La Disfida: concerto di San Fortunato.

Venerdì 9 ottobre ore 18.

Scuole elementari e Comune:GIORNATE DELLA GENTILEZZA

Per favorire lo svilupparsi di una cultura che punta sulla gentilezza, sulla gratitudine e il perdono ma anche sulla collaborazione tra studenti.

Il più piccolo atto di gentilezza vale più della più grande intenzione”. Questa frase, di Kahlil Gibran, accompagna la “panchina della gentilezza”, che è soltanto uno dei segni tangibili, frutto della partecipazione del Comune di Todi per il terzo anno consecutivo alle Giornate della gentilezza, a cui hanno aderito le scuole primarie del comune e durante le quali sono state organizzate delle attività volte a favorire lo svilupparsi di una cultura che punta sulla gentilezza, sulla gratitudine e il perdono ma anche sulla collaborazione tra studenti.

Oltre a queste attività, saranno posti a scuola i “cestini della gentilezza”, dove la solidarietà sarà protagonista e dove ciascuno potrà donare generi alimentari che saranno a disposizione di chi ne ha necessita, sviluppando così una sensibilità per le esigenze della parte più vulnerabile della nostra comunità e favorendo l’altruismo e la generosità, ma anche la possibilità di sperimentare la gioia del prendersi cura degli altri.

Per rendere concreto l’impegno e la diffusione di queste buone pratiche, i bambini della scuola primaria di Portafratta, Ponterio e Collevalenza si divertiranno a dipingere una panchina di colore viola, tinta che è stata identificata dall’Associazione Cor et Amor  – che organizza le giornate della gentilezza e coordina la rete nazionale degli assessori alla gentilezza, di cui Todi è il primo Comune in Umbria a dotarsi – come colore della gentilezza perché a livello psichico rappresenta il colore della trasformazione e della ricerca costante di un nuovo stato e di nuovi equilibri.

La panchina della gentilezza avrà una funzione simbolica e decorativa ma ha anche attiva. E’ stata pensata infatti per favorire il dialogo tra i cittadini e l’instaurarsi di relazioni.

Ma in concreto che cosa si può fare sulla panchina della gentilezza?

Ci si può perdonare, lasciare il posto a chi si è fatto male, ritrovarsi, fare un regalo, suonare, darsi appuntamento, leggere, ridere insieme, aiutarsi nelle difficoltà e tanti altri gesti gentili che mirano ad un cambiamento culturale che punta sulla positività dello stare insieme, dell’essere empatici e altruisti.

Quando l’emergenza sanitaria sarà terminata, la panchina potrà accogliere anche tanti abbracci, segno evidente dell’affetto, della solidarietà, dell’accoglienza che accomuna le persone.

 “La frase che abbiamo scelto per la panchina esprime perfettamente questo concetto – spiega l’assessore Alessia Marta – In questo particolare momento in cui i nostri figli si trovano ad affrontare una realtà scolastica con molti limiti dal punto di vista dei rapporti umani, questa iniziativa, per la quale ringrazio la dirigente scolastica e le insegnanti che hanno aderito con grande entusiasmo, vuole mantenere viva l’attenzione per gli altri e scongiurare l’apatia e la mancanza di coinvolgimento emotivo”.

Todi – Costruiamo il Domani: Uniamo le Forze.

Intervento di Daniele Polverini candidato alla segreteria PD di Todi.

Stiamo vivendo un momento difficile e unico, sotto tanti punti di vista; nella nostra Todi abbiamo bisogno di programmare in maniera seria e costruttiva un’ alternativa all’attuale maggioranza che sappia guardare al futuro e pronta a dare risposte e soluzioni ai tanti problemi della nostra città.Dopo tre anni di amministrazione della destra, abbiamo ben chiara la cattiva gestione e gli errori commessi che stiamo subendo direttamente, dalle promesse della campagna elettorale non mantenute ai problemi dal Centro Storico ormai ridotto a luogo “privato”, dal nostro Ospedale alle difficoltà di tanti commercianti ad una pianificazione strutturale ed efficiente  delle scuole.È necessario quindi, per una chiara ripresa dello sviluppo della comunità Tuderte, allontanare dall’ Amministrazione Comunale questa destra populista pericolosamente inefficiente nelle ormai prossime elezioni a Todi. È fondamentale il nostro impegno per costruire una coalizione riformista capace di delineare, nelle unità di intenti ma anche nelle differenze, un Programma alternativo di lungo periodo, con più progetti operativi da attuare, condivisi, nei vari campi della vita cittadina.Insomma una coalizione ampia di tutti quei Partiti che, anche con le proprie e diverse sensibilità,  esprimono posizioni contrarie alle scelte sovraniste.Questo nuovo percorso dovrà includere, e non solo nella fase elaborativa ma anche attuativa, tutte le Associazioni dei Cittadini che si sono mobilitate per il bene della Città e si mobilitano su temi di fondamentale importanza per tutti noi.In questi tre anni, in maniera sempre più importante, abbiamo già avuto modo di unirci e mobilitarci: lavoriamo per costruire.In questo sforzo, non facile certamente ma indispensabile, per ritornare ad avere una Todi in cui lo sviluppo e l’ innovazione siano centrali, occorrerà da parte di tutti bandire ogni preclusivo preconcetto: noi siamo dell’idea, data l’importanza della posta in gioco che sarà necessaria una apertura di credito, un’alleanza riformista, di buon senso e di analisi a tutto campo.Mettiamo tutto il nostro impegno a disposizione per tornare ad essere protagonisti.

Daniele Polverini, candidato alla Segreteria del Partito Democratico di Todi

OSPEDALE DI PANTALLA: UNA BUONA NOTIZIA: riapre la chirurgia 24H.

MA TANTE COSE ANCORA DA FARE E LA NECESSITA’ DI EVITARE TRIONFALISMI DI DUBBIO GUSTO! Comunicato del PD di Todi

Come Partito Democratico di Todi accogliamo con estrema soddisfazione la notizia, comunicata dall’assessore regionale Coletto ai sindaci della Media Valle del Tevere, che la USL Umbria 1, a partire dal 5 ottobre, garantirà nell’Ospedale di Pantalla l’ attività chirurgica ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette. Al contempo, visti i disagi patiti in questi lunghi mesi da sessantamila persone, sballottate in giro per l’Umbria anche in situazioni di salute piuttosto gravi, eviteremmo proclami trionfalistici in merito, come se questo innegabile passo in avanti possa essere considerato definitivo e risolutivo o, peggio ancora, una gentile concessione di qualche sovrano illuminato ai propri sudditi.

La riapertura integrale di un servizio nodale come quello della chirurgia è il MINIMO che si potesse fare dopo mesi e mesi di prese in giro e di sostanziale chiusura del nostro nosocomio comprensoriale, poiché, senza il reparto sopra citato pienamente operativo e funzionante, viene meno la stessa idea di ospedale. Stiamo parlando di un servizio esistente, conquistato con molti sacrifici e finanziato dalla collettività, del quale gli abitanti della Media Valle del Tevere sono stati privati per mesi, tra silenzi politici ed inerzie amministrative intollerabili. Non siamo niente altro che a metà strada rispetto all’obiettivo di riavere l’Ospedale di Pantalla nelle stesse condizioni in cui si trovava precedentemente all’emergenza Covid. Manca ancora la riattivazione del Punto Nascita, quella di numerosi servizi ambulatoriali nonché il ritorno di numerose strumentazioni tecniche e professionalità umane, collocate attualmente in altri presidi sanitari umbri. Se, come sembra, si sta (troppo) lentamente tornando ad una parvenza di normalità, crediamo anche che ciò sia stato reso possibile dal lavoro informativo dei due comitati sorti in difesa del nostro ospedale e delle forze politiche e civiche che, negli ultimi tempi, hanno gettato luce su questa pagina indecorosa della gestione leghista della sanità umbra.

Continueremo a vigilare, quindi.

Continueremo a vigilare sul ritorno alla normalità, che auspichiamo possa essere il più celere possibile.

Continueremo a vigilare su come la Regione intenderà spendere le risorse per rafforzare il nostro sistema sanitario, facendo notare che gli atti presentati finora non vedono l’Ospedale di Pantalla come destinatario di alcun finanziamento.

Continueremo a vigilare sul diritto alla salute e sulla sanità pubblica.

Partito Democratico Todi

La mostra di Pepper: Venerdì 2 l’inaugurazione.

Il Comitato per l’Ospedale, a Marsciano, si incontra con sindaco e Consiglio Comunale

Il comunicato del comitato. Necessario l’impegno diretto dei sindaci e degli Enti locali.

Come cittadini che hanno a cuore il futuro dell’Ospedale della Media Valle del Tevere ci siamo recati davanti al Comune di Marsciano, in quanto vi era convocato il Consiglio Comunale.
Tramite alcuni Consiglieri abbiamo chiesto di essere ricevuti per esporre alla Sindaco ed all’ intero Consiglio le nostre preoccupazioni in merito all’ evolversi della situazione del nostro nosocomio.
La Sindaco e l’intero Consiglio hanno accettato d’incontrare una ridotta delegazione sospendendo per 15 minuti l’attività consigliare.
Ricevuti, abbiamo esposto tutte le nostre preoccupazioni in merito, a cominciare dalle ultime notizie che, seppure debbano essere ratificate dalla Giunta Regionale, vedono il nostro ospedale escluso da Presidio Covid 19, come è stato fino ad ora, cosa che ci rassicura, in quanto non ne aveva nemmeno i requisiti per esserlo, e, a quanto confermato dalla Sindaco Mele, il Presidio verrà spostato negli ospedali di Città di Castello e Foligno.
La cosa come dicevamo, ci rassicura da una parte, ma dall’altra fa aumentare le nostre preoccupazioni e, a quanto ci è stato detto, anche delle Amministrazioni Comunali interessate, perché ad oggi, non risultano essere state prese delle decisioni rassicuranti in merito al futuro dell’Ospedale di Pantalla, ma anzi le notizie che giungono indicano sempre di più che si va verso una smobilitazione dei servizi ospedalieri e del personale stesso.
Tutto ciò fa aumentare la nostra apprensione e, a quanto sembra, anche quella delle Amministrazioni Comunali, le quali hanno chiesto un urgente incontro all’Ass. Coletto, dal momento che, ad oggi, alle rassicurazioni, non sono seguiti atti concreti inerenti la riapertura totale dei reparti e la riattivazione di tutte le funzioni necessarie a far tornare l’ospedale in piena efficienza.
La Sindaca Mele ci ha altresì sollecitato ad intraprendere altre strade di protesta, ritenendo che il rivolgersi alle Amministrazioni Locali sia errato in quanto le decisioni vengono prese in Regione.
Pur non condividendo l’interpretazione, in quanto riteniamo il ruolo dei Sindaci e delle Amministrazioni determinante per una felice soluzione del problema, abbiamo fatto presente che stiamo preparando una manifestazione da svolgere proprio a Perugia, davanti la sede della Regione Umbria, per sollecitare una scelta ponderata riguardo la futura riattivazione dell’unico servizio sanitario della MVT. Abbiamo anche fatto presente che qualora a tali richieste non dovessero ricevere le dovute e necessarie risposte, nulla toglie che non si ricorra a dimostrazioni più eclatanti e di grande rilevanza a livello regionale e/o nazionale.

TODI CITTA’ CARDIOPROTETTA: UN’ALTRA PROMESSA NON MANTENUTA.

I 5 Stelle tuderti , con un loro comunicato, segnalano la inadempienza.


A Marzo dell’anno scorso l’Amministrazione comunale si impegnò nel portare avanti il progetto di Todi Città Cardioprotetta, un programma che prevedeva il posizionamento di defibrillatori salvavita in punti nevralgici della città: Piazza del Popolo, Piazzale della Consolazione, Porta Romana, Parcheggio di Porta Orvietana, Parcheggio della Scuola Cocchi-Aosta e presso le sedi del Liceo Statale Jacopone da Todi, in via Roma e in Largo San Martino I.Fu anche garantito, attraverso i mezzi stampa, che lo stesso sarebbe stato ultimato entro Settembre 2019 ma ad oggi, ad un anno di distanza, di defibrillatori non se ne vedono l’ombra.Come MoVimento Tuderti 5 Stelle rilevammo allora e denunciamo oggi l’ennesimo pasticcio del Comune.Segnaliamo come l’attuale Sindaco e la Sua Giunta, anche con il supporto di molte Associazioni che si sono rese disponibili ad aiutare il progetto attraverso la donazione spontanea di defibrillatori, non siano stati in grado di portare avanti un programma di salvaguardia della cittadinanza, la stessa che li ha eletti.I dati sulle malattie cardiovascolari, la prima causa di morte in assoluto in Umbria, in Italia, in Europa ed in tutto il mondo industrializzato, sono ben noti a tutti.Pur tuttavia nei punti nei quali si sarebbe dovuto installare un defibrillatore non c’è nulla.Todi è una città ad alta attrazione turistica, conosciuta in tutto il mondo. Cosa succederebbe se qualcuno, tuderte o turista, dovesse necessitare di un defibrillatore? Siamo sicuri che il Servizio di Emergenza Nazionale 118, lo stesso che in questo periodo sembra essere in difficoltà a seguito di scelte incomprensibili della Regione, possa garantire tempi più rapidi rispetto al passante che accompagna l’ipotetico paziente?IndietroAvanti                  Azioni                 Elimina                                      Non lettoSpam                                                       Aggiungi                                                       Inviati                                                Componi

Congresso PD: la candidatura di Umberto Magni

Il comunicato stampa che annuncia la candidatura a segretario comunale di Todi.


QUALCOSA DI DIVERSO, NON DI “NUOVO”. UNA SFIDA COLLETTIVA. PER TODI, NON PER ALTRO: ECCO PERCHÉ MI CANDIDO A SEGRETARIO DEL PARTITO DEMOCRATICO.
Oggi, alle ore 18, scadevano i termini per avanzare le candidature ai prossimi congressi comunali del Partito Democratico dell’Umbria. Dopo le sollecitazioni di un corposo numero di iscritti, ho deciso di candidarmi alla carica di Segretario comunale di Todi.Con spirito di unitarietà ed umiltà, ho intenzione di costruire una proposta in grado di ridare forza ed incisività al Partito Democratico cittadino e riconnetterlo con i bisogni autentici della società tuderte.Un Partito Democratico che possa fungere da lievito per la messa in campo di una solida alternativa progressista e civica, la più inclusiva possibile, in grado di sconfiggere il malgoverno della destra.Una sfida non semplice, ma che l’urgenza della realtà ci impone di cogliere. Trattasi di una sfida collettiva – la politica, forse lo si è dimenticato troppo ultimamente, o è senso del collettivo o non è – che ci obbliga ad abbandonare la vanità dell’io, i rancori del passato, le guerre tra cordate e i posizionamenti tattici che paralizzano ogni possibile alternativa.Serve uno sforzo comune di serietà e compattezza per sviluppare due prospettive fortemente intrecciate tra di loro: ridare respiro e vita al Partito Democratico di Todi e, parallelamente, cominciare un intenso lavoro programmatico e di ascolto per costruire la coalizione progressista e civica da schierare alle prossime amministrative, mettendo in connessione i partiti del centrosinistra, le liste civiche, il mondo dell’associazionismo oltre i partiti e le singole personalità che, in questi ultimi anni, non hanno ceduto al sonno della ragione ed al conformismo intellettuale di fronte alle aberrazioni realizzate dalla destra cittadina. Senza alcuna arroganza o pretesa di autosufficienza La crisi sociale che stiamo vivendo ormai da molti anni – ovviamente acutizzatasi con l’esplosione dell’emergenza pandemica –  ci indica che anche il nostro contesto cittadino è segnato da enormi sofferenze: crollo demografico, emigrazione giovanile etc. A questo una forza autenticamente di sinistra e progressista si deve applicare con decisione e premura, andando incontro ai bisogni reali delle persone e bonificando un dibattito pubblico intossicato dalle parole d’ordine della destra, che si risolvono sempre e comunque nella sopraffazione del più forte sul più debole.A poco servono i soliti appello al “nuovo”, se dietro di essi si celano i vecchi meccanismi di tutela dello status quo. A poco servono i continui inni al “riformismo”, se non si comprende che il riformismo non è un posizionamento tattico, ma la capacità di incidere sulla società per migliorare le condizioni di vita delle persone. A poco serve declamare i “diritti civili”, se sfugge che l’unico modo possibile di uscire dalla crisi che ci attanaglia è rimarcare il nesso inscindibile tra diritti civili e diritti sociali, in tempi di disuguaglianze imperanti.La politica è analisi, cultura, radicamento sociale, connessione sentimentale, serietà ed empatia. Ed è con questa direzione di senso che intenderei svolgere il mandato di segretario comunale.D’altronde, per citare un gigante della politica che ci lascava esattamente cinque anni fa, Pietro Ingrao, “se parliamo di fare il possibile, sono capaci tutti. Il compito della politica è pensare l’impossibile. Solo se pensi l’impossibile hai la misura di quello che puoi cambiare.”

A Liv Ferracchiati la menzione speciale della Biennale Teatro 2020

La motivazione della giuria internazionale:
per aver reso attuale il repertorio nel modo più intelligente possibile

Liv Ferracchiati affronta in modo semplice, ma convincente e toccante, il protagonista di un testo classico con i suoi propri pensieri autobiografici come lettore della storia.
Nell’indagare i personaggi e le loro motivazioni da un punto di vista attuale, emerge un testo nuovo che non solo Mette in discussione il ruolo del testo classico nel teatro di oggi, ma libera i personaggi dalla prigionia del nella quale sono stati creati
Liv Ferracchiati non è soltanto autore e regista dello spettacolo. Interpreta anche la figura di un nuovo personaggio, il Lettore del testo, con una tale straordinaria è dedicata autenticità che come personaggio diventa essenziale per il successo dell’opera, imposta un dialogo ironico e illuminante tra sé stesso e l’autore russo.
Nell’eliminare alcuni personaggi maschili e mettendo invece quattro donne al centro della scena, gli spettatori del 2020, che potrebbero trovare antiquata la politica sessuale e di genere di Cechov, possono immediatamente ritrovarsi nei commenti satirici e imperturbabili del lettore su ciò che accade in scena. E’ ovviamente un valore aggiunto al fatto che sia anche attore straordinario.
Quindi la Menzione speciale della Biennale, teatro 2020, va al Liv Ferracchiati per aver reso attuale il repertorio nel modo più intelligente possibile: non solo rendendolo attuale ma avviando anche una riflessione che parte dal qui e ora, gettando una nuova luce su ciò che dobbiamo fare per vivere una vita significativa, come dobbiamo relazionarci con il mondo, come dobbiamo agire. Tutte questioni che oggi sono urgenti.
Grazie Liv

Congresso del PD di Todi: la candidatura di Daniele Polverini.

IL MIO IMPEGNO PER UN NUOVO PROGETTO E UNA NUOVA VISIONE: MI CANDIDO A SEGRETARIO DEL PD DI TODI

Nel presentare per il Congresso Comunale la mia candidatura alla guida del PD di Todi, voglio intanto ringraziare tutte le Democratiche ed i Democratici, con i quali in questi anni difficili abbiamo lavorato insieme e che mi hanno fortemente sollecitato su questa impegnativa scelta.

In questo mese entrerà nel vivo il nostro Congresso Regionale che deve imprimere una forte ristrutturazione funzionale al Partito Umbro, un progetto costituente nella riconferma riformista della nostra tradizione dei valori e principi soprattutto sui diritti civili, sociali, la difesa del lavoro, la scuola, lo sviluppo economico ed alla promozione della eguaglianza, della accoglienza unita alla solidarietà, di una pace coniugata alla sicurezza, che sono e rimarranno i cardini della nostra formazione. Tutto ciò unito a progetti di lavoro di stampo riformatore (che significa anche, oltre che innovare, perseguire con costanza e tenacia gli obiettivi strategici) capaci di garantire una sempre maggiore qualità della vita nella nostra amata Umbria.

Continue reading