Quasi 5 milioni di euro per le mura urbiche di Todi

Dal Commissario per la ricostruzione significativo stanziamento. L’intervento di recupero interesserà la cinta sotto Via Cesia e San Carlo

Assegnato al Comune di Todi un nuovo consistente finanziamento: si tratta di 4 milioni e 675 mila euro, importo ricompreso nell’ordinanza attuativa nr. 129 del 13 dicembre firmata dal Commissario straordinario alla ricostruzione con la quale è stato varato il nuovo programma delle opere pubbliche anche al di fuori del cratere sismico vero e proprio.
L’intervento di Todi, il secondo per importo tra tutti i 62 finanziati in tutta la regione, è destinato al consolidamento e recupero delle mura urbiche, un fronte che vede peraltro già in corso un cantiere lungo Via della Fabbrica, dove i lavori sono in via di completamento e vedranno la riconsegna di un breve tratto restaurato entro la fine dell’anno.
“Ancora una volta l’impegno dell’Amministrazione e della struttura comunale – commenta il Sindaco Antonino Ruggiano – è stato premiato: ora siamo davvero in grado di dare compiutezza al sogno di restituire ai tuderti e ai turisti l’intera cinta muraria che ha rischiato di scomparire per sempre“.
Il Comune sarà il soggetto attuatore dell’opera pubblica e riceverà già nei prossimi mesi, per il tramite della Regione, una somma pari al 40% dell’importo al fine di avviare l’attività di progettazione, lo svolgimento delle procedure per l’affidamento, la stipula del contratto e l’avvio dei lavori.
Tempi brevi e procedure certe, dunque, tanto che il Sindaco Ruggiao ha già convocato due riunioni operative da qui a Natale. “Con gli uffici intendiamo riprendere in mano subito il progetto preliminare – conferma il primo cittadino – per affinare ogni specifico dettaglio tecnico, spendere al meglio queste nuove importanti risorse e non perdere neppure un giorno”.
L’intervento, a parte alcuni interventi puntuali, proseguirà in continuità lungo Via della Fabbrica, sotto Via Cesia e San Carlo, zona nel quale lo stato delle mura è più danneggiato e, in parte, addirittura messo in sicurezza provvisoria per evitarne il definitivo crollo.
Il consolidamento della cinta e dell’area di pertinenza permetterà il recupero di un versante della città fino ad oggi trascurato e di grande rilevanza strategica anche ai fini dell’accesso e della mobilità nel centro storico.

Dopo il consiglio comunale sulle relazioni su Ranchicchio…

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO. GRUPPI CONSILIARI: FRATELLI D’ITALIA FORZA ITALIA TODI TRICOLORE

Come gruppi consiliari della coalizione di maggioranza abbiamo fin dall’inizio ritenuto giusto non sottrarci alla discussione in merito alle questioni che hanno portato alla nascita della Commissione di indagine, convinti che l’amministrazione comunale sulla vicenda non avesse nulla da nascondere. Per questo siamo stati favorevoli alla sua istituzione, abbiamo partecipato ai lavori, fino alla stesura della relazione finale, nella quale viene ricostruita e chiarita la questione.

Speravamo di contribuire alla normalizzazione del dibattito politico per riportarlo ad affrontare nel merito le tante tematiche che veramente stanno a cuore ai cittadini. Siamo convinti che Todi non meriti un simile comportamento di una parte importante della città, cioè l’opposizione, che da mesi non si occupa di altro che di vicende tese a screditare sul piano personale un Amministratore, facendo passare le vicende private per battaglie politiche. La maggioranza non intende più essere ostaggio di simili dibattiti che da mesi ormai si occupano soltanto di pettegolezzi. Questa è la motivazione che ci ha spinti ad allontanarci dall’aula consiliare, dopo aver terminato la lettura delle relazioni.

Il ruolo della politica dovrebbe essere quello di occuparsi del bene collettivo di una comunità.  È quello che abbiamo sempre cercato di fare per la città e le sue frazioni, nel rispetto della grande fiducia che gli elettori hanno confermato al Sindaco e ai partiti che lo hanno sostenuto.

Abbiamo il dovere di occuparci delle questioni concrete che interessano i cittadini: il nostro obiettivo è quello di contribuire a rendere Todi una città sempre più all’avanguardia, affrontando questo difficile momento storico mettendo in campo le migliori politiche a sostegno delle famiglie, programmando e realizzando milioni di investimenti che rendano la Todi del domani sempre più vivibile, sostenibile ed accogliente.

Per noi la politica è occuparci del futuro… è impegnarci per il bene delle generazioni che verranno dopo di noi. Lo stiamo facendo, con senso di responsabilità, affrontando con fiducia le sfide che ci attendono, lavorando per i nostri sogni e per il mandato che ci ha consegnato la città. E siamo sicuri che i cittadini continueranno ad apprezzare i risultati, straordinari, che questa Amministrazione sta ottenendo.

Le disuguaglianze dell’Umbria

Di Maurizio Ronconi

L’Umbria regione piccola, fra le più piccole d’Italia, con poco più di 800.000 abitanti, un quartiere di Roma, eppure scrigno, se così si può dire, di tante diversità, storiche, territoriali e sociali.

L’Alta Valle del Tevere non ha contatti con l’Orvietano che a sua volta è ben distinto dalla Valnerina. La zona lacustre del Trasimeno è cosa assai diversa dall’Amerino Narnese, Foligno e Spoleto continuano, spesso invano, a reclamare attenzioni e ruoli più significativi. Assisi, città internazionale per via del Poverello gode di un palcoscenico ineguagliabile e non paragonabile con il resto dell’Umbria.

In tutto questo Perugia e Terni sia pure con contraddizioni e reciproche rivalità per altro incoraggiate da politici in cerca di identità, sono il centro delle attività sociali, culturali, politiche.

Cinquanta anni e più di regionalismo non sono riusciti di fare dell’Umbria una Regione e non più un insieme di comuni, territori che ancora non riescono a rappresentare una sintesi di serena convivenza.

Queste obbiettive diversità hanno prodotto diseguaglianze.

Chi vive nelle due città capoluogo gode ormai di servizi sociali, infrastrutturali, culturali, ben diversi dai cittadini umbri che vivono nella periferia; e sono circa il 60% degli umbri.

La viabilità da sempre ha rappresentato il problema dei problemi, è stato argomento fisso di tante discussioni, confronti, campagne elettorali. Ma invano se ancora tutta la nostra regione è interessata da cantieri infiniti fitti come i grani di un rosario, le strade provinciali spesso necessitano di spericolati slalom per evitare dissesti e buche, il trasporto su ferro strutturalmente fermo ai primi anni del novecento, quello su gomma insufficiente ed ignorato dai più. Per non parlare degli ingorghi quotidiani non solo intorno a Perugia ma ormai anche nelle città di media entità.

Ma là dove le disuguaglianze dell’Umbria diventano più insopportabili perché ingiuste accanendosi sui più deboli, sono i servizi sociali, la sanità.

Chi vive nella Media Valle del Tevere, a Todi, Marsciano e dintorni, ma anche nell’Amerino, nell’Orvietano, Valnerina, spesso Foligno e Spoleto, se malato o anche se solo anziano, deve sopportare trasferimenti da una parte all’altra della regione per essere sottoposto a semplici accertamenti o a controlli per malattie croniche, liste d’attesa inaccettabili che alla fine obbligano a ricorrere a prestazioni a pagamento. La decisione di dividere in due la sanità tra aziende ospedaliere, Perugia e Terni, e due ASL, invece che semplificare ha reso ancor più penoso il pellegrinaggio dei malati e degli anziani scavando una fossa tra i cittadini, Perugia e Terni, che possono godere di cure vicino alle proprie abitazioni e i “provinciali,” condannati ad infinite peripezie lunghe decine di chilometri.

Nessuno chiede servizi specialistici sotto casa, non è possibile. Ma un servizio di medicina territoriale decente, medici di famiglia che tornino ad essere tali, controlli sanitari, visite specialistiche e strumentali, almeno le più semplici, senza sobbarcarsi chilometri di strada e mesi di attesa appaiono doverosi.

Queste sono le diseguaglianze in Umbria perché chi abita nelle periferiche e zone rurali le deve sopportare quotidianamente.

Eppure una regione dove continuano ad esserci inutili e costosi doppioni, come due cardiochirurgie o due neurochirurgie o, peggio, iniziative cittadine che vorrebbero la proliferazione di nuove cliniche private non si considera che gli uni e le altre rappresentano formidabili sperperi di risorse da indirizzare invece per risolvere le diseguaglianze.

In definitiva sarà come dicono in molti che in Umbria si vive bene ma di certo non nello stesso modo e comunque a patto di essere e rimanere in salute, a patto che si viva in casa o intorno ad essa, altrimenti l’obbligo dello spostamento, delle attese, della incertezza, del disagio è inevitabile.

Quello che è davvero incomprensibile sono i motivi per cui la politica non si interroghi e non agisca. Eppure le dimensioni ed anche la stoica sopportazione degli umbri faciliterebbero soluzioni non immediate ma neppure in tempi biblici.  

Ma gli umbri sono infinitamente pazienti e sanno attendere. Anche le prossime elezioni.

Todi, assegnati ulteriori 1,6 milioni di euro per la mobilità sostenibile (ascensore)

La Regione, sentito il Ministero, ha integrato il finanziamento per i sistemi di risalita. Lo stanziamento libera il Comune dalla necessità del mutuo per la realizzazione dell’opera

Un nuovo progetto: due ascensori. Il progetto sembra meno invasivo dell’ascensore unico.

Piacevole “sorpresa” da 1 milione e 613 mila euro sotto l’albero della città di Todi. E’ l’importo che la Giunta regionale ha assegnato nei giorni scorsi al Comune guidato dall’Amministrazione Ruggiano a valere sulla linea di finanziamento per la promozione della sostenibilità in ambito urbano. L’atto, assunto a seguito delle rinunce al finanziamento attribuiti nel 2019 ad altre municipalità umbre per la realizzazione di percorsi ciclo-pedonali per un totale di 2 milioni e 115 mila euro, prevede che il significativo stanziamento sia utilizzato per la implementazione dei sistemi di collegamento, leggasi ascensori verticali e percorsi pedonali, tra il parcheggio di Porta Orvietana e il centro storico di Todi. Nella delibera viene sottolineato come la rimodulazione delle risorse e degli interventi sia stata concertata con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, dal quale il progetto della città di Jacopone è stato valutato come particolarmente meritevole di sostegno.

“Si tratta di un risultato eccezionale – commenta il Sindaco  di Todi Antonino Ruggiano – che ci consente di liberare la corrispondente somma per la cui copertura, al fine di dare corso alla realizzazione dell’opera ritenuta prioritaria, era stato assunto di recente un mutuo per poter avviare subito le procedure di gara attualmente in corso. La validità del progetto e la determinazione dell’Amministrazione è stata premiata, aprendo alla città la prospettiva, sempre più vicina e sempre più concreta, di dare soluzione ai problemi di sosta per l’accesso al centro storico“.
L’opera pubblica al quale si fa riferimento è quella dell’ascensore verticale che da Porta Orvietana condurrà in Termoli. Da lì è prevista la sistemazione di un tratto che, a ridosso della sede degli “Amici dell’Orto”, penetrerà in orizzontale fin sotto i Giardini Pubblici, ai quali si risalirà grazie ad un secondo ascensore, garantendo l’abbattimento delle barriere architettoniche e lo sbarco all’inizio di Via Ciuffelli, addirittura più vicino della stazione di arrivo dell’attuale navetta.
“A nome della città intendo ringraziare la Governatrice Tesei e tutta la Giunta regionale – dichiara il Sindaco Ruggiano – per l’attenzione riservata alla città e ad un intervento storico che, pur nei suoi 2,6 milioni di euro, è soltanto una parte del più articolato e ambizioso piano di rigenerazione urbana, finanziato con ulteriori 5 milioni di euro, anch’esso in fase di gara per l’affidamento dei lavori, al quale a sua volta si devono aggiungere i 300 mila euro per il rifacimento di Via Ciuffelli e Via Mazzini e ai 500 mila per il parco-area sosta della Consolazione, interventi entrambi già in corso”.

A riguardo, nei prossimi giorni, è prevista una conferenza nella quale verrà illustrato dettagliatamente il programma delle opere pubbliche che interesseranno Todi nei prossimi due anni con importi di alcune decine di milioni di euro.

Il parcheggio di “Simoncino” fra sogno e realtà

L’Osservatore Tuderte

Qualcuno non ce la racconta giusta sul parcheggio di “Simoncino”. E a noi resta il dubbio se il fantomatico parcheggio sia solo un sogno o una possibile futura realtà. Ma procediamo con ordine.

Il primo progetto strutturato per l’utilizzo del terreno sottostante alla chiesa di San Carlo come area di sosta è stato elaborato dall’ingegner Mario Serra nel 2011, in alternativa alla proposta della prima giunta Ruggiano di un parcheggio sotterraneo in piazza del Mercato vecchio (mai realizzato).

Il progetto Serra è stato poi fatto proprio dal sindaco Ruggiano, nella sua seconda sindacatura, che in un’intervista pubblicata da il Sottob@anco (giornale online del Liceo “Jacopone da Todi”) il 15 marzo 2019 ha annunciato che era in fase di progettazione un nuovo parcheggio in zona “Simoncino”, lungo il viale della Fabbrica, chiarendo che «Questo primo intervento, del quale abbiamo il progetto ed il quadro dei costi, prevede un parcheggio di circa 120 posti, che vada al servizio di quell’area della città, con un ascensore che faccia arrivare gli utenti in Via Cesia, proprio davanti alla Chiesa di San Carlo, praticamente al Mercataccio. Anche in questo caso, i tempi sono ben delineati: contiamo di avere il parcheggio pronto e utilizzabile per il Natale del 2020», aggiungendo inoltre cheera anche allo studio un secondo intervento per la realizzazione di un impianto di risalita da Via Cesia alle adiacenze di Piazza del Popolo.

Purtroppo, il Natale 2020 è passato ormai da un pezzo senza che la gallina abbia fatto l’uovo.

Ma, come si sa, la speranza è l’ultima a morire e ad alimentare la speranza sono state le parole pronunciate sempre dal Sindaco Ruggiano nel corso della celeberrima diretta Facebook del 5 febbraio 2022 durante la quale ha illustrato il progetto Todi besustainable. Infatti, presentando i progetti da attuare con i fondi del PNRR destinati alla Rigenerazione urbana, il Sindaco ha affermato che «oggi abbiamo le risorse, il progetto già ce l’abbiamo, per realizzare il parcheggio nell’area di “Simoncino”. Il famoso parcheggio di cui stiamo parlando da tanto tempo, per il quale non avevamo però le risorse per realizzarlo (2,4 milioni)». Quindi, a questo punto, sembra certo che il tanto agognato parcheggio potrà diventare finalmente realtà, con grande soddisfazione di tutti. Sembra quasi di sognare! Già, sognare, proprio sognare, perché il sogno ben presto è svanito leggendo l’ultima versione del Programma triennale dei Lavori Pubblici 2022/2024 (approvato dal Consiglio comunale lo scorso 22 novembre). Infatti, il progetto denominato “Parcheggio e risalita meccanizzata salita San Carlo” è stato sì inserito fra gli interventi dell’anno 2024 con una previsione di spesa di 2,5 milioni di euro, ma, e questo è il bello, non c’è traccia del finanziamento con le risorse del PNRR. Infatti, la copertura finanziaria è improbabilmente affidata, pensate un po’, all’accensione di un mutuo di 1 milione e all’utilizzo di fondi propri di bilancio per 1,5 milioni. Quindi, nei fatti, i soldi non ci sono. Di conseguenza il parcheggio di “Simoncino” probabilmente rimarrà solo un sogno chissà ancora per quanto tempo.

Vatti un po’ a fidare della parola dei sindaci!

Presentazione del libro sulla cantante Nera Marmora.

Si intitola “Salto d’ottava. Vita di Nera Marmora”, il romanzo Vincenzo Policreti,pubblicato da Edizioni Thyrus, che ripercorre la vita della soprano ternana. Nella Terni da poco industrializzata di fine ’800 da famiglia operaia nasce, infatti, Gina Palmucci. Le eccezionali qualità vocali – ricorda l’autore – la portano ben presto a cantare come soprano lirico nei principali teatri d’Italia, Cile e Argentina con lo pseudonimo di “Nera Marmora”. Si esibisce con cantanti come Enrico Caruso e Beniamino Gigli, diretta da direttori d’orchestra come Mascagni e Toscanini. Il suo carattere indomito, temerario e oltre misura autonomo le permette di affrontare la vita con un piglio e una libertà del tutto impensabili per una donna negli anni Dieci del Novecento. Le viene offerto un matrimonio milionario, una vita eccezionale da vivere tra Todi, il castello delle Morruzze e il palazzetto di famiglia a Roma ma ad un caro prezzo.

Questo di Policreti è un romanzo emozionante che riaccende i riflettori su una donna e un’artista straordinaria che, con il nome che si era scelta, fece conoscere al mondo la sua città natale.

“Salto d’ottava. Vita di Nera Marmora” viene presentato a Todi, sabato 10 dicembre alle 18 presso il Circolo Tuderte in piazza del Popolo 8. L’autore dialogherà con Manfredo Retti. Ci saranno intermezzi musicali del soprano Laura Toppetti, accompagnato da Gabriele Romolini, allievo della Scuola comunale di musica del maestro Stefano Giardino.

Note biografiche dell’autore:

Vincenzo Policreti psicologo e psicoterapeuta di Terni, è anche laureato in Giurisprudenza ed è stato docente di Discipline giuridiche ed economiche e di Psicologia nei licei. Ha pubblicato racconti su Amica e Via! ed è stato collaboratore di La Giustizia, Edizioni locali e Diario de Paranà (Argentina). Innamorato del teatro sin da bambino, al punto di essere saltuariamente anche attore e regista, è autore dilavori teatrali come Nera Marmora: l’usignolo, la gabbia, l’addio, Carmen Story e Turandot my love, rappresentati con successo. È autore di Mente, vecchiaia, educazione (ed. 50 & più, 1991) e dei romanzi Il ladro e la verità (Projecta – Thyrus 2007), D’amore, corna e poligamia (Dalia 2016), Il viaggio di Amalia O. (Dalia 2018) e La Profezia (Il Seme bianco 2020). Insieme a Francesco Giordanelli ha pubblicato Non avere un soldo in tasca e vivere felici (Morphema 2019) e Contagio (Morphema 2020).

TODI TRICOLORE, I CONSIGLIERI DIMISSIONARI E LA LEZIONE DI “PALLA DI SEGO”

Comunicato del Consigliere Fabio Catterini

Breve risposta alla nota di Todi Tricolore e del Consigliere Andrea Nulli.
Le vicende dell’attuale maggioranza mi ricordano il racconto di Guy de Maupassant “Palla di sego”: un gruppo di persone, i cosiddetti “giusti”, invero ipocriti che si servono senza vergogna del debole di turno per il proprio tornaconto.
Il debole nel nostro caso è la cosa pubblica, quindi noi tutti.
La vicenda degli Enti Tuderti, con Todi Tricolore che rivendica l’uso del “Manuale Cencelli” ed il Sindaco che non decide, mostra difatti tutte le contraddizioni e le divisioni della attuale maggioranza.
La situazione di stallo deve essere risolta dal Sindaco, come giustamente rivendica il Consigliere Nulli: è al Sindaco che spetta la nomina dei consiglieri degli Enti!
Ma il Sindaco non decide perché i posti sono pochi e gli appetiti tanti.
I lupi travestiti da pecorelle hanno gettato la maschera ed hanno digrignato i denti, ma ancora non riescono a soddisfare i loro appetiti.
O forse stanno aspettando il momento buono per affondarli sulla preda?
Da ultimo la mia personale solidarietà ai Presidenti dei due enti Etab e Veralli Cortesi, espressione della “vecchia” Giunta Ruggiano (e non dei comunisti!), ora invisi a Todi Tricolore e Fratelli d’Italia, abbandonati a se stessi con scadenze improrogabili e consigli dimezzati.
Avanti così.

Dimissioni Etab e Veralli-Cortesi. Il Sindaco latita condannando all’immobilismo i due enti. Si reintegrino i consigli quanto prima, per evitare danni agli enti e alla città intera

GRUPPO CONSILIARE “SINISTRA PER TODI”

SINISTRA UNITA PER TODI

Irresponsabile l’immobilismo di Ruggiano in merito alle dimissioni dai consigli di Etab e dell’istituto Veralli – Cortesi. Sembra, infatti, che i consiglieri espressione di Fratelli d’Italia e di Todi Tricolore si siano dimessi determinando, di fatto, la paralisi istituzionale dei due enti. Alla base di tali defezioni ci sarebbero motivazioni tutt’altro che nobili, legate agli appetiti di poltrone di alcuni esponenti  della destra interessati, evidentemente, solo al proprio tornaconto e non al buon funzionamento delle due istituzioni tuderti.

 Se ciò è biasimevole da un punto di vista politico e amministrativo, ben più gravi sono le responsabilità di un sindaco che, coerentemente con l’interpretazione pilatesca del suo ruolo alla quale ci ha abituato, se ne lava le mani evitando di procedere alle surroghe necessarie al ripristino delle piene funzionalità di Etab e dell’Istituto Veralli – Cortesi: un atteggiamento irresponsabile sotto molteplici profili che non mancheremo di denunciare in Consiglio comunale e in tutte le sedi opportune.

Ogni ulteriore ritardo rischia di arrecare danni incalcolabili, con riflessi pesantissimi sui bilanci e sui patrimoni degli enti e con buona pace dei servizi sanitari territoriali, delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti. Ci appelliamo ai presidenti Orsini e Severi, nei confronti dei quali esprimiamo tutta la nostra comprensione, affinché evitino di diventare vittime sacrificali dei giochetti interni alla maggioranza e li invitiamo a sollecitare, per quanto di loro competenza, il primo cittadino, richiamandolo a svolgere appieno il ruolo che la legge gli affida in queste circostanze.

Il Capogruppo

Andrea Caprini

LA DESTRA AFFONDA ETAB E VERALLI CORTESI PER FARE INDIGESTIONE DI POLTRONE!

Comunicato del PD di Todi.

Nonostante la propaganda pervasiva orchestrata dal primo cittadino tratteggi una città del tutto irreale, le destre tuderti si frantumano a soli quattro mesi dalle elezioni dando vita a un indegno spettacolo di veti e “ricatti” incrociati sulle poltrone degli enti. 

Così, mentre la macchina amministrativa è sostanzialmente paralizzata perché chi la guida preferisce la tutela degli interessi amicali e di partito (leggi Ranchicchio) a quelli della città, va in scena un penoso mercanteggio sulle cariche degli enti di secondo livello collegati al Comune di Todi, cioè Etab e Veralli Cortesi. Una formidabile arma di pressione sulla giunta e sugli equilibri politici cittadini che Fratelli d’Italia e Todi Tricolore stanno agitando senza nessuna cura per il bene comune. 

Da settimane, infatti, assistiamo ad uno stillicidio di dimissioni dei consiglieri di questi enti espressi da Fratelli d’Italia e Todi Tricolore ad una manciata di mesi dalla scadenza naturale del mandato (maggio 2023). Dimissioni da ricondurre necessariamente al miserevole risiko che sta andando in onda all’interno della maggioranza, con Todi Tricolore particolarmente desiderosa di soddisfare i propri appetiti famelici. Intanto, i due consigli non possono regolarmente funzionare né deliberare essendo, di fatto, sciolti, con sostanziale paralisi di entrambi gli enti e i presidenti in carica, Orsini e Severi, costretti in totale solitudine a gestire questo caos. 

Mentre, dunque, Fratelli d’Italia e Todi Tricolore affondano gli enti senza alcuna cura delle finalità sociali proprie di Etab e Veralli (specie in un periodo così delicato dal punto di vista economico), Forza Italia dà prova della sua impalpabilità, ormai preoccupata soltanto della carriera politica in proiezione regionale del sindaco Ruggiano. 

Si può (s)governare così una città? No! Per questo plaudiamo alla richiesta presentata e protocollata da tutte le forza di opposizione di un “Consiglio Comunale aperto” per discutere con la massima trasparenza e pubblicità il caos in cui sono piombate l’Etab e la Veralli Cortesi e richiamare il sindaco – dovendo egli procedere senza ulteriore indugio alle surroghe necessarie per ripristinare la piena funzionalità di entrambi gli enti – alle sue precise responsabilità politiche ed amministrative, annunciando sin da ora che segnaleremo alle autorità preposte questa vergognosa situazione. 

PARTITO DEMOCRATICO TODI

Partito Democratico Coordinamento PD Todi

Concerto ‘Sogno di una notte di mezzo Inverno

Sabato 10 ore 21, una proposta del maestro Andrea Cortesi