L’ ascensore: la richiesta del Movimento 5 stelle.

Rendere pubblici i motivi della scelta ascensore in luogo delle scale mobili

Il MoVimento Tuderti 5 stelle ha assistito in silenzio alla polemica  tra i partiti scaturita dalla notizia dell’approvazione del progetto per il nuovo ascensore del parcheggio di Porta Orvietana. Noi non vogliamo entrare in questa polemica ma vorremmo essere messi, come cittadini, nelle condizioni di poter capire come stanno veramente le cose su questo argomento .Ascensore o scale mobili? Il MoVimento 5 stelle non è in consiglio comunale e quindi ha notevole difficoltà a reperire documentazioni e atti al riguardo, l’accesso agli atti ci è virtualmente precluso e quindi non possiamo farci un’ idea chiara sul perché l’attuale amministrazione abbia scelto senza esitazione la soluzione dell’ascensore, non considerando le scale mobili, il sistema peraltro più diffuso nelle altre città umbre, neanche lontanamente   una alternativa. Questa decisione, vista la criticità cronica del sistema dei parcheggi e della mobilità verso il centro storico, non è di poco conto, una scelta sbagliata potrebbe minare l’ ottimale fruibilità del nostro centro storico per i decenni a venire, come si è visto  in precedenza con il vecchio ascensore inclinato. Quindi chiediamo all’amministrazione comunale una semplice cosa per sedare le polemiche e farci stare tranquilli come  cittadini, che si mettano in chiaro pubblicamente i motivi che hanno portato ad escludere l’opzione “scale mobili” e dare modo così alla popolazione di poter valutare le motivazioni e quindi la bontà della scelta fatta dall’amministrazione stessa.
MoVimento Tuderti 5 Stelle 

OPES ITALIA COMITATO REGIONALE UMBRIA SI MOBILITA CON IL ‘PROGETTO EMERGENZA COVID’

A Terni il primo appuntamento, il successivo, agli inizi di maggio, si terrà a Perugia

 (Avi News) – Terni, 19 apr. – Realizzata la prima iniziativa del ‘Progetto Emergenza Covid’ da parte del Comitato regionale Umbria di Opes Italia, ente nazionale di terzo settore e di promozione sportiva. L’iniziativa, volta a sostenere in vari modi famiglie particolarmente colpite dalla crisi scaturita a causa del Covid, come primo appuntamento si è concentrata su Terni. Qui è stato supportato ‘Emporio Bimbi’ della Società San Vincenzo De’ Paoli, una realtà che opera per attenuare le disuguaglianze sociali tra bambini e donare serenità in momenti particolarmente difficili come quello attuale. Un lavoro encomiabile che meritava giusta attenzione quale riconoscimento anche simbolico a tutte le altre associazioni che si adoperano per alleviare i disagi delle comunità in cui operano.

Opes Umbria ha consegnato ad Antonella Catanzani, responsabile di ‘Emporio Bimbi’, dell’abbigliamento sportivo per ragazzi dai sei agli undici anni, recependo un desiderio: tornare a divertirsi e magari a competere dopo mesi di inattività e anche di privazioni.  Il presidente del C.R. Opes Umbria, Pier Francesco Quaglietti, si è complimentato con ‘Emporio Bimbi’, una realtà che assiste 320 bambini di 32 nazionalità diverse con alimenti, abbigliamento, prodotti scolastici e igienici. Ha precisato poi di “essere a disposizione per sollecitare le associazioni sportive del territorio iscritte ad Opes affinché supportino, se possibile, una realtà che aiuta le famiglie in quanto i bambini non hanno colpe per l’ambiente socio-economico e culturale in cui sono nati”.

Antonella Catanzani da parte sua ha ringraziato Opes Umbria per il gesto di solidarietà e il Comitato Provinciale di Terni, presente all’appuntamento con il presidente Fernando Pieramati e i consiglieri Danilo Sergio Pirro, Giuseppe Calò e Massimo Quadraccia.

DDL ZAN: IL SINDACO DI UNA PARTE SOLA E L’ENNESIMA POLEMICA PRETESTUOSA BASATA SU FALSITÀ

Il PD di Todi e i risvolti tuderti sul decreto contro l’omotransfobia

Mentre il presidente (leghista) della Commissione Giustizia del Senato rendeva nota l’intenzione di non calendarizzare il ddl Zan con motivazioni ancora una volta sempre più discutibili, il sindaco di Todi Antonino Ruggiano, accompagnato dalle assessore Alessia Marta e Elena Baglioni (più attente, tra un trasloco ed un selfie, a postare foto sui social che ad occuparsi delle deleghe loro assegnate) ne ha combinata un’altra delle sue manifestando, con tanto di cartello esposto dentro i palazzi comunali, la sua contrarietà al ddl in questione. È giunto il momento di fare un po’ di chiarezza. Anzitutto, il ddl Zan è un disegno di legge che prevede “misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità”.Il sindaco, da avvocato (come lui stesso tiene a precisare), sostiene in maniera pretestuosa e inesatta che questa è una “legge ideologica che, se approvata, prevede che le opinioni, anche se non offensive, possono essere oggetto di inchiesta”, aggiungendo in maniera ancora più esplicita nel succitato cartello, tenuto in mano con profondo orgoglio, che “non si può rischiare la prigione per un’opinione”.  Male, molto male. Questa posizione dimostra che il sindaco Ruggiano, uomo di legge, non solo non si è disturbato a leggere il ddl Zan, ma ricorda a fatica la Costituzione, stanco com’è di dover rincorrere i pastrocchi che i suoi assessori combinano quotidianamente e tenere unita una maggioranza a dir poco eterogenea Infatti, se avesse letto il testo del ddl, si sarebbe accorto che l’articolo 4 del suddetto recita così: “ai fini della presente legge, sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, purché non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti.” Sottolineiamo, inoltre, che la libertà di espressione, come è ben noto a tutti, è un valore sancito dalla nostra Costituzione che da questo ddl non subisce alcuna limitazione! Quindi, sindaco, la smetta di dire bugie. La smetta di assumere posizioni (le sue sì) ideologiche e pretestuose, soltanto per accontentare alcune forze politiche esagitate che la sostengono e che sembrano andare molto poco d’accordo con il rispetto del principio di laicità. Lei, a maggior ragione visto che ha vinto le elezioni per un pugno di voti, dovrebbe essere il sindaco di tutti e non di una parte sola. Dovrebbe essere suo preciso dovere proteggere le persone che ogni giorno sono soggette a discriminazione per il loro genere, per il loro orientamento sessuale e per le loro disabilità. Peccato che abbia deciso, da anni, di non rappresentare tutta la città. Lo ha dimostrato col 25 aprile, con il “Festival del Libro” ed, ora, con questa posizione sul ddl Zan. Questo suo secondo mandato passerà alla storia come una colossale perdita di tempo (zero cantieri, zero investimenti, zero opere pubbliche, tanti proclami e tanti post pieni di punti di sospensione) che però è riuscita a ferire nel profondo l’identità di una città che ha sempre fatto del rispetto verso tutte le persone la sua stella polare.

PARTITO DEMOCRATICO DI TODI–

CONTINUA L’IMPOVERIMENTO DEL CENTRO STORICO: BASTA CON LA CITTÀ “BOMBONIERA”! 

Comunicato di MANUEL VALENTINI – Consigliere Comunale Capogruppo Pd

Nei giorni passati, a seguito dell’acquisizione di UBI Banca da parte di Banca Intesa, ha chiuso la filiale UBI di Piazza del Popolo. Una filiale che, nata come Banca Popolare di Todi, ha rappresentato per decenni e decenni un simbolo della nostra città. A giugno, invece, chiuderà la filiale di Banca Intesa di via Angelo Cortesi, nei pressi di Porta Romana. Voci sempre più insistenti, infine, danno per prossima, nell’ambito della ristrutturazione del gruppo bancario di Rocca Salimbeni, anche la chiusura della filiale del Monte dei Paschi di Siena in Piazza del Popolo.

L’ amministrazione comunale si doveva e si dovrebbe attivare per impedire tali chiusure, interloquendo con le dirigenze delle banche in questione, e per cercare di portarne altre che possono proseguire i servizi resi ai cittadini, senza indebolire ulteriormente il tessuto economico-sociale tuderte. Non si hanno notizie che la giunta si sia mossa o si stia muovendo in tal senso. Sarà ancora colpa della passata amministrazione di centrosinistra?

Per le attività e per i  residenti del centro storico la presenza di sportelli di prossimità è un servizio fondamentale, come poter svolgere le operazioni bancarie nei pressi di dove si lavora e si vive.

La nostra acropoli, con le scelte di questi ultimi anni prese dall’amministrazione riguardo a viabilità, parcheggi ed isole pedonali, è stata resa sempre meno fruibile e vivibile ed è divenuta sempre meno attrattiva.

Le politiche adottate, infatti, impoveriscono la città. Todi è diventata sempre più una città per pochi. Una visione di città “bomboniera” vivibile solo per i turisti (come dice il sindaco Ruggiano, “Todi come Portofino e Positano”) è una visione fallimentare che non ha alcuna ricaduta positiva. Dietro la cortina fumogena di feste e tronfia retorica da social, purtroppo, c’è una città che si impoverisce demograficamente, economicamente e socialmente.

Todi deve essere a misura di tutti! Vivibile per i tuderti e fruibile per tutti coloro che vogliono visitarla e soggiornarvi, con servizi e un tessuto economico che non può basarsi solo ed esclusivamente sul turismo.

MANUEL VALENTINI – Consigliere Comunale Capogruppo Pd

PORTARE A TERMINE LA NUOVA CASERMA DEI VIGILI DEL FUOCO CON ANNESSA VIABILITÀ

Nella mole di investimenti già programmati, finanziati e con richieste fondi attivate lasciata in eredità all’attuale giunta in carica dalla precedente amministrazione di centrosinistra guidata da Carlo Rossini (per molti milioni di euro) rientra, come è noto, anche la nuova caserma dei Vigili del Fuoco di Todi.

Nel progetto messo a punto tra il 2016 ed il 2017, dopo un lungo lavoro di preparazione, essa doveva essere realizzata con fondi stanziati dal ministero dell’Interno sull’area comunale sita in località Crocifisso, già concessa dal Comune nel 2015 con deliberazione del precedente consiglio comunale in carica. Un’area individuata come sede della nuova “cittadella dell’emergenza”, che avrebbe visto la presenza, accanto alla Croce Rossa, giustappunto della nuova caserma dei Vigili del Fuoco e del Centro operativo comunale (Coc), oltre al Reparto Manutenzioni e Sicurezza del Comune.

Qualche dato per rinfrescare la memoria. Si tratta di un’area complessiva di 3.000 mq, in cui la palazzina dei Vigili del Fuoco ne occuperà 700 (comprensivi della parte logistica e dell’autorimessa per i mezzi di soccorso). Essa prevede anche una zona verde e parcheggi a servizio degli utenti. Insomma, l’obiettivo è quello di avere una nuova e più funzionale struttura collocata in posizione strategica e compatibile con l’architettura della città di Todi, mediante l’utilizzo del materiale per l’edilizia sostenibile e di impianti tecnologici a bassissimo consumo energetico. 

L’iter avviato e portato avanti dalla giunta di centrosinistra si è concluso, formalmente, il 31 luglio 2017 con la sottoscrizione della convenzione tra il Comune di Todi e i Vigili del Fuoco per la cessione dell’area individuata come nuova sede del distaccamento.

Premesso che i tempi di realizzazione previsti dovevano essere pari a 18 mesi, cosa è successo nel frattempo visto che il progetto è stato presentato alla Regione dell’Umbria – Servizio Rischio Sismico solo pochi mesi fa, cioè nel novembre scorso? Quali ostacoli si sono frapposti alla realizzazione del progetto secondo le tempistiche previste?

Stiamo parlando, infatti, di un investimento strategico per la città di Todi, per la sua sicurezza e per quella di un ampio territorio servito dal distaccamento tuderte dei Vigili del Fuoco che non può più aspettare. Non vorremmo che, come successo anche per altre opere già programmate e finanziate oppure per alcuni bandi pubblici (uno su tutti quello sulla videosorveglianza), l’amministrazione, come al solito in altre faccende affaccendata, se ne dimentichi.

Peraltro, la “cittadella dell’emergenza” doveva essere accompagnata da un ridisegno della viabilità connessa. Ci si riferisce, in particolare, al progetto (vedasi allegato) di una rotonda dove viale del Crocefisso confluisce in via Stazione Ponterio, sulla strada regionale 79 bis: un crocevia stradale fondamentale per la nostra città, vista anche la prossimità con l’imbocco per l’E-45, le cui annose criticità sarebbero ampiamente risolte da questa rotonda.

Todi ha bisogno di investimenti di medio-lungo periodo e di cantieri aperti, più che di sensazionalismo ad uso social per qualche metro di asfalto. Riprendere il discorso della nuova caserma dei vigili del fuoco è, dunque, quanto mai necessario.

UMBERTO MAGNI – PARTITO DEMOCRATICO TODI

AL VIA LA FASE CONGRESSUALE DEL PARTITO DEMOCRATICO DI TODI

Comunicato del PD Tuderte.

Nei giorni scorsi, riunitasi telematicamente nel pieno rispetto delle normative Covid, l’assemblea degli iscritti del Partito Democratico di Todi, all’unanimità, ha conferito ad un gruppo di lavoro interno il compito di garantire lo svolgimento ordinato ed unitario della fase congressuale, che si concluderà, come da regolamento, entro il 29 aprile e che vedrà finalmente il rinnovo di tutti e tre i livelli territoriali del partito: regionale, provinciale e comunale. 

Dopo, dunque, un periodo di stasi, quasi di paralisi, con il commissariamento del livello regionale che durava da quasi due anni e che stava assumendo tratti farseschi, finalmente il Partito Democratico può tornare alla normalità, dotandosi di una struttura legittimata dagli iscritti e di organi di rappresentanza pienamente funzionanti. La costruzione, infatti, di una solida alternativa di governo alla destra, ampia e partecipata, non può più aspettare.

Il gruppo di lavoro che traghetterà il partito al rinnovo delle cariche e degli organismi dirigenti verrà coordinato da Umberto Magni, coadiuvato da Daniele Polverini.

La comunità democratica tuderte ha espresso la propria soddisfazione per l’inizio di questo percorso, che segna la tanto auspicata ripartenza del partito a livello cittadino. Dai militanti e dagli iscritti è emersa chiaramente la necessità dell’apertura di una nuova fase che sia di rifondazione, di prossimità, di vicinanza ai bisogni reali delle persone (come sottolineato proprio in questi giorni dal segretario Enrico Letta), caratterizzata da una metodologia di lavoro inclusiva ed aperta al contributo di tutti i progressismo ti e i riformisti, anche in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno.

L’assemblea, infine, ha ringraziato l’operato del reggente in carica Manuel Valentini, capogruppo in Consiglio comunale, che ha guidato questa lunga fase di transizione con abnegazione ed impegno.

PARTITO DEMOCRATICO DI TODI

Procede a passo spedito, rispettando il cronoprogramma stabilito, l’attività del Centro Vaccinale inaugurato il 12 aprile.

Ad oggi hanno ricevuto la prima dose del vaccino anti Covid oltre 500 cittadini di Todi e Massa Martana fra coloro che avevano già ricevuto appuntamento presso il centro vaccinale di Ammeto di Marsciano, abbreviando di circa un mese i tempi di attesa ed evitando complessi spostamenti soprattutto per i cittadini più anziani.

Da domani, avendo smaltito tutto l’arretrato, si aprirà la possibilità di effettuare prenotazioni gestite dal C.U.P. per quanti non avessero avute precedenti prenotazioni.

Dal prossimo giovedì, quindi, il centro vaccinale entrerà perfettamente a regime e integrerà, al pari degli altri, l’offerta regionale.

Potranno prenotarsi con le modalità usuali (online collegandosi al portale della Regione o presso le farmacie) tutti i cittadini umbri che, attualmente, hanno diritto alla vaccinazione come gli ultraottantenni ed i soggetti fragili.

Va ricordato che queste prenotazioni riguardano la prima dose del vaccino: chi l’avesse già ricevuta altrove, rispetterà le prescrizioni ricevute per quel che riguarda la seconda dose.

                                                                     Amministrazione Comunale di Todi

Amianto abbandonato nei boschi di Todi.

Thomas De Luca (M5S): “Ricognizione del territorio e smaltimento dei materiali cancerogeni, l’ambiente merita più rispetto”

Una discarica di amianto a cielo aperto a Todi. L’ennesima segnalazione pervenuta da parte di alcuni cittadini tramite gli attivisti del Movimento Tuderti 5 Stelle. Già nel mese di dicembre c’era stata una segnalazione al Comune di Todi e oggi la storia si ripete sempre nella stessa zona in località Monticello Abbiamo prontamente informato gli organi preposti in modo che si attivino al più presto. Nonostante denunce e segnalazioni, il problema permane e la discarica è ancora lì con l’eternit si sta pericolosamente sgretolando. Un problema ad oggi ancora troppo sottovalutato anche dalle istituzioni regionali. Nel 2016 su proposta del M5S Umbria e di Andrea Liberati, l’assemblea legislativa aveva approvato un ordine del giorno con una serie di iniziative da adottarsi da parte della giunta regionale rispetto alla presenza sul territorio umbro di manufatti in cemento-amianto. Nel gennaio 2020 abbiamo depositato un’interrogazione alla giunta per conoscere lo stato di attuazione di quelle misure. Tra queste, oltre l’istituzione di un censimento dettagliato dei siti, l’attuazione di accordi con le aziende locali autorizzate per consentire lo smaltimento o bonifica a prezzi concordati anche in caso di modeste quantità. E anche l’istituzione di idonei programmi di sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti ad amianto e dei loro famigliari. Tutto ancora senza risposta. Chiediamo rispetto e attenzione verso l’ambiente da parte di chi ci governa. Ribadiamo con forza la necessità di procedere ad una ricognizione su tutto il territorio regionale, visto che l’Umbria sembra essere ancora molto indietro rispetto ad altre regioni. Ma prima di tutto è necessario che questo schifo venga rimosso al più presto.
MoVimento Tuderti 5 Stelle 

ACCESSO AL CENTRO STORICO: COSÌ NON VA!

I problemi collegati al film che viene girato a Todi

Apprendiamo dalla relativa ordinanza pubblicata sabato17 aprile 2021, che l’accesso e la sosta nel centro storico subiranno notevoli limitazioni, causa realizzazione delle riprese del film “La Befana vien di notte 2 – Le origini”, dalla giornata di oggi fino al 24 aprile, con il divieto di transito da viale della Consolazione nei giorni 20, 21, 22, 23 e 24 aprile.

Premesso che un film che utilizza come location Todi non può che farci felici, non si può prevedere interruzioni di accesso e sosta a seconda dell’effettivo bisogno, specie vista la delicatezza del momento socio-economico?

Soprattutto, non si possono programmare queste restrizioni con congruo anticipo, in modo tale da far organizzare i residenti e chi possiede un’attività nel centro storico? Per non parlare, poi della chiusura del traffico nelle giornate di sabato 17 e di domenica 19.

Nessuna pianificazione e nessuna considerazione per chi lavora ed abita nell’acropoli. Un abitudine, purtroppo, per un’amministrazione che decide e tira senza dritto senza coinvolgere i diretti interessati.

Manuel Valentini Consigliere Comunale, Capogruppo Pd.

“La befana vien di notte 2 – Le origini” Il nuovo film girato a Todi.

Comunicato dell’amministrazione comunale.

A partire dal prossimo 19 aprile, Todi si trasformerà per alcuni giorni in un set cinematografico per le riprese di un film prodotto da Lucky Red, insieme a Rai Cinema ed in collaborazione con Sky.

Todi vanta una lunga tradizione come location per le riprese di pellicole cinematografiche molto conosciute: a Todi hanno lavorato registi del calibro di Nino Manfredi, Pupi Avati, Peter Ustinov, Paolo Genovese, e vi hanno recitato attori del calibro di Charlton Heston, Sandra Dee, Alberto Lupo, Adolfo Celi, Sergio Castellitto, Raoul Bova, Carlo Delle Piane e tantissimi altri.

L’Amministrazione Comunale ha aderito con grande entusiasmo alla proposta della Produzione del film “La befana vien di notte 2 – Le origini”, ritenendola un’importante occasione di promozione per la nostra città, sia dal punto di vista mediatico che sotto l’aspetto turistico: negli ultimi anni sono sempre più frequenti infatti da parte di turisti e viaggiatori le visite a luoghi destinati alle riprese di film e serie televisive portando un interessante indotto dal punto di vista economico.

Il film prevede un cast d’eccezione, composto dalla star internazionale Monica Bellucci, dalla giovanissima influencer Zoe Massenti, da Alessandro Haber, da Herbert Ballerina, da Corrado Guzzanti e, con un ruolo del tutto inedito, dal bravissimo Fabio De Luigi.

La trama: nel XVIII secolo Paola (Zoe Massenti), una ragazzina di strada, truffaldina e sempre a caccia di guai, si trova inavvertitamente a intralciare i piani del terribile Barone De Michelis (Fabio De Luigi), un omuncolo gobbo sempre scortato dal fidato e bistrattato Marmotta (Herbert Ballerina), con una sconfinata sete di potere e uno smisurato odio verso le streghe.

L’intervento della dolce e potentissima Dolores (Monica Bellucci), una strega buona che dedica la sua vita ai bambini, salva Paola da un rogo già acceso.

Tra un magico apprendistato, inseguimenti, incredibili trasformazioni e molti, molti, guai, Paola scoprirà che il destino ha in serbo per lei qualcosa di davvero speciale.

La regia è della bravissima Paola Randi, ed il film è stato scritto dallo sceneggiatore Nicola Guaglianone.

Un altro aspetto davvero importante da sottolineare è che le riprese di questo film stanno portando in città un buon numero di persone, dando un po’ di respiro a livello economico soprattutto agli alberghi, che in questo periodo hanno sofferto tantissimo a causa della pandemia, oltre che a generare un po’ di indotto anche per altre piccole aziende o persone che lavoreranno o collaboreranno con la produzione.

Siamo certi che questo sarà un’ottima occasione per avvicinarci al periodo delle riaperture, delle ripartenze e della ripresa turistica completa nel migliore dei modi.

                                                                                 Amministrazione Comunale di Todi