Saldi invernali in Umbria dal 5 gennaio Federmoda Confcommercio: 140 euro la previsione di spesa media a persona e tante opportunità di scelta

 

Interessano oltre 15 milioni di famiglie, muovono in totale 5,1 miliardi di euro, con una spesa media a famiglia di 325 euro, circa 140 euro pro capite: sono questi, secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio, i numeri dei saldi invernali che partono il 5 gennaio anche in Umbria, come nella maggior parte delle regioni italiane, anticipate da Basilicata, Sicilia e  Valle d’Aosta.

Le previsioni sono di saldi – euro più, euro meno – in linea con quelli dello scorso anno.Grande e vario l’assortimento tra cui i consumatori possono scegliere, con sconti subito  consistenti, trovando ‘vere’ occasioni nei negozi fisici, in cui possono rinsaldare  le relazioni con il commercianti di fiducia, all’insegna della trasparenza del rapporto prezzo/qualità, della professionalità e del servizio.

Le aspettative dei commercianti sono caute – come sottolinea il presidente di Federmoda Umbria Confcommercio Carlo Petrini – ma si spera in una sostanziale tenuta rispetto al 2018, dopo una stagione che, a causa di diversi fattori, a cominciare  da quelli climatici, è stata piuttosto difficile per gli imprenditori.

“Il caldo perdurante e fuori stagione – evidenzia Petrini – non ha agevolato per niente la vendita dei capi invernali, specie i capi spalla. Il black friday ha fatto il resto, danneggiando fortemente le vendite di Natale. In Italia è invalsa un’idea errata di black friday, che nella versione originale americana dura 24 ore e riguarda prodotti non di ultima produzione. In Italia invece è durato anche una settimana, con sconti su tutta la merce: questo ha limato molto il margine finale delle vendite. Chi ha aderito all’iniziativa a novembre ha aumentato il fatturato, ma con ricavi modesti, senza contare che si è giocato una parte delle vendite del Natale. Speriamo che non sia vanificato anche il risultato dei saldi”. Continue reading

Comunicato Stampa Todi Civica:”L’ IMPORTANTE È FARE FESTA !”

 

Il centrodestra, in Consiglio Comunale, ha bocciato per la seconda volta la nostra proposta con cui si chiedeva l’apertura di uno sportello per il sovraindebitamento. Uno sportello al cittadino in cui, professionisti del settore, in maniera gratuita, avrebbero offerto consulenze, consigli e aiuti ai soggetti con problemi di grave indebitamento. Uno sportello già aperto a Perugia, a Città di Castello, a Marsciano, ad Assisi e in tanti comuni italiani. Un progetto fortemente voluto dall’ordine dei commercialisti che, aveva offerto la propria disponibilità a realizzare questo strumento anche nella nostra città. Ma essendo la proposta nata in seno ad una forza di opposizione, non ha trovato il gradimento della maggioranza, la quale ha bollato il progetto come inutile. Inutile quindi, secondo il centrodestra tuderte,  è  il lavoro che stanno facendo seri e stimati professionisti ( avvocati e commercialisti) in molte città italiane, inutile è il ruolo degli organismi di composizione della crisi che si occupano di mettere in atto gli strumenti dati dalla legge 3/2012, così detta legge “salva suicidi”, inultile è l’impegno che i Sindaci dei principali comuni umbri hanno assunto, mettendo a disposizione spazi pubblici.
Già un anno fa giudicammo incomprensibile la bocciatura del testo e, oggi, più di ieri, siamo convinti che si sia detto di no a questa proposta solo perché fatta da un consigliere di minoranza. Si continua con una politica fatta solo di eventi, feste e luci colorate. Tanta forma, poca sostanza. Todi Civica proverà  a cercare altre strade per dare vita a questo servizio al cittadino, convinta del suo valore politico, istituzionale e soprattutto etico.
Todi Civica

Grande festa della Croce Rossa di Todi

 

Grande festa domenica scorsa alla Croce Rossa di Todi.Si sono ritrovati tutti, Volontari , Amici, Associazioni e Amministratori presso l’Hotel Tuder per la tradizionale Cena degli Auguri di Natale.

Il neo Presidente Gino Ricci salutando i presenti, ha voluto ricordare la presenza della Croce Rossa di Todi nella città dal 1910 ininterrottamente fino ad oggi. Tanto è cambiato da allora, ma lo spirito che muove i Volontari nel donare il proprio tempo alle persone meno fortunate, resta sempre lo stesso. Possiamo contare, ha proseguito il Presidente, su circa 140 volontari che operano a sostegno delle vulnerabilità nel territorio di Todi, Fratta Todina, Monte Castello Vibio ed anche Marsciano(con una sede territoriale) attività che riguarda non solo trasporto infermi, ma anche protezione civile, sostegno ad oltre 92 famiglie in difficoltà attraverso la distribuzione di derrate alimentari, assistenza a persone diversamente abili, corsi di formazione di primo soccorso per la popolazione e per le aziende, corsi nelle scuole in collaborazione con la Direzione Didattica e con i maggiori Istituti Scolastici cittadini. Insomma una Croce Rossa radicata nel territorio a disposizione della Comunità. Questo è quanto ha voluto sottolineare il Sindaco Antonino Ruggiano nel suo intervento, presente alla cena degli Auguri insieme agli assessori Primieri, Marta, Baglioni, Ranchicchio. In chiusura è intervenuto Paolo Scura Presidente Regionale della Croce Rossa Umbra ringraziando il neo Presidente Ricci, il Presidente uscente Emanuele Storti etutti i Volontariche ogni giorno si spendono a favore del Comitato di Todi, ricordando ai presenti che la Cri di Todi gestisce un servizio di eccellenza, unico nel panorama nazionale della Croce Rossa Italiana. Si tratta di una Piattaforma chiamata Comunic@Ens in collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi. Una Centralesituata accanto alla Farmacia Comunale di Todi, dove ci sono degli operatori abilitati alla LIS- Lingua dei segni Italiana- che attraverso video chat, chat, sms, mail tutti i giorni dalle 8:00 alle 14.00 mettono in contatto il mondo dei sordi con il mondo degli udenti e viceversa. Solo nell’anno 2018 sono stati gestiti 35.000 contatti.

PRESENTATO A PERUGIA IL PROGETTO POLITICO DI SOCIALISTI, CIVICI E POPOLARI IN VISTA DELLE PROSSIME ELEZIONI

 

È stato presentato giovedì 20 dicembre nella sala Pagliacci della Provincia di Perugia il progetto politico di Socialisti, Civici e Popolari per le prossime elezioni amministrative. In conferenza stampa sono intervenuti il segretario regionale dell’Umbria del Partito Socialista Cesare Carini, la segretaria provinciale di Perugia del Partito Socialista Carlotta Caponi, Floriano Pizzichini di Area civica per l’Umbria, il coordinatore regionale dell’Umbria di ‘Civica Popolare’ Massimo Monni e Maurizio Ronconi, coordinatore regionale dell’Umbria di ‘Centristi per l’Europa’. Alleanza con il mondo della cultura, salvaguardia dell’ambiente, rivitalizzazione dei centri storici, occupazione giovanile e sviluppo delle infrastrutture: sono alcune delle priorità individuate dal progetto politico di Socialisti, Civici e Popolari. “Alla vigilia di importanti appuntamenti elettorali, comunali e, tra un anno, regionali, assumiamo l’impegno di contrastare con le nostre idee, proposte e con la nostra determinazione – hanno spiegato Socialisti, Civici e Popolari –, la deriva verso movimenti politici che non hanno radici culturali e neppure tradizione di presenza in una regione come l’Umbria, democratica e aperta, che vuole guardare al futuro senza paure ma con serenità e speranza”. La proposta mira a un forte rinnovamento dei protagonisti della politica, del modo di governare, che “deve essere sempre giudicabile dalla gente”. Dunque “no” a qualsiasi tentazione di clientelismo, per incoraggiare all’impegno politico giovani preparati e disponibili, ma anche chi ha più esperienza. Si comincia dal ristabilire una sinergia solida con il mondo della cultura, facendo leva sul radicamento nel territorio di prestigiose Università. Nel ‘Cuore verde’ d’Italia è inoltre prioritaria la difesa dell’ambiente, allontanando le sorgenti di inquinamento. “Vogliamo – è stato evidenziato in conferenza stampa – che i comuni, piccoli e grandi, con i loro centri storici tornino a essere riferimenti di una nuova socialità”. Al centro del progetto i giovani, ritenuti parte determinante e non più strumenti di propaganda e bersagli di colpevoli illusioni. “I nostri giovani – hanno sottolineato Socialisti, Civici e Popolari – dovranno prepararsi e lavorare in Umbria, pur in un quadro dinamico di scambi culturali e professionali internazionale”. Guardando all’Europa con fiducia, Socialisti, Civici e Popolari intendono lavorare per garantire alla regione un “sistema infrastrutturale, viario, ferroviario, aeroportuale, informatico al passo con i tempi e che faccia dell’Umbria una vera cerniera non solo tra Nord e Sud, ma tra Europa e Oriente”. “Il nostro sguardo – hanno ribadito Socialisti, Civici e Popolari – non è rivolto al passato, ma al futuro, pur con la memoria ben salda su ciò che è stato e che hanno fatto i nostri padri. Non rinneghiamo il passato, ma ne assumiamo gli insegnamenti per un rinnovato impegno. L’Umbria è intrisa della storia dei socialisti, dei popolari e dei civici e noi non vogliamo archiviarla, bensì riscoprirla e aggiornarla, consapevoli che è l’ora dell’impegno”. Un’alternativa a chi “privilegia il ‘vaffa’ al ciao – dicono Socialisti, Civici e Popolari–”, con un appello rivolto a tutti: cittadini e forze politiche democratiche, riformiste, liberali e cattoliche “che hanno a cuore quello a cui anche noi aspiriamo”, nel segno della civiltà e del progresso comune.

 

Il Circolo ricreativo di Cecanibbi ha ospitato il Todi Calcio per una cena di auguri di Natale.

 

Oltre 50 presenti tra giocatori, prima squadra e juniores, staff tecnico, soci e dirigenti della società.

Durante l’ incontro conviviale il presidente Luca Rossini,  si è complimentato con la juniores per essere al vertice della classifica nel proprio campionato, dichiarandosi altresì convinto che anche la prima squadra, visto il tasso tecnico della rosa,  non deluderà le attese di inizio stagione. Il presidente ha poi ringraziato il responsabile fisioterapico Leandro Palomba per  l’ottimo lavoro svolto da tutto lo staff del David Service nel recupero dei calciatori infortunati. I soci presenti hanno espresso un sano ottimismo anche in virtù del gradimento da parte di sostenitori e sponsor che si registra sul territorio e con  la conferma dei main sponsor reale Mutua ed Autopiù e con la recente adesione della Vart Communication del Dott. Raimondo Astarita.

Il presidente del Circolo Oliviero Bocchini, (anche dirigente del Todi Calcio) ha dato il saluto di benvenuto, ringraziando le aziende che hanno sponsorizzato la cena ed ha ricordato la personalità del padre di Lorenzo Tarpani, recentemente e prematuramente scomparso, per essere stato, insieme ad un gruppo di Perugia, un loro socio ed assiduo frequentatore.

La serata si è conclusa con l’intervento dell’ assessore allo Sport Claudio Ranchicchio che ha confermato la vicinanza dell’ Amministrazione Comunale alla società sportiva, spronando tutti i componenti a continuare nell’impegno quotidiano teso a  ridare al Todi Calcio  il ruolo che gli compete per storia e notorietà della città.

CAMPETTO PIAN DI SAN MARTINO: IL COMUNE INTERVENGA

 


Desidero porre all’attenzione dell’amministrazione comunale lo stato in cui versa il campetto polivalente di Pian di San Martino. Da uomo di sport, ma soprattutto da cittadino, ritengo non accettabile che un bene della collettività su cui si sono spesi soldi pubblici, che rappresenta un punto di aggregazione per una comunità ed in particolare per i giovani, sia lasciato da anni in stato di abbandono. Un’ incuria che non si traduce esclusivamente nella brutta immagine di un luogo che, invece dovrebbe essere un biglietto da visita di una delle nostre frazioni, ma che è prima causa della distribuzione di quel bene. Il tappeto sintetico, costato una cifra importante , si sta rovinando con il crescere delle erbacce. Le porte, senza il controllo di un gestore, sono state sfasciate.  Permangono i problemi, che nessuno sembra voglia risolvere, di agibilità del campo. In sostanza, una delle più belle strutture del nostro territorio si sta lasciando nel degrado senza che nessuno intervenga. Mi rivolgo pertanto  all’amministrazione comunale affinché prenda in esame la situazione e trovi rapide soluzioni che evitino tale incresciosa situazione.
Valter Ermanno Marcellini
Todi Civica

Dallo Statuto della Monarchia sabauda (1848) alla Costituzione della Repubblica italiana (1948).

Un ricco e documentato studio del dott. Alfonso Gentili, ex segretario generale della Provincia di Perugia

 

Nell’anno 2018 ricorre il 70° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione della Repubblica Italiana ed anche il 170° anniversario dello Statuto della Monarchia del Regno di Sardegna e poi Regno d’Italia (1861-1946). Lo Stato italiano proviene infatti dal Regno di Sardegna che comprendeva,  oltre l’isola, anche la Liguria, il Piemonte, la Valle d’Aosta, una piccola parte della Lombardia, la Savoia e il Nizzardo con capitale a Torino e si  era dotato  di un moderno “Statuto Legge Fondamentale, perpetua e irrevocabile della Monarchia” di  84 articolidato” da Carlo Alberto di Savoia (Re di Sardegna dal 1831 al 1849) il 4 marzo 1848, anno di grandi rivoluzioni in Europa. Si trattava di un tipo di carta costituzionale c.d. ottriata (octroyé), cioè concessa ai sudditi in modo spontaneo da un  sovrano che in precedenza governava una monarchia assoluta (dove il monarca deteneva tutti i poteri, legislativo, esecutivo e giudiziario, a lui derivanti da una fonte originaria, svincolata dalla volontà del popolo come invece nella Repubblica) trasformandola così in monarchia costituzionale (con l’introduzione del principio della separazione dei poteri tra il Re e il Parlamento e di alcuni diritti dei cittadini).  Lo Statuto Albertino è rimasto in vigore per circa cento anni regolando il Regno d’Italia, proclamato con legge del  17 marzo 1861 (“Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi successori il titolo di Re d’Italia”), che  si era intanto formato con le annessioni, accompagnate da plebisciti, della Lombardia, Toscana, Emilia, Marche, Umbria  e del Regno delle Due Sicilie e che è stato  poi completato  con il Trentino, l’Alto Adige e il Friuli-Venezia Giulia  dopo la fine della Grande guerra con il trattato di Saint-Germain del settembre 1919. Continue reading

Comunicato stampa primarie PD a Todi:” I molti volti di un successo”

 

Lo straordinario afflusso di cittadini umbri (quasi 20000) e di quelli Tuderti (284! Quasi 4 volte quelli del 2014), che cogliamo l’occasione di ringraziare di cuore, ai seggi insediati per le Primarie Regionali di domenica 16 ci fa esprimere ovviamente una grande soddisfazione e non solo però per la significativa partecipazione.

Crediamo infatti che ciò sia stato il prodotto finale di molti fattori positivi messi in campo in una manifestazione che, lo ripetiamo con orgoglio, rappresenta un unicum di democrazia diretta nell’asfittico panorama nazionale: intanto siamo sicuri che rappresenti il frutto del dibattito aperto nel popolo dem su proposte politiche differenti, ambedue presentate e dibattute in loco con la massima correttezza e chiarezza; poi che esprima la esigenza di espressione unitaria del più ampio schieramento riformista, rappresentato dagli altri Partiti di centrosinistra ma anche dai Movimenti Associativi e Civici, rispetto al giudizio politico negativo sia sulla cialtroneria del governo nazionale sia sulla inefficienza di quello locale.

Chi ha frequentato, infatti, i seggi, aperti per 12 ore da una macchina organizzativa oltremodo efficiente, ha potuto constatare la crudezza dei pareri, delle opinioni, dei giudizi in tema dei cittadini venuti a votare.

Infine vogliamo rivolgere un affettuoso augurio di buon lavoro all’On. G Bocci che ha vinto la sfida elettorale contro l’On. W. Verini con oltre il 60% dei consensi ed alle elette ed agli eletti del PD Tuderte nella Assemblea Regionale.

Andrea Vannini – Segretario PD Todi

Comunicato Stampa : “CHE COLPA HANNO I BAMBINI ?”

 

Il centrodestra approva una modifica al regolamento sulle mense scolastiche definendo che “non verranno accolte le istanze di iscrizione ai servizi presentate da coloro che non dovessero avere saldato il pagamento dei pasti consumati dai propri figli nel precedente anno scolastico”.
A questa modifica, io e gli altri consiglieri di opposizione,  abbiamo votato contro.
Le ragioni che ho rappresentato nel corso del dibattito sono le seguenti.
Va premesso che condivido pienamente  l’amministrazione comunale quando si pone il problema di come recuperare le rette per le mense scolastiche non pagate ( l’ultimo dato è di circa 60 mila € ). Questo perché la qualità di un servizio che si occupa dell’alimentazione dei  nostri figli va tutelata, sostenuta e migliorata quotidianamente. I mancati introiti, pertanto, non consentono il perseguimento di questi obiettivi e vanno a discapito del servizio stesso.
Ovviamente va fatta una distinzione fondamentale tra chi non può pagare, perché incorre in oggettive e riscontrabili difficoltà economiche familiari e chi, invece, pensa di fare il furbo, approfittandone.
In questo secondo caso l’amministrazione comunale deve intervenire in maniera netta e senza indugi, per tutelare il servizio e chi, onestamente, magari con sacrificio, paga regolarmente.
Ma dove non condivido le scelte dell’amministrazione comunale?
Non iscrivere l’alunno, i cui genitori senza giustificazione non pagano, penalizza soprattutto l’alunno stesso, che del cattivo comportamento dei genitori è, a sua volta vittima. Questo determina una situazione in cui l’ente pubblico, per punire i genitori, in realtà, punisce i figli incolpevoli.
Non mi dilungo, tra l’altro, nella descrizione di quanto complessa possa essere, poi, la gestione di chi deve separare alunni che hanno accesso alla mensa e alunni che devono mangiare in uno spazio diverso o uscire da scuola per poi rientrare.  Continue reading

DONAZIONI SANGUE, AVIS UMBRIA FA IL PUNTO

 

‘Donate il plasma’, al via la campagna ‘Va di moda il giallo. Distinguiti’ con cui l’Avis invita gli italiani a donare il plasma, prezioso per la cura dell’emofilia, le immunoglobuline (come quelle antitetano) e l’albumina, impiegata in alcune patologie del fegato e dei reni e di altre patologie. Ogni anno più di 800mila chilogrammi di plasma vengono inviati alle aziende farmaceutiche per la produzione di medicinali insostituibili nella cura di molte malattie. Secondo un’indagine Ipsos, i due terzi degli italiani associa la parola plasma al mondo del sangue, ma non sa qual è la differenza dal donare il sangue intero.

Il lancio dell’iniziativa si è svolta giovedì 13 dicembre a Perugia in concomitanza con la presentazione dei dati del 2018 sulle donazioni di sangue in Umbria e dei calendari Barbanera dedicati all’Avis. Presenti in conferenza stampa Andrea Marchini, presidente di Avis regionale Umbria, e il vicepresidente Francesco Petrelli, Maria Pia Fanciulli, capo redattore dell’Editoriale Campi e Loretta Rapporti dell’Ufficio regionale scolastico.

“Oltre due terzi degli italiani – ha esordito Marchini – associano in prima battuta la parola plasma al mondo del sangue, mentre solo il 16 per cento al televisore. Buon segno, anche se poi ben 4 italiani su 5 non sanno qual è la differenza tra la donazione di sangue intero e quella di plasma”. A confermarlo un sondaggio che l’Associazione volontari italiane del sangue ha commissionato a Ipsos per lanciare la prima campagna nazionale per la promozione della donazione del plasma. “La quantità di plasma conferita dalle Regioni alle aziende di plasmaderivazione nel 2017, 830.254 chilogrammi – ha proseguito Marchini –, è stata complessivamente superiore all’obiettivo nazionale previsto di 816.606 chilogrammi. Tutte le Regioni hanno raggiunto gli obiettivi di produzione del plasma da destinare al frazionamento industriale a eccezione di Basilicata, Umbria e Valle d’Aosta. In Umbria, nei primi dieci mesi del 2018, l’azienda ospedaliera di Perugia si è fatto carico del 53 per cento delle attività di raccolta, mentre l’azienda ospedaliera di Terni per il 7 per cento, la Usl 1 per il 17 per cento e la Usl 2 per il 23 per cento.    Continue reading