È giunto il tempo, a Todi, di intervenire con fermezza e decisione.

Il Consigliere PD Andrea Vannini sulla situazione di Todi e sul congresso imminente del PD.


Dico sul serio. 

Da parte di tutti quelli che vogliono lavorare contro una amministrazione in colpevole ritardo su tutto.

In Città si perpetuano scelte pochissimo sensate e per nulla condivise con i cittadini, come per il Centro Storico, dove centomila euro sono stati gettati al vento (per dei paletti e un semaforo!) senza che compaia la benché minima presenza di un arredo urbano di qualità e di un progetto culturale degno di questo nome.

Un niente di niente, targato però da una sottomissione irresponsabile alle volontà regionali, che ha fatto portare via dall’Ospedale di Pantalla servizi sanitari essenziali con enormi disagi per la cittadinanza; e da una noncuranza arrogante per lo stato delle frazioni che, abbandonate a se stesse, continuano ad avere gravi problemi.

Neanche l’evenienza drammatica del Coronavirus, peraltro, è servita a svegliare il corpo dormiente della maggioranza: a tal proposito avevo proposto una Commissione ad hoc per costruire un Progetto di sviluppo futuro ma non c’è stato, al solito, nulla da fare.

Ora, in Ottobre è arrivato il momento del Congresso del mio Partito, da me sempre auspicato: mi auguro non solo che sia davvero un volano per ripartire con forza magari con un volto nuovo come segretario ed una segreteria veramente rappresentativa, ma anche che funzioni  come positiva contingenza per costruire finalmente la Casa di tutti coloro che vogliono mandare a casa questa Amministrazione Comunale.

Togliamo di mezzo le antiche divisioni, le vecchie logiche di appartenenza e le suggestioni negative ed uniamoci, ascoltando insieme le organizzazioni, gli ambienti sociali e produttivi, le associazioni dei cittadini, le realtà innovative e produttive. Costruiamo, o meglio iniziamo a costruire, una Alternativa, un Progetto solido per la Guida della Città.

NOI, L’INSIEME DELLE FORZE DI OPPOSIZIONE UNITE, CE LA POSSIAMO FARE!

Andrea Vannini – Consigliere Comunale Pd Todi 

LENTAMENTE MUORE L’OSPEDALE DI PANTALLA, TRA SILENZI E COMPLICITÀ

Per il PD di Todi interviene Umberto Magni: i ”sindaci espressione della destra fanno spallucce ”

Continua a tamburo battente e senza alcuna soluzione di continuità l’opera di disinformazione delle forze politiche che sostengono la Giunta Tesei sull’Ospedale della Media Valle del Tevere. Un’opera che, per la sua scientifica grossolanità, ricorda la propaganda goebbelsiana o la “disinformatia” sovietica della più grigia epoca staliniana.

La Lega, avendo ormai totalmente egemonizzato la destra umbra ed essendo il partito deputato – mediante la mirabile opera del proconsole veneto Coletto – a dettare le linee di indirizzo in ambito sanitario, è molto attiva in questo frangente. In particolare, coi suoi autorevoli esponenti che siedono in Consiglio Regionale e che (almeno in teoria) dovrebbero difendere gli interessi della comunità territoriale che li ha largamente votati, ha messo in atto una subdola campagna mediatica finalizzata a spacciare la riapertura di alcuni servizi ambulatoriali presso l’Ospedale di Pantalla per la riattivazione integrale dello stesso nosocomio.

È del tutto indecente, visto che ciò avviene sulla pelle di sessantamila persone, sui più deboli bisognosi di cure e su tutti quei pazienti costretti a vagare in giro per l’Umbria perché a Pantalla trovano la porta chiusa, far passare l’idea che un ospedale sia tale quando sono fruibili alcuni servizi ambulatoriali e non i reparti, che sono la sua ragione costitutiva e la sua anima.

Perché, servisse a ribadirlo ancora una volta, lo stato attuale dell’Ospedale di Pantalla è questo: struttura ad uso Covid con alcuni servizi ambulatoriali funzionanti (da ultimo ostetricia e ginecologia) e l’unico reparto aperto che è quello di medicina . Insomma, non c’è più traccia dell’ospedale così come articolato e a regime prima dello scoppio dell’emergenza pandemica.

Con il massimo dell’arroganza e della protervia, non è stato preso in considerazione l’eccellente lavoro svolto dai due comitati sorti a difesa del nostro nosocomio comprensoriale, che hanno elaborato una richiesta più che condivisibile: la completa riattivazione di tutti i servizi ospedalieri, nell’ottica di un loro futuro potenziamento.

L’uomo di Capitan Mojito mandato dal Veneto è talmente così interessato alle problematiche dell’Ospedale della Media Valle del Tevere che, nel suo recente tour della sanità umbra scortato da numerosi consiglieri regionali, pare essersi completamente dimenticato di arrivare a Pantalla, così come nell’Alta Umbria.

Il quadro va ormai delineandosi, al netto del fumo propagandistico: 1) Tesei e Coletto ordinano; 2) l’Ospedale di Pantalla viene smembrato (con tanto di strumentazioni e competenze umane riallocate in altri ospedali) e lentamente trasformato in un poliambulatorio sulla falsariga di quello perugino di Piazzale Europa; 3) la Lega cerca di coprire maldestramente la Giunta regionale mandando allo sbaraglio illustri rappresentanti che non sembrano saper cogliere la macroscopica differenza tra ambulatori e reparti.

Notizie poco rassicuranti vengono anche dall’ambito delle istituzioni locali. A fronte, infatti, delle preoccupazioni sul futuro dell’Ospedale di Pantalla messe nere su bianco nei giorni scorsi dai sindaci di centrosinistra di Fratta Todina, Massa Martana e San Venanzo, gli altri sindaci espressione della destra fanno spallucce. Il riferimento va, in particolare, ai sindaci di Todi e Marsciano, silenti ed insensibili alle preoccupazioni espresse da migliaia di cittadini in queste mesi caratterizzati dal costante depauperamento del nostro nosocomio comprensoriale. Dei veri e propri muri di gomma, che rischiano di essere in questa vicenda i migliori alleati della coppia Tesei-Coletto, molto più della mistificatoria propaganda leghista.

C’è da avvilirsi, specie se si pensa a quanto affermato dal Ministro della Salute Roberto Speranza (lunga vita ad un ministro così!) a “Il Foglio” del 24 settembre. Il prossimo 15 ottobre, infatti, verrà presentato il piano di rafforzamento del Sistema Sanitario Nazionale (per un valore complessivo di 32 miliardi di euro, da reperire anche attingendo auspicabilmente alle nuove linee di credito del Mes), il cui asse fondamentale sarà rappresentato proprio dalla sanità territoriale e di prossimità.

La sanità pubblica, dunque, da qui ai prossimi anni potrà finalmente contare su ingenti risorse per il suo rilancio. Ci sarà anche la volontà politica di farlo a livello regionale, difendendo e potenziando, per esempio, il presidio ospedaliero di Pantalla? I primi atti ci danno, purtroppo, un responso estremamente negativo.

UMBERTO MAGNI – PARTITO DEMOCRATICO TODI 

Ospedale di Pantalla: cinque domande.

Il comitato per la difesa dell’Ospedale prosegue la sua lotta per l’Ospedale e pone tutti i cittadini dinanzi alla realtà e ai problemi.

Dinanzi alla chiusura per la trasformazione in Presidio Covid19 dell’Ospedale di Pantalla, abbiamo coscienziosamente sopportato, come cittadini della Zona 4 (Deruta, Todi, Collazzone, Marsciano, Fratta Todina, Massa Martana, San Venanzo, Monte Castello), tutti i disagi conseguenti e 60.000 persone sono da mesi senza il loro unico presidio sanitario.

Con l’attenuarsi dell’emergenza, abbiamo tutti richiesto con forza, la riattivazione di tutti i servizi. Questa riapertura l’hanno chiesta tutti i cittadini e tutte le forze di opposizione, ma a questa si sono uniti, a volte, anche i sindaci dei comuni interessati, seppure con toni e sfumature diverse, visto che molti hanno voluto privilegiare spesso più gli interessi della loro parte politica, piuttosto che quelli dei proprio concittadini.

A queste rimostranze, ricordiamo molto bene, si sono uniti anche Forza Italia, Fratelli d’Italia e Todi per la Famiglia.

A fronte di quanto sta accadendo, dinanzi alla riapertura degli ambulatori invece che dei reparti ospedalieri, chiediamo a questi partiti e movimenti:

  • Siete certi che questa sia la strada che si deve percorrere per andare verso la riapertura del nostro Ospedale di Base?

Troppe volte soggetti che avrebbero dovuto difendere questo territorio, hanno fatto invece solo propaganda e difeso le scelte della loro parte politica, non interessandosi minimamente dei bisogni sanitari di tutti..

Vogliamo invece credere che le vostre preoccupazioni siano state reali e non di maniera.

Non vogliamo credere che da parte vostra si sia pensato di salvare la faccia con un: “facite l’ammuina”, tanto per contentare magari i giusti rimbrotti dei vostri elettori, che si stanno ormai accorgendo della truffa che si sta perpetrando a danno della nostra sanità.

Ed è per questo motivo che oggi vi chiediamo a gran voce:

  • Siete sicuri che quello che sta accadendo all’Ospedale di Pantalla sia il percorso giusto per ridare il presidio sanitario di base come era, ai cittadini?
  • Siete d’accordo che l’Ospedale di Pantalla sia stato l’unico presidio sanitario a non ricevere finanziamenti per l’emergenza Covid 19 da parte della Regione Umbria?
  • Siete concordi anche voi nel chiedere alla Giunta Tesei che si tolga il vincolo del Presidio Covid a Pantalla, in maniera che sia di nuovo tutto fruibile per i propri cittadini e potenziato nelle strumentazioni e soprattutto nelle risorse umane?
  • E per ultimo, siete pronti a difendere questo Ospedale da qualsiasi ipotesi di smembramento e di destinazione diversa da quello che era?

Questo vi chiediamo, per conto di tutti i cittadini della Media valle del Tevere.

LA MOSTRA “Inhabited Deserts” di John H. Pepper

Uno spettacolare viaggio fotografico nei più remoti deserti del mondoTodi, dal 3 ottobre al 28 novembre 2020

Museo civico e Pinacoteca – Piazza del Popolo, 29/30                                Complesso del “Nido dell’Aquila” – Via Paolo Rolli, 12

Lo splendido scenario del centro storico di Todi ospita, dal 3 ottobre al 28 novembre 2020, la mostra fotografica di John R. Pepper dal titolo “Inhabited Deserts”, allestita negli spazi del Museo civico e Pinacoteca e nel Complesso del “Nido dell’Aquila”. Ingresso libero.

Realizzata dal Comune di Todi con il fondamentale contributo della Fondazione Cultura e Arte, emanazione della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, ed in collaborazione con l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia, la mostra è curata da Gianluca Marziani e Kirill Petrin.

In 53 immagini analogiche della sua Leica M6, senza artifici, nel bianco e nero dei grandi reporter, John R. Pepper, fotografo e artista a tutto tondo, ci narra il suo viaggio tra i più remoti deserti del Globo. “I deserti hanno sempre affascinato i fotografi” – dice Pepper – “La ragione che spesso li porta lì è catturare la bellezza del paesaggio. Una bella sfida, ma non era quello che cercavo: io volevo andare oltre. La mia idea, il mio intento, è stato usare il deserto come il pittore sfrutta la verginità di una tela bianca. Ho cercato di scoprire quali immagini si offrivano al mio sguardo – a volte erano visioni figurative, altre volte astratte e la simbiosi tra il paesaggio che avevo davanti e le immagini sepolte dentro di me. Alla fine di questa ricerca subliminale, la mia fotografia, la mia “tela”, si fa espressione del mio essere profondo, delle mie percezioni di artista”.

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CONSOLAZIONE: MOSTRA dei MODELLI ARCHITETTONICI di STEFANO BENAZZO

Todi 25 settembre – 25 ottobre 2020 Inaugurazione venerdì 25 settembre 2020 ore 17,00

Il prossimo 25 settembre presso il Tempio di Santa Maria della Consolazione verrà inaugurata la mostra di modelli architettonici di Stefano Benazzo che, tra le tante opere, esporrà il modello del Tempio della Consolazione, oltre alla Divina Sapienza, versione dell’edificio simbolo di Costantinopoli prima del crollo della cupola nel 558 e della sua ricostruzione. STEFANO BENAZZO – modellista architettonico e navale, fotografo di relitti spiaggiati, scultore – vive a Todi dopo aver lasciato alla fine del 2012 la carriera diplomatica con il titolo di Ambasciatore d’Italia. Ha svolto la sua attività a Bonn, a Washington, a Mosca, presso la Presidenza della Repubblica Italiana, ed è stato Ambasciatore d’Italia in Belarus e in Bulgaria. Quale modellista architettonico, Benazzo costruisce dal 1995 modelli di chiese, moschee, sinagoghe, e di edifici significativi: in omaggio a Todi, espone un suo modello in scala 1:140 del Tempio di Santa Maria della Consolazione, riprendendo così la tradizione dei “Legnaioli”, cioè degli artigiani che preparavano i modelli destinati ai costruttori.

VIVA BEETHOVEN Concerto Sinfonico per i 250 anni dalla nascita di Ludwig Van Beethoven

La Primavera Musicale di Todi – quest’anno in un edizione ‘autunnale’ – torna per il terzo anno con un concerto sinfonico dedicato a Ludwig Van Beethoven, nell’anno in cui ricorrono i 250 anni dalla nascita del genio tedesco, figura chiave della cultura musicale europea.
Il concerto si intitola ‘VIVA BEETHOVEN’ e avrà luogo Sabato 17 Ottobre 2020 alle ore 21:00 presso la Chiesa di San Fortunato a Todi.
Il pubblico potrà ascoltare le due famosissime Romanze per violino e orchestra op.40 e op.50, il Konzertsatz per violino e orchestra, un primo movimento di concerto per violino e orchestra lasciato incompiuto da un Beethoven poco più che ventenne e, nella seconda parte, la sua Prima Sinfonia in Do Maggiore Op. 21. Tutti i brani in programma sono stati scritti da Beethoven tra i 20 e i 30 anni.
E’ di fatto un concerto dedicato alla giovinezza: l’orchestra invitata a suonare per questo appuntamento beethoveniano è l’Orchestra Filarmonica ‘Vittorio Calamani’, già nota al pubblico di Todi per aver partecipato al ‘Gran Concerto di Capodanno’ 2020. E’ formata da giovani musicisti di talento da tutta Italia (età massima 35 anni), accuratamente selezionati tramite audizioni. Non siamo di fronte ad un’ orchestra giovanile in senso stretto o ad un progetto di formazione orchestrale, ma ad una vera e propria filarmonica formata da giovani artisti voluta dal suo fondatore, l’Ing. Stefano Calamani, che, insieme alla sua società Aisico Srl e al suo direttore artistico Anna Leonardi, ha creduto fortemente ad una valorizzazione culturale che passa attraverso i giovani.
Il direttore d’orchestra sarà il ventiquattrenne milanese Diego Ceretta, già avviato ad una carriera ricca di progetti, collaborazioni e riconoscimenti di alto livello.
Nella prima parte l’orchestra affiancherà il violinista Andrea Cortesi, che eseguirà come solista le già citate due Romanze in Sol Maggiore e in Fa maggiore, e il Konzertsatz WoO5.
Il concerto è sostenuto e patrocinato dal Comune di Todi, dal sindaco Antonino Ruggiano e dall’assessore alla cultura Claudio Ranchicchio. che rinnovano alla Primavera Musicale di Todi per il terzo anno consecutivo la fiducia e la preziosa collaborazione. Altri partner sostengono il concerto, come ETAB, VART communication e Avis.
Il concerto prevede un biglietto di 10 euro, acquistabile in prevendita facendone richiesta all’indirizzo primaveramusicaletodi@gmail.com o all’ingresso del concerto.

Liv Ferracchiati: Biennale del Teatro di Venezia

L’attore e regista tuderte ha ormai una fama nazionale!

l’intervista presente nel catalogo della Biennale a Antonio Latella, direttore della Sezione Teatro.

RIDUZIONE POSTI AUTO PER DISABILI. NOI NON SIAMO D’ACCORDO

Comunicato di Todi Civica

I nuovi posti auto a disco orario in Piazza Garibaldi,  realizzati dall’amministrazione comunale,  sono certamente un fatto positivo. Abbiamo in più occasioni fatto presente come l’utilizzo eccessivo dei parcheggi a pagamento penalizzi soprattutto i cittadini residenti che, in centro, accedono non solo per fare una passeggiata o fare acquisti nei negozi, ma anche per usufruire dei numerosi servizi essenziali in esso ubicati. Tuttavia tale operazione ha prodotto la riduzione dei posti auto per disabili che in quel tratto di piazza erano collocati. La giustificazione che circola in  queste ore e che definirebbe questo fatto un finto problema, in quanto i diversamente abili possono parcheggiare in qualsiasi posto, non ci sembra in alcun modo accettabile. Intanto perché un posto auto deputato a tale servizio deve avere alcune caratteristiche, quali ad esempio uno spazio adeguato su entrambe i lati, per consentire all’interessato di uscire dall’auto senza particolari difficoltà. In secondo luogo perché gli spazi riservati devono essere fruibili proprio e soprattutto nelle condizioni in cui tutti gli altri parcheggi siano occupati. Queste banali, ma a quanto pare non scontate riflessioni, non sono state in alcun modo considerate nella realizzazione dei nuovi parcheggi. Una città che vuol dirsi aperta, accogliente, civile,  non può scadere in episodi di questo tipo. Noi vorremmo una città semmai più attenta e sensibile nei confronti delle categorie protette, una città che fosse da esempio positivo su temi fondamentali come quello della disabilità. Invitiamo l’amministrazione comunale a rivedere il progetto e a modificare le scelte fatte. Aggiungiamo, con rammarico, che se la nostra proposta di istituire  il garante per i diritti dei diversamente abili fosse stata accolta, uno scivolone simile si sarebbe certamente evitato.
Todi Civica

IL NUOVO CENTRO COMMERCIALE DI PONTERIO VIAGGIA SPEDITO VERSO L’INAUGURAZIONE CON LA DESTRA AL GOVERNO DI TODI


Comunicato di MANUEL VALENTINI CAPOGRUPPO Pd in Consiglio Comunale

Nel Consiglio Comunale di mercoledì 16 settembre 2020 in tutta fretta è stato portato (votato dalla sola maggioranza di destra), l’atto di programmazione commerciale per medie e grandi strutture di vendita. La fretta con la quale la Giunta e il Sindaco Ruggiano, per sua stessa ammissione, hanno voluto approvare questo Regolamento con rapidità da centometristi è perché, senza di esso, non possono essere rilasciate le licenze commerciali per le nuove attività che si insedieranno nel nuovo Centro Commerciale a Ponterio.

Una delle tante promesse NON mantenute da chi governa ora Todi!

Avevano detto, che con loro, la variante di Ponterio non sarebbe mai stata fatta! Avevano detto, una volta fatta la più tragicomica piroetta approvando la Variante, a coloro che contestavano come me, il fatto che non era stato fatta nessun passaggio con la città, che avrebbero coinvolto la cittadinanza non appena ci sarebbero state novità!

Da allora, di novità, ce sono state molte!

In quell’area è stato spostato il terreno destinato ad utilizzo pubblico, è stato definito il Progetto per l’utilizzo dei metri quadri commerciali passati con la variante per la costruzione dei capannoni (adesso sono quasi finiti) ed è stata acquistata l’area del ex consorzio.

Ora, siamo arrivati quasi all’inaugurazione! Voglio ricordare che TUTTE le forze politiche che sostengono questa Giunta si erano dichiarate contrarie alla variante e ad nuovo centro commerciale. Tra le più veementi ricordiamo bene la Lega e Casapound.

Il Consiglio Aperto da noi richiesto per discutere della variante, ad oltre 2 anni dal suo protocollo, non è stato ancora convocato. Le1000 firme di cittadini tuderti contrari alla variante depositate in Comune, sono state ignorate allora e cadute nel dimenticatoio adesso.

Le attuali disposizioni, nello specifico del settore del commercio al dettaglio in sede fissa, impongono ai Comuni di redarre un ATTO DI PROGRAMMAZIONE COMMERCIALE DELLE MEDIE E GRANDI STRUTTURE DI VENDITA per avere strumenti di programmazione commerciale e pianificazione urbanistica, al fine di favorire l’equilibrato sviluppo degli insediamenti commerciali di dimensioni M3, G1 e G2, individuati dalla normativa. Per il Comune di Todi, nelle strutture di superficie compresa fra 1501 e 2500 mq (M3), fra 2501 e 5500 mq (G1) e superiori a 5500, senza limiti di ampiezza massima (G2).

Le promesse non mantenute dalla Maggioranza sono un peso politico-amministrativo di cui essa si dovrà inevitabilmente assumere la totale responsabilità ma, il passaggio più grave, è il come sia stato trattato un Provvedimento come questo.

Un atto che pianifica il numero e l’ubicazione di future attività commerciali della grandezza che vanno  da 1500 mq in sù, è un provvedimento che ridisegna la città, che ne delinea il suo futuro sviluppo economico. Responsabilità vorrebbe che tali decisioni venissero ben studiate, condivise, ragionate con l’Associazioni di Categoria, con gli Operatori e Sindacati del settore. Invece, a detta di Ruggiano, il tutto viene liquidato con la motivazione: “se pronte, le nuove attività del centro commerciale di Ponterio, devono poter aprire per Natale”.

Anche da questo è evidente che Todi è governata da gente non interessata al bene della città, ed è per questo che bisogna fare di tutto per mandarli a casa!

MANUEL VALENTINI CAPOGRUPPO Pd in Consiglio Comunale

I posti per i disabili. Ma cosa sta accadendo nella nostra città?

Siamo partiti con la palificazione, prima delle vie di accesso, poi di quelle interne, ed infine della Piazza del Popolo  con tanto di semaforo e posto Dogana di controllo ingresso.

Poi la limitazione scarico merci, commercianti che devono andare alla Consolazione per farsi dare il pacco che il Corriere non può consegnare.

Ed ora la chicca più aberrante. Si tolgono posti per disabili in Piazza Garibaldi, già esistenti a memoria d’uomo, per lasciarne uno soltanto. Si dice che la risposta del Sindaco agli addetti che glie lo avrebbero fatto notare, sia stata:

“Un posto per invalidi, uno ogni cinquanta. Questa è la norma.  Anche perché possono parcheggiare su quelli a pagamento”

È  vero che la normativa recita così, ma è a discrezione del Sindaco decidere diversamente.

Oltretutto vorremmo far notare al Sindaco, che sicuramente  non ne  ha mai avuto la necessità e gli auguriamo di non averla mai, che con una carrozzina nel posto macchina a pagamento non si scende.

Il Sindaco potrebbe obiettare. Ma chi accompagna il disabile lo aiuta a scendere prima di parcheggiare.

Ma il Sindaco dovrebbe sapere che ci sono disabili completamente autonomi che hanno necessità di spazio per le operazioni di discesa dal mezzo per posizionare la carrozzina.

Ma come gli è venuto in mente di sopprimere quanto già esiste. Forse sacrificare sull’altare della città turistica due posti disabili per uno a strisce bianche, gli incrementeranno voti e popolarità? Sicuramente sarà popolare per la grande sensibilità dimostrata. Grazie Sindaco da parte dei disabili della sua città e dei propri famigliari. Ed anche da parte di quei disabili, sempre con i propri famigliari, che magari avrebbero scelto Todi per trascorrere qualche giorno di vacanza e scopriranno che tanto “Città Ideale” non lo è più.

Ma l’Assessore Alessia Marta che dice?  Non è Assessore anche alla Famiglia?

Il partito socialista italiano di Todi