I TUDERTI I PIU’ COLPITI DALLA INEFFICIENZA DELLA REGIONE!


GIUNTA TESEI ALLO SBANDO SUL PIANO VACCINAZIONI!

Comunicato di Manuel Valentini, capogruppo PD.

La giunta Tesei, se ce ne fosse stato bisogno, si sta dimostrando incapace di organizzare un piano vaccinale contro il covid degno di questo nome. Il re, o meglio la regina, ora è nuda!

Senza nessuna giustificata motivazione la Regione Umbria ha deciso di partire con le vaccinazioni escludendo, all’inizio, le persone sopra gli 80 anni.

Alle giuste proteste dei cittadini e delle forze di opposizione a questa insensata decisione, la risposta è stata che i soli 80enni sono auto sufficienti e, per la maggior parte, in grado di guidare, quindi il piano vaccinazioni sarebbe partito senza intoppi.

Da questa risposta cosa dobbiamo capire? Che le vaccinazioni per chi ha più di 80 anni, sono state pensate a domicilio oppure eseguite dai medici di famiglia?

Sembra proprio di no! Anzi, per vaccinare i più anziani, la Regione si è trovata ad improvvisare, dalla sera alla mattina, nuovi siti di vaccinazione!

La dura realtà è che il duo Tesei-Coletto per il piano vaccinazioni è completamente allo sbando e di questa devastante situazione i più penalizzati, indovinate chi sono?!

Come al solito gli abitanti della Media Valle del Tevere e tra questi, i più colpiti, sono i Tuderti ultraottantenni che dovranno andarsi a vaccinare addirittura nel Comune di Marsciano, nella frazione di Ammeto!

Come se non bastasse tutto questo, giovedì 25 febbraio (il giorno di apertura delle prenotazioni per i nati prima del 1940) poco dopo le 8.30 del mattino, il portale della regione per fissare la data della vaccinazione, ha smesso di funzionare, per riattivarsi a orario da destinarsi!

Regna il più completo caos su una questione così importante come Futuro e Salute, possibili solo con una massiccia Campagna vaccinale contro il Covid.

Ci chiediamo se non era possibile attivare un punto vaccinazioni per gli ultraottantenni nell’ Ospedale di Pantalla, la struttura più nuova di tutta l’Umbria?!

Non sarebbe stato più comodo per tutti gli anziani della Media Valle del Tevere e dei Tuderti?!

La realtà è che non si perde occasione per marginalizzare ed indebolire il nostro nosocomio, come sta accadendo anche in questa occasione, e a farne le spese è la salute dei cittadini.

È imbarazzante l’inesistenza e l’incapacità di chi, per ruolo e mandato,  dovrebbe per prima attivarsi nella difesa dell’Ospedale di Pantalla e della salute dei Tuderti.

Non c’è nemmeno la dignità di dimettersi chiedendo umilmente scusa alla città di Todi per la sua inadeguatezza.

MANUEL VALENTINI CAPOGRUPPO PD IN CONSIGLIO COMUNALE

Vaccinazioni per ultraottantenni: a Marsciano.

Comunicato di Andrea Vannini

NON CI SIAMO ! Come tutti i Tuderti sanno la prima fase della Vaccinazione contro il Covid ha riguardato gli ottantenni e pochi altri ed è stata svolta a Todi principalmente presso il Presidio Ospedaliero di Pantalla. Ciò che non sanno è che purtroppo per le persone che saranno vaccinate a seguire nella cosiddetta seconda fascia, cioè per gli Anziani ultraottantenni, a parte quelli che lo faranno a domicilio su decisione del Curante (con un numero ad oggi limitatissimo di vaccini), la sede non sarà più Pantalla ma Marsciano. Per essere più chiari, per quelle persone deboli ed estremamente fragili è stato approntato un supplemento evidente di disagio personale (e anche familiare a dire il vero).Tutto ciò al solito senza una spiegazione plausibile (ma d’altronde sarebbe difficile trovarne una) ed una motivazione razionale. Non è dato conoscere chi ne sia responsabile e mi limito a porre la delicata questione alla attenzione dei responsabili dei Servizi Sanitari dall’Assessorato in giù ed, ovviamente, a quella del Sindaco perché rimettano al loro giusto posto le cose.

NON SOLO COVID: L’UMBRIA PREOCCUPA ANCHE PER I DIRITTI (DELLE DONNE)

Comunicato di Manuel Valentini Capogruppo PDI

L’emergenza pandemica e la crisi che ne è derivata non sono le uniche ragioni per cui l’Umbria è di recente salita alla ribalta della cronaca nazionale. Se da una parte, infatti, la mala gestione in ambito sanitario è la principale delle nostre preoccupazioni, dall’altra, tuttavia, non possiamo abbassare la guardia sulle altre politiche che la giunta Tesei (ma forse sarebbe meglio dire Tesei-Pillon) sta portando avanti, specie per quanto riguarda i diritti delle donne. È di questi giorni un dettagliato approfondimento di “The Vision” (accurato organo di informazione online) su quello che sembra essere un disegno politico perseguito ad oltranza dai leghisti nostrani più conservatori e fondamentalisti: la compressione del diritto all’interruzione volontaria di gravidanza in nome della restaurazione di un modello di famiglia che non è più, però, l’unico ed esclusivo. Già nello scorso giugno suscitò sdegno l’ingiustificata abrogazione della legge che prevedeva la possibilità di interrompere la gravidanza con Ru486 in day hospital e il ripristino, de facto, del ricovero obbligatorio. Anche se in merito a questa specifica vicenda un passo indietro è stato compiuto – grazie soprattutto alle linee guida nazionali emanate dal ministro della Salute Speranza – ci ha poi pensato la consigliera regionale leghista Paola Fioroni, vicepresidente del Consiglio regionale, a rincarare la dose con la proposta di una legge che prevede la modifica di alcune parti del Testo unico in materia di sanità e servizi sociali e che solleva non poche perplessità. Questo perché, in primo luogo, l’impostazione delle principali modifiche volte al sostegno della natalità e al potenziamento dei servizi di mediazione familiare si pone in chiaro contrasto con il principio di laicità (come emerge dalla previsione del coinvolgimento di associazioni antiabortiste private all’interno di servizi anche pubblici come i consultori) e perché, in secondo, dal testo della legge si evincono chiari richiami al famigerato ddl Pillon sull’affidamento familiare, quasi che il fondamentalista in papillon voglia riproporre in Umbria ciò che non è riuscito a realizzare a livello nazionale. Misure più da Stato etico che da Stato di diritto, sullo sfondo delle quali si staglia un’ideologia retriva, come quella che ha portato Donatella Tesei a firmare un manifesto valoriale promosso dall’associazione antiabortista Pro Vita e Generazione Famiglia durante la campagna elettorale.

Una preoccupante commistione tra motivazioni private (quelle religiose) e sfera pubblica (quella dei diritti) che sembra chiaramente ispirare l’indirizzo della giunta destra nell’ambito della sanità e del welfare e che c’entra poco o nulla coi precetti evangelici.

Siamo grati che sul versante opposto a dare battaglia ci abbia pensato la Rete Umbra per l’autodeterminazione delle donne, che ha ricordato l’importanza che il diritto di scelta sul proprio corpo ricopre ai fini dell’acquisizione di una piena autonomia femminile.

Contro ogni minaccia alla libertà, contro ogni lesione dei diritti, all’interno delle istituzioni, anche comunali, le associazioni femministe e lgbt potranno contare sull’appoggio del Partito Democratico.

Partito Democratico Todi

Nuovo finanziamento (300.000 di €) per la fraz. di Rosceto

Comunicato dell’ass. Moreno Primieri.

È con grandissima soddisfazione che possiamo annunciare di aver ottenuto, grazie allo straordinario lavoro della Amministrazione, con il Sindaco Antonino Ruggiano e l’Assessore Moreno Primieri, e degli uffici di progettazione del Comune, un importante finanziamento, pari a circa 310.000 euro, volto al completamento delle opere di messa in sicurezza della Frazione di Rosceto.

Ed infatti, con decreto del Ministero dell’Interno, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, in data 23 febbraio 2021, sono stati determinati i Comuni a cui spetta il contributo previsto dall’art.1, commi 139 e seguenti, della legge 30 dicembre 2018, n.145, da destinare ad investimenti relativi ad opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio.

In particolare, per l’anno 2021, i contributi in questione ammontano complessivamente a euro 1.850.000.000.

L’ammontare del contributo attribuito a ciascun ente è stato determinato con il citato decreto del 23 febbraio 2021, secondo il seguente ordine di priorità, previsto dalla normativa vigente: a) investimenti di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico; b) investimenti di messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti; c) investimenti di messa in sicurezza degli edifici, con precedenza per gli edifici scolastici, e di altre strutture di proprietà dell’ente.

Il decreto interministeriale riporta tre allegati:

– allegato 1 che contiene l’elenco di oltre 9.000 opere pubbliche, per le quali le richieste sono pervenute nei termini previsti;

– allegato 2, che riporta l’elenco di n.8.176 opere ammesse;

– allegato 3 che contiene l’elenco delle n.2.846 opere attualmente ammesse e finanziate, tutte comprese nella predetta categoria a): investimenti di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico. Gli enti locali beneficiari sono complessivamente n.1.912.

Il Comune di Todi ha avuto la capacità di poter rientrare tra i pochissimi enti locali dell’Umbria ad ottenere il finanziamento di un proprio progetto, in particolare il completamento della messa in sicurezza della Frazione di Rosceto.

Negli anni 2005-2008, è stato realizzato un importante intervento di consolidamento e bonifica (primo stralcio) che ha permesso la messa in sicurezza della frazione, interessata da gravissimi problemi franosi, che ne minacciavano il crollo.

Le intense piogge verificatisi durante i lavori del primo stralcio hanno generato un insieme di ulteriori eventi franosi lungo il pendio che, imponendo l’esecuzione di ulteriori lavorazioni, non hanno permesso il completamento delle opere

Oggi, finalmente, siamo in grado di avviare l’intervento di completamento, che riguarderà, in generale:

− il ripristino di una zona franata, che ha prodotto l’invasione della carreggiata della strada comunale di accesso al Castello di Rosceto, con la realizzazione di terre armate poggianti sopra una platea in cls armato ancorata sopra a pali di diametro mm 600,

− la realizzazione delle terre armate sopra alla paratia a completamento dell’intervento di primo stralcio. Le terre armate garantiranno un duplice, importante, risultato:

− La protezione della scarpata dalla disgregazione e dall’erosione e quindi di conseguenza protezione della fondazione perimetrale degli edifici del castello,

− L’ampliamento dello spazio vivibile davanti al castello verso ovest e possibilità di ricostituire il camminamento intorno alle mura del castello.

Insieme all’intervento di protezione della scarpata sarà predisposto un sistema di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche verificando e sistemando, con particolare attenzione, tutte le canalizzazioni già esistenti, anche di tipo fognario, in maniera tale da allontanare tutte le acque, meteoriche e non, dalla scarpata impedendo all’acqua di ridurre nel tempo le caratteristiche geomeccaniche dei terreni costituenti la scarpata stessa generando ulteriori fenomeni di dissesto.

La scarpata consolidata e con le acque regimate sarà ulteriormente protetta attraverso l’esecuzione di opere superficiali (fascinate, piantumazioni, fissaggi, ecc.) di protezione della scarpata dal dilavamento e dagli smottamenti superficiali di piccole quantità di terreno. 

                                                                                 Amministrazione Comunale di Todi

Favola TARI … secondo capitolo

Continua la polemica di Maurizio Pierdomenico sulla TARI.

A me spiace tediare su tema TARI ma ritengo importante la chiarezza e la comunicazione.

Ricevo bolletta conguaglio accompagnata da lettera, a firma del Sindaco e Assessore, con la quale si complimentano per come sono stato “…un cittadino ed un utente davvero virtuoso e che, grazie alla sua attenta modalità di puntuale raccolta di rifiuti, per l’anno 2020 non soltanto non dovrà pagare nessuna altra somma, ma addirittura riceve un conguaglio, che sottolinea il grandissimo risultato.” Tralascio le altre farsi celebrative.

Qualcuno penserà, perché ti lamenti visto che riceverai un rimborso? Il motivo è semplice.

Come immaginavo i dati rilanciati da parte del Comune di circa 2.000 famiglie che non hanno pagato conguagli o addirittura, come nel mio caso, riceveranno un rimborso sono estrapolati dalle somme finali della bolletta senza alcuna analisi degli stessi.

Continuo a sostenere che solo con il metodo applicato della Tariffa puntuale è quasi impossibile pagare meno o anche andare pari in quanto i valori ipotizzati su base esposizione contenitori non lo consentono.

Corre l’obbligo argomentare e non restare sul vago. La bolletta in oggetto prevede un rimborso per il solo fatto che il contratto è stato cessato a novembre 2020 quindi i calcoli della quota fissa sui mq sono stati rimodulati su 310 gg anziché 366. Che la quota variabile 1 su nucleo familiare, ugualmente, è stata rimodulata su 310 gg anziché 366. Quindi è stata accreditata una somma di € 4,82 per quota variabile 2 su base carrellato da 1.100lt malgrado la dotazione è del tipo 240lt. Ma questa ultima parte è talmente risibile dal punto di vista economico che non vale nemmeno la pena di scriverne e farne di conto. A ciò aggiungiamo la riduzione Covid che c’entra nulla con la Tariffa puntuale.

Ecco da dove scaturisce l’importo a conguaglio in mio favore! In pratica pagato per 10 mesi non 12. Se i giorni fossero stati 366 e senza sconto Covid avrei avuto un saldo positivo, per il Comune, quindi pagato il conguaglio.

Questo sarebbe il dato reale!!

Il resto sono chiacchiere di una favola che non un lieto fine dove vissero tutti felici e contenti.

Recupero e restauro mosaico di domus romana del I secolo A.C


Comunicato Assessorato LLPP Comune di Todi

La Domus Romana oggi


Dopo anni di incuria è stata ripristinata l’area archeologica di Via dei Magazzini.

Il complesso risale alla seconda metà del I secolo a.C. ed ha avuto una lunga frequentazione come testimoniano i materiali rinvenuti negli strati di abbandono.

L’opera presenta resti pertinenti ad una domus, sicuramente una ricca abitazione di era romana, ed è stata rinvenuta durante i lavori di rifacimento della rete idrica e fognante effettuati nell’ambito degli interventi di risanamento del colle di Todi nel 1990.

Per motivi di sicurezza e di fruibilità dell’area è stato possibile mantenere in vita solo una parte della struttura. Anziché tombare il tutto per una migliore conservazione si è ritenuto di consolidare e restaurare il mosaico, effettuare una pulizia di tutte le erbe infestanti e affidare ad una ditta specializzata la struttura di protezione che consente di lasciare a vista l’intervento di di oltre 2000 anni fa.

La Domus Romana. Ricostruzione.

È intenzione di affidare stabilmente la cura e la manutenzione dell’opera per la migliore conservazione e fruibilità.

Della costruzione rimane in evidenza rimane un primo tratto di mosaico (nel disegno individuato con la lettera A) composto da tessere bianche e nere, molto regolari che si intrecciano in un motivo di lombi alternati ad ottagoni già rinvenuto nel 1975.

Invece, la porzione B è stata scoperta nel 1994 e riguarda un ambiente a pianta quadrata con una fascia nera che incornicia un anello bianco e al centro un emblema realizzato in opus vermiculatum.

Sono visibili anche alcuni tratti delle strutture murarie della domus.

È osservabile anche una canaletta segnata con la lettera C e un tratto scoperto nel 1995 contraddistinto con la lettera D che raffigura un lungo tratto di mosaico di tessere nere, con due fasce bianche, decorato da inserimenti marmorei di diversi colori e forme geometriche.

Un altro pezzo di storia della nostra città recuperato e messo in sicurezza.

Assessore LLPP e Urbanistica Moreno Primieri

Analisi e visite mediche: il disagio dei cittadini.

Partito Socialista Italiano. Comunicato Stampa

Abbiamo segnalato più volte il disagio che i cittadini devono sopportare
per recarsi al Distretto di Todi (ex Ospedale) per fare la analisi, piuttosto
che recarsi al CUP, o presso gli studi dei medici di famiglia che si trovano
all’interno Lo abbiamo fatto al Sindaco, lo abbiamo scritto alla Direzione
del Distretto. Nulla di fatto. Come è possibile che si debba fare la fila fuori del portone d’ ingresso, in mezzo alla strada, con il rischio di essere
travolti dalle vetture che percorrono Via G. Matteotti. Senza un riparo dal
freddo, sotto la pioggia. Quello che abbiamo verificato oggi grida allo
SCANDALO. E per fortuna che oggi era una bella giornata. Mamme con il
carrozzino con dentro i propri figli fuori a fare la fila, anziani in attesa
senza potersi sedere. Tutto documentato Signor Sindaco Ruggiano. Lei
per la carica che ricopre, per legge, deve sovraintendere alla salute dei
cittadini di Todi. Non c’è solo il COVID a Todi.
Abbiamo suggerito di riattivare il vecchio Pronto Soccorso con ingresso da
via della Fabbrica in modo da smaltire le file tra chi deve fare le analisi e
chi invece deve accedere ad altri servizi. Nulla di fatto.
Sindaco Ruggiano, nelle sue lunghe dirette facebook si ricordi che ci sono
anche altre criticità a Todi. Perché la vita non è poi così bella come
sostiene.

Sez. G. Matteotti – Todi

Peppucci e la polemica sull’Ospedale di Pantalla

Francesca Peppucci (consigliere regionale Lega): “Con la mozione
riapriamo dibattito sul futuro dell’ospedale di Pantalla. Dal PD tuderte
solo vergognose strumentalizzazioni”
COMUNICATO STAMPA LEGA

“È disarmante l’atteggiamento del PD di Todi che dimostra di non studiare gli atti che passano in consiglio regionale o di essere in malafede”. Questa la replica del consigliere regionale della Lega, Francesca Peppucci alle polemiche del Partito Democratico. “Invece di prodigarsi in vergognose
strumentalizzazioni avrebbero potuto leggere la mozione che chiede una stretta interazione tra Pantalla e Azienda ospedaliera di Perugia (che spesso negli anni è mancata), il tutto in un’ottica di un potenziamento dei servizi, in termini di personale e dotazioni strumentali, cosa che ho più volte ribadito nel mio intervento in aula.
Mi spiace constatare che il Partito Democratico tuderte preferisca perdere
tempo nel distorcere la realtà pur di attaccare la sottoscritta, quando invece sarebbe molto più utile soprattutto in questo periodo di Covid, contribuire in maniera attiva con proposte che possano rispondere realmente alle esigenze della popolazione. Tra l’altro, vorrei ricordare ai consiglieri del Pd che quando si parla di ‘poli unici’ si fa riferimento a un disegno già previsto prima dalla Lorenzetti e poi dalla Marini, esponenti del loro stesso partito. Disegno che purtroppo è rimasto sempre sulla carta e non ha trovato piena attuazione nel corso degli anni.
Invece di dimostrarsi soddisfatti per l’approvazione di un atto che prevede il potenziamento del polo unico di Pantalla, il PD di Todi non perde occasione di fare polemica su una mozione condivisa e approvata dai rappresentanti regionali del loro stesso partito. Il PD tuderte dovrebbe sapere che stiamo affrontando una pandemia mondiale che non conosce precedenti e che vede coinvolte oltre Pantalla, altre 9 strutture umbre.
Proprio a fronte del sacrificio e dei disservizi che sta subendo la cittadinanza della MVT, il mio obiettivo e quello della Lega, è quello di guardare al futuro affinché il territorio possa avere un presidio efficiente a differenza del passato dove è mancata una prospettiva di crescita dovuta a scelte politiche che in primis hanno individuato Pantalla come ospedale di base. È proprio grazie alla mozione che abbiamo riaperto il dibattito sulla valorizzazione e la riorganizzazione dei poli unici del territorio, tra cui quello di Pantalla, dopo troppi anni di immobilismo e politiche autoreferenziali della sinistra.
La mia attenzione al territorio della Media Valle del Tevere e al presidio di
Pantalla è dimostrata anche con l’approvazione di questo documento che chiede interazione e funzionalità con l’azienda ospedaliera di Perugia, dando nuovo impulso e forza ai servizi resi ai cittadini”.

L’INETTITUDINE DELLA CONSIGLIERA PEPPUCCI NEL DIFENDERE LA SANITÀ DELLA MEDIA VALLE DEL TEVERE: “PRIMA IL TRASIMENO!”!

Comunicato del PD di Todi.

È indubbio che chi ha l’onore di sedere sugli scranni di Palazzo Cesaroni rappresenta l’intera comunità regionale, stante l’inesistenza (vivaddio) di qualsivoglia “vincolo di mandato territoriale” con le proprie zone di provenienza, roba che nemmeno nei parlamenti medievali. Tuttavia, non può che farci sorridere la solerzia e l’abnegazione con cui la consigliera Peppucci, espressione elettorale in gran parte della Media Valle del Tevere e della città di Todi, si applica alle esigenze e alle problematiche della zona del Trasimeno. Passi per la mozione di qualche mese fa tesa a favorire l’introduzione nei menù scolastici, oltre che nelle mense universitarie e delle aziende sanitarie e ospedaliere, di pietanze a base di pesce del lago Trasimeno che vide la nostra prode consigliera tra i promotori assieme ad altri suoi colleghi leghisti.

Nei giorni scorsi, però, in Consiglio regionale si è concretizzata una convergenza bipartisan per la realizzazione del “Polo Unico del Trasimeno”, da inserire nel nascente Piano sanitario regionale. La proposta, che porta la firma della consigliera Peppucci, ha ricevuto voto favorevole ed impegna la Giunta ad assicurare, nelle more della realizzazione del Polo Unico del Trasimeno, la piena funzionalità e completamento dei lavori dell’Ospedale di Castiglione del Lago in termini di strutture, dotazioni strumentali e di personale nonché la presenza di un presidio di area disagiata all’Interno della ex struttura Ospedaliera di Città della Pieve, e nel contempo, a provvedere all’avvio del processo di potenziamento dei servizi territoriali dei diversi comprensori.

Viene spontaneo chiederci, a questo punto, perché l’impegno profuso nella difesa dei(più che legittimi) interessi della sanità territoriale del Trasimeno la consigliera Peppucci non lo abbia adottato in questi mesi anche per difendere l’Ospedale di Pantalla e la sanità della Media Valle del Tevere, calpestata dalle complicità e dai silenzi della destra locale rispetto alle scelte scellerate del duo Tesei-Coletto. Sessantamila persone, infatti, sono state private del proprio presidio ospedaliero, con un arresto sostanziale della prevenzione e della cura delle patologie non Covid, senza che siano chiare le prospettive future di esso.

Che ne sarà di Pantalla nel nuovo Piano sanitario regionale? Verrà trasformato in una mega ambulatorio? Verrà dato in pasto ai famelici appetiti dei privati? Chissà. Di certo, ben conosciamo l’inettitudine della consigliera Peppucci nel difendere la sanità territoriale della Media Valle del Tevere.

Mesi spesi a suon di post sui social a dire “state tranquilli” e a prendersela contro i catastrofisti accusati di fare terrorismo sul futuro dell’Ospedale. Poi, però, la realtà è sempre venuta a galla e l’ha smentita senza pietà. Capiamo le esigenze correntizie e di cordata e la vicinanza politica col Senatore Briziarelli, cara consigliera, ma non aspettiamo altro, ormai, che di vederla in giro con una felpa stile Salvini “PRIMA IL TRASIMENO!”!

PARTITO DEMOCRATICO TODI

Rifiuti, trasformiamo la favola in realtà.

A proposito di TARI. Un Intervento di Maurizio Pierdomenico.

Nel leggere il comunicato di Forza Italia che esprime soddisfazione “..per l’eccezionale lavoro ed i risultati conseguiti relativamente al servizio di raccolta rifiuti (TARI)” non si può rilevare come il termine eccezionale è a dir poco enfatico in quanto è obbligo attuare alcune scelte (vedi porta a porta). Cosi come vorrei ricordare che il risultati conseguiti c’entrano nulla con la TARI.

Che l’aspetto generale sia migliorato non si può negare ma la gestione della raccolta dei rifiuti è un percorso lungo, complesso che va alimentato ogni giorno per renderlo migliore nei risultati economici, ambientali e di decoro cittadino. Tornando sulla TARI sarebbe interessante conoscere come hanno fatto “….500 utenze una riduzione del costo del 4% e, nel caso di oltre 1600 utenze domestiche, un tangibile risparmio sul costo del servizio.” Considerato che penso di aver fatto molto in merito senza rilevare questo risparmio che, per intenderci, non avrei ottenuto neanche esponendo ZERO rifiuto secco. Se ci fate sapere potremmo migliorare tutti.

Cosi come sarebbe interessante conoscere il motivo per cui la consegna dei mastelli è avvenuta (a memoria) verso maggio/giugno 2020 mentre il calcolo TARI parte da gennaio 2020. E’ disponibile un report di controllo dei prelievi conteggiati? Altrimenti come facciamo a rilevare le discrepanze?

Per carità stiamo parlando di pochi spiccioli come si può rilevare dalla bolletta di conguaglio ma è per comprendere il meccanismo e fare le scelte giuste. Ipotizziamo che come tutte le cose anche in questo caso l’anno 2020 possa essere considerato come l’anno ZERO da cui partire per una reale Tariffa puntuale. E’ possibile conoscere se il sistema sarà analogo o rivisto?

Saranno introdotti i “conferimenti minimi” ovvero quelli che saranno comunque addebitati e di conseguenza il costo dei conferimenti oltre soglia? Saranno riviste le dotazioni di contenitori in funzione della composizione del nucleo familiare e, ovviamente, agli spazi disponibili, evitando che 1 persona abbia un contenitore da 240 lt (che poi viene conteggiato) sovradimensionato? Non sempre è possibile gestirne l’esposizione controllata, ad esempio esporre ogni 2/3 mesi per ottenere benefici tariffari (ripeto anche se irrisori)?

Con l’installazione delle isole ecologiche informatizzate come sarà gestita la TARI? Se un cittadino dovesse conferire tutto il secco presso l’isola informatizzata esponendo ZERO cosa avviene?

Pensate di attuare campagne informative su riduzione dei rifiuti e qualità della differenziata (vero tema)? Contro lo spreco alimentare?

Maurizio Pierdomenico