E’ da qualche anno che faccio politica a Todi e sempre cercando di obbedire allo stile che mi sono dato dall’inizio: di ascoltare tutti, di condividere o controbattere con energia cercando di far prevalere il mio punto di vista; azzeccando o sbagliando, vincendo o perdendo, comunque accettando tutto ciò perché fa parte del gioco della vita. E degli interessi della nostra Comunità, che debbono essere considerati prima di ogni altra questione.
Sempre motivato non solo dal rispetto per gli altri ma soprattutto dall’amore per la mia Città, la Città che mi è mancata profondamente quando ero lontano, la Città in cui ho scelto di far crescere i miei figli.
Sentimenti forti, passione viva, purtroppo oscurati in me, semplice cittadino (la veste per la quale oggi mi sento di scrivere) dalla vergogna per il penoso clima ambientale in cui versa la Città dopo quasi 2 anni di questa Amministrazione, che ha fatto il vuoto, inducendo una apnea prolungata al posto delle parole significative come solidarietà ed umana bontà.
Vergogna per lo stato di totale chiusura ad ogni supporto solidale per gli ultimi, di umana carità fino al punto del codardo gesto di emarginare un bimbo, che ha, evidentemente per loro, la sola colpa di essere nato in Città senza essere Tuderte, nel limbo pauroso della misura della sua vita con i metri dell’ asfalto, una delle tante performance, che ci hanno fatto massacrare sui maggiori media nazionali.
Pena acuta per la crisi economica in cui versa la Città, con un Centro Storico che si spopola, le attività commerciali che soffrono ed a fronte di ciò la totale mancanza di una benché minima linea di indirizzo politico-amministrativo, la noncuranza profonda tra indolenza ed indifferenza per la carenza di un progetto di promozione e sviluppo. Continue reading
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