Todi e il Giudice di pace: qualcuno, con grande disinvoltura, è salito, senza averne merito, sul carro dei vincitori.

L’avv. Roberta Marchigiani, segretario pd di Todi centro fa un resoconto dell’argomento in consiglio comunale e dell’atteggiamento del Sindaco e di F.I.

Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale, durante la discussione per l’approvazione dello schema di convenzione per la suddivisione, tra i comuni onerati, delle spese di funzionamento del Giudice di Pace di Todi, qualcuno, con grande disinvoltura, è salito, senza averne merito, sul carro dei vincitori.

L’approvazione, con voto unanime, del punto all’ordine del giorno, era scontata vista l’importanza dell’unico presidio giudiziario della Media Valle del Tevere non solo in termini di giustizia di prossimità ma, anche,  per i benefici derivanti dal maggior afflusso in città, in via di ulteriore incremento con l’entrata in vigore della riforma che ne amplierà le  competenze.

Se, tra le forze politiche c’è stata piena sintonia su un atto necessario ad assicurare il buon funzionamento dell’ufficio e quindi un  giovamento alla collettività’, non c’è, però, sfuggita l’ipocrisia del Capogruppo di Forza Italia e del Sindaco, i quali, nell’esprimere la propria soddisfazione, si sono dimenticati di non essere i protagonisti del percorso, non privo di ostacoli, che ha portato al mantenimento del Giudice di Pace e all’estensione della competenza territoriale sul Comune di Marsciano.

E’ stata, infatti, la piena e fruttuosa collaborazione di alcuni avvocati tuderti con i Sindaci, a far sì che, la Media Valle del Tevere, già  pregiudicata dalla “deportazione” del Tribunale cittadino a Spoleto, sostenuta anche dal Sindaco e dal Capogruppo di Forza Italia, non venisse totalmente privata dell’importante servizio giustizia.

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Cardiologie aperte: pubblico e incontri con i medici nell’ospedale di Pantalla.

Per i numerosi presenti le parole e le spiegazioni e gli esami gratuiti effettuati dal Primario dott. Paliani e dal Cardiologo Claudio Fuoco.

Ieri 14 febbraio, dalle ore 10:00 alle ore 14:00, la Cardiologia dell’Ospedale Media Valle del Tevere ha aderito all’ iniziativa delle “ Cardiologie Aperte “ organizzata da ANMCO ( Associazione Nazionale Cardiologi Ospedalieri )  insieme alla ‘’Fondazione per il tuo cuore, ente di ricerca per l’ANMCO“ . L’iniziativa, attuata anche in altri ospedali, aveva il fine di informare la popolazione sull’importanza della Prevenzione Primaria e cioè sulla conoscenza dei fattori di rischio cardiovascolari.

Infatti, nonostante notevoli progressi, la mortalità per patologie cardiovascolari continua ad essere tra le prime cause di morte in Italia e nei paesi più industrializzati nel mondo.

Durante la mattinata numerosi sono stati gli utenti che si sono presentati presso la  struttura ospedaliera; a tutti è stato fatto un Elettrocardiogramma ed è stata valutata la Pressione arteriosa grazie anche alla collaborazione del personale infermieristico ( Roberta Pierini, Nadia Angeloni; Angela Tilli e la fisioterapista Flora Emami ). Inoltre tutti gli utenti hanno potuto fare un colloquio individuale con Il Cardiologo, Dottore. Claudio Fuoco e  il Direttore della U.O.C. di Medicina, Dr.Ugo Paliani il quale ha anche esposto a tutti i partecipanti quali siano i fattori di rischio cardiovascolare e  risposto a tutte le numerose domande fatte dai partecipanti.

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Grigorij Sovolov a Todi, domenica 16 febbraio al teatro comunale. Concerto-evento del più grande pianista classico vivente.

Un evento eccezionale reso possibille dall’impegno ETAB e dal maestro Leonardi responsabile di ‘Suoni dal Legno’


Grigorij Sovolov a Todi, domenica 16 febbraio al teatro comunale
Concerto-evento del più grande pianista classico vivente.

Il concerto evento, vertice artistico del IV Festival di musica sacra di Todi, a cura di E.T.A.B. e Suoni dal Legno, con la direzione artistica del Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma e con il Patrocinio del Comune di Todi e della Regione Umbria giunge, attesissimo a Todi con musiche di Mozart e Schumann.
Il programma completo è reperibile sul sito dell’ETAB alla sezione news.
L’unica, irripetibile natura della musica suonata dal vivo è centrale per la comprensione della bellezza espressiva e dell’irresistibile onestà dell’arte di Grigorij Sokolov.
Le poetiche interpretazioni del pianista russo, che prendono vita durante l’esecuzione con un’intensità mistica, scaturiscono dalla profonda conoscenza delle opere che fanno parte del suo vasto

Grigorij Sokolov è oggi considerato uno dei massimi pianisti viventi. I suoi recital ricevono ovunque trionfali accoglienze, la critica esalta la profondità del suo pensiero musicale, l’originalità interpretativa e l’infinito dominio tecnico. Sokolov è uno di quei pianisti che conquista ad ogni ascolto, con mezzi squisitamente
musicali. Anti divo per eccellenza, schivo e colto, intimista, Sokolov ha un repertorio tra i più vasti immaginabili: in pubblico ha suonato dalla musica di Perotinus fino ai compositori contemporanei.
 Nella sua carriera Grigorij Sokolov ha suonato in tutte le più importanti sale da concerto del mondo e ha collaborato con orchestre quali Philharmonia di Londra, Concertgebouw di Amsterdam, New York Philharmonic, Münchner Philharmoniker, Wiener Symphoniker, Montreal Symphony, Orchestra del Teatro alla Scala, Filarmoniche di Mosca e di San Pietroburgo. Più di duecento sono i direttori con cui ha condiviso il palcoscenico e tra questi MyungWhung Chung, Valery Gergiev, Herbert Blomstedt, Neeme Järvi, Sakari Oramo, Trevor Pinnock, Andrew Litton, Walter Weller, Moshe Atzmon, e molti altri.
Da diversi anni Sokolov ha deciso di dedicare la sua attività concertistica esclusivamente al recital per pianoforte solo ed è uno dei pochi pianisti ad essere presente nelle maggiori sale europee ogni anno.
Il botteghino del teatro è aperto tutti i giorni con orario 10-13 e 16-19
Info:
• suonidallegnosrls@gmail.com
• oppure 3275765457

Le Province italiane e la Provincia di Perugia nella storia e nell’ordinamento della Repubblica.

Continua il lavoro del dott. Gentili sulle Istituzioni Italiane e regionali.

Valfiero Budassi, già sindaco di Todi e presidente del Consiglio provinciale nel 1995.

Dopo la caduta del regime fascista nel 1943 e i governi di CLN del Regno d’Italia, a seguito del referendum istituzionale ed elezione dell’Assemblea costituente (566 deputati) del 2 giugno 1946, con la proclamazione della Repubblica avvenuta il 18 giugno, la nuova Costituzione Italiana è stata approvata dall’Assemblea medesima il 22 dicembre 1947 nel testo composto da 139 articoli e XVIII Disposizioni transitorie e finali e dopo ben 173 sedute. E’ stata quindi promulgata dal Capo provvisorio dello Stato E. De Nicola il 27 dicembre  con la controfirma del Presidente dell’Assemblea U. Terracini, del Presidente del Consiglio A. De Gasperi e del Guardasigilli Grassi ed è entrata in vigore il 1° gennaio 1948. Il progetto di Costituzione era stato elaborato dalla “Commissione dei settantacinque” che, presieduta dall’ex deputato antifascista e distinto giurista M. Ruini, era composta dai più bei nomi del diritto e della politica italiana di allora suddivisi in tre Sottocommissioni. La Costituzione repubblicana (in G.U. n. 298 del 27.12.1947) con l’art. 5, inserito tra i principi fondamentali, “La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo e con l’originario art. 114 “La Repubblica si riparte in Regioni, Province e Comuni” ha previsto  la creazione di un nuovo Stato  regionale e autonomista, articolato in  20 Regioni (15 ordinarie e 5 speciali) dotate di autonomia politica, vale a dire con un proprio indirizzo politico non necessariamente uguale a quello dello Stato (artt. 115, 116 e 131 orig.), di autonomia legislativa, amministrativa e finanziaria (artt. 117, 118 e 119 orig.). Le forme di Stato regionale nascono in genere da uno Stato unitario e accentrato quando si vuole dare una fisionomia diversa al governo di una comunità ampia e variegata per composizione e origini storiche, prevedendo appunto le Regioni che, pur senza avere le  caratteristiche di Stati federati, possono essere titolari di una loro potestà legislativa autonoma da quella statale. Nello Stato federale invece i singoli Stati si federano in un unico Stato e decidono di cedere parte della propria sovranità ad un Governo federale.

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Ora per il Nostro Futuro: il dibattito nel PD

Riportiamo per intero il comunicato stampa che sintetizza l’incontro che si è svolto sabato scorso.

Tre ore d’incontro, tanti gli interventi fra iscritti, Sindaci, amministratori locali, simpatizzanti più e meno giovani, rappresentanti nazionali e regionali per il Partito Democratico che in Umbria sabato è tornato per la prima volta a confrontarsi in un’iniziativa pubblica con la voglia di ascoltare, proporre e progettare, di guardare oltre con coraggio.
Di fronte ad una fase politica palesemente conclusa la necessità di aprirne una nuova, guardare avanti e farlo partendo dal confronto aperto con le persone; la volontà ferma di non parlare di nomi ma ascoltare, intercettare idee e proposte per cercare di costruire una visione della società umbra da qui ai prossimi anni da proporre e raccontare.

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Inaugurata la mostra “Addio Maledetto Muro “ – 30 anni dalla caduta del Muro di Berlino

L’iniziativa è stata coordinata dal giornalista Pierfrancesco Quaglietti

Il Caffè del Teatro Comunale di Todi ospita una mostra significativa e ricca di documentazione fotografica e testi esplicativi su quello che è stato l’emblema per decenni della “Guerra Fredda “ in Europa:il Muro di Berlino,una realtà che ha diviso l’Occidente e l’Oriente privando milioni di persone dei più elementari diritti.

La mostra che resterà aperta fino a sabato 8 febbraio ogni giorno dalle 16,30 alle 19,30 è stato organizzata  dall’Associazione “Amici della Fondazione Spirito-De Felice”,sede di Terni, dal blog OggiStoria.it con il patrocinio del Comune di Todi. Il giornalista tuderte Pier Francesco Quaglietti,che negli ultimi anni ha moderato appuntamenti  con vari studiosi di Storia Contemporanea,  ha coordinato l’organizzazione della mostra. Nel presentarla agli intervenuti ha illustrato le motivazioni alla base dell’evento e le varie fasi in cui è strutturata ,ringraziando Emanuele Merlino,storico e curatore della mostra, e la Fondazione New Direction.

L’Assessore alla Cultura di Todi,Claudio Ranchicchio,oltre a spiegare le motivazioni alla base del patrocinio,ha voluto sottolineare come questo appuntamento  sulla caduta del Muro di Berlino“rappresenti un invito a non dimenticare i momenti più bui della storia mondiale. Una realtà,ha aggiunto Ranchicchio, che per decenni ha impedito non solo ai tedeschi ma a tutti gli europei di confrontarsi liberamente e di esercitare a pieno in una determinata area geografica di esercitare integralmente i diritti inalienabili di ogni cittadino “

Le conclusioni sono state tratte da Danilo Pirro,presidente dell’Associazione “Amici della Fondazione  Spirito-De Felice”,sede di Terni,il quale oltre a ringraziare il Comune di Todi per il patrocinio e la collaborazione e il coordinatore Pier Francesco Quaglietti,ha spiegato ai presenti le finalità dell’associazione,il costante lavoro convegnistico e documentaristico che svolge. Pirro ha evidenziato  la “necessità di incrementare la ricerca storica affinchè  si possa lasciare una documentazione  sempre più analitica e approfondita”

All’inaugurazione erano presenti anche il Consigliere Regionale della Lega,Francesca Peppucci e l’Assessore all’Urbanistica e LL.PP.Moreno Primieri. 

Fratelli d’Italia: Fabrizio Baffoni coordinatore comunale. Bilancio e progetti.

Un comunicato stampa del Coordinamento tuderte di FDI.

Si è tenuta quest’oggi a Todi, la Conferenza Stampa del Coordinamento Comunale di Fratelli d’Italia. È stata l’occasione giusta per tracciare un bilancio dell’attività svolta nel 2019 e per presentare tutti i progetti in cantiere per il 2020. Inoltre è stato nominato ufficialmente il nuovo Coordinatore Comunale, individuato nella persona di Fabrizio Baffoni, già consigliere comunale e persona molto attiva nella vita sociale ed istituzionale della Città. Presenti alla mattinata l’Assessore Claudio Ranchicchio, il Presidente del Consiglio Comunale Raffaella Pagliochini il Consigliere Comunale Daniele Baiocco e l’Onorevole e Portavoce Provinciale Emanuele Prisco. Ranchicchio ha esordito ricordando la crescita costante di FDI nel territorio culminata nel risultato delle ultime Elezioni Regionali che hanno visto il partito di Giorgia Meloni raggiungere il 12,4% nel territorio tuderte. Inoltre è stato evidenziato il ruolo importante di FDI nel governo della Città, con il pieno e leale sostegno alla Giunta Ruggiano. Pagliochini ha invece evidenziato le tante iniziative del Partito nel 2019 su molte tematiche importanti, come i temi etici, il diritto alla Vita e la difesa dei servizi sanitari della Media Valle del Tevere.

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Il Todi festival: quanto costa e quanto porta alla città.

Un comunicato critico e documentato del PD tuderte sulla manifestazione costata quest’anno al comune di Todi 200.000,00 Euro.

todifestival: un momento dell’inaugurazione

Parlare del Todi Festival non è facile.

E’un argomento che “scotta” soprattutto sul versante della politica che, ben volentieri, nella competizione elettorale, lo ha fatto diventare un importante cavallo di battaglia.
Cancellarlo oppure no! E’ questo il dilemma che spesso viene agitato e su cui, da tempo, il centrodestra ed il centrosinistra tuderte si confrontano e si scontrano.

Per ora, la più importante kermesse tuderte resiste nonostante la crisi economica, il passare degli anni, le promesse elettorali che hanno contribuito all’avvicendamento nel Palazzo delle forze politiche di centrodestra che, fino a quel momento, si erano mostrate molto critiche o addirittura contrarie a mantenerla in vita.

Silvano Spada, nel lontano 1987, ne fu l’ ideatore e divenne il Patron assoluto di una manifestazione che, soprattutto nelle sue prime edizione, ebbe un buon successo che diede visibilità a Todi anche a livello internazionale. Ma erano altri tempi e con nostalgia si ricorda il clima festivaliero che s’impadroniva della citta’, pronta ad accogliere un pubblico curioso e numeroso, allettato dalla ricca offerta di spettacoli di pregiato livello messi in cartellone.

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Il movimento per la vita: a Todi una riflessione su società e denatalità.

Aprire le porte alla vita è reindirizzare una società al bene


“Aprire le porte alla vita è reindirizzare una società al bene”
I dati dell’Istat ci consegnano da anni un’Umbria ai primi posti come indice di denatalità. Questa è la motivazione con cui il Movimento per la Vita, con il patrocinio del Comune di Todi, dell’Università di Perugia e della Fondazione “Il cuore in una goccia”, ha organizzato per domenica 26 gennaio un incontro alla Sala del Ridotto del Teatro in cui la Prof.sa Rosita Garzi, docente di Sociologia del lavoro, parlerà delle implicazioni sociali ed
economici di un declino demografico in caduta libera.
Il Movimento per la Vita ha sempre ritenuto che con la garbata tenacia a
difesa della vita (soprattutto di quella nascente e vulnerabile) e con una seria attività di studio e approfondimento, si possa dar inizio ad un vero e proprio reindirizzamento di un modello di società che sta causando effetti deleteri e problematici per il futuro di ogni comunità.

La situazione del Cimitero Nuovo di Todi

Continua il lavoro del M5S sulla situazione dei Cimiteri.

Reportage Cimiteri. Cap. 12  Cimitero  Nuovo Urbano di Todi
Il “nostro” Cimitero più grande, quello che raccoglie il bacino territoriale  a maggiore densità di popolazione, versa in condizioni senz’altro da segnalare ed anche da molto tempo.Facemmo un reportage fotografico due anni fa, noi del MoVimento Tuderti 5 Stelle, notando con piacere e riprendendo in questo Cimitero  un imponente impalcatura, con la quale si  avviava un intervento di recupero, per il quale il Comune aveva stanziato 30000 euro.  Si ergeva fiera lungo il lato destro del  viale di sinistra del Cimitero,  non coinvolgendolo per tutta la lunghezza ma per diverse decine di metri, aggrappata a tre blocchi di loculi che pare siano stati costruiti negli anni 60 del secolo scorso e che stavano cadendo a pezzi, rappresentando un serio pericolo per l’incolumità pubblica.  Pensavamo di non rivederla più l’impalcatura e che l’opera iniziata, inserita in un programma di lavori di riqualificazione, fosse giunta, se non al termine, un po’ più avanti di come l’avevamo lasciata.Fino a pochi gg fa quando, ripercorrendo  le stesse vie cimiteriali ci siamo resi conto  che nulla è cambiato, Lei troneggia ancora, invecchiata, ricoperta interamente di ruggine ma attaccata alle strutture come  ce la ricordavamo.  

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