Pantalla torni ad essere un presidio ospedaliero di base h24.

La sinistra per Todi giudica insufficiente la Risoluzione della III commissione regionale .

La Sinistra per Todi ritiene assolutamente insufficiente la risoluzione approvata dalla terza commissione del Consiglio regionale per l’ospedale di Pantalla.

In questo senso sorprendono i commenti entusiastici di chi non si è accorto di quale sia la reale situazione del nosocomio, a differenza dei cittadini costretti a veri e propri viaggi della speranza per semplici esami diagnostici e senza considerare le traversie di chi ha problemi più gravi. 

È altresì strano che la commissione regionale senta la necessità di approvare una specifica risoluzione sulla questione a fronte delle tonitruanti rassicurazioni del primo cittadino tuderte: un mero atto di indirizzo politico che assomiglia ad un infantile tentativo di gettare fumo negli occhi, con la speranza di potersi rifare una verginità in vista delle elezioni comunali della prossima primavera.

Una cosa è certa: dare seguito alla risoluzione certificherebbe la chiusura del nosocomio di Pantalla quale ospedale di base e la sua trasformazione in un presidio sanitario con tutt’altra funzione.

Ferme restando le legittime rivendicazioni dei comitati che, giustamente, chiedono il ripristino della situazione ante Covid, La Sinistra per Todi chiede che l’ospedale di Pantalla torni ad essere un presidio ospedaliero di base h 24, in rete con il sistema regionale, coerente con le linee guida nazionali dell’emergenza, che sanciscono, tra le altre cose, che il paziente vada portato al presidio più prossimo e più idoneo. Questo garantirebbe la erogazione di tutti quei servizi più utili ai cittadini e la presenza di un pronto soccorso, oggi ridotto a centro di smistamento verso altre strutture.

Aspettiamo quindi atti concreti che vadano oltre le dichiarazioni e i sorrisi di circostanza utili ad aumentare la visibilità sui social, ma che poco hanno a che vedere con le esigenze di una comunità e di un territorio privati, di fatto, del proprio ospedale.

Il Coordinamento de La Sinistra per Todi

Chiostro di San Fortunato, mostra di Adolfo Franzó, grande fotografo di Cinema

Attività sociali. Stanziati 100mila euro per Todi dalla Fondazione Terzo Pilastro.

Saranno utilizzati per offrire buoni pasto e spesa alle famiglie in difficoltà

Continuando la propria azione di sostegno alle famiglie che vivono la crisi economica aggravata dalla pandemia da COVID-19, dopo un primo investimento nel 2020, la Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale ha stanziato ulteriori 100mila euro per il Comune di Todi e altrettanti per i comuni di Agrigento, Catania, Enna, Messina, Siracusa e Trapani, per complessivi 700mila euro, per offrire buoni pasto e spesa alle famiglie in difficoltà.

Il Sindaco di Todi, Avvocato Antonino Ruggiano ha dichiarato: ”Siamo davvero molto felici che la Fondazione ed il Presidente Professor Emmanuele Emanuele abbiano saputo donare, con tanta generosità, questi fondi alla nostra città ed alle persone più bisognose. La visione, la lungimiranza e la capacità di saper individuare i problemi della nostra società hanno, da sempre, caratterizzato l’operato del Professor Emanuele. Per la nostra città, essere destinatari di tanta attenzione è davvero motivo di orgoglio. La conferma che, nella vita, oltre che le norme e la burocrazia contano anche i rapporti personali, la stima e la fiducia, come quella che, evidentemente, ci siamo riusciti a conquistare. Ne saremo eternamente grati”.

La Fondazione terzo Pilastro – Internazionale , che ha sede a Roma, ma opera anche oltre i confini nazionali, è appunto presieduta dall’Avvocato Emanuele. E non è nuova a queste iniziative, visto che nel corso dell’emergenza sanitaria ha donato in Sicilia 400mila euro che sono andati in parti uguali a Palermo, Trapani, Agrigento ed Enna. L’ente ha spesso rivolto le sue iniziative filantropiche alle regioni meridionali del Paese e al Maghreb, estendendo poi al Medio ed Estremo Oriente. Oltre all’assistenza delle classi sociali più deboli, i suoi campi di intervento prioritari sono la sanità, la ricerca scientifica, l’istruzione e la formazione, l’arte e la cultura. “L’attenuarsi del picco più drammatico dell’emergenza sanitaria, dovuta al progredire della campagna vaccinale in corso”, ha dichiarato Emanuele, “mette ancora più in evidenza, se possibile, la profonda crisi economica conseguente ai lunghi periodi di sospensione delle attività produttive che la pandemia ci ha imposto fino alla fine dello scorso mese di Aprile. Per questa ragione la Fondazione Terzo Pilastro – su mio preciso impulso – ha deciso di rinnovare, ampliandone il raggio di intervento, la misura di sostegno alle classi sociali più deboli. A Todi, così come in altri 6 comuni della Sicilia, garantiremo infatti, a fianco delle istituzioni locali e nel pieno rispetto dell’Art. 118 della Costituzione, dei pasti sicuri a singoli e famiglie in difficoltà, nell’ auspicio di poter in parte mitigare gli effetti devastanti che il collasso del sistema produttivo sta avendo sulla nostra società. Un atto doveroso da parte di quel privato sociale, da sempre attento alle esigenze della povera gente, che la Fondazione fattivamente Rappresenta”.
                                                                       Amministrazione Comunale di Todi

E l’uscita di Ruspolini dalla Lega finisce in cronaca nazionale.

Un articolo del quotidiano ‘Il Foglio’

Nell’articolo del quotidiano di oggi viene citato, fra gli altri comuni dove la Lega è in crisi, Todi. Ma nella terza colonna in alto viene dato spazio alla dichiarazione di Ruspolini. Ecco il testo: ”In Umbria, recentemente, ha deciso di uscire dal partito, Adriano Ruspolini, vicesindaco di Todi, già candidato sindaco della Lega. Motivo? ”Gestione personalistica”

QUANDO SI ARRIVA ALLE QUERELE, VUOL DIRE CHE MANCANO GLI ARGOMENTI POLITICI PER RISPONDERE DA PARTE DELLA MAGGIORANZA CHE NON GOVERNA LA NOSTRA CITTA’

Comunicato del PSI di Todi

“Esprimiamo solidarietà al Gruppo Consiliare del PD tuderte considerando fuori luogo l’evocare querele ed interessamento delle Procure a seguito del legittimo svolgimento di una funzione consiliare. A meno che la stessa maggioranza non voglia sottoporre a verifica giudiziaria il proprio operato ! I termini del problema non si spostano di un millimetro: la gestione del problema ospedaliero da parte dell’ Amministrazione Comunale la giudichiamo fortemente negativa! L’ Amministrazione comunale ha privato la collettivitá tuderte e dei Comuni confinanti, di un servizio essenziale, e non si sa per quali reconditi fini! Confidiamo che gli elettori ne chiedano il conto! Rivogliamo il nostro ospedale !”

Partito Socialista Italiano Sez. G. Matteotti Todi

Solidarietà ai consiglieri PD per minacce querela. Si convochi quanto prima un Consiglio Grande su donazioni Covid.

La Sinistra per Todi esprime piena solidarietà ai consiglieri di opposizione del Partito Democratico per le minacce di querela di cui sono stati fatti oggetto durante l’ultimo consiglio comunale di Todi, in merito all’interrogazione presentata sulla vicenda delle donazioni Covid. Riteniamo grave e lesivo delle prerogative e delle funzioni delle opposizioni ogni atteggiamento intimidatorio teso a ad inibire il ruolo attribuito ai consiglieri comunali dalla legge, dallo statuto e dal regolamento.

 E poiché siamo in democrazia e riteniamo che fare domande a chi governa sia un diritto, così come rispondere un dovere, anche noi abbiamo due quesiti da porre.

Prima domanda: nella risposta del 26 agosto all’interrogazione del PD il sindaco di Todi, dopo aver sottolineato come il coordinamento della raccolta fondi sia ascrivibile solo ed esclusivamente all’associazione privata La Rosa dell’Umbria ONLUS e dopo aver affermato di essere in possesso comunque della rendicontazione avendola richiesta, a suo dire, pur senza alcun diritto potestativo, invitava i presentatori della interrogazione a fare altrettanto. Siamo sicuri che un’associazione “privata” iscritta all’albo regionale delle organizzazioni di Protezione Civile, che ha una convenzione in essere con il comune di Todi e che opera nei locali di proprietà dello stesso comune, sia sottratta al controllo dell’ente pubblico tanto da far rispondere picche ai consiglieri comunali che chiedono lumi sulla gestione dei fondi per l’emergenza sanitaria?

Seconda domanda: in un’intervista rilasciata ad un quotidiano locale il 25 agosto scorso la sindaca leghista di Marsciano, non certo una pericolosa estremista di sinistra, ha così dichiarato testualmente: “Vorrei precisare che tutta la parte decisionale e operativa legata all’acquisto dei ventilatori, e quindi quali acquistare, dove acquistarli, il fatto di prenderli usati e la congruità del costo, è stata gestita dal comune di Todi e dalla Rosa dell’Umbria in totale autonomia e senza alcuna condivisione, pertanto anche il comune di Marsciano chiede che, quanto prima, si faccia la massima chiarezza su tutti i risvolti di questa operazione”. Verrà querelata anche la sindaca Mele?

Siamo fermamente convinti che sia un diritto delle cittadine e dei cittadini di Todi avere risposte urgenti e nelle sedi preposte e con le modalità adeguate. Per questo lanciamo un appello affinché si convochi quanto prima un “Consiglio Grande” ai sensi dell’art. 55 del Regolamento per il Funzionamento del Consiglio Comunale, per dare possibilità alle forze politiche, ai comitati in difesa dell’ospedale e alle associazioni cittadine di poter fare chiarezza sulla intera vicenda, senza reticenze e nella sede deputata alla rappresentanza degli interessi della collettività.

Todi 15/09/2021

Il coordinamento de La Sinistra per Todi

A DIFESA DEL RUOLO DEMOCRATICO DI OPPOSIZIONE, SENZA PAURA DI INTIMIDAZIONI

Comunicato del PD a proposito delle donazioni per l’Ospedale di Pantalla.

Siamo rimasti francamente basiti dallo show che ha visto protagonista il sindaco Ruggiano ieri l’altro in Consiglio Comunale. Durante la trattazione dell’interrogazione promossa dal gruppo consiliare del Partito Democratico sulla donazione all’Ospedale di Pantalla il sindaco ha ribadito che in Comune non vi sono tracce di delibere o di atti amministrativi su questa vicenda e che la donazione è stata organizzata e gestita ESCLUSIVAMENTE dalla Rosa dell’Umbria. Ha aggiunto, poi, che sulla vicenda sta già indagando la Procura e che, assieme al vicesindaco, ha presentato querela contro il Partito Democratico per gli scritti e gli atti presentati sulla succitata questione.

Consci del nostro corretto agire, visto che ci siamo limitati a porre alcune domande che attingono aspetti di mera natura politico-amministrativa, auspichiamo con la massima serenità che la giustizia faccia il suo corso.

Ribadiamo, altresì, che il compito principale di una forza di opposizione è quello di controllare come opera politicamente ed amministrativamente la maggioranza. Capiamo che questo concetto risulti particolarmente ostico al sindaco e al vicesindaco, ma cosi è nelle democrazie liberali avanzate.

Ulteriormente, siamo curiosi di sapere se il sindaco ed il suo vice hanno intenzione di querelare anche la sindaca di Marsciano Mele, che ha fatto proprie le nostre domande ed ha pure avanzato qualche risposta, informandoci che la vicenda della donazione è stata gestita dalla Rosa dell’Umbria insieme al Comune di Todi senza alcuna condivisione con gli altri enti comunali della Mvt e che due ventilatori acquistati non sono stati consegnati perché difettosi.

Ci rimane difficile capire come avremmo diffamato il sindaco ed il vicesindaco visto che, non essendo a conoscenza dei fatti accaduti e avendo giustappunto promosso l’interrogazione in questione per colmare questa carenza, ci siamo limitati, in modo rispettoso e non lesivo della reputazione di alcuno, ad avanzare alcune domande, a proporre accessi agli atti e a cercare di soddisfare le pretese di fare chiarezza avanzate da decine e decine di cittadini-donatori.

Invece di chiarire il ruolo svolto dal Comune su questa vicenda – mettere tutto in capo alla Rosa dell’Umbria quando il Comune ha sottolineato in documenti ufficiali (vedasi famoso comunicato con allegate fatture rimosso dal sito) di aver “promosso” (citazione letterale) esso stesso la donazione ed ha partecipato con una nutritissima delegazione alla consegne delle forniture mediche acquistate coi soldi donati dai cittadini della Mvt non ci sembra proprio il massimo – ci si difende querelando una forza di opposizione che svolge null’altro che il proprio compito.

Di certo, continueremo ad esercitare le nostre prerogative democratiche senza soggezione alcuna verso chi esercita pro tempore il potere nella nostra città, pronti a rispondere anche nelle opportune sedi giudiziarie.

PARTITO DEMOCRATICO TODI

GRUPPO CONSILIARE PARTITO DEMOCRATICO TODI

Ospedale: un importante articolo di Luigi Foglietti su ‘Il Messaggero’

Riprendiamo dal Messaggero un articolo che evidenzia tutti i problemi del nostro ospedale. E’ ora ormai che si faccia una grande assemblea pubblica e che tutti i cittadini siano coinvolti contro scelte irresponsabili e che danneggiano i più deboli e fragili.

La ripresa dei servizi all’ospedale di Pantalla tarda ad arrivare ed ecco che si sta attivando una mobilitazione generale che coinvolge la sinistra e il comitato di difesa. «Il silenzio sull’ospedale testimonia l’inadeguatezza delle destre al governo di Todi dicono quelli del coordinamento di Sinistra per Todi – la difesa dell’ospedale diventi priorità per le opposizioni, i comitati e le singole personalità presenti in città, nel silenzio e con l’accondiscendenza degli amministratori della città, continua l’opera di depotenziamento dell’ospedale».
I cittadini che hanno assistito al depotenziamento dell’ospedale causa pandemia, con il punto nascita chiuso, cittadini costretti ad emigrare in altri nosocomi per semplici esami diagnostici, chirurgia a mezzo servizio, per non parlare di un pronto soccorso ormai ridotto a centro di smistamento verso altre strutture stanno dicendo basta. «Sono basito dell’apatia delle forze politiche che sostengono l’amministrazione Ruggiano dice l’ex assessore Andrea Caprini forze politiche che sono assolutamente incapaci di proferire una sola parola su questa vergognosa situazione».
Si mobilitano ancora una volta i Comitati di difesa. «Siamo stati responsabili, collaborativi e fiduciosi mostrando apertura rispetto alle dichiarazioni emanate da Regione e Usl Umbria 1 dice Maurizio Pierdomenico, del coordinamento – è giunto il momento di fare nomi e cognomi perché qualcuno la responsabilità di quanto è accaduto e sta accadendo in merito alla funzionalità dell’Ospedale e dei servizi collegati dovrà assumersela, primi a dovere dare delle risposte la dottoressa Teresa Tedesco e il dottor Paliani».
Luigi Foglietti

Il silenzio sull’ospedale testimonia l’inadeguatezza delle destre al governo di Todi

CLa difesa dell’ospedale diventi priorità per le opposizioni, i comitati e le singole personalità presenti in città.

Nel silenzio e con l’accondiscendenza degli amministratori della città, continua l’opera di depotenziamento dell’ospedale di Todi. Dopo il disorientamento determinato dalla pandemia e con il graduale ritorno alla normalità i cittadini cominciano a toccare con mano le scelte scellerate della Regione Umbria in merito al futuro del nostro nosocomio: punto nascita chiuso, cittadini costretti ad emigrare a Perugia, quando va bene, per semplici esami diagnostici, visite oculistiche dirottate a Gualdo Tadino, chirurgia “a mezzo servizio”, per non parlare di un pronto soccorso ormai ridotto a centro di smistamento verso altre strutture.

È ora di dire basta a questo insopportabile gioco delle tre carte. Le destre umbre non hanno mai nascosto la volontà di privatizzare la sanità regionale, per questo attendiamo con preoccupazione la stesura del nuovo Piano Sanitario Regionale che, temiamo, molto probabilmente verrà presentato dopo le elezioni comunali di primavera. Non vorremmo arrivare a quell’appuntamento con un ospedale di fatto già chiuso.

Non vogliamo che l’ospedale di Pantalla venga sacrificato in nome di scelte che nulla hanno a che fare con la salute dei cittadini di Todi e della Media Valle del Tevere, né che diventi merce di scambio per interessi particolari a scapito di quelli della collettività

A questo noi ci opporremo! La Sinistra per Todi ritiene sia giunto il momento che le forze politiche di opposizione, i comitati, le associazioni, i singoli cittadini che giudicano vergognoso il depotenziamento dei servizi sanitari della Media Valle del Tevere, assumano la questione della difesa del nostro nosocomio come priorità tra le iniziative dei prossimi mesi. Con o senza il sostegno dell’amministrazione comunale di Todi che sta mostrando tutta la sua inadeguatezza nel governo del nostro territorio.

UN SINDACO IMPIETOSAMENTE SMENTITO DALLA REALTÀ SULL’OSPEDALE DI PANTALLA

Lo scorso 23 agosto il sindaco Ruggiano, dopo un colloquio con la direzione aziendale dell’USL Umbria 1, annunciava pomposamente (d’altronde, il basso profilo non è il suo forte) la soluzione dei problemi di funzionalità della Chirurgia dell’Ospedale di Pantalla grazie all’assunzione di 2 nuovi medici chirurghi.
Il successivo 27 agosto, tuttavia, dagli atti dell’USL Umbria 1 si è appreso che dei due chirurghi destinati a Pantalla uno veniva assunto a tempo determinato con contratto di un anno e a part time ( 32 ore settimanali anziché 38) in quanto non ancora specializzato in Chirurgia Generale. Le cattive notizie, però, non si sono fermate qui e dopo qualche giorno si è saputo che tale medico aveva rinunciato e che il posto sarebbe quindi rimasto vacante!
Ad oggi, pertanto, alle nuove ed efficienti sale operatorie ed al reparto di chirurgia dell’ospedale MVT è di fatto assegnato un organico di appena 3 chirurghi, di cui 2, compreso il primario, vicinissimi al pensionamento.
Una convenzione stipulata con l’Azienda Ospedaliera di Perugia fa sì – giova ricordarlo – che le stesse sale operatorie ed il medesimo reparto vengano utilizzati, con loro grande soddisfazione, dai chirurghi della stessa Azienda Ospedaliera che vi operano e vi fanno ricoverare i propri pazienti provenienti dai più svariati territori dell’Umbria. Nel frattempo, i cittadini del Comprensorio della Zona 4, che necessitano d’interventi chirurgici di media o importante entità, vengono dirottati verso gli ospedali di Branca o Città di Castello (minimo 80 km di distanza).
Ancora una volta, come peraltro già successo in altre situazioni (vedansi Punto Nascita, Pronto Soccorso, Oncologia, Ortopedia e Riabilitazione), il messaggio che proviene dalle scelte sanitarie della Presidente Tesei e dell’Assessore Coletto, sempre avallate e condivise dal Sindaco Ruggiano e dalla Consigliera Comunale e Regionale Peppucci, è chiaro: i cittadini della Zona 4 devono dimenticarsi dell’unico presidio ospedaliero sanitario su cui dal 2011 potevano contare!
Ormai, dunque, è palese come l’Ospedale di Pantalla e la sanità regionale siano terra di conquista per soddisfare appetiti politici (Lega) ed extrapolitici che non riguardano più nemmeno di striscio la collettività della Media Valle del Tevere.
TESEI, COLETTI, RUGGIANO, RUSPOLINI, PEPPUCCI E BRIZIARELLI: SIETE VOI I RESPONSABILI DI QUESTA SITUAZIONE!