Il ragionier Fausto Marchetti va in pensione: i saluti di Todi Civica

Todi Civica saluta e ringrazia il ragionier Fausto Marchetti il lavoro svolto in oltre 40 anni di servizio nel Comune di Todi. Una persona che si è dedicata sempre con grande passione al suo lavoro, un professionista serio, preparato ed affidabile che ha svolto la propria funzione in piena sintonia con le diverse amministrazioni che si sono succedute in tanti anni di sua attività. Se il Comune di Todi può vantare da sempre un bilancio impeccabile, lo si deve, oltre che alle scelte politiche degli amministratori, anche alla sua competenza e al senso di responsabilità con il quale ha svolto la sua funzione all’interno dell’Ente. Todi Civica ha trovato in Fausto Marchetti una persona sempre pronta ad offrire spiegazioni, a dare delucidazioni e a chiarire i tanti complessi aspetti del bilancio comunale, senza mai lesinare la propria disponibilità anche fuori dall’orario di lavoro. Rimane al nostro Comune l’esempio di un cittadino che, al di là di sciocchi stereotipi, dimostra come il pubblico impiego sia fatto di tante persone valide, preparate  e legate al proprio lavoro. A lui, da parte nostra, l’augurio di vivere al meglio la meritata pensione.
TODI CIVICA

Due dipinti restaurati tornano nelle chiese di Todi

Due tele del pittore tuderte Pietro Paolo Sensini tornano a Todi in San Fortunato e Sant’Antonio.

La città di Todi ha accolto il rientro di due importanti tele che sono state ricollocate nelle chiese di provenienza dopo una serie di interventi di restauro, finanziati e condotti a cura della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria ed eseguiti dalla ditta Michelangelo Varetto di Chieri. La prima opera ha come soggetto L’Assunzione in cielo di Maria circondata dagli Apostoli, datata 1596 ma con successivi ritocchi, come documentato dai cartigli presenti. Particolari che sono emersi grazie al recupero ed alla pulitura del dipinto, in cui è in parte ravvisabile la mano del tuderte Pietro Paolo Sensini, ora ricollocato all’interno della terza cappella della navata destra del Tempio di San Fortunato.

La seconda tela, raffigurante una Deposizione dalla croce con Maria tra i santi Antonio Abate e Pietro Eremita, di mano di Pietro Paolo Sensini, è datata 1611 e fu commissionata ed offerta, come indicato nell’iscrizione alla base delle figure, dalla Confraternita dei Calzolari che aveva la sua sede presso la chiesa di Sant’Antonio, ove il quadro è stato risistemato.

Le operazioni si sono svolte alla presenza dei funzionari della Soprintendenza, la Dottoressa Stefania Furelli e il geometra Marcello Caricchi, degli assessori Claudio Ranchicchio e Moreno Primieri, dell’architetto Silvia Minciaroni e della Dottoressa Nicoletta Paolucci.

Grande soddisfazione espressa dall’Amministrazione Comunale per il ritorno delle due preziose tele nella collocazione naturale dopo un sapiente lavoro di restauro. La valorizzazione ed il mantenimento del patrimonio artistico-culturale della Città è un aspetto importante da sempre al centro del nostro lavoro e delle nostre attenzioni quotidiane.

SINDACO RUGGIANO, MA QUALE LUNEDI’?

Il PSI di Todi sul Punto Vaccini

L’incompetenza ed il pressappochismo di questa Amministrazione non solo è emersa nella vicenda della Veralli Cortesi, di cui si dice se ne interesserà la Corte dei Conti, ma anche nella vicenda apertura Punto Vaccinale a Ponterio. Il Sindaco Ruggiano nella ormai proverbiale pontificazione settimanale su facebook, aveva annunciato che i cittadini di Todi si sarebbero potuti vaccinare nel proprio Comune e non doversi recare ad Ammeto di Marsciano, come aveva invece deciso la Direzione Sanitaria Regionale. Alleluia!!!!!!! A seguire anche il Vice Sindaco Ruspolini e la Consigliera Regionale Peppucci, per non essere da meno, sempre con diretta facebook, ringraziavano l’Assessore regionale Coletto per la sensibilità dimostrata nei confronti della nostra città per aver autorizzato il Punto Vaccinale di Ponterio.
Medici in pensione ed infermieri avevano dato la propria disponibilità a titolo gratuito e volontaristico per la somministrazione dei vaccini.
A distanza ormai di oltre tre settimane tutto tace. I cittadini aspettano, quanto era stato promesso!!!!
Ci risulta che il Punto Vaccini non può aprire per una serie di incombenze
amministrative ed assicurative, non previste, e che dovranno essere espletate.
Prima di fare annunci, Sindaco Ruggiano, Vice Sindaco Ruspolini, Consigliera Peppucci, non sarà meglio studiare? Informatevi, non siate come sempre approssimativi.
Con la salute dei cittadini, ve lo abbiamo detto tante volte, non si scherza.

Partito Socialista Italiano
Sez. G. Matteotti – Todi

Le polemiche sull’ascensore e la proposta di referendum.

Precisazioni e chiarimenti della proponente Todi Civica

Non è nostra intenzione fare alcuna polemica rispetto alle dichiarazioni apparse stamattina sulla stampa locale. Ci preme sempre ricordare che,  in diverse occasioni, il nostro movimento,  ha riconosciuto meriti all’attuale compagine di governo, andando al di là  delle posizioni politiche. Ci rammarica quindi leggere che una proposta come quella di un referendum cittadino venga liquidata con un sorriso.
L’ istituto referendario non è un’ invenzione di Todi Civica, ma è uno strumento democratico contemplato dallo Statuto  Comunale, atto normativo previsto dal Testo unico degli Enti locali (Tuel), il quale,  fra i principi dell’Ente, inserisce anche quello per la “partecipazione popolare” . Sino ad oggi non abbiamo mai chiesto strumentalmente l’utilizzo del referendum per questioni di minor impatto, convenendo sul fatto che delle scelte fatte, ogni amministrazione,  risponde al termine della legislatura. Ma abbiamo chiesto di adottare questo strumento in relazione ad un’ importante opera pubblica che molti cittadini ritengono sbagliata, costosa ed inutile e sulla quale non c’è stata nessuna forma di confronto e partecipazione.
All’ indomani della vittoria, alcuni esponenti dell’attuale giunta, presidiarono l’area del nuovo depuratore, attaccando la precedente amministrazione e dicendo che ” i cittadini non erano mai stati ascoltati su una scelta così importante “.  Cioè esattamente quello sta accadendo oggi.
Per noi, il rispetto dei cittadini, è  un principio che andava difeso allora e che difendiamo oggi.
Todi Civica

TODI, CALANO ANCORA I RESIDENTI. COSÌ NON VA!

Un altro problema molto importante al vaglio di Todi Civica

I dati sui residenti nel comune di Todi ci preoccupano e ci convincono del fatto che le scelte e le strategie sin qui adottate non stiano dando i risultati sperati. Dal 2019 ad oggi, il territorio tuderte ha perso altri 185 residenti, un numero che ci porta appena sopra la soglia dei sedicimila abitanti, con un gap, dal picco degli ultimi 15 anni ( anno 2010 – 17.399 residenti, dati Istat) di 1200 unità. Dati che raccontano una città poco attrattiva, in cui il rapporto fra nascite e decessi è pesantemente a vantaggio del secondo, in cui, nonostante si promuovano iniziative e politiche per la famiglia, non si riesce ad invertire una tendenza che ci porta vicino alla soglia dei Comuni con meno di 15 mila abitanti ( condizioni che ci penalizzerebbe sotto molti aspetti ).
Pur apprezzandone lo spirito, non sono i buoni spesa Natalizi, gli sconti sulle tasse alle famiglie numerose,  le feste dei bambini in piazza, la dicitura “Comune Family Friendly”  a determinare la crescita demografica. Le famiglie nascono, costruiscono il loro progetto di vita, mettono al mondo dei figli, se hanno la possibilità di far fronte alle tante sfide che una prospettiva bella e piena di responsabilità come questa pone loro.
A poco servono concessioni spot, ma  le famiglie vanno messe  in condizioni di essere economicamente autonome, di avere una casa e almeno un’occupazione sicura.
Sosteniamo da sempre che ci sia una correlazione diretta fra la capacità di un territorio di offrire lavoro ed occupazione e la possibilità che in quel territorio si trasferiscano nuovi residenti, o, che almeno, non venga abbandono a favore di altre realtà. Aver puntato esclusivamente sul fattore turistico – ricettivo, senza investimenti strutturali, ma esclusivamente attraverso singoli eventi e manifestazioni, ha di fatto canalizzato gran parte delle risorse disponibili su obiettivi che, nel medio-lungo termine non hanno determinato nuove opportunità di crescita e sviluppo economico. Al contrario, la mancanza di politiche a sostegno della piccola media impresa, dell’artigianato di pregio, dell’agricoltura innovativa, dei servizi del settore terziario, ha prodotto un arretramento ed un impoverimento del tessuto economico, con ripercussioni anche sul settore del commercio. Ovviamente la pandemia ha ampliato e acuito i problemi, ma non determinato un trend che nasce in precedenza.
Riteniamo sia arrivato il momento di riflettere su questi numeri e valutare percorsi diversi da quelli sin qui adottati.
TODI CIVICA

BASTA ANNUNCI E SELFIE SUL CENTRO VACCINAZIONI!

La denuncia del Gruppo Consiliare PD di Todi sui ritardi nell’apertura del Centro Vaccinale di Todi

Come Partito Democratico abbiamo segnalato fin da subito la grave problematica di non aver previsto e debitamente attrezzato un centro vaccinazioni nel territorio tuderte, col risultato di decine e decine di anziani costretti a migrare ad Ammeto di Marsciano.Preferiremmo non dover polemizzare su ciò, visti anche l’impegno, il sacrificio e la dedizione con cui le strutture tecniche preposte e i volontari stanno lavorando all’allestimento del centro in questione. A loro i nostri più sinceri ringraziamenti. Ora che gli intoppi burocratici pare siano stati risolti e in attesa del decreto finale della Asl, tuttavia, non possiamo non censurare di le modalità con cui l’amministrazione comunale e la destra cittadina hanno affrontato politicamente e  comunicativamente questa mancata programmazione. Per non parlare, poi, della cosiddetta “sindrome dell’annuncite”. Le settimane passate, infatti, sono state caratterizzate dagli annunci più disparati sull’imminente apertura del centro vaccinazioni. Peccato, però, che essi non si siano mai avverati. Autorevoli rappresentanti politici regionali e locali come la consigliera Peppucci si sono dilettati in selfie e chiacchiere garantendo, con tanto di caps lock, che eravamo prontissimi. Correvano il 5 ed il 6 marzo, ma noi, consigliera Peppucci, ci ricordiamo bene quanto valgono poco le sue rassicurazioni.

Quelle date sulla riapertura dell’Ospedale di Pantalla nei mesi scorsi lo stanno a testimoniare. È corso ad emulare la consigliera il vicesindaco Ruspolini, il quale, mercoledì scorso (fonte “Il Corriere dell’Umbria), garantiva il centro vaccinazioni tuderte sarebbe sicuramente partito nella giornata di lunedì 29 marzo. Chissà se il generale Figliuolo, che in questi giorni ha de facto commissariato l’Umbria sull’organizzazione vaccinale, è contento di un amministratore e di un militare in pensione così ciarliero e tronfio. Un mese, dunque, di annunci, selfie e chiacchiere. L’ennesima prova di un’amministrazione locale che non conosce la serietà e il basso profilo (cardini di ogni buon governo), totalmente incapace di chiedere scusa per i propri errori.
GRUPPO CONSILIARE PARTITO DEMOCRATICO TODI

IL SINDACO DON ABBONDIO CHE PARLA DI RUGBY E NON DEL CAOS DELLA VERALLI CORTESI

Comunicato del PD di Todi sugli incontri televisivi del Primo Cittadino.

Umberto Magni PD di Todi.

Rimaniamo basiti dopo aver ascoltato l’ennesima conferenza via social del sindaco Ruggiano. Abbiamo ormai acclarato come essa non sia altro che un mezzo comunicativo per trattare tutto lo scibile umano. Tuttavia, probabilmente, nella giornata di sabato sono state toccate vette inusitate. Passi per il ricordo di Cavour e dell’anniversario della costituzione dello Stato italiano, ma l’apologia del rugby quando l’Azienda Pubblica di servizi alla persona Veralli-Cortesi versa nel caos più totale, con il Tar che ha annullato l’aggiudicazione della gestione dei servizi relativi alla residenza per anziani (peraltro con una sentenza che fa quasi carne di porco della gara di appalto sia nella forma che nel merito) ce la saremmo risparmiata volentieri.Caro Sindaco, lei ha chiare responsabilità politiche ed amministrative, che le impongono di ottemperare precisi obblighi di trasparenza e di informazione; non può cavarsela sempre evitando i problemi e facendo spallucce. Dica chiaramente qualche parola in merito a questa incresciosa situazione, su cui la Corte dei Conti si sta già interessando, perché il suo silenzio è durato fin troppo.Il presidente dell’ente in questione è stato indicato dal suo partito. Ci chiediamo: esiste ancora un presidente della Veralli? È stato per caso commissariato dagli altri componenti del cda? Di sicuro, il suo mutismo sulla questione non è più tollerabile.
PARTITO DEMOCRATICO TODI

NUOVO ASCENSORE? DECIDANO I TUDERTI

Una nuova proposta di Todi Civica

L’articolo 48 dell’ Statuto del Comune di Todi prevede ” per le materie di notevole rilievo che interessano la generalità della collettività cittadina” la possibilità di chiedere un REFERENDUM CONSULTIVO, allo scopo di acquisire il preventivo parere della popolazione. Una commissione composta dal Segretario generale e due membri nominati dal Consiglio Comunale, decideranno sull’ammissibilità del quesito referendario.
Riteniamo che il progetto di un nuovo ascensore pubblico, che sin da subito ha acceso un forte dibattito cittadino e che avrà implicazioni rilevanti in relazione all’impatto ambientale, alla gestione degli accessi al centro storico, nonché, sulle economie comunali ( a seguito della necessità di accedere ad un mutuo per la sua realizzazione), non offrendo una risoluzione definitiva delle problematiche connesse,  rientri fra le materie contemplate dal nostro Statuto e per le quali è possibile chiedere una consultazione referendaria.
L’art. 48, al Comma 9 recita che il referendum può essere indetto i su richiesta del Consiglio comunale nella misura di almeno due terzi o da un decimo degli aventi diritto al voto.
Il referendum, inoltre,  si deve tenere tra il 15 Aprile e il 15 Giugno o tra il 15 Settembre e il 15 Novembre.
Un’ opera come quella che si vuole realizzare, nata senza il coinvolgimento e la partecipazione della cittadinanza, rischia di dividere la nostra comunità aprendo inopportune discussioni e polemiche per anni. Per tali valutazioni riteniamo sia fondamentale che i cittadini esprimano in maniera democratica il loro parere sulla questione.
Ci rivolgiamo pertanto a tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale al fine di raggiungere il quorum richiesto dallo Statuto per l’indizione del referendum. Qualora tale obiettivo non si possa raggiungere con un accordo istituzionale, proveremo, con le forze politiche, civiche e sociali che vorranno sostenere questa proposta, a raccogliere le firme necessarie. Siamo convinti di batterci non contro un’ opera che non condividiamo ( pur nel rispetto di chi ha un’altra idea) ma affinché ai cittadini sia data la possibilità di esprimere il loro pensiero su una questione di grande impatto per la città che siamo convinti  vada ponderata con grande attenzione e senso di responsabilità.
Todi Civica

Quando il Sindaco di Todi si sveglia (se si sveglia sulle cose da fare) è sempre tardi, i problemi sono incancreniti ed i cittadini tribolano.

Sul punto vaccinazioni a Todi Intervento del consigliere PD Andrea Vannini

La storia recente: il punto vaccinale a Todi aprirà tra qualche giorno, con forte ritardo (non dovuto di certo agli Organizzatori sul campo che, come sempre, sono stati all’altezza) perché il Sindaco, invece di fare come quello di Marsciano che lo ha richiesto mesi prima (io lo richiesi a Gennaio), si scorda e si mette in movimento solo quando il 25 febbraio io insieme al PD, come moltissimo cittadini tuderti, scopriamo che per vaccinarsi dobbiamo andare ad Ammeto, ci indignamo il giusto e Lui quel giorno stesso protocolla una lettera diretta alla Direttrice del Distretto dove rivendica il punto vaccinale a Todi.

Ditemi Voi se è possibile che in piena pandemia un Amministratore non senta il bisogno di organizzarsi per tempo per il benessere della propria gente.

Ma, purtroppo, la storia è lunga. L’anno scorso proposi un fondo per le attività in difficoltà cui diede seguito amministrativo solo in quel di dicembre; durante l’estate non ha minimamente rivendicato nulla per l’ospedale di Pantalla (unico ad essere stato covid e ad aver ricevuto ZERO contributi dalla regione); poi a settembre proposi di fare test a campione e lo sta facendo già Marsciano. E potremmo continuare a lungo ma il fatto è, semplicemente, che lui sa solo mettere il cappello sulle cose che gli sfornano altri, mentre è impegnato “total body” solo nella videorappresentanza.

Ed allora il consiglio è questo: più fatti (per tempo) e meno chiacchiere. 

Andrea Vannini – Consigliere Comunale PD Todi 

NUOVO ASCENSORE: SI RIAPRA IL CONFRONTO, LE SCALE MOBILI NON SONO UTOPIA

Comunicato di UMBERTO MAGNI – PARTITO DEMOCRATICO TODI

Solo scale mobili

Nemmeno sull’accesso al centro storico i partiti di maggioranza mettono da parte il solito vizio di accusare le forze di opposizione di criticare a prescindere. In realtà, a parlare ed operare “senza cognizione di causa” sembrano essere proprio essere l’amministrazione e la destra tuderti.

Quando, infatti, avranno smesso con gli annunci trionfalistici sul nuovo ascensore di Porta Orvietana, potranno rendersi conto che sono alla portata ipotesi ben più funzionali di quello presentato la scorsa settimana, che non risolve nemmeno lontanamente il problema strutturale dell’accesso al nostro centro storico.

La precedente amministrazione, partendo dal dato inconfutabile del sottoutilizzo del parcheggio di Porta Orvietana, aveva presentato, infatti, più un di progetto per aggredire questa criticità e provare a risolvere in maniera organica la questione dell’accesso all’acropoli.

Stiamo parlando di tre soluzioni che prevedevano lo sbarco diretto sui Giardini Oberdan, con doppia possibilità di accesso dal parcheggio di Porta Orvietana. Trattavasi, nel primo caso, di un doppio ascensore verticale con doppia possibilità di accesso dal parcheggio; nel secondo, di una soluzione mista (doppio ascensore più doppie scale mobili); infine, nel terzo, di doppie scale mobili. Il tutto appoggiandosi il più possibile alla vegetazione e seguendo il terreno per mitigare l’impatto.

due scale mobili + 1 ascensore

Altro che criticare a prescindere, quindi. Qui chi ragiona ed agisce a prescindere (nel caso del nuovo ascensore, anche a prescindere dalla razionalità) è proprio la maggioranza, impermeabile ad ogni sollecitazione dell’opposizione e dei cittadini perché troppo presa ad autoincensarsi. 

Abbiamo messo sul campo, dunque, alcune tracce di lavoro concrete, il cui impatto finanziario, ampiamente vagliato nella scorsa legislatura, non è di certo così drammatico come provano a far credere, quando parlano ad esempio delle scale mobili, gli esponenti della maggioranza.

Investire risorse, poi, anche di dimensioni importanti, su delle soluzioni che prendono di petto una volta per tutte il problematico accesso al nostro centro storico ci pare ben più logico dell’andarsi ad impelagare con un’opera scarsamente fruibile (specie per anziani e disabili), poco funzionale rispetto all’obiettivo di facilitare l’arrivo nell’acropoli, dall’impatto ambientale e paesaggistico discutibile e, per di più, dai costi elevati.

due ascensori e 1 scala mobile

A seguito delle sollecitazioni dei residenti, dei commercianti e dell’opposizione, la giunta, tempo addietro, aveva aperto una fase di confronto sull’accessibilità del centro storico, con tanto di consiglio comunale aperto. Che senso ha avuto tutto ciò se poi si prendono provvedimenti che incidono fortemente sulla vita dei soggetti sopra menzionati senza consultarsi con nessuno (peraltro pretendendo pure il plauso unanime)? 

Perché, dunque, non evitare accelerazioni, non dare vita ad un nuovo percorso partecipato che coinvolga l’intera città e valutare tutte le ipotesi alternative al nuovo ascensore, a partire da quella delle scale mobili come già prospettate nel progetto sopra menzionato?

UMBERTO MAGNI – PARTITO DEMOCRATICO TODI