Tre iniziative a Todi per la giornata contro la violenza sulle donne

Venerdì 25 aprile la presentazione di due libri e un incontro-dibattito. Assessorati della cultura e delle pari opportunità tra i patrocinatori

Gli assessorati alla Cultura e alle Pari Opportunità del Comune di Todi hanno organizzato, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, un incontro con Monica Ricci Sargentini, giornalista del Corriere della Sera, e Caterina Giojelli, giornalista di Tempi. L’appuntamento, che si terrà venerdì 25 novembre, alle ore 10, nella sala del Consiglio comunale, è stato promosso con la collaborazione dell’associazione culturale Esserci e del mensile Tempi.
L’incontro “Le mille facce della violenza sulle donne” vuole essere un’occasione “per riflettere sui molteplici aspetti sociologici e culturali che questo fenomeno ha nella nostra società”. Ogni tre giorni una donna viene uccisa in Italia: dall’inizio del 2022 è già capitato 77 volte. In molti casi l’assassino è il compagno o il marito, oppure un uomo che è stato lasciato. Spesso le denunce di stalking, minacce o percosse finiscono nel vuoto e troppo spesso si arriva a realizzare la gravità dei fatti solo dopo l’omicidio la donna.
“La violenza – sottolinea l’assessore alla cultura Alessia Marta – non si sviluppa soltanto nel contesto familiare. Pensiamo al lavoro o all’idea che si ha della prostituzione: la società è segnata ancora da un profondo maschilismo che continua ad avere fortissime radici culturali. Ed è lì che bisogna intervenire”. Si è scelto di parlarne con due donne, due giornaliste, che possono offrire una visione ampia, sfaccettata e libera da pregiudizi. L’obiettivo è quello di approfondire un argomento che troppo spesso viene affrontato con superficialità e soprattutto con un approccio che non tiene conto che esiste una connessione tra i diversi episodi della violenza contro le donne.
“La percezione di ciò che è violenza incide sul livello di anticorpi che la società riesce a darsi”, evidenzia Elena Fruganti, responsabile dell’associazione Esserci. “Spesso passano inosservati messaggi pericolosi veicolati da media e social, testi musicali misogini, diffusione di comportamenti border line tra le giovani generazioni. La violenza sulle donne è una piaga che tocca tutti i livelli sociali, le culture di appartenenza, le generazioni”.

L’incontro di venerdì mattina non è il solo con il quale la città si confronterà e rifletterà intorno alla figura femminile. “Nello stesso pomeriggio – annuncia l’assessore comunale alla pari opportunità Raffaella Pagliochini – a Todi, a testimonianza dell’attenzione dedicata a questa problematiche, si terranno altre due iniziative che a loro volta interrogano questo tema con la presentazione di due libri: “Donne Invisibili” di Maria Elena Ruggiano, alle 16:30 alla Sala Affrescata, promosso da Fidapa e Lions Club,e “Libere di essere” di Rosella De Leonibus, alle ore 19:00, all’Hotel Tuder, organizzato dall’associazione Franca Viola”.

Todi, 100 mila euro alle famiglie in difficoltà

60 mila euro, tra buoni spesa e rimborsi TARI, sono in fase di erogazione. Il Comune impegnato per il “saldo” e per nuovi sussidi a sostegno del caro bollette

L’assessore Alessia Marta

E’ di oltre 60 mila euro l’importo che l’assessorato ai servizi sociali del Comune di Todi si appresta ad erogare a 360 famiglie per la spesa alimentare e per il rimborso della TARI. Più  nello specifico, nei prossimi giorni, si provvederà alla consegna, per un valore totale di 41 mila euro, di buoni spesa a 241 famiglie, con un importo unitario che varia a secondo il numero dei componenti dei nuclei, e alla liquidazione, sulla base delle fascia reddituale, di 120 mandati di pagamento per complessivi 20 mila euro per la restituzione della tassa sui rifiuti.
I due provvedimenti andranno a beneficio di tutte le domande presentate ed aventi i requisiti di ammissibilità, ma per il momento con un importo che copre circa il 60% totale spettante, visto che l’importo complessivo dei buoni spesa richiesti è stato pari a 58 mila euro e quello della TARI di 38 mila euro.
“Come Amministrazione comunale – spiega il Sindaco Antonino Ruggiano – abbiamo deciso di tenere aperte le graduatorie e di erogare subito in proporzione tutto lo stanziamento disponibile in bilancio, con l’impegno stringente di reperire entro l’anno le risorse per ulteriori 36 mila euro, così da poter soddisfare l’intero fabbisogno di quasi 100 mila euro a favore di situazioni di difficoltà”.

I sussidi in fase di liquidazione vanno ad aggiungersi agli 85 mila euro erogati la scorsa primavera a sostegno dei canoni di locazione, misura che vede peraltro ancora aperto, fino al 12 dicembre, il bando per le nuove domande. I “buoni spesa”, come in passato, potranno essere utilizzati negli esercizi commerciali del territorio comunale che hanno risposto al relativo avviso emanato dal Comune nei mesi scorsi per l’individuazione delle attività interessate a convenzionarsi, una modalità quest’ultima che permetterà di mettere in circolo i contributi pubblici a favore del sistema economico locale e il loro utilizzo soltanto per beni di prima necessità.
“Come Comune di Todi – sottolinea l’assessore ai servizi sociali Alessia Marta – si sta lavorando per dare continuità ai provvedimenti anche per l’anno venturo, durante il quale c’è la determinazione a mettere in campo anche altri strumenti a sostegno dei costi elettrici ed energetici delle famiglie“.

Da segnalare come anche nel 2021 il Comune di Todi abbia provveduto ad erogare contributi finalizzati al contrasto del disagio socio-economico per un importo, tra buoni spesa e rimborso TARI, attestatosi a quota 80 mila euro, rispetto ai 96 mila emersi con il bando 2022, scostamento che fotografa , purtroppo, un aumento delle situazioni di criticità socio-economica di circa il 20%.

L’ANDAMENTO TURISTICO NEI PRIMI 9 MESI DELL’ANNO: C’è POCO DA ESULTARE

la nota di l’OSSERVATORE TUDERTE

Riapertura delle cisterne romane

Exsultate, jubilate, o vos animae beatae! (Esultate, gioite, o voi, anime beate).

È questa l’esortazione ripetutamente fatta propria dai nostri amministratori per commentare i dati sull’andamento del turismo nell’anno in corso. Ma la realtà è un po’ meno rosea di quella entusiasticamente propagandata nei solerti comunicati stampa diffusi dal Comune. Prendiamo ad esempio quello diffuso nei giorni scorsi relativo ai primi nove mesi dell’anno. Una prima osservazione cade all’occhio: perché utilizzare i dati statistici relativi al comprensorio tuderte (che oltre a Todi, include anche i comuni di Marsciano, Collazzone, Massa Martana, Fratta Todina e Monte Castello Vibio) e non invece quelli riferiti al solo comune di Todi (anch’essi liberamente disponibili nel sito della Regione)? Si tratta indubbiamente di una scelta discutibile e, in qualche misura, fuorviante che nasconde la vera dimensione del fenomeno turistico nella nostra città.

Basti pensare che nel periodo gennaio-settembre, come riportato correttamente nel comunicato stampa, a livello comprensoriale i visitatori sono stati 65.626 e le giornate di pernottamento 207.723, ma i dati relativi al solo comune di Todi sono, ovviamente, molto più bassi (38.128 gli arrivi e 104.453 i pernottamenti).

Ma al di là dell’aspetto dimensionale, il problema è che analizzando i dati comunali emergono alcune tendenze tutt’altro che entusiasmanti:

i flussi turistici di gennaio-settembre sono aumentati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno in misura inferiore alla media regionale (Todi: arrivi +39,0%, presenze +36,9%; Umbria: arrivi +44,2%, presenze +39,8%);

ancor più deludenti sono i dati del periodo estivo nei mesi giugno-settembre, in particolare quello degli arrivi che hanno registrato una crescita assai modesta (Todi: arrivi +1,5%, presenze +9,3%; Umbria: arrivi +7,6%, presenze +12,4%);

ma l’aspetto più negativo è che siamo ancora lontani dal pieno recupero dei flussi rispetto alla situazione pre-covid di settembre 2019, un gap che invece la regione ha completamente annullato per quanto riguarda le presenze e fortemente ridotto in termini di arrivi (Todi: arrivi -31,5%, presenze -8,5%; Umbria: arrivi -7,2%, presenze +0,9%).  

Dunque, come è andato a Todi il turismo nei primi nove mesi dell’anno? Benino, forse, si può azzardare, anche abbastanza bene, non certo bene, né tantomeno benissimo.

Il tripolarismo politico ed elettorale e la governabilità dello Stato.

L’analisi del dott. Gentili e la storia del tripolarismo.

Nel secondo e terzo decennio del 2000 in Italia si è avviata una nuova fase dell’assetto politico-elettorale che è iniziata con l’elezioni politiche del 24 e 25 febbraio 2013, svoltesi con la legge elettorale 270 del 2005 (c.d. legge “Calderoli“). Furono vinte di stretta misura dalla coalizione di centro-sinistra denominata Italia.Bene Comune (PD, SEL, CD e SVP), guidata da Pier Luigi Bersani, con il quasi 30% dei voti e 345/630 seggi (oltre il 50%) alla Camera, il quasi 32% dei voti e soli 123/315 seggi (meno del 50%) al Senato e con oltre 10 milioni di voti in numero assoluto. Primo partito della coalizione e in assoluto fu il Partito democratico con oltre 8 milioni e 900 mila voti alla Camera e quasi 8 milioni e 700 mila al Senato (compresi i voti all’estero). La coalizione di centro-destra (PdL, LN, FdI, La Destra e altri minori), guidata da Silvio Berlusconi, ottenne l’appena oltre 29% dei voti e 125/630 seggi alla Camera, l’oltre 30% dei voti e 117/315 seggi al Senato e con quasi 10 milioni di voti. Primo partito della coalizione ma solo terzo partito in assoluto fu il Popolo della Libertà con quasi 7 milioni e mezzo di voti alla Camera e oltre 6 milioni e 900 mila al Senato. Tutto ciò dopo la scissione dal PdL nel 2010  degli esponenti finiani dell’ex AN, i quali nel 2011 fondarono un partito di centro Futuro e Libertà per l’Italia (FLI) però senza successo. Ben diversa è stata invece la vicenda del partito di destra Fratelli d’Italia fondato nel 2012 da La Russa, Crosetto e Meloni anche se allora raccolse solo il 2% circa dei voti (quasi 670 mila). La coalizione vincente di centro-sinistra ebbe una larga maggioranza alla Camera grazie al premio di maggioranza a livello  nazionale ma non così al Senato dove il premio di maggioranza era assegnato a livello regionale.

Alla precedente fasedel c.d. bipolarismo, rappresentato dalle due coalizioni di c.d. e c.s, si era aggiunta ora la novità della lista del Movimento 5 Stelle (M5S) che, fondato nel 2009 da B. Grillo e G. Casaleggio, ottenne subito il quasi 26% dei voti e 109/630 seggi alla Camera, il quasi 24% dei votie 54/315seggi al Senato e oltre 8 milioni e 700 mila voti alla Camera e quasi 7 milioni e mezzo al Senato, risultando così la seconda forza politica e di fatto il  “terzo polo” o “terza forza” dello scenario politico ed elettorale italiano. Infatti la coalizione centrista e moderata Con Monti per l’Italia (SC, UDC e FLI), guidata da Mario Monti, che aspirava a tale ruolo di terzo polo, si fermò solo all’8% dei voti  e 47/630 seggi alla Camera, al 9% dei votie 19/315seggi al Senato e con poco oltre 3 milioni di  voti alla Camera e quasi 2milioni e 900 mila al Senato.

Con l’inizio di tale c.d. tripolarismo lo Stato italiano (cfr. art. 114 Cost.”La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Citta’ metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato.“) cominciò a diventare difficilmente governabile  con un Parlamento diviso fra tre formazioni politiche di peso quasi equivalente, e cioè le due coalizioni di c.d. e c.s. della c.d. “Seconda Repubblica”  e il M5S che rifiutava a priori qualsivoglia alleanza politica. Nella XVII Legislatura si sono infatti susseguiti ben tre governi in parte diversi,anche se tutti a guida PD, quale primo partito italiano. Dopo la  mancata elezione di Prodi a Presidente della Repubblica e la rielezione, a larghissima maggioranza, di Giorgio Napolitano nell’aprile 2013(poi però dimessosi nel gennaio 2015), lo stesso conferì al vicesegretario del PD Enrico Letta l’incarico per la formazione di un governodi larghe intese comprendente i rappresentanti dei due maggiori partiti (PD e PdL) e tecnici.

Il Governo Letta (PD, PdL/NCD, SC, UdC, Ppl e RIe con l’appoggio esterno di PSI, SVP e altri) di grande coalizione continuò sulla strada del rigore delineata dal precedente Governo Monti cercando di ridurne l’impatto sull’economia per favorire la ripresa. Dopo una sentenza della Cassazione dell’agosto 2013 di condanna definitiva di Berlusconi per evasione fiscale, che faceva scattare l’ineleggibilità e l’incandidabilità della legge Severino n. 235 del 2012 (non inferiore a 6 anni)e la sua decadenza da senatore, lo stesso decise l’uscita del suo partito (PdL) dalla maggioranza. Un gruppo di parlamentari e tutti i ministri del PdL formarono però il gruppo del Nuovo Centro-Destra (NCD) guidato da Angelino Alfano, consentendo  al governo Letta di restare in carica anche se con una maggioranza più esigua. Dopo l’elezione, nel dicembre 2013, a segretario del PD di Matteo Renzi, che aveva stravinto (quasi 68%) le primarie del dicembre 2013 contro Cuperlo e Civati e che assunse subito una posizione molto critica nei riguardi del governo, il Presidente del Consiglio Letta, sentendosi “sfiduciato” dal suo stesso partito, si dimise e Renzi lo sostituì nella carica dal febbraio 2014.   

Il Governo Renzi (PD, NCD, UdC, SC, PSI, CD e DEM.SOL. e con l’appoggio esterno di ALA, ApI, IdV e altri) di centro-sinistra realizzò un consistente programma di riforme sul lavoro, la scuola, lo sconto fiscale degli 80 euro e altre sui diritti civili. Previo accordo  con Berlusconi (c.d. “Patto del Nazareno“) avviò anche alcune riforme istituzionali come quella della legge elettorale (c.d. “Italicum“) dopo la dichiarazione di parziale incostituzionalità della legge “Calderoli“. Così pure fu approvata in Parlamento la legge di revisione costituzionale che trasformava il Senato della Repubblica nella”Camera delle Autonomie“, con i componenti designati dalle Regioni e dai Comuni (prevedendo la soppressione delle Province) e lasciava il potere legislativo alla sola Camera dei Deputati. Nel gennaio 2015, con una scelta di sola maggioranza, fu eletto Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e così si ruppe il patto Renzi-Berlusconi sulle riforme istituzionali. Dopo la pesante sconfitta del Presidente del Consiglio Renzi nel referendum confermativo del 4 dicembre 2016 sulla riforma costituzionale (c.d. “Renzi-Boschi“) con quasi il 60 per cento di No, lo stesso si dimise (come in precedenza dichiarato) e dal dicembre 2016 venne sostituito alla guida del nuovo governo da  Paolo Gentiloni Silveri, già Ministro degli Esteri in quello di Renzi

Il Governo Gentiloni (PD, NCD/AP, CpE, DEM.SOL., CD e PSI e con l’appoggio esterno di ALA, SC, IdV e altri) di centro-sinistra, quasi uguale al precedente, riuscì ad arrivare fino al termine della XVII legislatura, nonostante la scissione nel PD dell’ala di sinistra (c.d. “minoranza Dem“) che, in forte dissenso con il segretario centrista M. Renzi e anche con le scelte del suo governo, nel febbraio ’17 diede origine al nuovo partito “Art. 1-Movimento dei democratici e progressisti” (Art.1-MDP). Coordinatore e poi segretario del nuovo partito è stato Roberto Speranza, con il sostegno dell’ex segretario del PDS, ex presidente dei DS ed ex capo di Governo M. D’Alema e  degli ex segretari del PD P.L. Bersani e G. Epifani e poi anche  con l’adesione  degli stessi e di E. Rossi a questo partito, dopo aver lasciato il PD nel febbraio ’17. Nel novembre 2017  “Art. 1” si è poi alleato con “Sinistra Italiana” di N. Fratoianni e con “Possibile” di G. Civati e ha dato vita ad una lista elettorale unitaria di sinistra e ai relativi gruppi parlamentari con la denominazione di “Liberi e Uguali” (LeU) e con  leader l’ex magistrato e Presidente del Senato uscente Pietro Grasso fino al termine della XVIII legislatura. Le tre formazioni politiche hanno poi seguito strategie parzialmente diverse in vista dell’elezioni  anticipate del settembre ’22.

Nello stesso novembre del ’17 è stata approvata anche la legge elettorale 165, cd.” Rosatellum, che prevedeva un nuovo sistema elettorale misto, per due terzi dei parlamentari con il proporzionale e per un terzo con il maggioritario. Si trattava però di un sistema elettorale che, in presenza di tre schieramenti politici di consistenza quasi identica, non riusciva a garantire con sufficiente certezza la conquista della maggioranza assoluta (metà più uno) dei seggi in Parlamento, necessaria per la governabilità dello Stato.

(Fine parte prima)

Dott. Alfonso Gentili, già Segretario Generale del Comune di Todi

            

Sul nuovo ascensore: la posizione di Todi Civica

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Così non risolvono in nessun modo i problemi storici di accesso al centro storico…
Leggiamo con interesse e una certa sorpresa le osservazioni sbigottite di tanti cittadini alla notizia che sono stati appalti i lavori del nuovo ascensore di Todi. Un opera che avrà un costo di due milioni e mezzo, di cui una parte cospicua a carico del Comune di Todi (e quindi dei cittadini) che per realizzarlo ha addirittura contratto un mutuo con Cassa Depositi e Prestiti, realizzata in una delle zone più belle e suggestive della nostra città e che non risolve in nessun modo i problemi storici di accesso al centro storico. Quello che ci stupisce però è che ha lamentarsi siano anche gli elettori dell’attuale amministrazione, il che conferma come, in gran parte, chi vota in questa città non tenga in alcuna considerazione le idee e i programmi elettorali, ma solo
l’appartenenza politica. Todi Civica già dal 2019 ha provato a spiegare ai cittadini quello che si voleva realizzare e ha chiesto che si lavorasse ad un progetto alternativo, cioè la sostituzione dell’attuale navetta di Porta Orvietana con delle SCALE MOBILI. Abbiamo fatto decine di interventi, aperto una pagina facebook per raccogliere il dissenso, chiesto un referendum cittadino per fare esprimere i tuderti che ci è stato impedito dal centro destra. Il tutto nel silenzio e nel disinteresse della gran parte dei tuderti, che se ne sono letteralmente infischiati e che, come dimostrano le elezioni, hanno premiato chi ha scelto di realizzare un altro inutile e scomodo ascensore.
Difronte a ciò, con amarezza e realismo, purtroppo per Todi, non possiamo che costatare che ognuno ha ciò che si merita!
TODI CIVICA

L’ultimo saluto ad Aldo Spaccatini

Foto pubblicata per gentile concessione di Todinforma e di Il Tam Tam

Aldo Spaccatini, scomparso oggi a 85 anni, merita un saluto pieno di affetto e soprattutto di gratitudine da parte della comunità di Todi, per tutto quello che ha saputo fare a favore di tutti i cittadini. Ha infatti svolto una serie di attività che hanno mostrato chiaramente il suo desiderio di vivere e far vivere Todi, non solo per la sua attività nell’Associazione Commercianti, nel teatro e nello sport,   ma anche e soprattutto per la sua intensa attività di giornalista, e in particolare di giornalista di Todi e per Todi. E’ stato infatti per oltre trenta anni il corrispondente del Corriere dell’Umbria, e tutti i Tuderti hanno avuto la possibilità di essere sempre informati, grazie ai suoi articoli sempre puntuali, aggiornati e scritti in una prosa chiara ed efficace.  La sua passione per il giornalismo e la vita di Todi, insieme alla sua competenza professionale, lo aveva portato anche a sostenere e a parlare sulle radio locali, ma spesso era stato chiamato anche da televisioni in cronache e commenti che evidenziavano la sua capacità di esporre, di saper fare cronaca e commenti sempre chiari e pertinenti. La sua attività è proseguita anche nell’ultima fase della sua vita, perché, nonostante i problemi della sua salute, ha continuato a scrivere fino  a pochi giorni prima dell’ultima fase della sua malattia.  

Le più sentite condoglianze alla famiglia e ai suoi cari.

Relazione della Prof.  Donatella Fedele: Charles Dickens, l’  “attento occhio” romantico della società vittoriana.

Circolo Tuderte

Circolo Tuderte Sabato 19 novembre 2022 ORE 18,00 –   

Charles Dickens potrebbe essere chiamato l’ “attento occhio romantico” della società vittoriana. Del resto la palma di “re del romanzo” spetta proprio a lui che è senza dubbio lo scrittore che meglio rappresenta il romanzo inglese dell’ ‘800. Egli dà voce e coscienza critica alla società industrializzata e urbana, sperimentando nuove forme di immaginazione narrativa che vanno dal comico al melodramma. Inoltre intreccia con i lettori un dialogo che fonde l’esperienza autobiografica e l’affresco sociale in un tipo di racconto insieme realistico e fantastico, colto e popolare. Teniamo presente che Charles Dickens prima di essere romanziere è stato giornalista e cronista giudiziario e parlamentare, puntuale e persuasivo, con editoriali, reportages, indagini e interviste sul campo.

Todi, museo lapidario “aumentato” aperto gratuitamente

Comune e CoopCulture replicano l’iniziativa intrapresa con la “Casa Dipinta”. Domenica 20 novembre accesso libero ad una delle più antiche raccolte dell’Umbria

Todi, complesso delle Lucrezie e Lapidarium.

Il Comune di Todi e CoopCulture, in continuità con l’esperienza avviata con l’apertura straordinaria della “Casa Dipinta”, intendono proseguire nella promozione di iniziative volte ad una sempre maggiore fruizione dei siti facenti parte del circuito culturale cittadino.
A tal fine, domenica 20 novembre, tutti i residenti nel territorio tuderte potranno visitare gratuitamente il museo lapidario (orario 10:00-13:00 e 14:00-17:00) che conserva una delle più antiche raccolte dell’Umbria e che, proprio di recente, è stato oggetto di inserimenti di elementi di realtà aumentata, con le tecnologie digitali utilizzate per favorire uno storytelling più coinvolgente.
Situato a pochi metri da Piazza del Popolo e dal Duomo, il Lapidario ha sede nell’antico Monastero delle Lucrezie, che si apre nel chiostro del Nido dell’Aquila, dove regnano la pace e il silenzio. Il complesso ha origine nella prima metà del XV sec., quando madonna Lucrezia della Genga lascia nel 1425 in eredità alle consorelle un edificio posto a ridosso delle mura della città di Todi. 
Il Lapidario conserva materiali lapidei di età antica, medievale e moderna che sono stati rinvenuti nel corso dei secoli nella città e nel suo territorio subendo negli anni diversi spostamenti, fino a trovare nel 2008 l’attuale sede espositiva. Il percorso museale comprende più sezioni che seguono l’ordine cronologico a partire dall’età romana fino al XIX secolo.
La recente implementazione rientra in un progetto che punta a collegare l’ex Monastero delle Lucrezie all’iniziativa internazionale dell’Associazione Saint Francis’ Ways per la certificazione delle Vie di Francesco come Itinerario Culturale Europeo, che sta realizzando itinerari virtuali che collegano a livello continentale e anche in Terra Santa i luoghi legati dalla presenza francescana ed al loro “lascito” culturale e scientifico.
Per i non residenti l’accesso sarà possibile previo pagamento del biglietto: 5 euro intero: ridotto 3 euro (over 60), 2,50 euro (under 25); gratuito fino a 6 anni.

Todi, via alla realizzazione del nuovo impianto di risalita

L’aggiudicazione dei lavori è avvenuta il 14 novembre a favore di una ditta umbra. Investimento da 2,5 milioni di euro per l’ascensore da Porta Orvietana al centro storico

Todi, area sotto i giardini pubblici

Espletata la gara per la realizzazione del nuovo impianto di risalita dal parcheggio di Porta Orvietana al centro storico di Todi nell’ambito del piano operativo di infrastrutture e del pacchetto di interventi per l’accessibilità alla città. La Stazione Unica Appaltante, in data 14 novembre, ha pure provveduto all’aggiudicazione provvisoria ad una ditta, con sede legale in Umbria, che ha offerto un ribasso percentuale posto a base d’asta del 9,11100%.
Spetterà ora al Comune di Todi, esperite le verifiche di rito, l’adozione del provvedimento di aggiudicazione definitiva e di tutte le fasi del relativo procedimento amministrativo previste dalle specifiche normative in materia, nonché l’eventuale consegna d’urgenza dei lavori.
“Siamo davvero prossimi ad un traguardo che sembrava irraggiungibile – evidenzia il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano – e che potrà imprimere davvero una svolta epocale alla vita della città sotto il profilo sociale ed economico”.
Nelle prossime settimane, l’Amministrazione comunale di Todi promuoverà un’iniziativa pubblica per presentare alla comunità i dettagli dell’opera pubblica, che prevede un intervento da 2,5 milioni di euro, e del correlato piano di rigenerazione urbana che rivoluzionerà il sistema di mobilità urbana grazie all’investimento di ulteriori 5 milioni di euro, interessando anche altri versanti della città, a partire però proprio da quello della Valle bassa e dei giardini pubblici.
“Un ringraziamento doveroso – sottolinea il primo cittadino – va agli uffici dell’assessorato guidato da Moreno Primieri per la mole di lavoro che stanno portando avanti da mesi per poter mettere a terra, nei tempi serrati previsti dai bandi di finanziamento, le ingenti risorse che siamo riusciti come Amministrazione ad intercettare grazie ad un lavoro di pianificazione e progettazione che non ha eguali negli ultimi decenni”.

Scuola di territorio da 10 Paesi a Orvieto e Todi

Iniziativa dell’Alta Scuola nella città umbre della rupe e del colle Si terrà dal 20 al 26 agosto con una sessantina di partecipanti

Importante riunione, lunedì 14 novembre, presso il Comune di Todi tra i rappresentanti di Alta Scuola, Associazione culturale e scientifica tra la Regione Umbria e i comuni di Orvieto e Todi, rappresentanti politici e docenti universitari  per l’organizzazione di una scuola estiva (summer school) che ha come finalità scambi scientifici e culturali a livello internazionale su temi che attengono alla gestione dei rischi del territorio quali terremoti, frane e smottamenti, incendi, inondazioni e deforestazione.
Alla riunione hanno partecipato l’assessore comunale di Todi Moreno Primieri, il vicesindaco di Orvieto Mario Angelo Mazzi, il presidente di Alta Scuola Giovanni  Selli, Il professor Mourad Maroc dell’Istituto di Architettura dell’Università di Blida (Algeria), il geologo ambientale Endro Martini.

Il piano di massima proposto da Alta Scuola, che ha per titolo “Foreste, territorio, acqua e paesaggio”, prevede che la scuola estiva di svolga dal 20 al 26 agosto 2023 presso i comuni di Orvieto e Todi.

L’niziativa, che coinvolgerà  Università pubbliche di Algeria, Tunisia, Siria, Moldavia, Romania, Argentina, Paraguay, Brasile, Italia, Usa (Arizona), stima l’ammissione di 4/5 studenti per Nazione accompagnali da 2 professori, per un totale di 56 partecipanti.

Sarà un importante scambio di conoscenze nella gestione del suolo, del territorio e del paesaggio, con studi nella gestione dei rischi naturali e analisi nella prevenzione e pianificazione urbanistica. Il fine è anche di fare riferimento alla cultura antica, alla storia e alle buone pratiche originali di gestione del territorio, dell’acqua e delle foreste e del paesaggio che i territori di Orvieto e Todi possono offrire.

Vista la partecipazione internazionale delle varie Università straniere che aderiscono al progetto l’iniziativa riveste anche un carattere promozionale per il territorio regionale e dei comuni di Orvieto e Todi in particolare, con Alta Scuola capofila nella costruzione di una rete internazionale di scambio di conoscenze tecniche e scientifiche.