GUERRE, ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI E PACE.

La prima parte di un nuovo, importante argomento, del dott. Alfonso Gentili.

Le organizzazioni internazionali sono enti creati da gruppi di Statimediante accordi, convenzioni o trattati internazionali a fronte della necessità di assicurare la tutela di interessi comuni a più Stati e sono dotate di proprie funzioni, organi e poteri al fine di regolare i settori di attività di propria competenza. Tali organizzazioni sono dotate di personalità giuridica propria e si affiancano agli Stati come soggetti dell’ordinamento internazionale. Da sempre qualsiasi Stato entra naturalmente a far parte della società internazionale per il solo fatto di essersi costituitoo parimenti cessa di farne parte.

E’ il diritto internazionale che prende in considerazione i rapporti tra gli Stati nell’ambito dell’ ordinamento internazionale che,in quanto espressione della comunità degli Stati del mondo, è più generale dell’ordinamento interno dei singoli Stati(che è anche “originario” in quanto i poteri statali non derivano da altri soggetti) e rispetto al quale gli Stati stessi sono sempre sovrani per il fatto che non esiste un’istituzione superiore. E’ solo nei confronti  di altri ordinamenti e altre istituzioni che la sovranità degli Stati può venire meno o essere limitata. Un ramo che si è staccato dal diritto internazionale è, per esempio, il diritto comunitario (e dopo il trattato di Lisbona del 2007 meglio definito eurounitario) che regola i rapporti tra gli Stati membri (ad oggi 27) dell’Unione Europea. L’UE è infatti una comunità sovranazionale e non semplicemente internazionale, con la conseguenza dell’ingresso automatico del diritto eurounitario in quello interno dei singoli Stati e delle  connesse limitazioni alle loro sovranità.

Le guerre, cheingenere prendono avvio da un caso specifico, il c.d. “casus belli”, (come un’invasione militare o l’assassinio di un capo di Stato, di un ambasciatore o di uno o più concittadini), consistono in conflitti armati tra due Stati o tra coalizioni di Stati sovrani e sono state, nei secoli, il principale strumento cui gli stessi fanno ricorso per risolvere le loro controversie o per realizzare i loro obiettivi. Le guerre tra Stati si distinguono dalle altre forme di guerra, come le guerre civili che coinvolgono gruppi appartenenti allo stesso Stato o le guerre coloniali o le guerre di liberazione e anche da altre forme di violenza come i terrorismi. Nelle guerre tra Stati le logiche della politica di potenza storicamente si sono unite anche con le retoriche di massa degli stati nazionali, dei nazionalismi e degli imperialismi espansionistici e bellicisti. Il diritto di fare ricorso alla guerra ha costituito nella storia una manifestazione della sovranità statale, quando gli Stati ritenevano sempre legittimo il ricorso alla guerra. Le Costituzioni moderne di molti Stati ammettono la guerra di sola difesa; quella della Repubblica italiana, agli artt. 11 e 52, recita: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”e“La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”.

Negli ultimi due secoli la situazione ha iniziato a modificarsi in quanto la comunità di tutti gli Stati si è andata dotando di regole contrattate tra essi stessi. Il fenomeno ha avuto inizio nella seconda metà del XIX secolo con la Convenzione di Ginevra dell’agosto 1864 per il miglioramento delle condizioni dei militari feriti nei conflitti armati internazionali. Seguì la Conferenza internazionale di pace de L’Aia nei Paesi Bassi del luglio 1899, convocata dallo Zar russo Nicola II per discutere dei principi sul diritto bellico e di limitare l’uso degli armamenti mediante  convenzioni tra gli Stati, alla quale parteciparono 26 Stati e Imperi presenti sulla grande maggioranza del territorio mondiale. Ancora a L’Aia  si tenne l’altra Conferenza internazionale di pace dell’ottobre 1907 (promossa sempre dallo Zar Nicola II con il suggerimento del Presidente degli Stati Uniti Roosevelt) per allargare il campo normativo dell’originaria Convenzione de L’Aia con la firma di altre 13 convenzioni di diritto bellico e per ratificare l’istituzione (già avvenuta nella precedente Conferenza del ’99) della Corte Permanente di Arbitrato (CPA),la primaa livello mondiale. Si tratta di un’organizzazione fondata per agevolare la risoluzione di controversie tra gli Stati membri prima dello scoppio delle ostilità, che interviene in vari campi tra cui anche la delimitazione dei confini terrestri e marini, la sovranità e i diritti umani. Con 121 Stati aderenti (tra cui USA, Gran Bretagna, Francia, Germania, Russia, Cina, Ucraina  e Italia (aderente al primo concordato del ’99 ma non al secondo del 1907 durante il governo Giolitti) la CPA ha tuttora sede a L’Aia, nel Palazzo della Pace,ma (purtroppo) ha perso molto del suo prestigio dopo l’istituzione della Corte internazionale di Giustizia, quale organo dell’ONU.

 La prima guerra mondiale, iniziata nel luglio 1914 quando l’Austria-Ungheria, da tempo alleata della Germania, dichiarò guerra alla Serbia appoggiata dalla Russia, vide contrapposti in Europa gli Imperi centrali della “Quadruplice Alleanza” (Impero tedesco, Impero austro-ungarico, Impero ottomano e Regno di Bulgaria) e le potenze della”Intesa”(Francia, Russia e Gran Bretagna), con l’Italia prima dichiaratasi neutrale poi entrata in guerra nel maggio ’15 a fianco dell’Intesa e con l’ingresso in guerra anche degli Stati Uniti d’America nell’aprile ’17 sempre a fianco dell’Intesa. La Grande guerra terminò nel novembre del 1918 con la vittoria dell’Intesa, la dissoluzione interna dell’Austria-Ungheria causata dalle iniziative indipendentiste delle varie nazionalità e la rivoluzione in Germania che portò alla caduta della monarchia e alla fuga dell’Imperatore Guglielmo II.

Alla fine di tale guerra, nel quadro della Conferenza di pace di Parigi del ’19-’20, con la firma del trattato di Versailles del 28 giugno 1919 venne fondatala Società delle Nazioni (SdN), con sede a Ginevra,qualeorganizzazione intergovernativa avente la finalità di prevenire altre guerre tramite la gestione diplomatica dei conflitti e il controllo degli armamenti. L’organizzazione era priva di proprie forze armate e non ne facevano parte gli Stati Uniti d’America anche se il maggior promotore era stato il loro Presidente Woodrow Wilson che proprio per questo nel ’19 venne insignito del premio Nobel per la pace. La SdN era strutturata in tre organi principali: il Segretariato, il Consiglio e l’Assemblea e aveva la supervisione della Corte permanente di giustizia internazionale fondata nel ’22. Consiglio e Assemblea non erano organi permanenti e questo ne rallentava le decisioni; inoltre era richiesto il voto unanime corrispondente ad un diritto di veto generalizzato. Alcuni Stati importanti  non ne facevano parte: gli Stati Uniti d’America mai, il Giappone e l’Italia che erano stati tra i paesi fondatori con un membro permanente nel Consiglio ne uscirono rispettivamente nel ’33 e nel dicembre ’37.

Già nel ’35-’36 comunque si era manifestata l’impotenza di questo organismo quando l‘Italia fascista aggredì l’Etiopia e la reazione della SdN con l’imposizione delle c.d. “sanzioni economiche” all’Italia si rivelò assolutamente inefficace e illusoria. La Germania ne divenne membro dal ’26 al ’33. L’Unione sovietica (o URSS fondata nel ’22)vi entrò nel ’34 ma fu espulsa nel ’39  per aggressione, allorché invase la Finlandia (già compresa prima del ’17 nell’impero russo come pure la Bielorussia, l’Ucraina e i tre governatorati del Baltico) e occupò anche l’Estonia, la Lettonia e la Lituania (i c.d. Paesi Baltici (gli ex governatorati) divenuti così RSS) a seguito del patto Molotov-Ribentropp. Tale patto era un trattato di non aggressione fra il Reich (impero) tedesco e l’Unione sovietica siglato nell’agosto ’39 di durata decennale, ma rotto dalla Germania nazista appena due anni dopo con l’invasione dell’Unione sovietica denominata “operazione Barbarossa” nel giugno ’41. LaSdN e’ stata poi sciolta nell’aprile ’46 in conseguenza del suo fallimento  rappresentato dallo scoppio dellaseconda guerra mondiale e dell’avvenuta creazione di un’altra  organizzazione internazionale con finalità analoghe come le Nazioni Unite.

L’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) con sede a New York venne fondata, per iniziativa soprattutto degli Stati Uniti d’America, nella Conferenza di San Francisco fra aprile e giugno 1945 (a guerra ancora in corso) come prolungamento del “Patto (o Dichiarazione) delle Nazioni Unite” siglato nella Conferenza di Washington il 1° gennaio ’42.  Si trattava del patto che legò gli Stati alleati nella seconda guerra mondiale (iniziata nel settembre ’39 con l’attacco della Germania nazista alla Polonia) contro le potenze dell’Asse Roma-Berlino del ’36,sfociato poi nel “patto d’acciaio” del ’39 con la completa subordinazione dell’Italia fascista del dittatore B. Mussolini alle scelte della Germania nazista del fuhrer A. Hitler e nella dichiarazione di guerra dell’Italia a Gran Bretagna e Francia annunciata dal duce nel discorso di piazza Venezia in Roma nel giugno del ’40. L’alleanza militare dell’Asse dal ’40 si allargò anche al Giappone dell’imperatore Hirohito con il c.d.”patto tripartito” divenendo così l’Asse Roma-Berlino-Tokio. Dall’altra parte gli “Alleati” comprendevano le tre potenze principali che ebbero un ruolo decisivo nel conflitto e cioè  gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e l’Unione Sovietica, cheChurcill chiamò la Grande Alleanza  e Rooswelt denominò “Nazioni Unite”,  con i tre capi F.D. Roosvelt, W. Churcill e J. Stalin passati alla storia come i Tre Grandi. Facevano parte dell’ONU anche i paesi del Commonwealt e i rappresentanti degli Stati occupati dalla Germania che si erano impegnati a combattere i nazifascisti e a non concludere con gli stessi paci separate. La Francia, nonostante la parentesi che andò dalla sconfitta del ’40 alla liberazione nel ’44, venne considerata parte degli Alleati e poi inclusa nel Consiglio di sicurezza dell’ONU come potenza vincitrice e membro permanente.

Tra gli Alleati venne compresa anche l’allora Repubblica di Cina (con i Presidenti Lin Sen fino all’agosto ’43 e poi fino al ’49 Chiang Kai-schec capo del partito nazionalista Kuomintang), che era già in guerra con l’impero giapponese di Hiroito. La Cina è divenuta cobelligerante dopo l’attacco (senza dichiarazione di guerra giapponese) del dicembre ’41 alla base navale statunitense di Pearl Harbor nelle isole Hawaii in mezzo all’oceano Pacifico (dal 1898 Territorio delle Hawaii degli Stati Uniti e dal 1959 il 50° Stato federato degli USA). Questa coalizione di guerra dei quattroalleati principali (Regno Unito, Stati Uniti, Unione Sovietica e Cina) della seconda guerra mondiale venne definita da Roosvelt le “quattro potenze“, le quali poi aderirono all’ONU sin dall’inizio nell’ottobre ’45, come pure la Francia, mentre l’Italiavi aderì nel dicembre ’55, il Giappone nel dicembre ’56 e la Germania Ovest solo nel settembre ’73 (con Cancelliere federale W. Brandt del partito SPD).    

Fine parte prima

Dott. Alfonso Gentili, già Segretario Generale del Comune di Todi