LA MOSTRA “Inhabited Deserts” di John H. Pepper

Uno spettacolare viaggio fotografico nei più remoti deserti del mondoTodi, dal 3 ottobre al 28 novembre 2020

Museo civico e Pinacoteca – Piazza del Popolo, 29/30                                Complesso del “Nido dell’Aquila” – Via Paolo Rolli, 12

Lo splendido scenario del centro storico di Todi ospita, dal 3 ottobre al 28 novembre 2020, la mostra fotografica di John R. Pepper dal titolo “Inhabited Deserts”, allestita negli spazi del Museo civico e Pinacoteca e nel Complesso del “Nido dell’Aquila”. Ingresso libero.

Realizzata dal Comune di Todi con il fondamentale contributo della Fondazione Cultura e Arte, emanazione della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, ed in collaborazione con l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia, la mostra è curata da Gianluca Marziani e Kirill Petrin.

In 53 immagini analogiche della sua Leica M6, senza artifici, nel bianco e nero dei grandi reporter, John R. Pepper, fotografo e artista a tutto tondo, ci narra il suo viaggio tra i più remoti deserti del Globo. “I deserti hanno sempre affascinato i fotografi” – dice Pepper – “La ragione che spesso li porta lì è catturare la bellezza del paesaggio. Una bella sfida, ma non era quello che cercavo: io volevo andare oltre. La mia idea, il mio intento, è stato usare il deserto come il pittore sfrutta la verginità di una tela bianca. Ho cercato di scoprire quali immagini si offrivano al mio sguardo – a volte erano visioni figurative, altre volte astratte e la simbiosi tra il paesaggio che avevo davanti e le immagini sepolte dentro di me. Alla fine di questa ricerca subliminale, la mia fotografia, la mia “tela”, si fa espressione del mio essere profondo, delle mie percezioni di artista”.

Tre anni di lavoro, 18.000 chilometri percorsi nei deserti di Dubai, Egitto, Iran, Israele, Mauritania, Oman, Russia e Stati Uniti, hanno permesso a Pepper di scoprire luoghi suggestivi che esprimono complessità e diversità emotive oltre che geografiche. Un viaggio soprattutto interiore che emerge dai silenzi delle immagini e palesa la scoperta di quanto questi accomunino l’umanità in incontri intensi e profondi.

Il curatore della mostra Gianluca Marziani annota: “Pepper sfugge alle arguzie da software digitale, evitando il maquillage d’artificio e sposando il tema analogico in maniera sensibile. Modula le scale dei grigi con rabdomantica nitidezza, profilando le dune come fossero lame, sezionando i contrasti con ambivalenze semantiche, intuendo l’istante in cui il sole disegna senza sbavature”.

Osserva il co-curatore, il critico d’arte russo Kirill Petrin: “Seguire John Pepper in questa avventura permette di scoprire anche un paio di cose su sé stessi. Persino alcune delle sue leggendarie guide nel deserto, uomini che hanno passato in quei luoghi tutta la vita e li conoscono da cima a fondo, ammettono di non aver mai visto i loro deserti sotto questa luce. Queste fotografie, paradossalmente, non riportano ai luoghi effettivi in cui sono state scattate. Conducono altrove, in un luogo nuovo in cui far abitare la mente e l’immaginazione”.

Dice il Sindaco di Todi, Avv. Antonino Ruggiano: “Siamo orgogliosi di ospitare nella nostra città la mostra personale di John R. Pepper.Le sue fotografie, oltre a sorprendere e sedurre lo spettatore, offrono la possibilità di essere trasportati in luoghi mistici: i deserti del mondo, tutti apparentemente uguali e inospitali ma che in realtà svelano millenni di storia e di vita di popoli diversi”.