POLEMICHE SUL TODI FESTIVAL ? ANCHE QUI TODI CIVICA AVEVA RAGIONE.

Continuano le polemiche sul festival. Un comunicato di Todi Civica


Le polemiche sul Todi festival lanciate dal PD di Todi, che lamenta una manifestazione sottotono, poco attrattiva ed incapace di coinvolgere la città, confermano quello che Todi Civica dice da anni e che aveva inserito nel proprio programma di Governo: chiudere l’esperienza del Festival e trovare nuove ed alternative formule. Un’idea, quella di Todi Civica, che ha trovato sempre la contrarietà del Centrosinistra e di parte del centrodestra, all’interno del cui schieramento, alcune forze politiche, contrarie alla prosecuzione dell’esperienza Festival, si sono poi “ricredute” dando il loro sostegno. La valutazione di Todi Civica in questi anni non è stata mai rivolta alla qualità dell’offerta artistica, né,  tanto meno alla capacità dei sui direttori, verso i quali nutriamo stima e dei quale abbiamo sempre rispettato  l’indiscutibile impegno. Non ci uniamo pertanto  alle critiche sulle scelte e sui risultati, se esse coinvolgono la direzione del Festival, che, ricordiamo, fu indicata dall’amministrazione di centrosinistra e poi confermata da quella di centrodestra.
Il punto, per noi, rimane sempre lo stesso.  : la formula del Festival ormai, non riesce più trainare, coinvolgere, emozionare la città di Todi, come accadeva negli anni passati e va cambiata. Questo distacco, la distanza ormai incolmabile fra la città e l’ evento non può che pesare anche sui risultati. Trascinare la città in polemiche che lasciano il tempo che trovano, nella valutazione di dati e rassegne stampa che hanno sempre un valore opinabile, non serve a Todi, non serve al suo rilancio. Si prenda atto di quanto Todi Civica afferma da anni e si apra una riflessione seria sul futuro della nostra città e del suo Festival.
Todi Civica

Un festival può portare molto ad una città.

Una analisi accurata e fortemente critica di Andrea Vannini, per il PD tuderte.

Eugenio Guarducci Direttore artistico di Todi Festival

Andrea Vannini

Nel caso di Todi, con oltre trenta edizioni, il Festival ha costituito un elemento primario nella costruzione dell’immagine recente, nazionale e internazionale, del territorio.

Si può certo scegliere di non avere un festival, ma a patto di avere altri elementi forti di quella stessa costruzione.

La precedente Amministrazione, nel 2013, riportò il Todifestival sotto la direzione artistica del suo ideatore, Silvano Spada. Dal passato appena ereditato non emergevano altri elementi forti di promozione e cultura per la città e interromperlo avrebbe comportato un grave rischio.
Si scelse di riportarlo alla sua vocazione iniziale, sapendo che nel frattempo molte cose erano cambiate.
Fu una bella iniziativa di investimento artistico-culturale che riportò lo storico evento a livelli di attenzione, con una buona promozione della Città sui social media e sulla stampa nazionale.

Dopo tre edizioni, Spada scelse di lasciare la direzione, per lanciare una fase nuova del Festival, guidata dall’attuale direttore.

Il 2016 fu il banco di prova, con collaborazioni importanti, come quella con il Roma Europa Festival, che sicuramente avrebbero potuto favorire una nuova strada di successo negli anni a venire.

Nel 2017 la nuova amministrazione arrivò al termine di una campagna elettorale spesa ad invocare la chiusura del Festival.

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Il Todi Festival si dimentica dell’anniversario della morte di Pupella Maggio

Roberto De Vivo per Todi Civica: duro giudizio sul festival e sull’assessore Ranchicchio.

Pupella Maggio

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Si può parlare di disattenzione o di incapacità? Lascia perplessi e stupiti che la XXXIII esima edizione del Todi Festival si sia completamente dimenticata del ventennale della scomparsa di Pupella Maggio, avvenuta nel dicembre del 1999. Non solo il direttore artistico Eugenio Guarducci ci sembra non conosca minimamente la storia del festival, ma addirittura l’assessore alla cultura Claudio Ranchicchio dovrebbe dimettersi per questa negligenza! Pupella Maggio, una delle più grandi attrici del teatro italiano, particolarmente legata a Todi e al Festival negli ultimi anni della sua vita, tanto da viverci, meritava di essere ricordata. E ricordata proprio durante quel festival che lei amava e sosteneva.

Era sufficiente ripercorrere la sua carriere e le sue apparizioni teatrali a Todi, magari invitando Silvano Spada che a Todi portò e con il quale era legata da profonda amicizia. Comprendiamo forse Eugenio Guarducci, imprenditore che gestisce il Todi Festival utile come biglietto da visita per altre iniziative. Ma l’assessore alla cultura Claudio Ranchicchio, anziché pensare ai selfie, alle innaugurazioni, alla sua immagine sarebbe bene che con un sussulto di coraggio desse le sue dimissioni. Vedremo se altri porranno il problema. E la Lega e Casapound che fino a un anno fa avevano sparato a palle contro il festival per poi tacere ordinatamente, ora che diranno? A proposito: i premi alla carriera che Pupella Maggio aveva donato a Todi sono stati ritrovati? L’assessore alla cultura aveva garantito il massimo impegno, ma poi come sempre si scorda…

Roberto De Vivo

Todi Civica

Todi Festival: il consuntivo

La conferenza stampa conclusiva: Sindaco, Eugenio Guarducci, Assessore Ranchicchio e Daniela De Paolis.

Una conferenza stampa in un clima di grande soddisfazione per il Todi Festival. Il Sindaco Ruggiano ha esordito ricordando la presenza dell’evento in molti quotidiani a livello nazionale (oltre novecento pagine di rassegna stampa) e le costanti citazioni nelle più prestigiose reti televisive, con il risultato di rafforzare l’immagine di Todi come Città della Cultura. Ha poi ricordato come dal 10 agosto al primo settembre alberghi e strutture di ospitalità siano stati al completo, segno questo della presenza a Todi di un pubblico numeroso e qualificato. Ha infine posto un problema di rilievo: la necessità di programmare un progetto triennale, con relativo incarico ad Eugenio Guarducci, sia per consentire l’elaborazione di un programma di ampio respiro e sempre più qualificato, sia per poter accedere a finanziamenti statali.

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Ti faccio un drone così!

Criptico ma efficace il nostro osservatore. Ma chi sono i droni? Forse allude a qualche personaggio politico? Vediamo chi indovina. La redazione qualche ipotesi l’ha faticosamente elaborata.

Una volta c’erano solo i piccioni quassù, tra il campanile di S. Fortunato ed il mio abbaino. E ci sono ancora con il tradizionale corredo in agguato di poiane e cornacchie ma anche di un nuovissimo insidioso strumento figlio della tecnologia: i Droni.

Se ne aggirano nel cielo terzo (e anche secondo) di ogni tipo, colore e dimensione, svolanti svalvolati ad ogni ora del giorno e della notte, silenziosi quanto basta. Tanti, così tanti che inizio a selezionarli, un po’ per abitudine ed un po’ per curiosità: uno, grande come un comodino malfatto, insegne locali al vento, si aggira stordito sopra alle zone infestate da erba alta (leggenda metropolitana vuole che vi si sia perso proprio quello che, per mandato del popolo, la doveva tagliare); ed un altro, con l’aria di chi non sa bene cosa stia a fare, sopra i pali della luce, da tenere qui a Todi sempre tutti tirati a lucido perché c’è il Solito che li saluta uno per uno tutti i giorni.

Ma le new entry sono altre 2, anzi no, son 3, cavolo! Eccoli proprio adesso. Toh! Uno, da solo, viene chiaramente da Marsciano, inputta (da’ e riceve input, eh!) sopra all’Insieme localistico di Porta Perugina, si sofferma beato sopra la Cattedrale dove soffia cori angelici (se non li dove?).

Ben più teatrali (d’altra parte anche a TodiFestival ormai fanno solo i monologhi) gli altri 2: prima diversamente volanti, ora si danno di pancia come per il cinque, poi si son congiunti di spalla come i moduli lunari e ballano facendo ampi archi, tutti sversando stranamente a destra e sopra le dipendenze comunali e regionali. Dice che li hanno visti anche spesso a cena insieme in quei posti serviti da automi ma io non ci credo.

L’Osservatore Tuderte dall’Osservatorio (e sennò da dove?).

SUL PUNTO NASCITA DI PANTALLA LA LEGA PROVA A STRUMENTALIZZARE MA RUGGIANO SI SMARCA.

Il comunicato del gruppo consiliare PD


Ieri presso l’Ospedale della Media Valle del Tevere si è svolto il Consiglio comunale aperto convocato per discutere delle prospettive dell’ospedale e del suo punto nascita. Oltre agli operatori della sanità e ai dirigenti dell’azienda USL Umbria 1, hanno partecipato rappresentanti della Regione dell’Umbria, Il Presidente della Giunta Regionale Fabio Paparelli e Sindaci, assessori e consiglieri degli 8 Comuni della MVT. Nutrita anche la partecipazione di organizzazioni sindacali e associazioni del territorio.La riunione si è svolta in un clima di consapevolezza del valore del ruolo e della funzione dell’Ospedale della MVT e della necessità di preservarne l’integrità nei suoi servizi essenziali, come il Punto Nascita. In quasi tutti gli interventi è prevalso l’interesse e l’impegno alla collaborazione istituzionale per la salvaguardia dei servizi sanitari e distrettuali e per il loro potenziamento. Purtroppo i rappresentanti della Lega si sono contraddistinti per interventi di propaganda politica che, oltre a contraddire l’impegno ad una discussione seria e aperta ai contributi di tutti, che anche il Sindaco di Todi aveva auspicato in apertura di seduta, non ha portato alcun contributo positivo alla discussione.Antonino Ruggiano si è però smarcato dal tentativo della Lega di strumentalizzare le questioni legate alla garanzia dei servizi a favore dei cittadini di Todi e della MVT e ha raccolto l’invito venuto, in particolare, dai Sindaci di centro sinistra e dai Gruppi Consiliari del Partito Democratico di costruire  un’azione condivisa da tutti i rappresentanti istituzionali degli otto comuni del comprensorio.Ne prendiamo atto positivamente visto che, noi del Gruppo Consiliare del PD di Todi al Consiglio Aperto sull’ospedale, abbiamo presentato un ordine del giorno, che sarà presentato da tutti I gruppi del PD e del centrosinistra in tutti i Consigli comunali del comprensorio e che, dopo aver evidenziato gli aspetti positivi delle politiche sanitarie nel nostro territorio, le criticità e le proposte che sono in campo per superarle, impegna i Sindaci affinché si attivino presso il Ministero della Salute, a sostegno dell’iniziativa della Regione dell’Umbria per la revisione di criteri nazionali di qualità dei punti nascita e sia istituito un tavolo paritetico di coordinamento territoriale, costituito dai sindaci, dai responsabili delle strutture ospedaliere e del territorio e da tecnici esperti in materia i sanità per monitorare le criticità che possono verificarsi nell’ attuazione delle politiche sanitarie regionali a livello locale e raccogliere le proposte migliorative che possono venire dagli operatori impegnati direttamente nell’ erogazione dei servizi.Gruppo consiliare Partito Democratico Todi
Di seguito il testo dell’ordine del giorno depositato:

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l’Ospedale di Todi: la difesa di Andrea Vannini

Riportiamo l’intervento del Consigliere Comunale Vannini nell’assemblea del 31 agosto.

Ho avuto più occasioni, dolorose, di dover accedere per bisogni sanitari acuti e cronici della mia famiglia a questo Presidio Ospedaliero ed ho sempre riscontrato puntualità, efficienza ed efficacia nelle prestazioni assistenziali ed anche, il che non guasta mai in queste situazioni di difficoltà, grande disponibilità umana del personale. E perciò dico Grazie. Grazie a tutto il Personale.

Mi preme subito dire che questo non è il tempo né il posto per disquisire solo di fatti politici, anzi, poiché si tratta di un dibattito che riguarda la nostra salute, penso ci si possa e ci si debba esimere da feroci dispute politiche e che, al contrario, si debba dare un contributo a lavorare senza paraocchi, senza preconcetti né pregiudizi politici, ma con la voglia di confrontarsi a viso aperto, portando ciascuno di noi una piccola pietra non per ricostruire nulla poiché ciò che abbiamo a disposizione è già molto ma semplicemente per metterlo in grado di funzionare più compiutamente.

E lavorare senza paraocchi significa in primo luogo dare il proprio modesto contributo perché da oggi possa ripartire un programma per il futuro del nostro Ospedale. 

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Le elezioni anticipate e i precedenti risultati elettorali in Umbria.

Prosegue lo studio del dott. Alfonso Gentili

A seguito delle dimissioni volontarie dell’ex Presidente della Regione Umbria divenute definitive in data 28 maggio 2019 e del conseguente scioglimento dell’Assemblea legislativa (ex Consiglio regionale) nella medesima data, la X legislatura regionale non è riuscita, per la prima volta dall’istituzione dell’ente Regione, a raggiungere la sua naturale scadenza.  Con D.P.G.R. n. 40 dell’8 agosto, pubblicato nel B.U.R. n. 41 del giorno successivo, sono state indette le elezioni convocando il corpo elettoralenella giornata di domenica 27 ottobre 2019 per l’elezione del Presidente della Giunta regionale e dell’Assemblea legislativa dell’Umbria. I Sindaci dei comuni della Regione ne daranno comunicazione mediante appositi manifesti di convocazione dei comizi elettorali che saranno affissi il giorno 12 settembre. Le liste dei candidati dovranno essere presentate all’Ufficio unico circoscrizionale presso il Tribunale di Perugia, quale capoluogo della Regione, dalle ore  8 del 27 settembre alle ore 12 del 28 settembre p.v. .

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Presentazione del libroMargherita Sarfatti. Più di Massimo Mattioli


Un pamphlet biografico su un intrigante personaggio: intellettualeprecocissima, fervente socialista e femminista,
SABATO 31 agosto 2019, ore 18
Sala del Consiglio, TODI

Marco Grondona: il ricordo del Partito Democratico di Todi


La notizia della scomparsa di Marco Grondona ci addolora e ci lascia orfani di una persona di grande cultura, che amava Todi, la sua città natale, da cui non si era mai allontanato del tutto.

E’ stato anzi, negli anni, proseguendo e tenendo viva la memoria del padre Carlo, un cultore della storia cittadina e dei suoi tesori d’arte, che ha cercato di rendere fruibili a cittadini e turisti con la pubblicazione della famosa guida “Todi: guida storica ed artistica”.

E’ rimasto un protagonista della vita culturale cittadina a cui ha sempre partecipato, in maniera autonoma ed originale, con l’intento di far crescere nella comunità l’amore per la conoscenza della musica e per il piacere di ascoltarla. Ricordiamo le serate trascorse nella sua casa per la rassegna “Musica in Giardino”, che si è svolta per alcuni anni nell’ambito di Todi Festival, o la volta in cui il suo terrazzo divenne palcoscenico per i concerti di “Musica dal Cielo” in occasione di un’edizione della Festa Europea della Musica.

Attivo nella vita democratica di Todi è ancora vivo il ricordo della sua tenace e alta difesa da iniziative incaute di un bene architettonico fondamentale della città, come il tempio di S. Maria della Consolazione, e la sua capacità di coinvolgere nelle iniziative di tutela di quel bene prezioso grandi personalità della cultura del Paese.

Amante della storia della sua città e dell’Umbria svolgeva, in collaborazione con diversi insegnanti delle scuole di Todi, un’attività divulgativa sul patrimonio culturale di Todi suscitando attenzione e passione.

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