RIDUZIONE POSTI AUTO PER DISABILI. NOI NON SIAMO D’ACCORDO

Comunicato di Todi Civica

I nuovi posti auto a disco orario in Piazza Garibaldi,  realizzati dall’amministrazione comunale,  sono certamente un fatto positivo. Abbiamo in più occasioni fatto presente come l’utilizzo eccessivo dei parcheggi a pagamento penalizzi soprattutto i cittadini residenti che, in centro, accedono non solo per fare una passeggiata o fare acquisti nei negozi, ma anche per usufruire dei numerosi servizi essenziali in esso ubicati. Tuttavia tale operazione ha prodotto la riduzione dei posti auto per disabili che in quel tratto di piazza erano collocati. La giustificazione che circola in  queste ore e che definirebbe questo fatto un finto problema, in quanto i diversamente abili possono parcheggiare in qualsiasi posto, non ci sembra in alcun modo accettabile. Intanto perché un posto auto deputato a tale servizio deve avere alcune caratteristiche, quali ad esempio uno spazio adeguato su entrambe i lati, per consentire all’interessato di uscire dall’auto senza particolari difficoltà. In secondo luogo perché gli spazi riservati devono essere fruibili proprio e soprattutto nelle condizioni in cui tutti gli altri parcheggi siano occupati. Queste banali, ma a quanto pare non scontate riflessioni, non sono state in alcun modo considerate nella realizzazione dei nuovi parcheggi. Una città che vuol dirsi aperta, accogliente, civile,  non può scadere in episodi di questo tipo. Noi vorremmo una città semmai più attenta e sensibile nei confronti delle categorie protette, una città che fosse da esempio positivo su temi fondamentali come quello della disabilità. Invitiamo l’amministrazione comunale a rivedere il progetto e a modificare le scelte fatte. Aggiungiamo, con rammarico, che se la nostra proposta di istituire  il garante per i diritti dei diversamente abili fosse stata accolta, uno scivolone simile si sarebbe certamente evitato.
Todi Civica

IL NUOVO CENTRO COMMERCIALE DI PONTERIO VIAGGIA SPEDITO VERSO L’INAUGURAZIONE CON LA DESTRA AL GOVERNO DI TODI


Comunicato di MANUEL VALENTINI CAPOGRUPPO Pd in Consiglio Comunale

Nel Consiglio Comunale di mercoledì 16 settembre 2020 in tutta fretta è stato portato (votato dalla sola maggioranza di destra), l’atto di programmazione commerciale per medie e grandi strutture di vendita. La fretta con la quale la Giunta e il Sindaco Ruggiano, per sua stessa ammissione, hanno voluto approvare questo Regolamento con rapidità da centometristi è perché, senza di esso, non possono essere rilasciate le licenze commerciali per le nuove attività che si insedieranno nel nuovo Centro Commerciale a Ponterio.

Una delle tante promesse NON mantenute da chi governa ora Todi!

Avevano detto, che con loro, la variante di Ponterio non sarebbe mai stata fatta! Avevano detto, una volta fatta la più tragicomica piroetta approvando la Variante, a coloro che contestavano come me, il fatto che non era stato fatta nessun passaggio con la città, che avrebbero coinvolto la cittadinanza non appena ci sarebbero state novità!

Da allora, di novità, ce sono state molte!

In quell’area è stato spostato il terreno destinato ad utilizzo pubblico, è stato definito il Progetto per l’utilizzo dei metri quadri commerciali passati con la variante per la costruzione dei capannoni (adesso sono quasi finiti) ed è stata acquistata l’area del ex consorzio.

Ora, siamo arrivati quasi all’inaugurazione! Voglio ricordare che TUTTE le forze politiche che sostengono questa Giunta si erano dichiarate contrarie alla variante e ad nuovo centro commerciale. Tra le più veementi ricordiamo bene la Lega e Casapound.

Il Consiglio Aperto da noi richiesto per discutere della variante, ad oltre 2 anni dal suo protocollo, non è stato ancora convocato. Le1000 firme di cittadini tuderti contrari alla variante depositate in Comune, sono state ignorate allora e cadute nel dimenticatoio adesso.

Le attuali disposizioni, nello specifico del settore del commercio al dettaglio in sede fissa, impongono ai Comuni di redarre un ATTO DI PROGRAMMAZIONE COMMERCIALE DELLE MEDIE E GRANDI STRUTTURE DI VENDITA per avere strumenti di programmazione commerciale e pianificazione urbanistica, al fine di favorire l’equilibrato sviluppo degli insediamenti commerciali di dimensioni M3, G1 e G2, individuati dalla normativa. Per il Comune di Todi, nelle strutture di superficie compresa fra 1501 e 2500 mq (M3), fra 2501 e 5500 mq (G1) e superiori a 5500, senza limiti di ampiezza massima (G2).

Le promesse non mantenute dalla Maggioranza sono un peso politico-amministrativo di cui essa si dovrà inevitabilmente assumere la totale responsabilità ma, il passaggio più grave, è il come sia stato trattato un Provvedimento come questo.

Un atto che pianifica il numero e l’ubicazione di future attività commerciali della grandezza che vanno  da 1500 mq in sù, è un provvedimento che ridisegna la città, che ne delinea il suo futuro sviluppo economico. Responsabilità vorrebbe che tali decisioni venissero ben studiate, condivise, ragionate con l’Associazioni di Categoria, con gli Operatori e Sindacati del settore. Invece, a detta di Ruggiano, il tutto viene liquidato con la motivazione: “se pronte, le nuove attività del centro commerciale di Ponterio, devono poter aprire per Natale”.

Anche da questo è evidente che Todi è governata da gente non interessata al bene della città, ed è per questo che bisogna fare di tutto per mandarli a casa!

MANUEL VALENTINI CAPOGRUPPO Pd in Consiglio Comunale

I posti per i disabili. Ma cosa sta accadendo nella nostra città?

Siamo partiti con la palificazione, prima delle vie di accesso, poi di quelle interne, ed infine della Piazza del Popolo  con tanto di semaforo e posto Dogana di controllo ingresso.

Poi la limitazione scarico merci, commercianti che devono andare alla Consolazione per farsi dare il pacco che il Corriere non può consegnare.

Ed ora la chicca più aberrante. Si tolgono posti per disabili in Piazza Garibaldi, già esistenti a memoria d’uomo, per lasciarne uno soltanto. Si dice che la risposta del Sindaco agli addetti che glie lo avrebbero fatto notare, sia stata:

“Un posto per invalidi, uno ogni cinquanta. Questa è la norma.  Anche perché possono parcheggiare su quelli a pagamento”

È  vero che la normativa recita così, ma è a discrezione del Sindaco decidere diversamente.

Oltretutto vorremmo far notare al Sindaco, che sicuramente  non ne  ha mai avuto la necessità e gli auguriamo di non averla mai, che con una carrozzina nel posto macchina a pagamento non si scende.

Il Sindaco potrebbe obiettare. Ma chi accompagna il disabile lo aiuta a scendere prima di parcheggiare.

Ma il Sindaco dovrebbe sapere che ci sono disabili completamente autonomi che hanno necessità di spazio per le operazioni di discesa dal mezzo per posizionare la carrozzina.

Ma come gli è venuto in mente di sopprimere quanto già esiste. Forse sacrificare sull’altare della città turistica due posti disabili per uno a strisce bianche, gli incrementeranno voti e popolarità? Sicuramente sarà popolare per la grande sensibilità dimostrata. Grazie Sindaco da parte dei disabili della sua città e dei propri famigliari. Ed anche da parte di quei disabili, sempre con i propri famigliari, che magari avrebbero scelto Todi per trascorrere qualche giorno di vacanza e scopriranno che tanto “Città Ideale” non lo è più.

Ma l’Assessore Alessia Marta che dice?  Non è Assessore anche alla Famiglia?

Il partito socialista italiano di Todi

Pietà per i residenti del Centro storico di Todi. !!!

Il mancato controllo serale o notturno degli ZTL non si può configurare come omissione di atti di ufficio?

Via del Cimitero già Via Roma

Premessa necessaria: non abbiamo nulla contro i turisti, e la Piazza piena di gente, come è avvenuto nelle notti di agosto, ha fatto piacere anche a noi.

Seconda premessa: chi vive, anche  da decenni, nel Centro storico ha fatto a suo tempo, in molti casi, una scelta di amore verso la nostra antica e bella città, senza guardare all’esempio di chi, come tanti illustri nostri concittadini, ha preferito uscire dalle mura per andare in una casa moderna e magari con un po’ di verde intorno (quando le finanze lo consentivano).

E veniamo al punto centrale: vivere nel Centro storico di Todi è divenuto un incubo. Primo e grave problema quello dei parcheggi. L’unico parcheggio esistente, nella zona non centrale,  quello del Mercato, è a pagamento e  i residenti hanno posti riservati nelle via adiacenti. Sino a pochi anni fa il sistema non ha creato gravi problemi. Oggi soprattutto in estate o nel corso dell’anno il venerdì e il sabato o ci coincidenza con manifestazioni in piazza, dopo le 20, si inizia il parcheggio selvaggio che occupa tutti i posti, sia quelli per i residenti che quelli a pagamento (che dopo le 20 sono gratuiti). Risultato: vietato uscire di casa. Chi scrive lo scorso anno, al rientro in auto dopo le 23, ha dovuto parcheggiare dietro la Consolazione! E questo, ad una età quasi veneranda e con qualche problema di salute, non è esaltante, soprattutto se si pensa alla cosiddetta salita di Porta Fratta.! Sembra però che dopo le 20,00 cessino i controlli sugli spazi riservati ai residenti e quindi… parcheggio selvaggio!!! Ripeto: siamo lieti che la vita di Piazza sia intensa, ma perché debbono soffrire i residenti che a Todi vivono non una serata ma 365 giorni l’anno?  E perché gli ospiti della sera non utilizzano il grande parcheggio di Montesanto? E il mancato controllo da parte del Comune sugli spazi riservati ai residenti non è configurabile come omissione di atti d’ufficio?

Questa zona di Todi, non centrale, non ha altri parcheggi. Sarebbe stato risolutiva la creazione del Parcheggio nella zona detta ‘’di Simoncino’’ ma sino ad ora da tutte le amministrazioni, di destra o di sinistra, sono solo venute promesse puntualmente non mantenute.  E le zone, meno turistiche ma più abitate, dentro le mura, sono abbandonate a se stesse.

E dunque, bella la piazza piena di gente in agosto, ma pensiamo anche a chi, a Todi, ha scelto di vivere tutto l’anno!

L’Osservatore Tuderte

Catiuscia Marini presenta ”Mara”, libro di Ritanna Armeni.

Venerdì 18 settembre ore 18. Libreria UBIK

La legge costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari e il referendum popolare preventivo.

Nell’imminenza del referendum, un accurato esame della legislazione redatto dal dott. Alfonso Gentili,

La Costituzione della Repubblica italiana è una carta costituzionale c.d. rigida, in quanto caratterizzata dalla previsione sia di leggi costituzionali (oltre quelle ordinarie che, essendo di grado inferiore, non possono modificare la Costituzione), sia di un procedimento speciale (c.d. procedura di aggravamento) per la sua revisione (cioè modifica) e per l’emanazione di altre leggi costituzionali (Art. 138 Cost.). La procedura di aggravamento consiste sia nelle due successive deliberazioni delle Camere con intervallo non inferiore ai tre mesi (principio della doppia conforme) che nella maggioranza speciale in sede di votazione finale della seconda deliberazione (maggioranza assoluta, pari alla metà più uno, dei componenti di ciascuna Camera oppure maggioranza dei due terzi dei componenti di ciascuna Camera che impedisce le eventuali richieste  di referendum). La disciplina di attuazione dei referendum previsti dalla Costituzione è stata poi emanata, in notevole ritardo, con legge 25 maggio 1970, n. 352 che appunto reca “Norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sulla iniziativa legislativa del popolo” e nel Titolo I contiene le norme di dettaglio del referendum preventivo previsto dall’art. 138 Cost.  

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ITALIA VIVA TODI Invita la cittadinanza ed i propri aderenti a votare NO al Referendum del 20/21

COMUNICATO STAMPA ITALIA VIVA TODI

ITALIA VIVA TODI Invita la cittadinanza ed i propri aderenti a votare NO al Referendum del 20/21 settembre relativo al taglio dei Deputati e Senatori.

VOTIAMO NO per difendere il Parlamento come Istituzione

per evitare la ridotta rappresentanza parlamentare di interi territori e Regioni come l’Umbria

per contrastare gli effetti negativi di un referendum privo di una completa e chiara cornice di riforma

per impedire la sostituzione della democrazia rappresentativa con una demagogica ed oscura democrazia diretta

IL COORDINATORE Francesco Longo e.mail effelongo@yahoo.it

Avvio dell’anno scolastico in sicurezza. L’Amministrazione Comunale fa il punto degli interventi effettuati dal Comune


In previsione dell’avvio del nuovo anno scolastico sono completati dal Comune tutti i lavori di efficientamento e di adeguamento dei plessi scolastici in adempimento delle linee guida per l’emergenza Covid-19 pubblicate dal Governo a fine agosto.

Il primo cittadino, Antonino Ruggiano, l’Assessore ai Lavori Pubblici Moreno Primieri e l’Assessore alla ai Servizi Scolastici Alessia Marta fanno il punto sui lavori effettuati sull’edilizia scolastica e sull’organizzazione.

Il Sindaco precisa che “nelle ultime settimane il Comune ha provveduto ad effettuare diversi interventi per adeguare le strutture scolastiche alle disposizioni del Governo e consentire il rientro a scuola in sicurezza per i bambini e i ragazzi tuderti”.

“Non appena il Governo ha indicato le modalità di rientro nelle scuole, appena qualche settimana fa, ci siamo messi subito all’opera per garantire il pieno rispetto delle disposizioni di carattere sanitario”, ha commentato l’Assessore ai Lavori Pubblici Moreno Primieri.”In aggiunta ai lavori di adeguamento già programmati per rispondere alle linee guida anti-Covid”.

In particolare, questi sono stati gli interventi condotti nei diversi plessi:

Scuola materna di Pian di Porto

Efficientamento energetico Pian di Porto per € 70.000,00 ai quali si è aggiunto l’intervento per € 10.000,00 per rifacimento guaina tetto, tenuto conto delle problematiche di infiltrazione più volte evidenziate. Inizio lavori 6 luglio fine lavori 9 settembre 2020.

Scuola elementare di Ponterio

Efficientamento energetico per € 98.000,00 più lavori di tinteggiatura (con approvazione di perizia) e piccolo intervento in copertura Interventi Fondi PON Anticovid € 70.000,00 Fondi assegnati a luglio. Inizio lavori 11 maggio 2020.

Plesso del Broglino

Completamento sostituzione infissi, Importo € 45.000,00 circa, inizio lavori maggio 2020.

Ulteriori lavori con fondi governativi sono potuti iniziare dopo ferragosto ed hanno interessato i plessi di Ponterio, Porta Fratta, Scuola media Cocchi, Scuola Aosta, oltre che acquisto degli arredi in consegna. A questo si aggiungono i consueti interventi delle manutenzioni.

Alla scuola Aosta infine, si è riusciti a completare gli interventi per il rilascio del CPI ed è stato montato il servoscala per l’aula informatica.

Sono appena stati consegnati i banchi previsti dal Governo; il Comune Todi, nel corso dell’estate, ha provveduto a dare pieno sostegno alla direzione didattica per lo smaltimento dei vecchi banchi e il recupero di quelli utilizzabili.

Gli uffici comunali si sono inoltre impegnati al recupero di ulteriori locali al fine di aumentare il numero delle aule disponibili vista la necessità di distanziamento sociale tra le persone, alla sistemazione degli spazi esterni al fine di scaglionare l’arrivo e ingresso degli alunni in piena sicurezza.

L’Amministrazione comunale intende ringraziare pubblicamente i dipendenti comunali, il personale delle scuole, i volontari della Protezione Civile, in quanto il lavoro di squadra ha permesso di provvedere in tempi record ai bisogni delle scuole di Todi, in questo delicato momento.

                                                                                 Amministrazione Comunale di Todi
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DISSUASORI DEL TRAFFICO IN PIAZZA DEL POPOLO A TODI

Non chiamatelo arredo urbano! Petizione al Ministro per i Beni Culturali

Che l’installazione di paletti dissuasori della sosta e di una barriera, che ha l’aspetto di un lugubre catafalco, per impedire l’accesso delle auto alla Piazza e al Borgo, si possa definire intervento di arredo urbano è tesi difficile da sostenere. Un intervento di arredo urbano presupporrebbe la volontà di qualificare lo spazio urbano con elementi di arredo che garantissero le molteplici funzioni del centro storico, per renderlo fruibile a cittadini e turisti.  L’amministrazione comunale ha preferito ridurre l’intervento alla realizzazione di una corsia di scorrimento delle auto (come se la piazza fosse delimitata da una strada qualsiasi) e all’installazione di una barriera dotata di cartello stradale con segnale luminoso e sonoro, tipo pilomat, ma molto, molto più brutta.E’ questo l’ultimo degli interventi che l’amministrazione di centro destra, presa dalla furia di impedire l’accesso del traffico privato al centro storico, impone senza alcun confronto con le categorie di utenti del colle cittadino, che, ricordiamo, non sono solo commercianti, che pure hanno il diritto di rappresentare le loro opinioni e richieste, ma anche residenti, (alcuni dei quali hanno visto trasformare il Borgo in cui vivono in un groviglio di semafori, per la stabile istituzione del doppio senso di circolazione in quel breve tratto di strada) studenti, professionisti, dipendenti di uffici pubblici e dei servizi ecc..  Non siamo contrari all’istituzione dell’isola pedonale sulla piazza di Todi, ma riteniamo che non debba essere una scelta assoluta e vada contemperata con le molteplici funzioni che la piazza ha e che l’arredo debba avere uno stile e una funzione consona al luogo e agli utenti dello spazio pubblico. Viste le legittime proteste dei cittadini, che hanno invaso la stampa e i social in questi giorni, abbiamo segnalato al Ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini l’infausta messa a dimora dei dissuasori e l’autorizzazione rilasciata dalla Soprintendenza Umbra all’intervento, chiedendo che valuti la possibilità di una revisione di quella decisione, che riteniamo discutibile visti i vincoli architettonico e paesaggistico che insistono sul colle di Todi e, in particolare sulla Piazza.A margine di questa nostra iniziativa abbiamo comunque fatto richiesta di accesso agli atti, per conoscere il progetto che l’amministrazione ha presentato alla Soprintendenza.. Ed è successo un fatto curioso:avevamo chiesto che ci fossero inviati gli atti che l’amministrazione ha posto in essere per realizzare l’opera. Cosa strana,  la responsabile del Servizio Opere Pubbliche del Comune di Todi (chissà poi perchè della questione non è stato investito il Servizio Urbanistica) ci ha inviato solo l’autorizzazione della Soprintedenza dell’Umbria di cui eravamo già a conoscenza. Nell’autorizzazione però sono citate la nota del 24 febbraio scorso con cui l’amministrazione ha chiesto l’autorizzazione e la relativa Relazione Tecnica illustrativa, che, si legge sempre nell’autorizzazione, è stata allegata a sostegno del progetto. Ma di tutto questo non c’è traccia nella documentazione trasmessa dagli uffici. Come mai? C’ è qualcosa da nascondere? Non si ha il coraggio di rendere pubblico il progetto elaborato dall’Amministrazione?A proposito, sempre nell’autorizzazione c’è scritto che le barriere mobili sono due! Una lato sud e una lato nord della piazza!  Stanno per installarne un’altra vicino alla scalinata del Duomo?Nel frattempo, comunque, insieme a cittadini, associazioni e altre forze politiche abbiamo dato il via ad una raccolta firme per una petizione popolare da inviare alla Soprintendenza dell’Umbria e al Ministro, per chiedere anche così che si rivaluti il progetto e lo si ridefinisca per tutelare una delle piazze storiche più belle e importanti d’Italia.

Gruppo Consiliare PD Todi

Comunicato sulla riapertura degli ambulatori a Pantalla

Un documento con un completo quadro della situazione. Lo firma il Comitato di Pantalla


Con grande meraviglia leggiamo il comunicato dell’assessore veneto Coletto che annuncia a tutto il mondo, la riapertura di alcuni ambulatori nell’Ospedale di Pantalla.
La cosa, condivisa in maniera esaltante dai difensori dell’operato dell’assessore veneto, non solo non ci rassicura sul futuro del nostro ospedale, ma anzi ci fa intravedere, nemmeno troppo velatamente, il disegno che ormai è evidente a tutti coloro che seguono questa vicenda da molto tempo e cioè che questa è l’ennesima mossa per quietare gli animi, da una parte, dall’altra, quella di andare alla trasformazione dell’Ospedale di Base di Pantalla H24, in una Casa di Cura a tempo parziale o in una Clinica Privata (quale posto migliore di in una struttura nuova costata circa 50 milioni di euro?).
Non a caso le aperture di questi ambulatori vanno dalle 08.00 alle 16.30, dal lunedì al venerdì. Nulla di straordinario, se pensiamo che la tanto pubblicizzata riapertura della Chirurgia, poi non si è rivelata che un ambulatorio chirurgico dalle 08.00 alle 20.00dopodiché il nulla, perché manca il medico, l’anestesista, ecc…ecc…
Queste è la strada segnata verso cui vogliono far andare l’Ospedale di Pantalla.
Dopo le fantasioseillusioni prospettate da vari soggetti istituzionali, in cui si faceva balenare per il nostro Ospedale un futuro radioso, dalle caratteristiche sanitarie mai ipotizzate, prospettando: Camere di Intensiva, Reparto di Rianimazione e quanto di più evoluto si potesse immaginare, oggi siamo al punto che non solo non ci viene restituito un Ospedale di Base trasformato in DEA (Dipartimento di Emergenza e Accettazione) di I° Livello, da inserire così nel PSR (Piano Sanitario Regionale), come si faceva presupporre con proclami di sapore elettoralistico, ma nemmeno si prospetta più la possibilità di riaverlo così com’eracioè Ospedale di Base, come quello che era prima del Covid e delle scelte di questa Giunta.
Un ospedale che poteva contare su 120 letti di degenza (tra permanenti e “tecnici”), Reparti di degenza(ognuno dei quali con un proprio Primario o Responsabile e con un proprio qualificato organico Medico e Infermieristico Chirurgia generale(col più moderno blocco operatorio e le più dotate 5 sale operatorie dell’Umbria, con tanto di “Ricovery Room” DaySurgery multidisciplinare, Chirurgia Ortopedica protesicadi alto livello, Medicina generaleOstetricia e Ginecologia(con punto nascita e neonatologia), Anestesiologia (24 h sette giorni su sette), Pronto Soccorso(con possibilità’ di ricovero e trattamento in situ di urgenze chirurgiche e mediche), Gastroenterologia (anche interventistica), Radiologia (anche interventistica, con Tc, RM, ecografia 24/24 x sette giorni), Oncologiacon posti letto DH e chemioterapie, Laboratorio di analisi d’avanguardia, Riabilitazione ortopedicacon letti di degenza, Cardiologia riabilitativa e sportiva.

Le favolose riaperture che vengono annunciate dall’assessore veneto e amplificate dai suoi megafoni personali, non traggano in inganno i cittadini, l’ospedale, per essere tale, ha bisogno che siano riaperti i REPARTI come erano prima, altrimenti gettino la maschera e dicano che Pantalla dovrà diventare un Poliambulatorio o Casa di Cura Privata e di Ospedale H24 non se ne dovrà più parlare.
Il Comitato