L’addio a Ernesto Frizzoni

La comunità di Pantalla piange l’improvvisa scomparsa del Prof. Ernesto Frizzoni il 5 Febbraio u.s.

Stimato e apprezzato per le sue qualità culturali e la sua umanità, negli anni ha saputo coinvolgere giovani e meno giovani in numerose iniziative, capaci di aggregare e consolidare i rapporti tra tutti i suoi componenti, senza distinzioni, colto, critico e saggio Ernesto Frizzoni lascia anche una preziosa eredità letteraria come memoria della storia del nostro territorio, per le future generazioni. Sua anche la fondazione dell’Associazione culturale no-profit “AGORA”, promotrice di numerosi eventi teatrali, musicali e storici.

(Alessandra Antonini)

La redazione di Radio Aut si unisce al dolore della moglie, Franca, e dei suoi figli e ne ricorda i grandi meriti di persona e di insegnante ma ne sottolinea anche il grande lavoro fatto come storico dei suoi luoghi, Pantalla e i vicini borghi, che molto ha amato e molto ha scritto. Ancora ieri sera ci parlava del suo progetto relativi ad alcuni antichi paesi della cui storia aveva cominciato a scrivere. Crediamo vada ricordata la sua attività politica che lo ha visto impegnato, sino a non molti anni fa e sempre a favore di Pantalla e dei vicini borghi. Questo addio ci coglie impreparati e la scia in noi un grande rimpianto.

Italia viva Todi sulle trattative per il Governo.

                  Riflessioni sulle opportunità da cogliere.

A proposito di tavolo di confronto chissà se il Pd, i 5 stelle, Leu e l’avvocato Conte vogliono realmente ascoltare Renzi e IV sul Recovery Plan. Dalla disponibilità sin qui mostrata e dal tempo perso – è da questa estate che Renzi chiede un incontro –  sembrerebbe di no e si ha la sensazione che venga  ignorata o sottovalutata la tempistica per sviluppare tutte le richieste della Commissione Europea e le linee guida del Recovery,  il cui mancato rispetto impedirebbe l’erogazione dei finanziamenti. Forse non sanno che l’intero percorso della pratica deve contenere piani dettagliati con traguardi intermedi e obiettivi finali, deve sviluppare una rigorosa quantificazione dei miglioramenti da ottenere sui vari indicatori economici, devono essere leggibili le correlazioni chiaramente espresse tra investimenti e riforme. Per tutto questo Renzi chiede la necessaria e urgente sottoscrizione di un accordo di coalizione sul Recovery Plan e sottolinea che prima degli elenchi di iniziative, prima di elenchi di progetti infrastrutturali, prima di allocazioni di risorse articolate per aree tematiche, chiede di inserire in modo chiaro ed organico le riforme che si vogliono attuare e di farle pervenire con urgenza a Bruxelles. Il Recovery Plan è un programma a tappe e dobbiamo quindi creare le condizioni per raggiungere le tappe successive. Non basta dunque fare il Piano, presentarlo e prendere i primi miliardi. Occorrono le condizioni per poter realizzare le opere e le riforme connesse. Ciò che forse non è ben chiaro ad alcuni è che per Italia Viva queste risorse non possono essere impegnate in spese fini a se stesse, ma una opportunità per cambiare il Paese. Il Recovery Plan finora è stato preso più come un piano di spesa che un piano di ripresa. Gli investimenti senza adeguate  riforme della pubblica amministrazione, del lavoro, della giustizia, del terzo settore rischiano di lasciarci con i soliti nodi che hanno impedito sinora alla spesa di concretizzarsi.  Occorre che vi sia voglia di cambiare il Paese non semplicemente di spendere.

Il coordinamento di Italia Viva Todi

Rinnovata la rete informatica e telefonica del Comune di Todi

Un investimento di 50.000 euro.

Grazie alla straordinaria capacità degli uffici economici e al grande lavoro dell’assessorato al bilancio, entro la fine del 2020 il Comune di Todi è stato in grado di predisporre e portare a termine un progetto generale di riqualificazione della rete informatica, tanto per ciò che concerne la parte hardware, che software.

Il Comune, da almeno due decenni, attendeva una completa ristrutturazione della rete informatica, che permettesse di esser al passo con le esigenze dell’amministrazione digitale di ultima generazione.

E così, è stato rinnovato l’intero parco informatico, con l’acquisizione di 60 Personal Computer Desktop e 6 Laptop portatili

L’investimento, nell’ordine di circa 50.000 euro, ha non soltanto permesso di riqualificare l’intero sistema, ma ci renderà capaci di affrontare le nuove sfide del futuro, anche in relazione alla pratica di smart working, così necessaria nel periodo di pandemia.

Nello stesso tempo, è stata completamente rinnovata e adeguata ai più moderni standard oggi sul mercato, l’intera rete wireless, tanto pubblica, quanto delle scuole comunali.

Infine, anche la rete telefonica ha visto l’intera ristrutturazione del sistema, dapprima con la sostituzione del centralino, poi di tutti gli apparati di rete e, infine, di tutti i telefoni del Comune.

                                                                  Amministrazione Comunale di Todi

ECCELLENTE RISULTATO DELLE ISCRIZIONI AL LICEO “JACOPONE DA TODI”

”COMUNICATO STAMPA

159 iscritti alle prime classi del Liceo per l’anno scolastico 2021-2022

759 studenti in totale

La fase delle iscrizioni on-line alle prime classi per l’anno scolastico 2021-2022 ha fatto registrare un eccellente risultato per il Liceo “Jacopone da Todi” di Todi (PG),nonostante il progressivo calo demografico della popolazione studentesca: non soltanto si è registrato un incremento di circa il 10% rispetto alle iscrizioni alle classi prime effettuate nello scorso anno scolastico, ma si è giunti al terzo miglior risultato nella storia del Liceo!

Infatti, 159 studenti provenienti dalle Scuole medie del territorio hanno scelto di iscriversi al nostro Liceo per il prossimo anno scolastico, così distribuiti: 29 al Liceo Classico, 39 al Liceo Linguistico, 49 al Liceo Scientifico, 42 al Liceo delle Scienze Umane. Questo traguardo, suscettibile di ulteriori incrementi nei prossimi mesi, implicherà che nell’anno scolastico 2021-2022 il numero totale degli studenti raggiungerà quota 759!

Di fronte a queste cifre, il Liceo esprime la sua grande soddisfazione e il suo sentito ringraziamento per la fiducia accordatagli dagli studenti e dalle loro famiglie, che hanno dimostrato la volontà di accedere ad una formazione di qualità, tale da consentire una preparazione di alto livello, pienamente adeguata alle sfide della “società della conoscenza” e della globalizzazione contemporanea.

Infatti, il nostro Liceo presenta degli indubitabili punti di forza, rappresentati in primo luogo dall’alta professionalità dei nostri operatori scolastici (dai docenti al personale amministrativo, tecnico e ausiliario) e da un’offerta formativa qualitativamente elevata, comprensiva di numerose ed importanti attività extracurricolari e destinata ad una formazione integrale degli studenti, confermando la sua ineludibile ed insostituibile centralità nel contesto formativo, culturale e civile del territorio.       

In sintesi, quindi, un grande Liceo per dei grandi protagonisti: le nostre studentesse e i nostri studenti!         

Covid a Fratta Todina: il Sindaco risponde a Coletto sulla zona rossa per il Comune, “nessun confronto preventivo con la Regione”

Il primo cittadino ricorda che già dal 20 gennaio sono state chiuse scuole e aree pubbliche

Botta e risposta tra il Sindaco di Fratta, Gianluca Coata, e l’assessore alla salute della Regione Luca Coletto. Sulla ventilata possibilità che Fratta Todina passi a zona rossa, Coata interviene con una nota stampa. “Intendo precisare che gli abitanti di Fratta Todina sono 1841, quando arriveremo a 100.000 abitanti potremmo discutere dei parametri applicati dalla Regione Umbria. La percentuale dei positivi rispetto alla popolazione di Fratta Todina, è del 1.79% poiché dalle comunicazioni ufficiali della USL Umbria 1 nel comune sono presenti  33 persone positive compresi i bambini della scuola elementare già chiusa con ordinanza del 20 gennaio, conseguentemente è stata predisposta anche la chiusura delle aree pubbliche”.

“Credo che il buon senso sarebbe stato quello di avvisare i sindaci della Media Valle del Tevere sulle decisioni che la Regione intende prendere nei prossimi giorni, prima di dichiarare pubblicamente ai media gli eventuali provvedimenti esposti dall’Assessore Coletto e dal Direttore Dario” – attacca Coata -. “Reputo veramente scorretto questo sistema di lavoro nei confronti di chi sta lavorando per la tutela della salute dei propri cittadini. Mi sarei aspettato, come accaduto in passato, per temi riguardanti la sanità in particolare l’Ospedale della Media Valle del Tevere, un confronto con la Regione e con i sindaci interessati per giungere ad una soluzione condivisa”.

Il primo cittadino frattigiano aggiunge che “le dichiarazioni dell’Assessore e del Direttore hanno provocato un ulteriore allarmismo tra la popolazione di Fratta Todina: “molti cittadini mi hanno contattato telefonicamente esprimendo sconcerto per le dichiarazioni della Regione chiedendo inoltre rassicurazioni sull’andamento dei contagi nel Comune”.

Coata fa sapere, in conclusione, che è stato raggiunto un accordo con tutti i Sindaci degli altri Comuni a rischio zona rossa per discutere, in videoconferenza, sul da farsi e per l’applicazione di ulteriori misure di contenimento dei contagi.

TODI NON RIENTRA TRA I COMUNI FINANZIATI PER LA SICUREZZA URBANA E LA VIDEOSORVEGLIANZA

Comunicato del capogruppo PD Manuel Valentini

Avevamo intuito che l’attuale amministrazione non credesse al bando ministeriale che metteva a disposizione cospicue risorse legate alle sicurezza urbana ed alla videosorveglianza. Infatti, in più di un’occasione, avevamo sollecitato l’attuale amministrazione, sia in Consiglio Comunale che a mezzo stampa, a comunicare l’avanzamento di tale progetto, non ricevendo, però, risposte di alcun tipo. In questi giorni è uscita la graduatoria dei comuni che si sono aggiudicati le risorse previste dal bando e, come si può leggere, Todi non è purtroppo tra di essi. Questo nonostante i soliti, roboanti, comunicati del vicesindaco Adriano Ruspolini che millantava un assiduo ed incessante lavoro su questo fronte. Se questi sono i risultati… lasciamo perdere! In realtà, si era iniziato a pensare a rafforzare il sistema di sicurezza urbana tramite video sorveglianza con l’amministrazione di Centresinistra a fine 2016. Ciò prevedeva l’utilizzo della rete in fibra ottica presente in città, nonché l’installazione di impianti panoramici e di apparecchi per la lettura delle targhe. Tali strumenti, posizionati nei punti sensibili della città, in collaborazione con le forze dell’ordine, sarebbero risultati un importante deterrente per gli episodi di microcriminalità e di vandalismo. Più specificamente, Il progetto, ancora in una fase embrionale, prevedeva l’istallazione di strumenti di videosorveglianza in numerosi luoghi comunali come la Rocca, le scuole, i parchi frazionali, i punti d’interesse storico-culturale, le entrate e le uscite che portano in città dalla E45 etc. Tali scelte dunque, avrebbero permesso di monitorare e controllare le auto in entrata in città garantendo così un importante contrasto ai fenomeni di criminalità. Con il cambio di amministrazione avvenuto proprio a metà 2017, dato che la destra si riempe la bocca quotidianamente di tonitruante propaganda proprio sul tema sicurezza, pensavamo (sbagliando!) che la giunta Ruggiano-Ruspolini avrebbe strutturato e portato a buon fine tale progetto. Purtroppo così non è stato e ne abbiamo avuto la triste conferma in modo ufficiale. Dopo questo ennesima promessa non mantenuta dalla giunta Ruggiano-Ruspolini, l’amministrazione comunale, per provare a mettere “una pezza”, ha deciso di utilizzare dal così detto “fondone covid” (soldi stanziati dal governo nazionale per fronteggiare l’emergenza dovuta al virus) 50.000 euro per installare qualche telecamera nei pressi delle scuole Cocchi e Pantalla e al Parco della Rocca con la motivazione di tenere sotto controllo gli assembramenti. E’ palese agli occhi di tutti, tuttavia, che tale spesa non ha nulla a che vedere con un progetto di più ampio respiro per la sicurezza dei tuderti come quello previsto dal bando ministeriale di cui si faceva menzione prima. Le migliaia di euro che ora la giunta è in procinto di spendere, potevano e dovevano essere utilizzate, ad esempio, per il sostegno alle attività commerciali e alle famiglie più in difficoltà in questo difficile momento economico e sociale. Nessuno, dunque, si azzardi a dire che questo è un serio progetto per la sicurezza urbana e la video sorveglianza di Todi, come propagandato da Lega e Casapound. Dopo il danno, anche la beffa!

Manuel Valentini-Capogruppo Pd in Consiglio Comunale

Italia Viva Todi: votare contro Bonafede.

Lettera del coordinatore IV di Todi, Francesco Longo a Matteo Renzi.

Coordinamento di Italia Viva Todi.

Egregio Senatore, caro Matteo
sono iscritto a Italia Viva più o meno dalla sua formazione, coordino il gruppo dei sostenitori di Italia Viva TODI e partecipo con gli amici dei Comuni di Marsciano, Deruta ed altri alle videoconferenze settimanali di Italia Viva MVT per discutere sia delle vicende di nostro stretto interesse della media valle del Tevere che delle questioni politiche di carattere nazionale che coinvolgono tutti. Siamo con te e con gli amici con i quali dividi l’attività di guida del nostro Partito. Un’attività che noi sentiamo di condividere perchè pensiamo che si può stare al Governo per conseguire un fine, accettando anche compromessi talvolta opinabili, ma non si possono mai disconoscere i valori nei quali crediamo. Dicono di noi che siamo inaffidabili, divisivi, incontrollabili etc. oggi, sulla vicenda della Giustizia e della fiducia ad una Riforma che riteniamo inadeguata, tu e tutti i rappresentanti di IV sarete chiamati ad esprimere il vostro voto. Noi iscritti riteniamo che diversamente dall’astensione dichiarata in occasione della fiducia sul Recovery plan, questa volta, da riformisti garantisti quali siamo, non possiamo che opporci con un deciso voto contrario. Personalmente sono convinto che  la cattura del consenso a IV, in questa circostanza sia strettamente legata ad un vostro voto distinto dai tanti giustizialisti al governo.

cordialmente Francesco Longo   

SINDACO RUGGIANO IL COMUNE DA CHE PARTE STA ? Certamente non dalla parte dei cittadini di Todi

Comunicato del PSI di Todi sull’Ospedale di Pantalla.

Riguardo l’Ospedale di Pantalla la Giunta Comunale o è disinteressata o quando se ne occupa, se ne occupa in modo sbagliato. La maggioranza del Comune di Todi continua a MENTIRE affermando che tutti i Reparti dell’Ospedale della Media Valle del Tevere sono aperti, mentre invece l’Ospedale di Pantalla è stato ridotto ad un semplice Poliambulatorio. Tanto che i Cittadini di Todi se hanno bisogno di emergenza ed urgenza vengono portati all’Ospedale di Branca a Gubbio distante un’ora dal nostro territorio, con notevoli disagi che i famigliari sono costretti ad
affrontare per assistere i propri cari. Per non parlare poi che sul Piano Regionale della Sanità, l’Ospedale di Pantalla non viene menzionato per investimenti, nonostante i 25 milioni di euro stanziati dal Governo Nazionale per la Regione Umbria.
Sindaco Ruggiano prenda esempio dal Sindaco di Spoleto De Laurentis, leghista, a cui sta a cuore la salute dei cittadini della propria città, che non ha esitato a contestare la decisione di della Giunta Regionale con a capo la Presidente Tesei e l’Assessore Coletto che hanno voluto l’Ospedale di Spoleto a COVID, tanto da appoggiare un presidio permanente dei cittadini che non sarà smobilitato fintanto che l’Ospedale di Spoleto non torni alle sue funzioni iniziali. Ora sta rischiando la sfiducia, perché non allineato al volere della Lega.
Sindaco Ruggiano a lei non succederà, in quanto ha accettato supinamente le decisioni della Giunta Tesei mettendo in secondo piano, forse anche in terzo, la salute ed i disagi che i cittadini di Todi stanno subendo.
Non sarà che la speranza di una candidatura alle future elezioni politiche condizioni l’azione della Giunta?
Ma siamo sicuri che “la vita è bella”?

Partito Socialista Italiano, Sez. di Todi.

Il Pd di Todi per i cento anni del Partito Comunista.


IL PARTITO COMUNISTA ITALIANO: UNA STORIA NAZIONALE E DEMOCRATICA


 Ricorrono oggi i cento anni dalla fondazione del Partito Comunista Italiano. La scissione della frazione comunista al congresso del Partito Socialista Italiano a Livorno, con la fondazione al Teatro San Marco del Partito Comunista d’Italia, fu una scelta controversa – Gramsci, a posteriori, parlò di “trionfo della reazione” – dettata da una lettura ottimistica sulle prospettive rivoluzionarie in Italia, da un’analisi superficiale dell’incipiente fascismo e dal massimalismo parolaio di larga parte del Partito Socialista Italiano.
Questa scissione generò, senza alcun dubbio, alcuni errori, che vanno ad inserirsi nel più ampio contesto dell’avvento del regime fascista. Il partito che ne nacque, però, cerco di porvi rimedio fin da subito con le tesi approvate al Congresso di Lione del 1924, col progetto politico mirabilmente messo nero su bianco ne “I quaderni del carcere” da Antonio Gramsci e col disegno gradualista togliattiano che prese forma a partire dalla svolta di Salerno del 1944.
Non si può, quindi, non considerare quella del Partito Comunista Italiano, anche con le sue contraddizioni, una grande vicenda politica ed umana che ha plasmato la nostra storia, attraversando le galere fasciste, le montagne della guerra partigiana, le pallottole della mafia, la conquista della Repubblica ed, infine, la costruzione e la difesa della Costituzione (che porta la firma del Presidente dell’Assemblea Costituente Umberto Terracini) e dello Stato democratico.
Se, infatti, masse di sfruttati (le “classi subalterne” di cui parlava Gramsci) sono uscite dall’anonimato e si sono emancipate dal giogo dello sfruttamento lo dobbiamo anche in gran parte alla storia socialista e comunista. A quella comunità politica ed umana. Contadini e operai sono diventati classe dirigente locale e nazionale, avanguardia culturale ed artistica, educatori alla libertà di generazioni, masse inserite nello Stato e nel circuito democratico. Una grande opera di pedagogia politica e culturale che ha reso più solida la nostra democrazia, dando piena cittadinanza all’idea di poter incidere sulle condizioni di vita di milioni di persone migliorandole.

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Liceo Jacopone:AL VIA, IN MODALITÀ TELEMATICA, GLI INCONTRI DI SOTTOB@NCO CON ESPERTI

SI PARLA DI BIOETICA CON LA PROF.SSA ASSUNTINA MORRESI

VENERDÌ 22 GENNAIO 2021 – ORE 15.00-16.30

Il Liceo “Jacopone da Todi” di Todi, con la collaborazione del giornale online di Istituto “Sottob@nco”, è lieto di annunciare l’incontro della redazione del giornale con Assuntina Morresi, Professore associato di Chimica Fisica presso il Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie dell’Università degli Studi di Perugia. L’incontro, dal titolo “Quale vita? Quale morte?”, si terrà venerdì 22 gennaio 2021 dalle ore 15.00 alle ore 16.30, in modalità esclusivamente telematica, vista la normativa anti-Covid, e vedrà gli aspiranti giornalisti del Liceo – 24 studenti degli indirizzi classico, linguistico, scientifico e scienze umane – confrontarsi sulla fine della vita, sugli aspetti più delicati del rapporto vita-morte, dell’uso del corpo e dell’autodeterminazione del soggetto, “cuore della bioetica”.

Si tratta del primo appuntamento con l’esperto del corrente anno scolastico, così come previsto dal progetto “Informazione, scuola e territorio: esperti e giornalisti incontrano i redattori di Sottob@nco”, che affianca l’attività redazionale del giornale online, riconosciuto come percorso di Alternanza scuola-lavoro dal Liceo e giunto al sesto anno di vita.

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