Salvatore Accardo a Todi. Tempio della Consolazione domenica 21.

Accardo è uno dei più grandi violinisti a livello internazionale. Una occasione eccezionale da non perdere.

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In programma il concerto del Maestro Salvatore Accardo, il più grande violinista italiano della sua generazione, apprezzato anche all’estero per lo straordinario virtuosismo in un vasto repertorio, da Vivaldi a Bach, da Beethoven a Paganini, del quale è considerato il più importante interprete.
Il Maestro Accardo si esibirà con Laura Gorna (violino) e Francesco Fiore (viola) con musiche di Dvorak, Prokofiev, Mozart.
L’appuntamento è stato reso possibile grazie alla collaborazione di Etab “La Consolazione, Comune di Todi, il Festival Internazionale Green Music diretto da Maurizio Mastrini e “Suoni dal Legno” del Maestro Emiliano Leonardi.
Si tratta di un’eccezionale anteprima della settima edizione del festival di Musica Sacra in programma a Todi nell’ambito dei festeggiamenti civili e religiosi dell’8 settembre in occasione della Natività della Vergine Maria, manifestazione che prevede concerti dal 9 all’11 settembre con artisti quali il  Maestro Ennio Cominetti, Organo, Andrea Cortesi, Violino, e Marco Venturi, Pianoforte. Chiuderà la rassegna la Cappella Musicale della Basilica Papale di San Francesco, organista Piergiovanni Domenighini, direttore Padre Peter Hrdy OFM.

I cittadini di Todi che hanno ricoperto cariche pubbliche in Regione negli ultimi 40  anni.

Il quadro complessivo della presenza di Todi in Regione. Contributo sempre attento e professionale del dott. Alfonso Gentili.

La Costituzione della Repubblica Italiana, entrata in vigore il 1°gennaio 1948, all’art. 114 nel testo originario prevedeva che “La Repubblica si riparte in Regioni , Province e  Comuni” e nel testo vigente dopo la modifica del Titolo V- parte seconda Cost. con legge costituzionale n. 3 dell’ottobre 2001 prevede invece che “La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato“; all’art. 116 originario attribuiva forme e condizioni particolari di autonomia solo a 5 Regioni a statuto speciale (adottato con legge costituzionale) specificamente indicate, poi anch’esso modificato nel 2001 prevedendo la possibilità di attribuire ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia ad altre regioni con legge statale, su iniziativa della Regione interessata.  All’art. 131 prevedeva la costituzione di 19 Regioni, comprese le 5 sopra indicate, elencandole nominativamente, tra cui l’Umbria facente parte invece di quelle a statuto ordinario, divenute poi 20 con l’aggiunta del Molise nel 1963.

Gli organi della Regione  sono il Consiglio regionale, la Giunta regionale  e il Presidente della Giunta (art. 121 Cost.).

In base al testo originario dell’art. 122 della Carta costituzionale il Presidente e i membri della Giunta erano eletti dal Consiglio regionale tra i suoi componenti,  il Consiglio eleggeva nel suo seno un presidente e un ufficio di presidenza per i propri lavori e il sistema di elezione e i casi di ineleggibilità e incompatibilità dei consiglieri regionali erano fissati dalla legge della Repubblica. Tali norme attuative  erano state  adottate dapprima con la legge n. 62 del 1953 (Governo di centrismo De Gasperi VII) relativa alla costituzione e al funzionamento degli organi regionali, stabilendo in particolare che, per le regioni con popolazione fino ad un milione di abitanti, la Giunta regionale era composta dal Presidente e da 6 assessori effettivi e 2 supplenti. Ma solo 15 anni dopo con la legge n. 108 del 1968 (Governo Moro III (Cen. sin. “organico”) sono state introdotte norme per l’elezione dei Consigli delle regioni a statuto ordinario basate su un sistema elettorale proporzionale  e fissandone il numero dei membri, in particolare 30 per le regioni con popolazione non superiore a 1 milione di abitanti come l’Umbria, nonché prevedendo il rinnovo dei Consigli regionali ogni 5 anni. Le prime elezioni regionali nella Repubblica Italiana si sono tenute pertanto dopo 22 anni dall’entrata in vigore della Costituzione e  precisamente il 7 giugno 1970. Il primo statuto della Regione Umbria venne deliberato dal Consiglio regionale e approvato con la legge statale n. 344 del 1971  e poi modificato sempre con legge statale n. 44 del 1992.  Nel febbraio 1995 con l’ulteriore legge statale  n. 43 (Governo tecnico Dini)  è  stata approvata, anche a seguito dell’introduzione nel ’93 dell’elezione diretta  dei Sindaci e Presidenti delle Province, una riforma elettorale regionale tendente sostanzialmente a modificare  i meccanismi proporzionali puri in senso maggioritario come per gli altri livelli istituzionali, rafforzando così il peso dei governi rispetto alle assemblee e attribuendo maggiori poteri ai vertici degli esecutivi.

Lo stesso art. 122, nel testo poi sostituito dalla legge costituzionale n. 1 del novembre 1999 ( Governo D’Alema I) sull’elezione diretta del Presidente della Giunta regionale e l’autonomia statutaria delle Regioni, ha stabilito invece che il sistema di elezione e i casi di ineleggibilità e incompatibilità del Presidente e degli altri componenti della Giunta regionale e dei consiglieri regionali sono disciplinati con legge della Regione nei limiti dei principi fondamentali stabiliti con legge della Repubblica, che stabilisce anche la durata degli organi elettivi. La nuova norma costituzionale ha stabilito inoltre che il Presidente della Giunta regionale, salvo diversa disposizione dello statuto regionale, è eletto a suffragio universale e diretto e che il Presidente eletto nomina e revoca i componenti della Giunta (gli Assessori). I suddetti principi fondamentali  sono stati poi fissati dalla legge n. 165 del 2004 e successive modificazioni, che ha anche stabilito la durata degli organi elettivi regionali in 5 anni. La riforma costituzionale del ’99  conteneva inoltre una disciplina transitoria (art. 5) da valere fino all’emanazione dei nuovi statuti e delle nuove leggi elettorali regionali, stabilendo che l’elezione del Presidente della Giunta era contestuale al rinnovo del Consiglio regionale, che erano candidati alla presidenza i capilista delle liste regionali ed era proclamato Presidente il candidato che aveva conseguito il maggior numero di voti validi in ambito regionale. Tale disciplina transitoria prevedeva anche che, entro 10 giorni dalla proclamazione, il Presidente nominava i componenti della Giunta, fra i quali un Vicepresidente, e poteva successivamente revocarli.

Nella Regione Umbria Il Presidente della Giunta regionale, in base alla citata disciplina transitoria e all’art. 63  del nuovo Statuto regionale di cui alla l.r. n. 21 dell’aprile 2005 e successive modificazioni, è ora eletto a suffragio universale e diretto contestualmente con il rinnovo del Consiglio regionale. Il Consiglio è ora denominato Assemblea legislativa dell’Umbria a seguito delle modifiche e integrazioni apportate alla legge statutaria con la l.r. n. 25 del settembre 2013  e direttealla piena valorizzazione della potestà legislativa costituzionalmente riconosciuta alla Regione, in un piano di pari ordinazione con la potestà legislativa statale.

Il sistema elettoraledella Regione Umbria è stato quindi disciplinato definitivamente dalla legge regionale n. 2 del 2010 recante norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale  poi modificata e integrata dalla l.r. n. 4 del 2015, le quali recepiscono e anche modificano (con efficacia chiaramente limitata al territorio regionale) le leggi statali del 1968 e del 1995  in materia di elezione dei Consigli regionali ; il tutto in conformità ai principi fondamentali sanciti dalla citata legge statale del 2004.

Il numero dei componenti dell’Assemblea legislativa è stato ridotto a 20 consiglieri, più il Presidente della Giunta regionale,dall’art. 14 del decreto legge n. 138 del 2011 convertito in legge n. 148 del 2011 (governo Berlusconi IV) e con efficacia dalla prima legislatura regionale successiva e quindi in Umbria dalle elezioni del maggio 2015. Il numero massimo degli Assessori regionali è stato fissato dalla stessa norma in misura pari o inferiore ad un quinto dei componenti il Consiglio, con arrotondamento per eccesso  e quindi in Umbria non superiore a 5 e con la stessa decorrenza.

I cittadini di Todi che hanno ricoperto cariche pubbliche presso la Regione Umbria negli ultimi 40 anni, salvo errori od omissioni, risultano essere i soggetti sotto elencati.

CONSIGLIERI REGIONALI

1) LORENZINI VELIO (PSI):     1985-1987 con Presidente del Consiglio Bartolini (PCI)- IV Legislatura;

2) PINOTTI ANTONIO (PSI): 1990-1992 e Segretario del Consiglio con Presidenti del Consiglio  

                                              Panfili (PCI) e Spinelli (PRI)- V Legislatura;

3) BUCONI MASSIMO (SOC. RIF.): 2010-2015 con Presidente del Consiglio Brega (PD)-IX

                                                        Legislatura;

4) PEPPUCCI FRANCESCA (LEGA, poi MISTO): 2019 ad oggi con Presidente del Consiglio

                                                                           Squarta(FdI)-XI Legislatura.

PRESIDENTI DEL CONSIGLIO REGIONALE

1) LORENZINI VELIO (PSI):   1987-1990 con Presidente della Regione Mandarini I (PCI)- IV

                                              Legislatura.

VICEPRESIDENTI PRESIDENTI DEL CONSIGLIO REGIONALE

1) PINOTTI ANTONIO (PSI):  1993-1994 con Presidente del Consiglio Neri (VERDI)- V Legislatura;

2) PONGELLI RICCARDO (FI):1999-2000 con Presidente del Consiglio Liviantoni (PPI)-VI

                                               Legislatura.

ASSESSORI REGIONALI

1) PINOTTI ANTONIO (PSI):  1992-1993 in Giunta del Presidente Ghirelli (PDS)- V Legislatura.

PRESIDENTI DELLA GIUNTA REGIONALE

1) MARINI CATIUSCIA I (PD):  2010-2015 con Presidente del Consiglio-Assemblea

                                                 legislativa Brega (PD)-IX Legislatura;

2) MARINI CATIUSCIA II (PD): 2015-2019 per dimissioni; con Presidente

                                                 dell’Assemblea legislativa Porzi (PD)-X Legislatura.

Dott. Alfonso Gentili, già Segretario generale del Comune di Todi

Concerto di Salvatore Accardo a Todi

L’evento domenica 21 agosto al Tempio della Consolazione. L’appuntamento è un’eccezionale anteprima del Festival di Musica Sacra

Importante evento domenica 21 agosto a Todi: al Tempio di Santa Maria della Consolazione, alle ore 21, è infatti in programma il concerto del Maestro Salvatore Accardo, il più grande violinista italiano della sua generazione, apprezzato anche all’estero per lo straordinario virtuosismo in un vasto repertorio, da Vivaldi a Bach, da Beethoven a Paganini, del quale è considerato il più importante interprete. Il Maestro Accardo si esibirà con Laura Gorna (violino) e Francesco Fiore (viola) con musiche di Dvorak, Prokofiev, Mozart.
L’appuntamento è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra Etab “La Consolazione”, Comune di Todi, Festival Internazionale Green Music, del quale è direttore artistico Maurizio Mastrini, e “Suoni dal Legno” del Maestro Emiliano Leonardi.
Si tratta di un’eccezionale anteprima della settima edizione del festival di Musica Sacra in programma a Todi nell’ambito dei tradizionali festeggiamenti civili e religiosi dell’8 settembre in occasione della Natività della Vergine Maria, manifestazione che prevede, tra le altre iniziative, concerti dal 9 all’11 settembre con artisti quali il  Maestro Ennio Cominetti, Organo, Andrea Cortesi, Violino, e Marco Venturi, Pianoforte. Chiuderà la rassegna la Cappella Musicale della Basilica Papale di San Francesco, organista Piergiovanni Domenighini, direttore Padre Peter Hrdy OFM.

Todi, lavori per 1 milione di euro a San Fortunato

Tornerà all’antico splendore il chiostro dell’ex convento francescano Previsti interventi anche sulla facciata, i tetti e sul coro ligneo

Il Ministero della Cultura ha stanziato un milione di euro per il restauro e valorizzazione del complesso monumentale di San Fortunato, a Todi, il cui progetto definitivo sarà consegnato entro la fine di agosto con l’obiettivo di poter avviare i lavori entro i primi mesi del prossimo anno. Ne dà notizia l’Amministrazione comunale, che sta operando in stretto contatto con il segretariato regionale del Ministero della Cultura e con il raggruppamento di professionisti che sta lavorando alla definizione puntuale degli interventi.
I lavori riguarderanno innanzitutto il chiostro, che costituisce anche l’ingresso del liceo Jacopone ed uno spazio spesso utilizzato anche per importanti eventi culturali cittadini. Sono previste delle opere di impermeabilizzazione, al fine di risolvere anche i problemi di infiltrazione negli ambienti dell’archivio storico comunale, con la realizzazione di un perimetro pavimentato e una qualificata sistemazione a verde. Anche i corridoi del chiostro saranno riportati all’originale splendore con la realizzazione di una mattonatura in cotto e cerchiature in pietra calcarea.
I fondi prevedono anche degli interventi per il miglioramento della valenza estetica del portale d’ingresso del tempio e la rimozione di muschi e licheni dalla facciata, ma anche un primo restauro manutentivo dell’imponente coro ligneo, da tempo bisognoso di cure che ne possano salvaguardare l’integrità. Altri lavori riguarderanno i tetti dei locali della sagrestia, al fine di poterne assicurare un utilizzo appropriato.
Il responsabile del procedimento e direttore dei lavori è l’architetto Maurizio Damiani, coadiuvato da un raggruppamento temporaneo di professionisti facenti riferimento all’ingegner Fabrizio Gentili, che ha già diretto altri significativi interventi sul tempio di San Fortunato e che si occuperà della parte strutturale. I tempi, come detto, sono serrati con l’obiettivo di arrivare alla cantierizzazione entro l’inverno, programmando le diverse fasi delle lavorazioni anche in rapporto alla fruibilità turistica e scolastica delle diverse aree che saranno oggetto dei lavori.
“Con la imminente consegna del progetto definitivo – commenta il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano – si concretizza l’obiettivo di una ulteriore salvaguardia e valorizzazione del tempio dedicato al patrono della città, con un intervento sul chiostro dell’ex convento francescano risalente al XIII secolo che andrà a beneficio del prestigioso liceo tuderte e della vita socio-culturale della comunità scolastica e di quella cittadina più in generale, posto com’è così a ridosso della piazza principale e del sempre più frequentato parco di Beverly Pepper”.

Todi, 140 mila euro per la promozione turistica

Finanziato dalla Regione il progetto Media Valle T.O.U.R. Le iniziative puntano a mettere a sistema l’offerta territoriale

Media Valle T.O.U.R.: è il nome dell’iniziativa di promozione e valorizzazione turistica territoriale che vede capofila il Comune di Todi e che ha ottenuto un finanziamento di 137 mila euro da parte della Regione dell’Umbria a valere sul bando “UmbriAperta”. Il progetto vede la partecipazione dei Comuni di Marsciano, Deruta, Torgiano, Monte Castello di Vibio, San Venanzo, Fratta Todina, Collazzone, Cannara e Bettona, ricalcando la geografia del comprensorio della media valle del Tevere allargata a quella dell’omonimo GAL.
Tra gli obiettivi c’è quello di favorire il coordinamento del sistema di offerta territoriale dei vari Comuni, stimolando anche la ripartenza dopo la crisi generata dal Covid, accrescendo le forme di sostenibilità economica e sociale ed accentuando la caratteristica della regione come “cuore verde d’Italia”. Il progetto si basa su tre elementi chiave: arte e cultura; enogastronomia e turismo outdoor esperenziale e slow. Si tratta di un’offerta già presente alla quale si intende dare una visione comune, strutturata e condivisa.

Prevista per Todi la realizzazione di un evento a tema ma anche il raccordo di itinerari, sia nuovi che già esistenti, mettendo a valore gli attrattori storico-culturali della città e definendo dei pacchetti turistici ad hoc quale dei tour in vespa, delle giornate in bici tra i vigneti e dei trekking urbani. Sono inoltre programmati degli education tour con tour operator e giornalisti, campagne social media marketing e l’ideazione di un nuovo storytelling intorno ad alcuni punti di forza caratterizzanti la città, quali ad esempio il parco di Beverly Pepper.

Ulteriore elemento del progetto finanziato dalla Regione sarà la digitalizzazione dell’offerta e la definizione di strumenti promo-commerciali per la valorizzazione delle produzioni tipiche. Da ultimo è previsto il potenziamento della cartellonistica e l’implementazione dell’architettura digital on line in raccordo con il portale Umbriatourism.

“Le attività progettuali del Media Valle TOUR sono già iniziate – sottolinea il Sindaco Antonino Ruggiano – ed inizieranno a manifestarsi a partire dal prossimo autunno, così da dare continuità ad una stagione turistica al momento di grande soddisfazione per la città di Todi, puntando anche all’aumento della permanenza media dei visitatori nel nostro territorio e in quello dei comuni limitrofi”:

Summit internazionale in tema di cibo a Todi e Perugia

Dal 16 al 19 settembre l’Umbria sarà la Davos della Food Innovation. 150 delegati da tutto il mondo si ritroveranno per disegnare un nuovo sistema alimentare sostenibile

Panorama agreste in Todi.

Dalla produzione sostenibile di cibo allo spreco alimentare, dalla perdita di biodiversità ai cambiamenti climatici. E di questo e di molti altri temi connessi all’agroalimentare che a Todi e a Perugia, dal 16 al 19 settembre, tratterà The Edible Planet Summit, un incontro a livello mondiale in tema di cibo ideato da Sharon Cittone, founder & ceo di Edible Planet Ventures, la piattaforma olistica nella quale gli stakeholder della catena alimentare globale possono condividere know-how, risorse e best practice.
L’evento porterà in Umbria oltre 150 esperti di altissimo livello internazionale che lavoreranno insieme per tre giorni per definire strategie e linee guida concrete con l’obiettivo di traghettare l’attuale sistema alimentare verso un modello più sostenibile. Tra di loro ci saranno rappresentanti del mondo dell’industria alimentare e dell’agricoltura, compresa quella dei Paesi in via di sviluppo. Ma anche Ong, istituzioni internazionali come la Fao, influencer e politici, investitori e ricercatori universitari. Tra le principali tematiche affrontate nel corso del Summit ci sarà l’innovazione AgTech, i nuovi sistemi agricoli, ingredienti e prodotti alternativi, salute e nutrizione, rinnovamento della politica e sistemi alimentari circolari. L’idea è di riunire il più alto numero di attori della food chain per affrontare, con tutti gli strumenti che le nuove tecnologie possono offrire, i problemi critici legati alla produzione, trasformazione, distribuzione e consumo di cibo e, infine ma non da ultimo, mettendo a fattor comune le energie umane e le risorse economiche.
L’iniziativa farà da perno su Todi e Perugia ma interesserà tutta l’Umbria, sia per il coinvolgimento degli attori locali dell’agrifood, che attraverso una serie di visite che verranno proposte agli ospiti alle principali realtà produttive della regione. Non da meno sarà il ruolo delle istituzioni nelle loro diverse articolazioni. “Fin dai primi contatti, avviati ormai un anno fa – sottolinea il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano – si è lavorato per dare forma ad un progetto in grado di coinvolgere, oltre ai massimi livelli nazionali, tutta l’Umbria, a partire dalla Regione, dall’Università degli Studi, da Sviluppumbria, dal Parco 3A, dalle organizzazioni di categoria e dalle imprese che sono la vera linfa dell’agroalimentare regionale”.
«Oggi, un numero sempre maggiore di persone abbraccia nuove modalità di consumo, rendendosi garante della transizione verso un nuovo paradigma economico e culturale», dichiara Sharon Cittone, secondo Forbes una delle donne più potenti al mondo che plasmeranno il futuro del cibo. E aggiunge: «Questa mobilitazione porta con sé l’idea di un sistema alimentare radicalmente diverso rispetto a quello attuale. Un sistema che rigeneri il pianeta, che restituisca alle persone la loro dignità e promuova la salute di tutti. Innovare è importantissimo e non è semplicemente l’innovazione del prodotto, ma di tutto il processo agroalimentare, dalla trasformazione a livello di logistica al packaging, a quelle che sono le grandi sfide climatiche».
Definito anche come “ritiro rigenerativo”, The Edible Planet Summits si preannuncia come un evento fortemente pragmatico, durante il quale i partecipanti verranno coinvolti in un mosaico di incontri one-to-one, attività di co-design, workshop, esperienze immersive e networking. Verranno organizzati dei tavoli di lavoro suddivisi per tema. Saranno diversi, circa una ventina, e affronteranno tutti gli aspetti critici della foodchain: dal biotech all’agricoltura rigenerativa, dal food waste a nutrizione e salute, dagli oceani  alla food sovereignty. Il confronto sarà diretto e si proveranno a identificare soluzioni a problemi concreti. Poi ci sarà un confronto tra i tavoli, per evitare di avere una visione a compartimenti stagni. Infine ci sarà il lavoro di sintesi con la realizzazione della Edible Planet Charter, che non è un manifesto di idee, ma un documento di azioni concrete per tutti gli attori della filiera per innescare con questi interventi cambiamenti di più lungo periodo.
«In questo momento stiamo semplicemente seguendo dei trend», specifica Cittone, «ma questi trend hanno delle problematiche che vanno sviscerate attraverso strategie di breve termine che possano fare da ponte alle visioni dell’Agenda 2030. Il summit è un evento molto diverso dagli altri, senza conferenze e relatori è piuttosto una co-design con decision maker per ricreare e trasformare il futuro del cibo e individuare soluzioni innovative in campo agroalimentare. Abbiamo bisogno di dialoghi, non di monologhi, dobbiamo cambiare le nostre azioni, costruire relazioni profonde e supportare gli sforzi reciproci. La nostra sarà una Carta non di principi, sui quali tutti siamo d’accordo, ma di linee guida concrete per mettere in campo già dal giorno successivo il cambiamento che tutti auspichiamo».
L’evento umbro di settembre avrà un’atmosfera diversa dalle grandi conferenze o convention. Nel corso dei tre giorni, sarà data ai partecipanti la possibilità di approfondire la conversazione, esplorare le sfumature dell’innovazione alimentare e agricola e affrontare in maniera prospettica le opportunità fino ad oggi mancate dagli sforzi globali.
«L’Umbria – conclude Cittone – è stata la scelta ovvia per un incontro incentrato sul passato, presente e futuro del sistema alimentare. C’è un rapporto così forte con le tradizioni e un reale desiderio di onorarle, ma allo stesso tempo vi è anche un occhio attento verso il futuro e verso le possibilità che questo può offrire all’ecosistema alimentare. È un luogo per riflettere ed entrare in contatto con la natura, per tornare alle basi e costruire un domani migliore. Un luogo ricco di cultura e tradizione, ma soprattutto di eccellenze  che, sotto la luce dei riflettori, farà mostra del suo straordinario fascino e delle qualità che lo rendono il posto ideale per seminare il futuro del cibo e per offrire alla start up del settore un vero e proprio hub globale per la food innovation, una sorta di Silicon Valley del comparto, che in Italia ancora manca”.

Todi, 100 mila euro per due strade comunali

I lavori interesseranno Cordigliano e Santa Caterina Gli interventi sono stati deliberati dall’Agenzia Forestale Regionale

Cordigliano

Nell’ambito degli interventi deliberati dall’AFOR, l’Agenzia Forestale regionale dell’Umbria, sono stati stanziati 100 mila euro per la sistemazione della viabilità e la regimentazione delle acque meteoriche delle strade di Cordigliano e di Santa Caterina.
I lavori interesseranno un tratto complessivo di oltre 5 chilometri. L’intervento figura nell’elenco degli interventi per 4 milioni di euro del fondo investimenti per l’anno 2022 reso noto nei giorni scorsi dall’amministratore unico di Afor Manuel Maraghelli.
Lo stanziamento, oltre che alla manutenzione straordinaria di strade comunali e demaniali, prevede lavori di tutela ambientale, prevenzione del rischio idrogeologico, miglioramento ambientale del verde urbano e del bosco.
“Con l’intervento sui 5 chilometri delle strade di Cordigliano e di Santa Caterina – sottolinea il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano – possiamo finalmente dare risposta all’esigenza di sistemazione di due delle ultime strade comunali ancora bianche, confermando la dovuta attenzione alle frazioni e a un territorio tra i più estesi della Regione Umbria”.

Cricket e Ruzzolone protagonisti a Todi

Successo per il primo torneo organizzato dal neonato “Todi Cricket Club” A Pontenaia anche il quarto Memorial “Camilli” promosso dalla “ASD Solar”

Un pubblico proveniente anche da altre regioni ha fatto da cornice ad un evento sportivo non certo usuale per lo stadio comunale di Todi “Franco Martelli”, impianto dove si è disputato nel fine settimana il primo Torneo “Città di Todi” di Cricket, disciplina che, nata in Inghilterra, risulta la seconda più seguita al mondo, dopo il calcio, essendo molto diffusa in alcuni Paesi asiatici, come Sri Lanka, India, Pakistan e Bangladesh.
La neonata associazione sportiva “Todi Cricket Club”, nella quale si riconoscono giovani di differenti nazionalità, è stata coadiuvata nell’organizzazione dal Circolo Culturale Sportivo di Ponterio, dal Todi Calcio, dalle Giovanili Todi e dal comitato regionale Umbria dell’ente di promozione sportiva Opes Italia.
Nel corso della giornata una serie di gare tra le 10 squadre provenienti da Umbria, Toscana, Lazio ha visto partecipare oltre settanta atleti che, noncuranti di una giornata particolarmente calda, supportati da tantissimi tifosi che li accompagnavano, hanno gareggiato con determinazione. Nella gara finale, la Super Six Viterbo Cricket si è imposta contro i padroni di casa della Todi Cricket Club.
Al termine della giornata si sono svolte le premiazioni, alle quali ha presenziato l’assessore comunale Alessia Marta che si è complimentata per l’organizzazione del torneo e per l’iniziativa di essersi voluti costituire in associazione sportiva, a testimonianza del positivo inserimento nella realtà tuderte.
Sempre nel fine settimana, presso gli impianti di Pontenaia, si è tenuto il Memorial di Ruzzolone “Giacomo Camilli”, giunto alla sua quarta edizione ed organizzato dall’Associazione Sportiva Dilettantistica “Solar” guidata da Bruno Sassonia con la collaborazione del Comune di Todi. Oltre 80 i partecipanti, suddivisi in tre categorie e provenienti da tutta la provincia di Perugia per una gara a coppie valida per il campionato italiano. Per la categoria A ha vinto il duo Alberto Paliani e Valentino Ricci di Cortona; per la categoria B Gino Camilli e Mauro Battisti della “Solar” Todi e per la categoria C Angelo Montanari e Antimo Giulivi, sempre della squadra tuderte.

ALTRO VOTO IN CONFLITTO DI INTERESSI DEL SIG. RANCHICCHIO. PER QUANTO TEMPO IL SINDACO FARA’ MELINA TRINCERANDOSI DIETRO AL SOSTEGNO MAL INFORMATO DI FRATELLI D’ITALIA?


Per quanto ancora il Sindaco Ruggiano potrà far finta di niente e assumere su di sé la responsabilità politico-amministrativa di un vice-sindaco la cui condotta è stata reiteratamente tanto illegittima (per non dir altro), inappropriata e contraria al decoro pubblico da renderlo del tutto inadatto a ruolo assessoriale addirittura con prerogativa di sostituzione sindacale?
Che ne è dei “figli alti” di Thatcheriana memoria, citati – evidentemente con attitudine ipocrita dall’insediamento consiliare?
Forse è che il Sindaco avalla politicamente simile conduzione con tanto di carte viziate della cosa pubblica?
Comprendiamo l’intervento acritico “di squadra”, senza conoscenza di carte mancando
accesso agli atti, e dunque per mero ossequio politico, dei responsabili di Fratelli D’Italia in
procinto di candidatura, ma nel caso del primo cittadino non è ammissibile poiché egli è stato
chiamato a fare gli interessi della città di Todi.
La casistica copiosa dei documenti viziati sembrerebbe avvalorare la potenziale immagine di
un Comune gestito alla “carlona” con forse addirittura il potenziale compiacimento di alcuni
nei confronti di atti a beneficio amicale (che dimostreremo semmai non essere un’eccezione).
Posta l’abbondanza sin d’ora di esempi, che siamo disponibili a far leggere ai responsabili di
FDI (ove solo vi si prestino e soprassiedano da retorica e svianti illazioni), eccepiamo oggi
ulteriore votazione in posizione di “potenziale” (per carità siamo sempre prudenti anche
dinanzi all’eventuale evidenza!) conflitto di interessi del sig. Claudio Ranchicchio, ovvero la
delibera n. 154 del 06.07.2017, con la quale il medesimo partecipava a discussione e voto
sull’assenza di cause di incompatibilità dei membri di Giunta ed anche sue proprie,
richiamando nell’atto proprio le autocertificazioni protocolli comunali n.n. 21174 e 21195 del
05.07.2017, da egli vergate e semplicemente non veritiere, nonché effettuate contra legem
(poiché egli aveva cospicuo debito con l’erario comunale, a tacere delle ulteriori non
trascurabili pendenze a detrimento potenziale, rilevante in termini di valutazione di
opportunità, dei principi di indipendenza ed imparzialità amministrativa).
Non è chi non veda come simile votazione sia stata base di partecipazione del medesimo
Ranchicchio all’attività di Giunta che gli era preclusa dall’art. 63 TUEL, con evidenti vantaggi
sul piano economico (circa 100.000 Euro lordi) e non solo.
E sul piano meramente astratto (di cui peraltro chiediamo valutazione a coloro competenti),
come ben comprende -e deve tenere in conto- il Sindaco -avvocato- e non solo, residua un
eventuale convitato di pietra normativo, potenzialmente riguardante il combinato disposto
degli articoli sul falso commesso da pubblico ufficiale e l’abuso di atti d’ufficio.
Non dubitiamo che l’ineffabile Ruggiano (appoggiato oggi in termini acritici, forse poiché
apparentemente mal informati, dagli onorevoli Prisco e Zaffini), di ben poco carattere nel
contesto specifico, vorrà andare avanti con la propria consueta sorda “caparbietà”,
disinteressato al bene di Todi avendo a cuore esclusivamente il proprio.
Gli atti comunali, personali per coloro che li vergano, resteranno per i commenti dei posteri,
così come l’ignavia istituzionale di un primo cittadino in tal senso complice, politicamente, di
condotte palesemente a detrimento comunale.
TODI CIVICA in AZIONE
Capogruppo Consigliare
Claudio Serafin

Todi, misure contro il rischio incendi estivi

Le alte temperature impongono una serie di misure precauzionali. L’ordinanza sarà in vigore fino al prossimo 30 settembre

Con un’ordinanza del Sindaco, il Comune di Todi ha emanato una serie di misure finalizzate a prevenire il rischio incendi sul territorio comunale, anche alla luce delle alte temperature che si stanno registrando. Le disposizioni hanno valore immediato fino al prossimo 30 settembre.
Nell’ordinanza si fa divieto di accensione di fuochi in zone a rischio propagazione incendi e nelle giornate ventose anche nelle aree attrezzate con appositi bracieri. E’ fatto divieto anche di accensione di fuochi di qualsiasi tipo e natura che possano causare incendi di superfici boscate e sterpaglie. Divieto d’uso pure di apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli e divieto di gettare fiammiferi, sigari, sigarette accese o qualsiasi altro materiale in fase di combustione.
Viene sospesa l’attività pirotecnica, facendo divieto di accendere fuochi d’artificio, lanciare razzi di qualsiasi tipo o mongolfiere di carta meglio note come lanterne volanti dotate di fiamme libere, nonché altri articoli pirotecnici se non appositamente autorizzati. Vietato inoltre il transito o la sosta fuori dalle sedi stradali in presenza di vegetazione secca con mezzi a motore caldo che potrebbero essere fonte di innesco incendio delle sterpaglie.
Ai proprietari ed affittuari di terreni incolti viene chiesto di provvedere al taglio di erbe e sterpaglie che crescono spontaneamente. Gli interventi di pulizia dei terreni dovranno essere effettuati provvedendo contestualmente alla rimozione dei rifiuti prodotti e quant’altro possa essere veicolo di incendio o pericolo per l’incolumità pubblica e privata, con avvertenza che in caso di inosservanza verranno adottati tutti i provvedimenti sostitutivi in danno ai trasgressori.
Divieto infine di bruciare le stoppie fino al 30 settembre, salvo diversa disposizione da parte degli enti di competenza. Ai proprietari o affittuari di terreni coltivati è imposto di circoscrivere l’intero fondo con una striscia di terreno solcata dall’aratro o altra attrezzatura completamente scevra di stoppie per una fascia di almeno 5 metri di larghezza.