Covid: le disposizioni che gli Umbri debbono osservare

  • Vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute.
  • Raccomandazione di non spostarsi se non per motivi di salute, lavoro, studio, situazioni di necessità.
  • Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno.
  • Chiusura di musei e mostre.
  • Didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori
  • Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico.
  • Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.
  • Chiusura di bar e ristoranti alle ore 18. L’asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni.

Emergenza : 400 milioni ai Comuni. Ragionare insieme per la ripartizione

Comunicato di Todi Civica. Al Comune di Todi subito € 130.000 prima di tre rate.

La conferenza Stato – Città, in considerazione dell’ emergenza che sta attraversando il Paese a causa del Covid, ha deciso di destinare 400 milioni di euro ai Comuni. Il ministero dell’interno ha pubblicato i dati relativi alle singole ripartizioni, sottolineando che l’assegnazione in questione è commisurata alle stime delle possibili maggiori spese per il trasporto scolastico e per interventi di sostegno sociale, ma che tale commisurazione non costituisce in alcun modo ” vincolo di spesa”. Al Comune di Todi sono stati assegnati circa 130 Mila euro, importo che rappresenta un terzo dell’intero contributo, che verrà completato nei prossimi mesi. Tuttavia la situazione contingente, la sospensione della didattica in presenza di per alcuni settori della scuola e un possibile nuovo lockdown, impongono una riflessione che valuti l’utilizzo delle risorse anche al di là dell’impiego stabilito. Pertanto, sulla base delle indicazioni fornite dalla associazione dei Comuni, il fondo potrebbe essere messo a disposizione di chi, in questo momento, sconta maggiori difficoltà a causa della pandemia. In quanto senso, richiamiamo anche la proposta avanzata dal Consigliere Andrea Vannini di un fondo per le attività economiche e commerciali che hanno subito particolari danni economici. Invitiamo l’amministrazione comunale e la maggioranza,  a coinvolgere il Consiglio Comunale, le forze politiche, sindacali e sociali della un città nelle scelte di ripartizione dei suddetti fondi, considerando il confronto funzionale al raggiungimento del miglior risultato possibile e   prendendo atto di come, il centrodestra, a livello nazionale, giustamente, valuti un errore la poca condivisione, da parte del Governo,  nelle scelte strategiche.
Todi Civica

ZTL aperta e sosta temporanea in piazza del Popolo, le richieste di Confcommercio Todi al Comune


La presidente Nunzia Frustagatti: “Occorre aprire la ZTL e consentire la sosta temporanea in Piazza del Popolo per agevolare il lavoro di attività oggi in difficoltà estreme”

Di fronte alle restrizioni imposte ai pubblici esercizi dai decreti anticovid, bisogna almeno agevolare con
misure ad hoc le imprese direttamente più colpite – bar e ristoranti – quando intendono svolgere attività di
consegna a domicilio o vendita per asporto.
Da questa urgenza nasce la richiesta di Confcommercio Todi – inoltrata al sindaco Antonino Ruggiano, all’assessore Claudio Ranchicchio e al comandante dei Vigili urbani Renato Tinarelli – di consentire, da subito, l’accesso a titolo gratuito nella Zona a traffico limitato e nella zona pedonale a tutti gli operatori della ristorazione e dei pubblici esercizi che devono effettuare consegne a domicilio e permettere l’asporto in centro città.
“Gli operatori e i clienti”, puntualizza nella sua richiesta la presidente di Confcommercio Todi Nunzia Frustagatti nella sua richiesta, “dovranno ovviamente poter dimostrare con idonea documentazione le motivazioni dell’accesso nella zona interdetta al traffico ordinario”.
Ulteriore richiesta per sostenere il commercio.
“Visto il grave problema che stanno affrontando i negozi in questo momento, Confcommercio Todi ha chiesto all’amministrazione comunale la possibilità di poter entrare e parcheggiare con una sosta momentanea in Piazza del Popolo durante tutta la settimana, comprese le domeniche fino al 24 novembre. “La situazione che stiamo vivendo è oggettivamente molto difficile”, aggiunge la presidente di Confcommercio Todi. “In primo luogo bisogna tutelare la salute delle persone, ma dobbiamo anche cercare
di far sopravvivere le imprese fino a quando questa terribile pandemia sarà finita.
Le richieste che abbiamo avanzato al Comune vanno proprio in questa direzione, tenuto anche conto dell’assenza totale di turisti in questo momento e della ridotta mobilità delle persone. Auspichiamo quindi
che il Comune possa venire incontro al più presto alle esigenze delle nostre imprese”.

Ospedale della Media Valle del Tevere, i sindaci chiedono alla presidente Tesei un impegno formale sul futuro del nosocomio

“I Sindaci della Media Valle del Tevere intendono evidenziare che la condotta degli organi regionali sta innegabilmente penalizzando l’ospedale della Media Valle del Tevere e i cittadini del territorio”. Inizia così la lettera aperta, firmata da tutti gli 8 sindaci del comprensorio, indirizzata alla presidente della Regione, Donatella Tesei, e che è stata consegnata nel pomeriggio di mercoledì 28 ottobre presso la sua segreteria da una delegazione composta da Francesca Mele (Marsciano), Daniela Brugnossi (Monte Castello di Vibio), Gianluca Coata (Fratta Todina) e Marsilio Marinelli (San Venanzo). Alla Regione i sindaci contestano in modo netto la mancanza di informazione e di condivisione di una scelta che ha visto arrivare a Pantalla pazienti Covid già tra domenica 18 e lunedì 19 ottobre, ovvero alcuni giorni prima che la Regione, con una ordinanza della presidente Tesei del 22 ottobre, riconvertisse parzialmente il nosocomio alla gestione dell’emergenza sanitaria. Altra significativa mancanza da parte del decisore regionale e della stessa Usl è il non aver ancora indicato  in modo chiaro, a tutela dei cittadini e degli stessi operatori sanitari, quali sono i servizi che possono continuare a svolgersi presso l’ospedale, con la conseguenza di generare confusione e inefficienze a danno di tante persone che sono malati non Covid. Sono tre le richieste puntuali che i sindaci rivolgono alla presidente e a tutta la giunta regionale: Indicare quali sono i servizi sanitari che in questa fase possono continuare ad essere garantiti a Pantalla spiegando le modalità di erogazione e di gestione. Formalizzare impegni precisi per il potenziamento dell’ospedale, una volta terminata questa fase emergenziale, in termini di servizi, di personale e di strumentazione. Ripristinare le postazioni 118 di Marsciano e Todi. “È dal rispetto e dalla formalizzazione di questi impegni – spiega il sindaco Francesca Meleche potrà svilupparsi un percorso che metta veramente in primo piano l’efficientamento dei servizi sanitari alla popolazione, la tutela della sua qualità di vita e il diritto alla salute.  Il superamento dell’emergenza dovrà trovare la Regione Umbria pronta a investire sull’ospedale di Pantalla. Non è certo il mero ripristino dello stato ante Covid a potersi considerare una soluzione accettabile e men che meno un ulteriore depotenziamento del nosocomio. Ora la priorità è affrontare una grave crisi sanitaria che deve vedere tutte le istituzioni lavorare in modo sinergico e nella stessa direzione, ma il territorio della Media Valle del Tevere non è disposto a nessun compromesso al ribasso su futuro dei suoi servizi sanitari. Una posizione che difenderemo in tutte le sedi opportune e con le iniziative che si dovessero rendere necessarie. Quello che va tutelato è il sacrosanto diritto di una comunità che ancora una volta, in questa fase di ripresa della pandemia, viene chiamata a sopportare forti disagi nell’interesse collettivo. Ribadiamo che non esiste solo l’ospedale della Media Valle del Tevere e i 60mila abitanti del suo comprensorio su cui far ricadere per intero il peso delle principali conseguenze che comporta la gestione sanitaria di questa emergenza”.          
ECCO IL TESTO COMPLETO DELLA LETTERA APERTA
I sottoscritti Sindaci della Media Valle del Tevere con la presente intendono evidenziare che la condotta degli organi regionali sta innegabilmente penalizzando l’ospedale MVT e i cittadini del territorio di riferimento in quanto lo stesso è stato considerato fin da subito alla stregua di un Covid Hotel tanto che i primi pazienti COVID sono arrivati già tra domenica 18 e lunedì 19, e l’ordinanza n. 66 di individuazione della struttura è stata pubblicata solo giovedì 22 ottobre. La Presidente della Giunta Regionale ha ordinato la riconversione parziale e temporanea dell’ospedale territoriale della Media Valle del Tevere come ospedale regionale dedicato alla emergenza del coronavirus motivando la scelta sulla base di tre elementi ritenuti determinanti: 1) geolocalizzazione della struttura 2) possibilità di attuare la riconfigurazione strutturale in maniera celere 3) possesso di una distribuzione spaziale che consente di individuare aree indipendenti da adibire a spazi assistenziali per pazienti covid positivi garantendo il mantenimento di percorsi autonomi per assicurare comunque attività assistenziali per la popolazione del territorio di riferimento. Vista la celerità nell’utilizzo della struttura ancora prima della sua formale individuazione avremmo auspicato altrettanta rapidità nella definizione e determinazione delle attività sanitarie che possono ancora sussistere e restano garantite nella struttura ospedaliera, stante la reale necessità di impiegare parte del personale per la necessaria assistenza ai malati COVID. Ci saremmo aspettati inoltre che, oltre alla generica dizione contenuta nell’ordinanza presidenziale, circa il ripristino della struttura ex ante, al termine della emergenza sanitaria, per l’ospedale della Media Valle del Tevere, si fossero presi precisi impegni circa il rafforzamento e potenziamento della stessa struttura ospedaliera. TUTTO CIÒ PREMESSO i sottoscritti Sindaci chiedono alla Presidente e alla Giunta Regionale di: 1. definire con precisione i servizi sanitari che in questa fase possono continuare ad essere garantiti indicando altresì le modalità di erogazione e di gestione; 2. formalizzare impegni precisi per il potenziamento e il rafforzamento della nostra struttura ospedaliera in termini di servizi assicurati, di personale e di strumentazione, una volta terminata questa fase emergenziale. 3. Ripristinare le postazioni 118 di Marsciano e Todi. Senza impegni precisi e puntuali in questa direzione le Amministrazioni scriventi assumeranno qualsiasi ulteriore iniziativa ritenuta utile per la salvaguardia del nostro Ospedale e della salute di tutti i cittadini.  

Amministrazione Ruggiano: si cambi passo, subito, prima che sia troppo tardi!

Il PD Tuderte al sindaco Ruggiano sull’emergenza Covid a Todi

Umberto Magni

Ancora una volta siamo costretti a registrare l’immobilità assoluta dell’intera Amministrazione Ruggiano di fronte all’acuirsi della seconda ondata pandemica nella nostra città. Mentre metà dei Sindaci dell’Umbria si rincorrono sui social e organi di stampa locali per informare la cittadinanza, per aiutare il sistema Regionale di tracciamento in evidente difficoltà, per analizzare accuratamente i dati dei Comuni che rappresentano, a Todi, gli amministratori si muovono senza avere contezza di ciò che accade. Tralasciamo ogni commento sul discorso “Facebook” della scorsa settimana: un discorso pieno di retorica, in cui, addirittura, sono stati comunicati dati diversi da quelli presenti sulla Dashboard della Regione Umbria, consultabile via internet, sia per quel che riguarda il numero di casi totali della nostra città, che per il numero di ricoverati presso l’Ospedale della MVT. Tralasciamo ogni commento anche su quello che l’intera Amministrazione Ruggiano sta facendo per informare la cittadinanza, per dare una mano alle attività economiche in difficoltà e per un’attenta e accurata gestione dei servizi scolastici in piena pandemia e, con pieno senso di responsabilità,  le facciamo alcune osservazioni che, speriamo, abbia intenzione di raccogliere.
Sono della scorsa settimana le proposte dei Sindaci di Narni e Magione di mettere a disposizione del servizio di tracciamento effettuato dalle Asl, oggi in evidente difficoltà, il personale dei propri comuni. Molti Sindaci della Regione Umbria si stanno occupando di studiare l’andamento della curva pandemica nei propri Comuni per capire quali sono le principali fonti di contagio, intervenendo, per le proprie competenze, in maniera veloce ed efficace. Molti Sindaci danno contezza giornaliera attraverso pagine dedicate Facebook dei nuovi casi di contagio, della gravità dei diversi casi, del numero dei posti occupati nei diversi Nosocomi. Lei Sindaco, in questo senso, esattamente, cosa sta facendo? Lo chiediamo perché, purtroppo, non lo sappiamo. E a non saperlo sono anche i cittadini che, oggi, sono, per la maggior parte, spaventati. E’ di oggi l’esortazione della Presidente di Confcommercio che invita l’Amministrazione a rendere usufruibile l’ingresso e la sosta breve in Piazza per aiutare le attività economiche in difficoltà. In questo senso lei, Sindaco, cosa sta facendo e cosa ha intenzione di fare, a parte condividere post sul comprare Tuderte della sua Assessora allo sviluppo economico?
Ma veniamo alle scuole. Tema dolente e tanto dibattuto a livello nazionale. Lei, Sindaco, ha contezza di quanti classi sono attualmente in quarantena, di quanti contagi provengono dal mondo scolastico, della situazione dei trasporti? Non sarebbe utile dare comunicazioni ufficiali invece di seminare panico sui gruppi whatsapp dei genitori che chiedono, si fanno domande, in evidente stato di preoccupazione per i propri bambini e ragazzi?
Sindaco, le stiamo rivolgendo semplici domande perché crediamo che gli allarmismi, la percezione di tragedia, di paura che ognuno di noi sta vivendo, non si combatte con i discorsi nervosi e campati per aria. I cittadini si tranquillizzano di fronte alle evidenze e ai dati veri. E allora metta in moto la macchina amministrativa del Comune di Todi e raccolga le nostre osservazioni e ci faccia sapere.
Partito Democratico Todi-

La prossima inaugurazione farlocca? Aspettando l’inaugurazione della palestra.

I 5 stelle tuderti scrivono al Sindaco, all’Assessore ai Lavori pubblici e agli interessati.

Ponterio è stata scelta come la frazione ideale del Comune di Todi  in cui mettere in scena inaugurazioni finte, sì, come quelle recenti, 7 agosto e 11 settembre, rispettivamente della Piazzetta, che fa brutta mostra di sé con cannucciata e rete arancione da lavori in corso, e della palestra della Scuola, ancora indisponibile.Con il termine inaugurazione  si è soliti intendere il compimento, l’entrata in funzione di qualcosa, l’avvio di fruizione di un’opera pubblica  che sia una struttura o uno spazio aperto destinato a ….Evidentemente per l’Amministrazione comunale di Todi non è così, ci sono inaugurazioni che sanciscono una sorta di stato di avanzamento dei lavori, tappe mai conclusive di un iter lungo e travagliato. Sono da intendere come delle prove generali insomma.Si inaugura per dare il contentino agli impazienti di turno, ai polemici, a quelli che pretendono l’impossibile, come una palestra dopo 40 anni? O per scomodare l’Assessore Regionale con delega allo sport e all’impiantistica sportiva?Sentire parlare con soddisfazione del raggiungimento di tali obiettivi ha francamente del ridicolo.Quali concessioni, carte, permessi, collaudi, autorizzazioni sono ancora necessari cosicché l’opera faraonica possa vedere la luce? E gli incartamenti sopracitati poi, non dovrebbero precedere i lavori o comunque dirigerli, anziché rappresentare il capolinea?Quali sono ora, chiede il MoVimento Tuderti 5 Stelle, le difficoltà e/o ostacoli che impediscono ancora che la Palestra, inaugurata più di un mese fa, entri in funzione?E possa  accogliere finalmente i bambini della scuola Primaria, che hanno diritto ad uno spazio, ancor più in questo periodo in cui le circostanze e i protocolli di sicurezza impongono distanziamenti e ricreazioni da seduti?
Non ci venite a raccontare che è stato il COVID a bloccare la fruizione della palestra, in molte altre scuole infatti le strutture sportive vengono regolarmente utilizzate, consentendo  in sicurezza, a bambini e studenti,  occasioni, quanto mai preziose, per l’esercizio fisico e attività ludico-motorie.Noi cittadini, contrariamente a come ci considerate voi, scocciatori a cui presentare un’inaugurazione farlocca, riponiamo fiducia in voi e nelle risposte che vorrete darci.Vi consideriamo interlocutori a cui dire, meglio urlare, per l’ennesima volta: “VOGLIAMO UNA PALESTRA”.
                                          MoVimento Tuderti 5 Stelle 

Amministrazione Ruggiano: si cambi passo, subito, prima che sia troppo tardi!

Amministrazione comunale e Covid: Comunicato del Pd di Todi

Ancora una volta siamo costretti a registrare l’immobilità assoluta dell’intera Amministrazione Ruggiano di fronte all’acuirsi della seconda ondata pandemica nella nostra città. Mentre metà dei Sindaci dell’Umbria si rincorrono sui social e organi di stampa locali per informare la cittadinanza, per aiutare il sistema Regionale di tracciamento in evidente difficoltà, per analizzare accuratamente i dati dei Comuni che rappresentano, a Todi, gli amministratori si muovono senza avere contezza di ciò che accade. Tralasciamo ogni commento sul discorso “Facebook” della scorsa settimana: un discorso pieno di retorica, in cui, addirittura, sono stati comunicati dati diversi da quelli presenti sulla Dashboard della Regione Umbria, consultabile via internet, sia per quel che riguarda il numero di casi totali della nostra città, che per il numero di ricoverati presso l’Ospedale della MVT. Tralasciamo ogni commento anche su quello che l’intera Amministrazione Ruggiano sta facendo per informare la cittadinanza, per dare una mano alle attività economiche in difficoltà e per un’attenta e accurata gestione dei servizi scolastici in piena pandemia e, con pieno senso di responsabilità,  le facciamo alcune osservazioni che, speriamo, abbia intenzione di raccogliere.
Sono della scorsa settimana le proposte dei Sindaci di Narni e Magione di mettere a disposizione del servizio di tracciamento effettuato dalle Asl, oggi in evidente difficoltà, il personale dei propri comuni. Molti Sindaci della Regione Umbria si stanno occupando di studiare l’andamento della curva pandemica nei propri Comuni per capire quali sono le principali fonti di contagio, intervenendo, per le proprie competenze, in maniera veloce ed efficace. Molti Sindaci danno contezza giornaliera attraverso pagine dedicate Facebook dei nuovi casi di contagio, della gravità dei diversi casi, del numero dei posti occupati nei diversi Nosocomi. Lei Sindaco, in questo senso, esattamente, cosa sta facendo? Lo chiediamo perché, purtroppo, non lo sappiamo. E a non saperlo sono anche i cittadini che, oggi, sono, per la maggior parte, spaventati. E’ di oggi l’esortazione della Presidente di Confcommercio che invita l’Amministrazione a rendere usufruibile l’ingresso e la sosta breve in Piazza per aiutare le attività economiche in difficoltà. In questo senso lei, Sindaco, cosa sta facendo e cosa ha intenzione di fare, a parte condividere post sul comprare Tuderte della sua Assessora allo sviluppo economico?
Ma veniamo alle scuole. Tema dolente e tanto dibattuto a livello nazionale. Lei, Sindaco, ha contezza di quanti classi sono attualmente in quarantena, di quanti contagi provengono dal mondo scolastico, della situazione dei trasporti? Non sarebbe utile dare comunicazioni ufficiali invece di seminare panico sui gruppi whatsapp dei genitori che chiedono, si fanno domande, in evidente stato di preoccupazione per i propri bambini e ragazzi?
Sindaco, le stiamo rivolgendo semplici domande perché crediamo che gli allarmismi, la percezione di tragedia, di paura che ognuno di noi sta vivendo, non si combatte con i discorsi nervosi e campati per aria. I cittadini si tranquillizzano di fronte alle evidenze e ai dati veri. E allora metta in moto la macchina amministrativa del Comune di Todi e raccolga le nostre osservazioni e ci faccia sapere.
Partito Democratico Todi

Fare le analisi, quanta difficoltà!!!!

Il PSI di Todi evidenzia i disagi causati dalla cattiva organizzazione dei servizi sanitari a Todi.

Fare le analisi presso il Distretto della Media Valle del Tevere di Todi di questi “tempi”, sta diventando meteorologicamente impegnativo. Ci si reca per accertare il proprio stato di salute, ma si rischia di restare a letto per raffreddori e possibili polmoniti.

L’inverno è alle porte, il freddo e la pioggia in questi giorni incombe ed ogni mattina, generalmente a partire dalle 7.30 troviamo persone fuori del portone dell’ex Ospedale che fanno la fila per sottoporsi ai controlli di rito, causa COVID, per poi procedere o verso il gabinetto analisi, o verso il CUP, o verso gli ambulatori dei medici di Base che sono all’interno della struttura.

La domanda che poniamo al Sindaco ed al Direttore del Distretto: ma non vi siete mai accorti del disagio delle persone, spesso anziane ed anche disabili che sono in attesa, sotto la pioggia, al freddo senza un minimo di riparo? Ma vi sembra una situazione di normale sopportabilità? Non vi sembra abbastanza incivile tutto ciò?

Come Partito Socialista di Todi ci sentiamo di evidenziare questa situazione, ma al contempo vorremmo dare dei suggerimenti

Perché non differenziare gli accessi al Distretto tra quelli che si devono recare al Cup o presso il proprio medico di Base e coloro che invece si devono recare a fare le analisi. Per quest’ultimi si potrebbe riattivare l’accesso alla vecchia struttura del Pronto Soccorso che permetterebbe un possibile riparo agli utenti e magari allestire un gazebo all’interno della piazzetta dove sostavano le ambulanze. Utilizzare la vecchia sala d’attesa regolamentando gli ingressi e le stanze adiacenti. In questo modo si potrebbero evitare gli assembramenti che inevitabilmente attualmente evvangono.

L’inverno è lungo e non vorremmo che si aggiungessero ai già tristi ricoveri COVID anche quelli per altre patologie.

Partito Socialista Italiano –  Sez. G. Matteotti

Subito censire tutte le attività commerciali ed il danno economico che stanno scontando

Intervento di Andea Vannini, consigliere comunale PD

Del fatto che questo ultimo DPCM sia una misura “finalmente robusta ma tardiva” e che prenda atto che ci restino solo mascherine e lock down più o meno estesi e di altri temi purtroppo connessi parlerò a breve più diffusamente.

Per ora mi sta più a cuore Todi, perciò riaffermo ciò che ebbi a dire a marzo (proposi anche la istituzione di una Commissione Consiliare per ciò), senza essere per nulla ascoltato: occorre da subito censire tutte le attività commerciali ed il danno economico che stanno scontando e che sconteranno nei prossimi mesi; inoltre acquisire ogni RISORSA ECONOMICA disponibile  dal settore Cultura derivanti soprattutto ma non solo dalle manifestazioni non svolte, accorparle in un FONDO unico e distribuirle immediatamente.

Immediatamente alle attività ed esercizi in difficoltà significa SUBITO! Non significa ciarlare del cielo sereno e del vogliamoci tutti bene che tanto tra poco arriva Natale e ci saranno le luminarie (e/o chissà che altro si inventeranno) in Piazza.

Todi sta soffrendo, facciamolo!

Andrea Vannini – Consigliere Comunale PD Todi 

CARO SINDACO, NON ABBIAMO PAURA DI CIÒ CHE PUÒ SUCCEDERE, MA DI QUELLO CHE NON È ANCORA SUCCESSO!

GRUPPO CONSILIARE PARTITO DEMOCRATICO

Abbiamo ascoltato con attenzione il ritorno del sindaco Ruggiano allo strumento della diretta Facebook per spiegare l’impatto della seconda ondata Covid sulla nostra città, dopo lunghi mesi di silenzio. Non abbiamo trovato nel suo discorso accenni sulle evidenti criticità che stanno colpendo il “modello” umbro messo in campo per contrastare l’impennata autunnale dei contagi. Non una parola sul collasso del tracciamento, sul rischio di saturazione terapie intensive (questo perché gli illuminati governanti regionali non hanno provveduto ad aumentare i posti nonostante le copiose risorse stanziate dal governo nazionale), sull’interruzione delle attività diagnostiche, chirurgiche e di medicina programmate etc. Il buco nero più grande del discorso del sindaco, però, riguarda la totale mancanza di iniziative da parte sua per scongiurare la reinstallazione di un reparto Covid presso l’Ospedale di Pantalla, non dando seguito a quanto votato da Ruggiano stesso consiglio comunale un paio di mesi fa. Anzi, ancora una volta registriamo la scelta del sindaco di ubbidire supinamente alle direttive regionali, dando degli irresponsabili e degli “svegli” a chi si pone domande sull’utilità delle scelte di Tesei e Coletto. Esprimiamo invece una semplice considerazione, che avrebbe dovuto formulare anche lui: questo territorio ha già dato un grande contributo nella prima fase della pandemia, con grande sacrificio delle esigenze sanitarie fondamentali dei cittadini. È giusto oggi che si rifacciano le stesse scelte perché non si è stati in grado di elaborare strategie diverse?

Si dovevano potenziare i presidi DEA di primo e secondo livello lasciando le prestazioni di base a garanzia della salute dei cittadini negli ospedali di base come il nostro, per esempio. Invece, la giunta a guida leghista preferisce, come da programma, riattivare la convenzione con le strutture private. Va bene non avere paura di ciò può succedere, ma lei non può eludere la realtà con video di propaganda in cui se da un lato giustamente invita al rispetto delle regole, dall’altro non propone nulla di più dell’ubbidienza. Le regole che ci sono state imposte col nuovo dpcm di oggi per fronteggiare la diffusione del virus potrebbero avere ed avranno sicuramente conseguenze sociali ed economiche molto difficili da affrontare, ma non si può stare né ad aspettare il destino né far finta, come sembra voler fare Ruggiano per minimizzare le conseguenze sanitarie della diffusione del virus, far credere che Todi sia comunque un’isola felice.

Noi per parte nostra auspichiamo che le misure prese e da prendere tengano lontano il pericolo di un nuovo lockdown e nello stesso tempo pensiamo debbano da subito essere previste a bilancio, anche attivando la contribuzione statale che sarà prevista, per intervenire nei settori più a rischio crisi. Prima di tutto bar e ristoranti e il commercio, già così penalizzati da alcune scelte della sua amministrazione.

Abbiamo già dato la nostra disponibilità alla collaborazione, senza ottenere dal sindaco grande considerazione (anche se poi egli attuato tardivamente alcune nostre proposte). Ecco, ora non c’è tempo da perdere, si costituisca la cabina di regia che le abbiamo già proposto in passato e raccolga le proposte della sua città per rappresentarla tutta intera nel confronto con la regione.

Abbiamo già esponenti della sua maggioranza che sanno agire solo in rappresentanza dei loro interessi di parte, faccia il sindaco di tutti almeno in questo grave situazione, abbandonando hashtag da tribuno e predicozzi retorici che cominciano a stufare perché non hanno nulla di concreto. Cerchiamo di rendere la vita delle persone più bella, magari uscendo da Facebook.

GRUPPO CONSILIARE PARTITO DEMOCRATICO