liceo Jacopone, con la sua Associazione Liminalia, volta alla formazione dei giovani al teatro. Perché ha avuto anche un’altra dote non comune, quella di essere un ottimo didatta: per oltre venti anni gruppi di studenti del Liceo aderivano al progetto scolastico di formazione teatrale che aveva la finalità di presentare, al termine dell’anno scolastico, uno spettacolo teatrale. E Torchia, egregiamente coadiuvato dalla sua inseparabile compagna, Silvia Bevilacqua, preparava lo spettacolo con gli studenti educandoli a tutti momenti necessari allo spettacolo: la creazione del testo, l’educazione alla recitazione, le scelte di regia e la scenografia. E la sua didattica creava entusiasmo e partecipazione nei giovani allievi, alcuni dei quali hanno scelto anche il teatro come elemento fondamentale della propria vita, gli altri, tutti, educati alla passione per il teatro e di conseguenza, educati alla cultura come elemento centrale della formazione umana. A volte presidi e docenti affidavano a lui anche allievi con difficoltà di inserimento nella classe e comunque con problemi a relazionarsi con gli altri allievi. E la scuola di teatro faceva miracoli: abbiamo visto allievi trasformarsi e diventare ottimi attori e cambiare in positivo le loro capacità di rapportarsi con la scuola, i lro compagni e lo studio. Nona  caso Torchia è stato chiamato a fare esperienze analoghe anche nel Liceo Mariotti di Perugia e nel Liceo di Gubbio,

La sua formazione era stata molto seria e severa:  nella Università di Trieste con il prof. Gillo Dorfless, collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, organizzatore di Corsi di formazione e poi, in Umbria formatore di Allievi e studenti, animatore di gruppi teatrali e lui stesso attore e regista.

Si è fatto stimare ed amare. La sua scomparso è una grave perdita per la cultura umbra e nazionale. Radio  Aut, anche a nome di tanti Tuderti  amici ed estimatore gli invia un ultimo affettuoso saluto e un sincero ringraziamento per la sua opera; Silvia Bevilacqua le nostre condoglianza e una profonda e sincera partecipazione.

il M5S sul parco della Rocca.


Parliamo del parco di scultura monografico di Beverly Pepper,

…..sicuramente apprezzabile e condivisibile la scelta di realizzarlo, anche per tentare di valorizzare una parte della città , “ La Rocca”, da decenni semi abbandonata ma, numerosi cittadini, superata la fase iniziale di “critica artistica” si stanno ponendo la domanda se alcune di queste sculture non nascondano una insidia per i visitatori, e  in particolare per i più piccoli, i bambini,  normali fruitori dei parchi cittadini come appunto “La Rocca”.Stimolati dalle numerose segnalazioni da parte dei cittadini, siamo voluti andare di persona  a “rivedere” queste opere non più con attenzione” artistica” ma cercando di considerare questi oggetti in un contesto di comportamenti quotidiani e normali dei bambini e  abbiamo avuto chiara, la stessa percezione del pericolo potenziale segnalato da molti cittadini.Alcune di queste opere sono realizzate con profilati di metallo, acciaio in particolare, saldati tra loro a formare delle figure astratte o  geometriche con spigoli vivi e punte acuminate orientate verso l’alto e o  l’esterno della scultura, un bambino attratto dalle curiosa forma e lucentezza del metallo giocando potrebbe rimanere ferito anche gravemente, non essendo predisposto  alcun avviso  tantomeno  protezione  che potrebbero mettere in guardia il bimbo, o l’adulto  che l’accompagna, del potenziale pericolo.Il MoVimento Tuderti 5 stelle invita quindi l’amministrazione comunale ad attivare quanto prima gli uffici preposti,  affinchè vengano messe in atto le idonee misure di sicurezza previste, per la totale fruibilità dell’area parco nel rispetto del messaggio artistico dell’opera.

MI RISPIEGO MEGLIO: DIMISSIONI SUBITO !

Un comunicato di Andrea Vannini

Solita malandata piéce politica post sconfitta: “Non ci affrettiamo, serve calma, analisi a fine gennaio (se va bene), le cose si fanno a freddo, etc”.

Io li conosco, li conosco bene, perché è dalla mia prima esperienza da consigliere comunale che c’ho a che fare con questa manfrina in souplesse tra 2 (talvolta anche più) correnti, che denatura il tutto.

Mi rispiego meglio: abbiamo perso malissimo quindi il Commissario Regionale ( tra i pochissimi ebbi il coraggio di dire subito che era per tanti motivi, non ultima la provenienza umbra, una scelta sbagliata) deve DIMETTERSI. 

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Todi Civica e il Parco della Rocca: problemi di sicurezza

Un comunicato di Todi Civica: non contrario al Parco di Beverly Pepper ma rileva problemi di sicurezza soprattutto per i bambini.

Todi Civica ha presentato in questi giorni, attraverso il suo consigliere Floriano Pizzichini,  una mozione tesa a valutare i pericoli generati dell’installazione di alcune sculture nel Parco della Rocca. 
Todi può vantare, nel suo centro storico,  uno dei parchi cittadini più belli ed interessanti dell’Umbria, sia dal punto di vista ambientale che culturale
Recentemente nello stesso parco è stato realizzato un progetto attraverso il quale vi sono state apposte numerose opere d’arte di scultura moderna.
Alcune delle opere artistiche collocate nel parco sono state realizzate con materiali metallici ed hanno forme particolarmente  acuminate. Il parco della Rocca, negli anni, è stato e continua ad essere un luogo di attrazione turistica, ma, non di meno, uno spazio di ritrovo e svago per famiglie, bambini e giovani studenti, soprattutto tuderti.
Per tali ragioni, nella fase di gioco, bambini e ragazzi,  potrebbero incorre o accidentalmente cadere su una delle opere sopra descritte, con potenziali elevati rischi per la loro incolumità.
Pertanto Todi Civica chiede all’amministrazione  di valutare le questioni sopradette, considerando la necessità di mettere in sicurezza le sculture e trovando soluzioni compatibili con la fruizione delle opere stesse.
Todi Civica

PER GESÙ NON CI SONO CASI PERDUTI. Il commento al Vangelo di J.A.Pagola

03-11-2019 XXXI Tempo Ordinario – CLc 19,1-10

Gesù mette frequentemente in guardia di fronte al rischio di rimanere imprigionati dall’attrazione irresistibile del denaro. Il desiderio insaziabile del benessere materiale può sciupare la vita di una persona. Non c’è bisogno di essere molto ricchi. Chi vive schiavo del denaro finisce chiuso in se stesso. Gli altri non contano. Secondo Gesù, “dove è il vostro tesoro, lì sarà anche il vostro cuore”.
Questa visione del pericolo disumanizzante del denaro non è uno stilema del Profeta indignato di Galilea. Diversi studi analizzano il potere del denaro come una forza legata a pulsioni profonde di autoprotezione, ricerca di sicurezza e timore per la caducità della nostra esistenza.
Tuttavia, per Gesù, l’attrazione del denaro non è una specie d’infermità incurabile. È possibile liberarsi dalla sua schiavitù e iniziare una vita più sana. Il ricco non è “un caso perduto”. È molto illuminante il racconto di Luca sull’incontro di Gesù con un uomo ricco di Gerico.
Attraversando la città, Gesù s’incontra con una scena curiosa. Un uomo di piccola statura è salito su un fico per poterlo vedere da vicino. Non è sconosciuto. Si tratta di un potente capo dei pubblicani e ricco. Per la gente di Gerico, un essere detestabile, un esattore corrotto e senza scrupoli come quasi tutti. Per i settori religiosi, un “peccatore” senza possibile conversione, escluso da ogni salvezza.

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