CONTINUA L’IMPOVERIMENTO DEL CENTRO STORICO: BASTA CON LA CITTÀ “BOMBONIERA”! 

Comunicato di MANUEL VALENTINI – Consigliere Comunale Capogruppo Pd

Nei giorni passati, a seguito dell’acquisizione di UBI Banca da parte di Banca Intesa, ha chiuso la filiale UBI di Piazza del Popolo. Una filiale che, nata come Banca Popolare di Todi, ha rappresentato per decenni e decenni un simbolo della nostra città. A giugno, invece, chiuderà la filiale di Banca Intesa di via Angelo Cortesi, nei pressi di Porta Romana. Voci sempre più insistenti, infine, danno per prossima, nell’ambito della ristrutturazione del gruppo bancario di Rocca Salimbeni, anche la chiusura della filiale del Monte dei Paschi di Siena in Piazza del Popolo.

L’ amministrazione comunale si doveva e si dovrebbe attivare per impedire tali chiusure, interloquendo con le dirigenze delle banche in questione, e per cercare di portarne altre che possono proseguire i servizi resi ai cittadini, senza indebolire ulteriormente il tessuto economico-sociale tuderte. Non si hanno notizie che la giunta si sia mossa o si stia muovendo in tal senso. Sarà ancora colpa della passata amministrazione di centrosinistra?

Per le attività e per i  residenti del centro storico la presenza di sportelli di prossimità è un servizio fondamentale, come poter svolgere le operazioni bancarie nei pressi di dove si lavora e si vive.

La nostra acropoli, con le scelte di questi ultimi anni prese dall’amministrazione riguardo a viabilità, parcheggi ed isole pedonali, è stata resa sempre meno fruibile e vivibile ed è divenuta sempre meno attrattiva.

Le politiche adottate, infatti, impoveriscono la città. Todi è diventata sempre più una città per pochi. Una visione di città “bomboniera” vivibile solo per i turisti (come dice il sindaco Ruggiano, “Todi come Portofino e Positano”) è una visione fallimentare che non ha alcuna ricaduta positiva. Dietro la cortina fumogena di feste e tronfia retorica da social, purtroppo, c’è una città che si impoverisce demograficamente, economicamente e socialmente.

Todi deve essere a misura di tutti! Vivibile per i tuderti e fruibile per tutti coloro che vogliono visitarla e soggiornarvi, con servizi e un tessuto economico che non può basarsi solo ed esclusivamente sul turismo.

MANUEL VALENTINI – Consigliere Comunale Capogruppo Pd

PORTARE A TERMINE LA NUOVA CASERMA DEI VIGILI DEL FUOCO CON ANNESSA VIABILITÀ

Nella mole di investimenti già programmati, finanziati e con richieste fondi attivate lasciata in eredità all’attuale giunta in carica dalla precedente amministrazione di centrosinistra guidata da Carlo Rossini (per molti milioni di euro) rientra, come è noto, anche la nuova caserma dei Vigili del Fuoco di Todi.

Nel progetto messo a punto tra il 2016 ed il 2017, dopo un lungo lavoro di preparazione, essa doveva essere realizzata con fondi stanziati dal ministero dell’Interno sull’area comunale sita in località Crocifisso, già concessa dal Comune nel 2015 con deliberazione del precedente consiglio comunale in carica. Un’area individuata come sede della nuova “cittadella dell’emergenza”, che avrebbe visto la presenza, accanto alla Croce Rossa, giustappunto della nuova caserma dei Vigili del Fuoco e del Centro operativo comunale (Coc), oltre al Reparto Manutenzioni e Sicurezza del Comune.

Qualche dato per rinfrescare la memoria. Si tratta di un’area complessiva di 3.000 mq, in cui la palazzina dei Vigili del Fuoco ne occuperà 700 (comprensivi della parte logistica e dell’autorimessa per i mezzi di soccorso). Essa prevede anche una zona verde e parcheggi a servizio degli utenti. Insomma, l’obiettivo è quello di avere una nuova e più funzionale struttura collocata in posizione strategica e compatibile con l’architettura della città di Todi, mediante l’utilizzo del materiale per l’edilizia sostenibile e di impianti tecnologici a bassissimo consumo energetico. 

L’iter avviato e portato avanti dalla giunta di centrosinistra si è concluso, formalmente, il 31 luglio 2017 con la sottoscrizione della convenzione tra il Comune di Todi e i Vigili del Fuoco per la cessione dell’area individuata come nuova sede del distaccamento.

Premesso che i tempi di realizzazione previsti dovevano essere pari a 18 mesi, cosa è successo nel frattempo visto che il progetto è stato presentato alla Regione dell’Umbria – Servizio Rischio Sismico solo pochi mesi fa, cioè nel novembre scorso? Quali ostacoli si sono frapposti alla realizzazione del progetto secondo le tempistiche previste?

Stiamo parlando, infatti, di un investimento strategico per la città di Todi, per la sua sicurezza e per quella di un ampio territorio servito dal distaccamento tuderte dei Vigili del Fuoco che non può più aspettare. Non vorremmo che, come successo anche per altre opere già programmate e finanziate oppure per alcuni bandi pubblici (uno su tutti quello sulla videosorveglianza), l’amministrazione, come al solito in altre faccende affaccendata, se ne dimentichi.

Peraltro, la “cittadella dell’emergenza” doveva essere accompagnata da un ridisegno della viabilità connessa. Ci si riferisce, in particolare, al progetto (vedasi allegato) di una rotonda dove viale del Crocefisso confluisce in via Stazione Ponterio, sulla strada regionale 79 bis: un crocevia stradale fondamentale per la nostra città, vista anche la prossimità con l’imbocco per l’E-45, le cui annose criticità sarebbero ampiamente risolte da questa rotonda.

Todi ha bisogno di investimenti di medio-lungo periodo e di cantieri aperti, più che di sensazionalismo ad uso social per qualche metro di asfalto. Riprendere il discorso della nuova caserma dei vigili del fuoco è, dunque, quanto mai necessario.

UMBERTO MAGNI – PARTITO DEMOCRATICO TODI

AL VIA LA FASE CONGRESSUALE DEL PARTITO DEMOCRATICO DI TODI

Comunicato del PD Tuderte.

Nei giorni scorsi, riunitasi telematicamente nel pieno rispetto delle normative Covid, l’assemblea degli iscritti del Partito Democratico di Todi, all’unanimità, ha conferito ad un gruppo di lavoro interno il compito di garantire lo svolgimento ordinato ed unitario della fase congressuale, che si concluderà, come da regolamento, entro il 29 aprile e che vedrà finalmente il rinnovo di tutti e tre i livelli territoriali del partito: regionale, provinciale e comunale. 

Dopo, dunque, un periodo di stasi, quasi di paralisi, con il commissariamento del livello regionale che durava da quasi due anni e che stava assumendo tratti farseschi, finalmente il Partito Democratico può tornare alla normalità, dotandosi di una struttura legittimata dagli iscritti e di organi di rappresentanza pienamente funzionanti. La costruzione, infatti, di una solida alternativa di governo alla destra, ampia e partecipata, non può più aspettare.

Il gruppo di lavoro che traghetterà il partito al rinnovo delle cariche e degli organismi dirigenti verrà coordinato da Umberto Magni, coadiuvato da Daniele Polverini.

La comunità democratica tuderte ha espresso la propria soddisfazione per l’inizio di questo percorso, che segna la tanto auspicata ripartenza del partito a livello cittadino. Dai militanti e dagli iscritti è emersa chiaramente la necessità dell’apertura di una nuova fase che sia di rifondazione, di prossimità, di vicinanza ai bisogni reali delle persone (come sottolineato proprio in questi giorni dal segretario Enrico Letta), caratterizzata da una metodologia di lavoro inclusiva ed aperta al contributo di tutti i progressismo ti e i riformisti, anche in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno.

L’assemblea, infine, ha ringraziato l’operato del reggente in carica Manuel Valentini, capogruppo in Consiglio comunale, che ha guidato questa lunga fase di transizione con abnegazione ed impegno.

PARTITO DEMOCRATICO DI TODI

Procede a passo spedito, rispettando il cronoprogramma stabilito, l’attività del Centro Vaccinale inaugurato il 12 aprile.

Ad oggi hanno ricevuto la prima dose del vaccino anti Covid oltre 500 cittadini di Todi e Massa Martana fra coloro che avevano già ricevuto appuntamento presso il centro vaccinale di Ammeto di Marsciano, abbreviando di circa un mese i tempi di attesa ed evitando complessi spostamenti soprattutto per i cittadini più anziani.

Da domani, avendo smaltito tutto l’arretrato, si aprirà la possibilità di effettuare prenotazioni gestite dal C.U.P. per quanti non avessero avute precedenti prenotazioni.

Dal prossimo giovedì, quindi, il centro vaccinale entrerà perfettamente a regime e integrerà, al pari degli altri, l’offerta regionale.

Potranno prenotarsi con le modalità usuali (online collegandosi al portale della Regione o presso le farmacie) tutti i cittadini umbri che, attualmente, hanno diritto alla vaccinazione come gli ultraottantenni ed i soggetti fragili.

Va ricordato che queste prenotazioni riguardano la prima dose del vaccino: chi l’avesse già ricevuta altrove, rispetterà le prescrizioni ricevute per quel che riguarda la seconda dose.

                                                                     Amministrazione Comunale di Todi

Amianto abbandonato nei boschi di Todi.

Thomas De Luca (M5S): “Ricognizione del territorio e smaltimento dei materiali cancerogeni, l’ambiente merita più rispetto”

Una discarica di amianto a cielo aperto a Todi. L’ennesima segnalazione pervenuta da parte di alcuni cittadini tramite gli attivisti del Movimento Tuderti 5 Stelle. Già nel mese di dicembre c’era stata una segnalazione al Comune di Todi e oggi la storia si ripete sempre nella stessa zona in località Monticello Abbiamo prontamente informato gli organi preposti in modo che si attivino al più presto. Nonostante denunce e segnalazioni, il problema permane e la discarica è ancora lì con l’eternit si sta pericolosamente sgretolando. Un problema ad oggi ancora troppo sottovalutato anche dalle istituzioni regionali. Nel 2016 su proposta del M5S Umbria e di Andrea Liberati, l’assemblea legislativa aveva approvato un ordine del giorno con una serie di iniziative da adottarsi da parte della giunta regionale rispetto alla presenza sul territorio umbro di manufatti in cemento-amianto. Nel gennaio 2020 abbiamo depositato un’interrogazione alla giunta per conoscere lo stato di attuazione di quelle misure. Tra queste, oltre l’istituzione di un censimento dettagliato dei siti, l’attuazione di accordi con le aziende locali autorizzate per consentire lo smaltimento o bonifica a prezzi concordati anche in caso di modeste quantità. E anche l’istituzione di idonei programmi di sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti ad amianto e dei loro famigliari. Tutto ancora senza risposta. Chiediamo rispetto e attenzione verso l’ambiente da parte di chi ci governa. Ribadiamo con forza la necessità di procedere ad una ricognizione su tutto il territorio regionale, visto che l’Umbria sembra essere ancora molto indietro rispetto ad altre regioni. Ma prima di tutto è necessario che questo schifo venga rimosso al più presto.
MoVimento Tuderti 5 Stelle 

ACCESSO AL CENTRO STORICO: COSÌ NON VA!

I problemi collegati al film che viene girato a Todi

Apprendiamo dalla relativa ordinanza pubblicata sabato17 aprile 2021, che l’accesso e la sosta nel centro storico subiranno notevoli limitazioni, causa realizzazione delle riprese del film “La Befana vien di notte 2 – Le origini”, dalla giornata di oggi fino al 24 aprile, con il divieto di transito da viale della Consolazione nei giorni 20, 21, 22, 23 e 24 aprile.

Premesso che un film che utilizza come location Todi non può che farci felici, non si può prevedere interruzioni di accesso e sosta a seconda dell’effettivo bisogno, specie vista la delicatezza del momento socio-economico?

Soprattutto, non si possono programmare queste restrizioni con congruo anticipo, in modo tale da far organizzare i residenti e chi possiede un’attività nel centro storico? Per non parlare, poi della chiusura del traffico nelle giornate di sabato 17 e di domenica 19.

Nessuna pianificazione e nessuna considerazione per chi lavora ed abita nell’acropoli. Un abitudine, purtroppo, per un’amministrazione che decide e tira senza dritto senza coinvolgere i diretti interessati.

Manuel Valentini Consigliere Comunale, Capogruppo Pd.

“La befana vien di notte 2 – Le origini” Il nuovo film girato a Todi.

Comunicato dell’amministrazione comunale.

A partire dal prossimo 19 aprile, Todi si trasformerà per alcuni giorni in un set cinematografico per le riprese di un film prodotto da Lucky Red, insieme a Rai Cinema ed in collaborazione con Sky.

Todi vanta una lunga tradizione come location per le riprese di pellicole cinematografiche molto conosciute: a Todi hanno lavorato registi del calibro di Nino Manfredi, Pupi Avati, Peter Ustinov, Paolo Genovese, e vi hanno recitato attori del calibro di Charlton Heston, Sandra Dee, Alberto Lupo, Adolfo Celi, Sergio Castellitto, Raoul Bova, Carlo Delle Piane e tantissimi altri.

L’Amministrazione Comunale ha aderito con grande entusiasmo alla proposta della Produzione del film “La befana vien di notte 2 – Le origini”, ritenendola un’importante occasione di promozione per la nostra città, sia dal punto di vista mediatico che sotto l’aspetto turistico: negli ultimi anni sono sempre più frequenti infatti da parte di turisti e viaggiatori le visite a luoghi destinati alle riprese di film e serie televisive portando un interessante indotto dal punto di vista economico.

Il film prevede un cast d’eccezione, composto dalla star internazionale Monica Bellucci, dalla giovanissima influencer Zoe Massenti, da Alessandro Haber, da Herbert Ballerina, da Corrado Guzzanti e, con un ruolo del tutto inedito, dal bravissimo Fabio De Luigi.

La trama: nel XVIII secolo Paola (Zoe Massenti), una ragazzina di strada, truffaldina e sempre a caccia di guai, si trova inavvertitamente a intralciare i piani del terribile Barone De Michelis (Fabio De Luigi), un omuncolo gobbo sempre scortato dal fidato e bistrattato Marmotta (Herbert Ballerina), con una sconfinata sete di potere e uno smisurato odio verso le streghe.

L’intervento della dolce e potentissima Dolores (Monica Bellucci), una strega buona che dedica la sua vita ai bambini, salva Paola da un rogo già acceso.

Tra un magico apprendistato, inseguimenti, incredibili trasformazioni e molti, molti, guai, Paola scoprirà che il destino ha in serbo per lei qualcosa di davvero speciale.

La regia è della bravissima Paola Randi, ed il film è stato scritto dallo sceneggiatore Nicola Guaglianone.

Un altro aspetto davvero importante da sottolineare è che le riprese di questo film stanno portando in città un buon numero di persone, dando un po’ di respiro a livello economico soprattutto agli alberghi, che in questo periodo hanno sofferto tantissimo a causa della pandemia, oltre che a generare un po’ di indotto anche per altre piccole aziende o persone che lavoreranno o collaboreranno con la produzione.

Siamo certi che questo sarà un’ottima occasione per avvicinarci al periodo delle riaperture, delle ripartenze e della ripresa turistica completa nel migliore dei modi.

                                                                                 Amministrazione Comunale di Todi

“TUTTI SANNO LEGGERE I GIORNALI… MA LEGGERLI PER TUTTI”?- A LEZIONE DAL GIORNALISTA ROBERTO VICARETTI,

PER UNA STAMPA CHE NON SI RASSEGNA – PROSEGUONO IN MODALITÀ TELEMATICA GLI INCONTRI DI SOTTOB@NCO CON ESPERTI

MARTEDÌ 20 APRILE 2021 – ORE 15.00-16.00

Il Liceo “Jacopone da Todi” di Todi, con la collaborazione del giornale online di Istituto “Sottob@nco”, è lieto di annunciare l’incontro della redazione del giornale con il giornalista e conduttore Tv Roberto Vicaretti. L’incontro, dal titolo “Tutti sanno leggere i giornali… ma leggerli per tutti?- A lezione da Roberto Vicaretti, per una Stampa che Non si rassegna!”, si terrà martedì 20 aprile 2021 dalle ore 15.00 alle ore 16.00, in modalità esclusivamente telematica, vista la normativa anti-Covid, e vedrà gli aspiranti giornalisti del Liceo – 24 studenti degli indirizzi classico, linguistico, scientifico e scienze umane e alcuni ex allievi – confrontarsi sul tema dell’informazione nel servizio pubblico.

Nel corso dell’incontro, Roberto Vicaretti parlerà con gli studenti del suo lavoro con particolare attenzione al giornalismo politico. In primo luogo, affronterà il tema della rassegna stampa: come si prepara; come si approccia alla lettura dei giornali; come si selezionano le notizie da mettere in primo piano; come si presentano ai telespettatori gli articoli; come si rende “televisiva” la lettura di un quotidiano. A seguire, si parlerà dei talk show, i programmi di approfondimento politico: la scelta degli argomenti, la costruzione della scaletta, la selezione degli ospiti, la scrittura di un copione.

Questi saranno solo alcuni degli argomenti trattati, tali da arricchire il percorso formativo dei redattori di Sottob@nco, che praticano un’autentica Alternanza Scuola-Lavoro: ognuno di loro, infatti, scrive articoli, realizza video e videointerviste, crea gallerie fotografiche e illustrazioni, inserendoli su una piattaforma per l’amministrazione di contenuti testuali, grafici e multimediali; i redattori, infine, incontrano esperti giornalisti e fanno uscite “sul campo”, visitando prestigiose testate giornalistiche.

Roberto Vicaretti (Narni, 1982), ex allievo del nostro Liceo Classico, giornalista professionista dal 2008, è stato per 11 anni uno dei volti di Rainews24, canale all news della Rai per il quale ha curato e condotto dal 2013 al 2020 la rassegna stampa del mattino e il talk di approfondimento politico “Studio24”. Dall’estate del 2020, è a Rai3 dove ha condotto “Agorà Estate” e il programma di prima serata “Titolo V”. La sua esperienza professionale è iniziata negli anni del Liceo quando ha avviato la sua collaborazione prima con il mensile “TamTam” e, poi, con il “Corriere dell’Umbria”,  scrivendo di politica, cronaca e sport. Con il giornalismo sportivo ha iniziato anche l’attività radiofonica e televisiva con le principali emittenti regionali. Dopo la laurea specialistica in Scienze politiche, ha frequentato la Scuola di giornalismo radiotelevisivo di Perugia. Ha scritto La certezza del dubbio. Pietro Ingrao raccontato da chi lo ha conosciuto (Imprimatur, 2015) e con Romina Perni Non c’è Pace (People, 2020).

Quello di martedì prossimo è il quarto appuntamento con l’esperto del corrente anno scolastico, così come previsto dal progetto “Informazione, scuola e territorio: esperti e giornalisti incontrano i redattori di Sottob@nco”, che affianca l’attività redazionale del giornale online, riconosciuto come percorso di Alternanza scuola-lavoro dal Liceo e giunto al sesto anno di vita.

CARO SINDACO, NON È QUESTIONE DI PALETTI IDEOLOGICI, QUANTO DI TRASPARENZA AMMINISTRATIVA

Il PD sul Festival ”Todi Città del Libro”

 Siamo costretti a fare alcune precisazioni dopo aver letto la pilatesca arrampicata sugli specchi del sindaco Ruggiano in merito al festival “Todi Città del Libro” (“Corriere dell’Umbria” di martedì 13 aprile, intervista rilasciata a Giovanni Dozzini, pagina 32).È ormai arcinoto il cerchiobottismo del nostro primo cittadino, come è acclarata la sua attitudine a scansare i problemi, evitando di rispondere nel merito delle questioni. Se gli si chiede “a”, lui o non risponde o, evento raro, risponde “b”. Abbiamo visto questa metodologia applicata a molteplici, spinose, problematiche: la chiusura dell’Ospedale di Pantalla, il centro vaccinazioni, la gestione della Veralli Cortesi, l’accesso al centro storico etc.Capiamo lo sforzo di dover fungere da baricentro e federatore di una coalizione piuttosto eterogenea, attraversata da vere e proprie, sotterranee (ma neanche troppo), “guerre per bande”, quasi come ci fossero due giunte contrapposte, ma lei ha dei doveri di trasparenza nei confronti dei cittadini tuderti.Ci concentriamo ora sulla cortina fumogena che ha tentato maldestramente di stendere nell’intervista di cui sopra. Lei dice che i rilievi mossi dal Partito Democratico fanno parte di “un gioco delle parti normale in una città di provincia come la nostra”. Primo macroscopico errore: qui non c’è nessun gioco delle parti, nessuno scontro tra “fascisti” e “comunisti”, come tenta di far passare lei per derubricare la gravità dell’accaduto. No, qui c’è una forza di opposizione che muove alla sua amministrazione alcune precise contestazioni che sono, prima di tutto, di carattere squisitamente amministrativo e poi, in subordine, di carattere politico.Primo: nessuno pone paletti ideologici, se non quelli connessi alla nostra Costituzione, repubblicana ed antifascista. Il problema principale è quello di spacciare per festival letterario una manifestazione smaccatamente di parte, organizzata da un’associazione che, dalle prime verifiche, sembra esistere solo sulla carta. Le pare normale una cosa del genere? La trasparenza amministrativa viene rispettata concedendo patrocinio e finanziamento ad un’associazione che potrebbe essere inesistente e dietro cui si cela, cosa emersa grazie alla nostra denuncia, la casa editrice Altaforte? Perché Altaforte ha bisogno di questi schermi per agire? Forse perché già due anni fa venne allontanata dal Festival del Libro di Torino proprio per le sue ambiguità (eufemismo) in tema di fascismo? Lei pensa che tutto ciò porti del bene a Todi, anche in quanto a promozione turistica? Noi abbiamo dei dubbi.Lei insiste dicendo che avete valutato “il programma di spessore” presentato da questa associazione. Peccato vi siate dimenticati (oppure, chissà, non è una dimenticanza) di verificare i requisiti e l’identità del soggetto che ha avanzato richiesta di patrocinio e di finanziamento. Si può reputare normale una cosa del genere? Noi crediamo di no e pensiamo che tutta questa vicenda sia sintomatica della leggerezza con cui approcciate l’agire amministrativo.Secondo: lei dice che gli organizzatori “se sono fascisti è un problema, se sono vicini a Casapound no”. Spoiler: la casa editrice Altaforte è stata fondata e diretta da Francesco Polacchi che, oltre ad avere un curriculum giudiziario di tutto rispetto (se lo legga, lei che appartiene alla destra “legge e ordine”), ha fatto professione più volte, orgogliosamente, di fascismo (vedasi puntata de “La Zanzara” del 6 maggio 2019). È dunque un problema affidare una manifestazione culturale patrocinata e finanziata da istituzioni pubbliche ad un soggetto del genere? Crediamo di sì, visto quanto lei ha dichiara to e secondo il principio logico di non contraddizione.Terzo: la sua posizione è insostenibile anche politicamente. Lei prima definisce Mussolini “dittatore sanguinario” in Consiglio Comunale (il Polacchi invece pensa che sia il più grande statista italiano), vota la mozione per Liliana Segre cittadina onoraria di Todi con un discorso che, specie quando ha parlato di antisemitismo, ci sentiamo di sottoscrivere parola per parola e poi dà il placet ad una manifestazione del genere. Come dice il saggio tuderte, “beato chi ce capisce!”.Quarto: qualcuno dei relatori, tipo il luminare accademico Gervasoni (quello che voleva cannoneggiare i barconi dei migranti), lamenta un assalto “maoista e stalinista” (“levateje er vino!”) contro questa iniziativa, strillando contro la solita cancel culture della sinistra. Ribadiamo che il problema è principalmente di trasparenza amministrativa. Nessuno vieta di dare spazio alla cultura di destra. Non ci pare, però, che in questo anni il sindaco e l’assessore alla cultura abbiano alacremente lavorato per portare a Todi i vari Buttafuoco, Solinas, Tarchi, Veneziani (senior), Alain de Benoist etc. preferendo concentrarsi su iniziative dal dubbio spessore culturale e anche piuttosto dispendiose. I più arrabbiati di questo fatto dovrebbero essere proprio gli elettori di destra che mantengono un sano spirito critico sulle vicende cittadine (non crediamo che manchino).Quinto ed ultimo punto: non è proprio il massimo spacciare per “IL” festival letterario della città di Todi qualcosa che non è nemmeno lontanamente una manifestazione siffatta, specie quando poi la nostra comunità può assistere da anni a veri e propri festival letterari (costruiti senza nemmeno pesare troppo sul bilancio comunale) che hanno visto la presenza di letterati di assoluto spessore e valore come, ad esempio, Patrizia Cavalli.Confidando voglia dedicarci qualche minuto del suo prezioso tempo, la salutiamo cordialmente. #lavitaèbella #todicittàdelibromeno
PARTITO DEMOCRATICO TODI

LA CITTADINANZA ONORARIA A LILIANA SEGRE? UN RISULTATO DI CIVILTÀ


Comunicato del GRUPPO CONSILIARE PARTITO DEMOCRATICO DI TODI

Dopo più di un anno dalla richiesta avanzata – ex art. 17 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale – dalle forze di opposizione per la convocazione di un’assise che avesse all’ordine del giorno il conferimento della cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre, possiamo finalmente annunciare con grande gioia che Liliana Segre è cittadina onoraria di Todi. Un risultato di civiltà da salutare con la massima soddisfazione, ottenuto grazie al forte impegno del Partito Democratico e delle forze di opposizione nonostante i tentativi dilatori messi in campo dalla maggioranza, specie con la proposizione del nuovo regolamento che restringe in modo irrazionale ed irragionevole la possibilità di concedere la cittadinanza onoraria. Un trucchetto da legulei, evidentemente concepito da alcune forze politiche della maggioranza per nascondere dietro ad un cavillo formale la propria contrarietà alla concessione della cittadinanza a Liliana Segre. Sventato questo tentativo, vogliamo ancora una volta sottolineare le motivazioni in cui si è radicata la nostra proposta di conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice. Motivazioni che non sono proiettate esclusivamente al passato e al dovere di coltivare la memoria della Shoah e delle vittime del nazifascismo, ma, anzi, soprattutto al presente e al futuro. Al presente perché la senatrice è stata vittima di una indecente campagna di odio dell’estrema destra per la sua attività di contrasto al razzismo, all’intolleranza, all’antisemitismo e all’istigazione all’odio. Al futuro perché l’ideologia fascista e l’antisemitismo non avranno mai diritto di cittadinanza nella dialettica politica repubblicana. Sono queste le ragioni alla base dell’atto votato dal Consiglio Comunale, checché ne dica qualcuno che cerca di mischiare le carte, fare paragoni insussistenti, chiudendo gli occhi di fronte ai nuovi rigurgiti fascistoidi ed antisemiti. La concessione della cittadinanza onoraria alla senatrice Segre, che allinea la nostra città con i tanti altri comuni che hanno compiuto lo stesso gesto, è l’occasione per riaffermare l’identità di Todi come terra di pace, accoglienza ed antifascismo. Un nucleo vitale di valori che nessun pseudo festival letterario può sporcare.

A Liliana Segre il nostro più caldo abbraccio, con la promessa di mettere in campo tutto il nostro impegno per organizzare, appena si potrà, un incontro con lei ed i studenti di Todi per celebrare adeguatamente questo riconoscimento.

Concludiamo col monito con cui Primo Levi termina il suo “I sommersi e i salvati”: “è avvenuto, quindi può accadere di nuovo: questo è il nocciolo di quanto abbiamo da dire”.

GRUPPO CONSILIARE PARTITO DEMOCRATICO DI TODI