L’avv. Roberta Marchigiani, segretario pd di Todi centro fa un resoconto dell’argomento in consiglio comunale e dell’atteggiamento del Sindaco e di F.I.
Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale, durante la discussione per l’approvazione dello schema di convenzione per la suddivisione, tra i comuni onerati, delle spese di funzionamento del Giudice di Pace di Todi, qualcuno, con grande disinvoltura, è salito, senza averne merito, sul carro dei vincitori.
L’approvazione, con voto unanime, del punto all’ordine del giorno, era scontata vista l’importanza dell’unico presidio giudiziario della Media Valle del Tevere non solo in termini di giustizia di prossimità ma, anche, per i benefici derivanti dal maggior afflusso in città, in via di ulteriore incremento con l’entrata in vigore della riforma che ne amplierà le competenze.
Se, tra le forze politiche c’è stata piena sintonia su un atto necessario ad assicurare il buon funzionamento dell’ufficio e quindi un giovamento alla collettività’, non c’è, però, sfuggita l’ipocrisia del Capogruppo di Forza Italia e del Sindaco, i quali, nell’esprimere la propria soddisfazione, si sono dimenticati di non essere i protagonisti del percorso, non privo di ostacoli, che ha portato al mantenimento del Giudice di Pace e all’estensione della competenza territoriale sul Comune di Marsciano.
E’ stata, infatti, la piena e fruttuosa collaborazione di alcuni avvocati tuderti con i Sindaci, a far sì che, la Media Valle del Tevere, già pregiudicata dalla “deportazione” del Tribunale cittadino a Spoleto, sostenuta anche dal Sindaco e dal Capogruppo di Forza Italia, non venisse totalmente privata dell’importante servizio giustizia.
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