Per conoscere Nera Marmora

Giovedì 12, lezione all’Unitre del Prof Retti. Una occasione per conoscere la grande cantante ternana che ha sposato il tuderte Cesare Paparini.

locandina valnerina

La lezione dell’Unitre prevista per  venerdi 13 è anticipata al giovedi 12 e non vedrà l’intervento del docente Walter  Bianchini, per sua improvvisa indisponibilità. Lo sostituirà Manfredo Retti, che illustrerà la biografia e il profilo della cantante Nera Marmora,  divenuta moglie di Cesare Paparini e morta di parto, a Todi, il 15 aprile del 1924.

Nera Marmora, nata a Terni nel 1891,  ha avuto una illustre carriera di soprano, che l’ha condotta nei principali teatri italiani (Scala compresa) e sudamericani,  sotto la guida di celebri direttori (Toscanini, Marinuzzi….) e accanto a celebri cantanti, tra cui Enrico Caruso, Beniamino Gigli e Tito Schipa.

Dieci anni di carriera ai massimi vertici, con due tappe tuderti: La bohème nel ’21 e La Traviata nel ’22.  A Todi ha conosciuto Cesare Paparini, che ha sposato, abbandonando il teatro.  Purtroppo non esistono sue incisioni.  La sua voce va ricostruita attraverso le recensioni, quasi sempre entusiastiche.  Ha conosciuto personalmente i maggiori musicisti italiani del momento, tra cui Puccini, Mascagni ( da quest’ultimo è stata addirittura diretta) e Wolf Ferrari.      

Excursus storico-politico sul “populismo”.

Il dott. Gentili con uno saggio su un tema di grande attualità.

Le  tendenze o degenerazioni populiste manifestate da alcune forze politiche italiane nell’ultimo decennio spingono a ricostruire, almeno per grandi linee, la teoria e la storia del populismo nell’età contemporanea.

Il populismo è comunemente inteso come la dottrina politica el’orientamento culturale basati su una visione idealizzata e indifferenziata del “popolo”, considerato come il depositario dei valori autentici di una nazione e come il principale attore del rinnovamento sociale, in contrapposizione all’aristocrazia (comando dei “migliori”, un tempo dei nobili) e in genere a tutti i ceti privilegiati. Si differenzia dal marxismo che, all’idea del popolo come  un tutto unico, contrapponeva la visione di una società divisa in classi e con ruoli diversi nel processo della produzione.

Il populismo, come movimento politico organizzato, è sorto e si è sviluppato nella seconda metà del XIX secolo in Russia, dopo l’abolizione della servitù della gleba nel 1861 ad opera dallo zar Alessandro II. I due pensatori politici russi A.I. Herzen e N.G. Černyševskij, facendo riferimento a ideali di socialismo agrario, teorizzavano che gli intellettuali urbani dovevano “andare verso il popolo” (soprattutto allora verso le masse contadine) al quale si attribuiva un innato “istinto rivoluzionario” e da quella parola d’ordine è derivato il nome di populisti (narodniki, da narod, “popolo”) con cui furono denominati gli intellettuali che allora facevano opera di educazione culturale  e di proselitismo politico tra le masse, senza peraltro troppa fortuna. Alla fine del secolo il populismo  fu soppiantato  dalle teorie marxiste, anche se una parte della sua eredità culturale sopravvisse nel movimento rivoluzionario russo. Nell’ultimo decennio di quel secolo un partito populista (Populist party) è sorto ed è stato attivo (1891-1912) anche negli Stati Uniti d’America come espressione della protesta dei piccoli e medi agricoltori contro il mondo industriale e finanziario a causa delle politiche protezionistiche e dell’accesso difficoltoso al credito.

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I Cento anni del Preside Guido Gagliardini.

Celebrati in forma solenne i cento anni di un personaggio che ha speso la sua vita per l’educazione e per Todi.

Otto dicembre 1919. La data di nascita del preside emerito Guido Gagliardini, un personaggio che molto ha dato nella sua vita e che ha saputo conquistare stima ammirazione e consensi dall’intera comunità tuderte.

L’amministrazione comunale ha voluto celebrare solennemente l’evento non solo per la comune ammirazione per un persona che tanto ha dato alla città ma anche per additarlo come esempio di una vita vissuta al servizio della scuola e della città. E la Sala del Consiglio comunale era gremita del pubblico più vario: i dirigenti dell’Istituto agrario, i docenti, ma anche tanti ex allievi, molti con i capelli bianche, e tanta gente di Todi che ha voluto esprimere amicizia, stima ed affetto al preside emerito che ha conquistato tanti traguardi e che si presentava ora con l’ultimo traguardo, quello del secolo di vita. La cerimonia ha avuto un presentatore d’eccezione: il prof. Adriano Ciani, già ex allievo e ora docente nella facoltà di agraria dell’Università di Perugia. I molti quelli che hanno parlato per rendergli omaggio: dal sindaco Ruggiano al presidente del Circolo di Todi, che ha avuto Gagliardini come fondatore e che ne è oggi presidente onorario, agli ex allievi. E sono stati portati al festeggiato numerosi attestati di associazioni delle quali ha fatto parte. A conclusione ha preso la parola il festeggiato che ha in tal modo ha anche mostrato piena lucidità, capacità oratoria e consapevolezza. E anche un po’ di emozione.

E Radioaut si associa ai ringraziamenti della città con l’augurio che continui ancora per molto a lavorare e a impegnarsi con i suoi studi e il suo amore per Todi.

Ponte di Montemolino. Assemblea dei soci.

All’ordine del giorno il tema dell’adeguamento del ponte al traffico.

L’assemblea dei soci del Comitato “Per il ponte di Montemolino” con sede in Monte Castello di Vibio è convocata per il 13 dicembre 2019 alle ore 21,00 presso la palazzina dell’area verde della frazione di Madonna del Piano.

All’ordine del giorno, oltre all’approvazione del rendiconto semestrale, è previsto un aggiornamento riguardo allo Studio di fattibilità delle alternative progettuali relativo all’intervento di adeguamento statico e sismico del ponte di Montemolino.

Il comitato, sorto per iniziativa di alcuni cittadini della zona nella primavera 2017, si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni locali competenti riguardo al problema della viabilità sul ponte attualmente percorribile a senso unico alternato regolato da semaforo e sottoposto a limitazioni di peso (200 ql.) e di sagoma (3,90 m.).

L’assemblea è pubblica e tutti i cittadini interessati possono partecipare.

Il Natale in Piazza: le motivazioni dell’ordine di sospensione.

Pubblichiamo integralmente l’ordinanza. La Soprintendenza scrive che i lavori …di forte impatto visivo, introducono modificazioni che recano pregiudizio ai valori tutelati, ovvero danneggiano la prospettiva dei monumenti che contornano la piazza e alterano le condizioni di ambiente e decoro..

Così è più bella!!!

COMUNE DI TODI
PROVINCIA DI PERUGIA
ORDINANZA
SETTORE N.6 – URBANISTICA, EDILIZIA, SVILUPPO
ECONOMICO, SUAPE, SERVIZI A RETE
Numero 156 del 03/12/2019

OGGETTO:
OPERE ESEGUITE IN VIOLAZIONE DEL COMBINATO DISPOSTO ART. 28 E 169 DEL DLGS 42/04 E SS.MM. II. INSTALLAZIONE TEMPORANEA DI MANUFATTI IN PIAZZA DEL POPOLO

O R D I N A N Z A D I S O S P E N S I O N E D E I L A V O R I
Il Responsabile del 6° Settore

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Lunedi 2 al Fondaco: la nascita dell’opera rock.

La Giornata per eliminare la violenza contro le donne e il c.d. “Codice rosso”.

La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è stata istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite (ONU) mediante la risoluzione n. 54/134 del 17 dicembre 1999  stabilendo la data del 25 novembre. Tale data venne scelta per ricordare il crudele assassinio, in quel giorno del 1960, delle tre sorelle Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal nella Repubblica Dominicana. Le sorelle, recandosi in visita  ai mariti in prigione, furono bloccate dagli agenti del Servizio di informazione militare del sanguinario dittatore R.L.Trujillo e, portate in un luogo appartato, furono stuprate, torturate, strangolate e infine  gettate in un precipizio dentro la loro auto per simulare un incidente.

In occasione della ricorrenza annuale 2019 di tale importante giornata potrebbe essere utile anche analizzare il contenuto della recente legge 19 luglio 2019, n. 69, approvata dal Parlamento su d.d.l. d’iniziativa del Governo Conte I-Ministro della Giustizia Bonafede, nota anche come “Codice rosso”, che ha apportato modifiche al Codice penale, al Codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere. Pubblicata nella GU n. 173 del 25 luglio 2019, la legge è entrata in vigore il 9 agosto scorso.  Occorre osservare preliminarmente che il limite strutturale di questa legge  sembra stare nel fatto di affrontare la grande questione della violenza di genere in una logica esclusivamente repressiva e quasi di ordine pubblico, introducendo nuove fattispecie di reato ed inasprendo le pene per i reati già previsti dal Codice penale a seguito di precedenti interventi del legislatore,  senza affrontare e intervenire sulla questione in un’ottica di prevenzione della violenza, ma nulla impedisce al nuovo Governo e alla nuova maggioranza di provvedere in materia secondo un diverso indirizzo politico.

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TODI ricorda “ I cinquecento giorni di D’Annunzio a Fiume”

50 anni del Liceo Scientifico. una serata memorabile.

La cerimonia nel Teatro Comunale e la cena commemorativa: oltre 500 partecipanti.

Neppure gli organizzatori si aspettavano un successo così grande come quello che sabato scorso ha celebrato i 50 anni del Liceo Scientifico. L’evento, preparato con cura dal Prof. Benedetto Scimmi e da un gruppo da lui creato. ha avuto una prima fase, celebrativa, e successivamente una cena nel palazzo del Vignola. La prima fase ha visto sul palcoscenico il preside Sergio Guarente, il sindaco Antonino Ruggiano, l’assessore alla cultura Claudio Ranchicchio, entrambi ex allievi, il presidente del consiglio d’istituto Giovanni Antonelli e il presidente del’Associazione ex allievi Stefano Barlozzari. Presenti in platea alcuni professori storici del Liceo, Maria Provenzani, Maria Palma Migliorini, Maria Grazia Pellecchia, don Antonio Cardarelli e Mariella Alongi. Due di essi hanno anche preso la parola per ricordare, con commozione, momenti della storia del Liceo. Sono poi intervenuti alcuni ex allievi, dopo Ruggiano e Ranchicchi, l’ex sindaco di Todi Massimo Buconi, l’attuale sindaco di Marsciano Francesca Mele,il dott. Andrea Mangoni AD doValue spa, il dott. Marco Petrini magistrato, il prof. Gino Biondini, matematico, della Buffalo University, la dott.ssa Beatrice Giglio Head of WCR Quantitative Analytics Barclays, Roberto Andreucci produttore cinematografico e televisivo, che ha divertito il pubblico con imitazioni di alcuni dei suoi docenti della scuola. Tutti hanno non solo ricordato momenti di vita della scuola ma anche ringraziato i docenti per il lavoro di qualità da essi svolto. Molto interesse anche per un collegamento video con un ex allievo, ora professore della Columbia University, il prof. Andrea Baccarelli il quale ha parlato del suo lavoro elogiando la preparazione di base ricevuta nel Liceo di Todi.
Una vera ovazione il pubblico degli ex allievi ha riservato all’arrivo del Prof. Augusto Fagioli, una dimostrazione di affetto che è proseguita successivamente nella cena in cui i partecipanti, divisi per gruppi classe, hanno potuto incontrare, dopo molti anni, gli amici di un tempo. La serata in teatro è stata anche utilizzata per celebrare lo sbarco sulla luna del 1969, data di inizio del Liceo. Ospite d’onore la prof.ssa Bruna Bertucci dell’Università di Perugia facoltà di Fisica e Geologia che ha ricordato l’Uomo sulla Luna 1969; in collegamento video è stato intervistato anche l’astronauta italiano che sta preparando nuove avventure spaziali. La serata prevedeva anche una messa celebrata in Duomo dall’ex docente di storia e filosofia, don Antonio Cardarelli, in suffragio di ex studenti ed ex docenti del liceo.

Presentato l’ultimo libro di Marco Grondona Tutti pazzi per Marx

La cronaca di una serata dedicata al libro del musicologo tuderte recentemente scomparso.

Il prof. Manfredo Retti e il musicologo Ettore Pacetti hanno presentato sabato scorso, nell’Aula Magna del Liceo Jacopone, l’ultimo libro di Marco Grondona. Partecipava un folto pubblico costituito non solo da amici di Marco ma anche di persone esperte o amanti della musica che desideravano conoscere un testo il cui titolo suscita da solo interesse e curiosità. E tutti con il desiderio di rendere omaggio al prof. Grondona. Presenti anche colleghi universitari e Lucia Mencaroni, la moglie di Marco, cui il volume è dedicato, anch’Ella profonda conoscitrice della musica, cantante, e in passato direttore artistico di una delle più importanti orchestre italiane.

Sul contenuto del libro hanno parlato i due presentatori, Pacetti anche con esempi musicali al pianoforte. Difficile fare la sintesi di un volume molto complesso e anche a volte tecnico, ma Manfredo Retti ne ha curato una sintesi che di seguito pubblichiamo

Il sottotitolo (una sera con Francesco Orlando) inquadra logisticamente e cronologicamente il titolo, immaginando la  conversazione di un pomeriggio con Francesco Orlando, il docente francesista della Normale di Pisa ( ex allievo di Tomasi di Lampedusa e sostenitore della teoria freudiana della letteratura), che Grondona  incontrò non appena divenuto allievo normalista ed ha poi continuato a frequentare.  Si tratta, è evidente, di un sottotitolo simbolico, perché il testo  riassume  un sodalizio culturale  ben più esteso nel tempo, un sodalizio  durato un’intera vita, che per Orlando si è conclusa nel 2010.  Ecco, dunque, il titolo, ispirato dal tema centrale, che individua alcune analogie tra fenomeni storico-artistici generalmente percepiti come separati, se non, addirittura contrastanti, come, per esempio, il Capitale di Marx e la Tetralogia wagneriana: da cui,  stabilita l’analogia, all’influsso esercitato da  Wagner sulla cultura ( non solo musicale) del suo tempo, si aggiungerebbe un parallelo influsso del marxismo, in direzione sociale. Analogia  colta nel  Novecento, da alcune esecuzioni del Ring a Bayreuth e alla Scala ad opera dei registi Chéreau e Ronconi.  Il tema si amplia a un quadro generale comprendente  autori (Puccini e Verdi), esecutori ( Muti e la Callas),  attori (Carmelo Bene), alternati a riflessioni  sulla musica e l’arte in genere, proprie dell’autore e condivise con l’interlocutore.  Le basi d’appoggio di tale rivisitazione sono, sia tecniche, commentabili solo   da un  musicologo, sia culturali, avvicinabili da un amatore, sempreché abbia esperienza di ascolti e  sia capace di muoversi attraverso le citazioni, spesso di semplici frammenti.