CIVIXTODI – Marchigiani e Fora. “Cessata l’emergenza pandemica, quale futuro attende l’Ospedale di Pantalla?

Basta annunci”

Roberta Marchugiani

E’ l’interrogativo che, come la spada di Damocle, pende, da  tempo, sulla testa di circa 60.000 persone perché, le rassicurazioni provenienti dalla governance regionale, non hanno superato lo scetticismo sull’effettivo ripristino dei servizi soppressi in seguito alla  riconversione in Ospedale Covid”.

A sostenerlo è Roberta Marchigiani, coordinatrice di CIVICIXTODI. A breve verrà redatto il nuovo piano sanitario regionale e la preoccupazione del non ritorno alla normalità per il nosocomio ubicato nel territorio tuderte, è più che mai viva e va ad alimentare la protesta che da mesi alcuni comitati civici condividono con alcune associazioni, rappresentanze politiche e sindacali ma, soprattutto con la popolazione della MVT.

A quanto pare, il timore che l’ Ospedale di Pantalla perda la sua natura e funzione di Ospedale di base e venga declassato a un presidio sanitario di differente natura e di minore prestigio, non si è affievolito nemmeno con l’approvazione all’unanimità da parte della III Commissione dell’Assemblea legislativa, di una risoluzione avente ad oggetto la valorizzazione ed il potenziamento del Polo Unico della Media Valle del Tevere.

Afferma la Marchigiani che “dopo l’ingiustificata e reiterata investitura ad ospedale Covid di riferimento per l’intera Regione, che ha significato  per gli abitanti di questa zona  dell’Umbria  la migrazione, obtorto collo, verso altri e più distanti   nosocomi  anche in caso di urgenza,  non può non sorprendere il voto favorevole di tutti i consiglieri di minoranza alla risoluzione presentata dalla Lega. Noi riteniamo , però, che non se ne debba dare una lettura né totalmente negativa né ideologica né strumentale. Senza dubbio, e questo è positivo, la risoluzione impegna la Giunta a inserire nel nuovo piano sanitario regionale una serie di azioni che  potenzialmente sono  in grado di contribuire alla valorizzazione e allo sviluppo dell’ Ospedale di Pantalla. Pertanto riteniamo che  l’approvazione unanime dei consiglieri di minoranza esprima il riconoscimento e la condivisione di una positività, di un percorso costruttivo e di un progetto a beneficio delle persone, della comunità  locali e  non solo.”

Andrea Fora, consigliere regionale e Presidente di CIVICIX, conferma le preoccupazione della Marchigiani. “La progettualità positiva contenuta nella risoluzione non è,  sufficiente a garantire il  raggiungimento dello  scopo per la quale è stata approvata . A tal proposito, in vista della sua discussione in Consiglio, presenteremo tutti gli emendamenti  ritenuti necessari per   rendere effettivamente operativa e valorizzata la più moderna struttura ospedaliera della Regione affinché sia tutelata, in modo paritario, nei tempi giusti e con la migliore assistenza, la salute di tutti gli umbri. La mancanza di credibilità del soggetto politico che l’ha presentata, è senz’altro uno dei punti deboli della risoluzione. Sulla coerenza e sulla sussistenza dell’effettiva volontà della Lega di  far seguire alle parole i fatti, nutriamo dubbi e  perplessità che nascono dal constare che, finora, non è stato nulla di rilevante, ne’ dell’Assessore alla Sanità né dalla Presidente Tesei, per non parlare degli appelli caduti nel vuoto del Sindaco di Todi verso i suoi alleati di governo, per risolvere i  disagi e i problemi  che, a tutt’oggi, gravano su  una parte consistente degli abitanti dell’Umbria impossibilitati ad accedere  a molti servizi che l’ospedale del territorio offriva loro prima del Covid.

Basti solo considerare che, al momento , nell’ospedale di Pantalla il solo reparto aperto è quello di Medicina che, spesso, ospita anche pazienti provenienti dall’ospedale di Perugia. Tale situazione incide anche sul Pronto Soccorso che, vede ridotta la sua funzione.  Il nostro modello di sanità è pubblico  ed efficiente e pone al centro il malato.”

Concludono Fora e la Marchigiani: “Siamo convinti che bisogna sempre trovare il modo di conciliare l’esigenza di razionalizzare le risorse pubbliche senza penalizzare I’efficienza dei servizi, tenendo sempre conto delle diverse e varie problematiche, necessità e bisogni delle persone.La nostra difesa dell’ospedale di Pantalla è convinta e condivisa e con questo spirito, la porteremo avanti. Ma  siamo convinti che occorra porre l’attenzione anche sulla medicina territoriale cioè su quelle prestazioni sanitarie di primo livello e pronto intervento che evitano d’intasare gli ospedali con problemi risolvibili altrove e a garantire la continuità assistenziale ai pazienti dimessi dagli ospedali e ai malati cronici.

Se la sanità pone il malato al centro del suo interesse  l’ assistenza e la cura sarà più mirata e quindi migliore e permetterà a chi ha bisogno di essere ospedalizzato di avere una risposta in tempi più celeri e quindi più adeguata alla sua salute.”

LA PRESENTAZIONE A TODI DEL LIBRO DELL’ONOREVOLE EMANUELE FIANO. LUNEDÌ 27 SETTEMBRE, ORE 21,

Lunedì 27 Settembre, alle ore 21, presso la Sala del Consiglio di Todi, presenteremo il libro di Emanuele Fiano, deputato del Partito Democratico.

Interverranno assieme all’autore l’on. Walter Verini (deputato del Partito Democratico) e la consigliera comunale Catia Massetti. L’incontro verrà introdotto dal consigliere Manuel Valentini (capogruppo del Partito Democratico) e coordinato da Romina Perni (ricercatrice in filosofia politica dell’Università degli Studi di Perugia).

Si tratta della prima iniziativa che il Partito Democratico di Todi dedicherà, a cadenza mensile, al rapporto tra politica e cultura.

«Il profumo di mio padre», dedicato da Emanuele al padre Nedo Fiano, sopravvissuto alle camere a gas di Auschwitz-Birkenau e scomparso a dicembre del 2020, ci parla di una memoria preziosa e indimenticabile, certamente dolorosa, che si pone l’impegno di trasferire un messaggio importante e straordinariamente educativo alle generazioni future. L’autore tratteggia la storia della sua famiglia, segnata dalla tragedia degli scomparsi della Shoah e dal dolore vivido nel ricordo dei sopravvissuti. 

Ribadire l’importanza del fare memoria sull’orrore massimo che ha segnato il ‘900 è quanto più importante a Todi, città che negli ultimi anni è stata protagonista di iniziative oscene del tutto in contrasto con l’antifascismo quale valore fondante della Costituzione repubblicana. Da ultimo, ad esempio, le ambiguità mostrate dalla destra tuderte sulla concessione della cittadinanza onoraria a Liliana Segre (autrice della prefazione del libro) e da un sindaco che un giorno definisce Mussolini “dittatore sanguinario” e quello appresso, invece, si schiera con Casapound, fiero di aver revocato il patrocinio all’Anpi per 25 Aprile.

L’ingresso in sala è consentito solo tramite Green Pass e previo rispetto di tutte le norme anti Covid. 

PARTITO DEMOCRATICO TODI

L’INSUFFICIENTE RISOLUZIONE PER L’OSPEDALE DI PANTALLA E IL FUMO DI FORZA ITALIA

Comunicato del PD di Todi

Si rendono necessarie alcune precisazioni rispetto alla proposta di risoluzione sul futuro dell’Ospedale di Pantalla della Terza Commissione dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria.

Preso atto dei segnali di vita provenienti dal mondo forzista, ormai ridotto a mero depositario del ruggianismo più oltranzista, ci preme sottolineare che il documento in questione non è altro che una proposta di risoluzione (sottolineiamo con forza PROPOSTA) che ancora deve passare il vaglio dell’aula. Un atto di indirizzo politico, dunque, che il Partito Democratico proporrà di emendare per colmarne le evidenti lacune, già registrate dai nostri consiglieri regionali, e che avrà il voto favorevole in aula soltanto previo accoglimento degli emendamenti che verranno presentati.

Capiamo perfettamente l’esigenza del sindaco Ruggiano di vendere fumo sull’Ospedale di Pantalla e spacciare dei meri atti di indirizzo sul futuro di esso per propri successi, ma la sua inoperosità sul tema è conclamata. Egli, infatti, in anno e mezzo di pandemia ha assistito silente e complice allo smantellamento del nostro presidio ospedaliero, con grave nocumento per il diritto alla salute di sessantamila persone.

Il nostro primo cittadino non ha ancora compreso che invece di parlare di fumosi potenziamenti futuri dovrebbe richiedere di avere l’Ospedale di Pantalla come era prima dell’insorgere della pandemia. In tal senso, assumono un’importanza cruciale la Chirurgia h24 ed il Pronto Soccorso collegato al 118 h24, attualmente un lontano ricordo. Anche le tanto sbandierate deroghe del Punto Nascita vanno necessariamente subordinate al riavvio di tutti i servizi sanitari ospedalieri preesistenti.

Il Partito Democratico è stato, è e sarà in prima linea per la difesa dell’Ospedale. Una battaglia condotta con grande unità di intenti tra livello regionale e locale del partito, anche supportando con forza il lavoro encomiabile svolto dai comitati. La difesa della sanità pubblica del territorio dalle strisciante privatizzazione portata avanti delle destre regionali, infatti, è il primo punto della nostra agenda politica-amministrativa.

A chi millanta serietà e competenza sul tema, infine, ricordiamo le plurime smargiassate e manifestazioni d’arroganza, come annunciare (correva lo scorso 22 maggio) l’avvenuta riapertura del Pronto Soccorso quando esso era ancora chiuso e quella prossima di “TUTTI” i reparti (ancora chiusi nella stragrande maggioranza dei casi).

Vedremo, dunque, quale sarà il destino di Pantalla. Più che gli atti di indirizzo conterà, purtroppo, il nuovo Piano Sanitario Regionale. Ciò che abbiamo visto fino ad ora, cioè il sostanziale smantellamento dell’Ospedale di Pantalla e la sua trasformazione de facto in poliambulatorio, non fa ben sperare, al netto del fumo sparso da Forza Italia, dal sindaco Ruggiano e dai loro alleati.

PARTITO DEMOCRATICO TODI

Concerto del Duo Vignola

Sabato 25, Aula Magna del Liceo Jacopone, ore 21,00

LE COMICHE FINALI DELLA MAGGIORANZA TUDERTE E IL DOPPIOGIOCO DELLA CONSIGLIERA PEPPUCCI (UN PIEDE CON RUSPOLINI, UN PIEDE CON CAPARVI)

Ruspolini e Peppucci con Salvini

L’ultimo pirotecnico consiglio comunale, oltre all’exploit contro il Partito Democratico del sindaco Ruggiano, ha visto andare in scena anche un altro episodio che – crediamo – possa essere definito correttamente solo ricorrendo ai vocaboli “farsesco” e “tragicomico”.
In pratica, sul finire dell’adunanza, ha preso la parola il consigliere Enzo Boschi, fedele braccio destro del vicesindaco Ruspolini, per illustrare la sua uscita dal gruppo consiliare della Lega e la sua confluenza nel Misto, logica conseguenza dell’addio del suo diretto superiore ai salviniani umbri e del suo avvicinamento al neonato movimento politico dell’assessore Melasecche (hai voglia a parlare di civismo quando fino a pochi secondi prima si è stati espressione di un partito!).
Il discorso boschiano assurge alle pagine più memorabili e nobili della politica tuderte, roba da far impallidire la dialettica di un Vittorio Antonini. In primo luogo perché, sul finire della legislatura, i tuderti hanno potuto finalmente ascoltare, per la prima volta in assoluto, la voce di un loro rappresentante nell’aula consiliare. In secondo luogo, infine, perché il consigliere Boschi ha picchiato duro sul suo ex partito come nemmeno i nostri esponenti hanno mai fatto.
Con la ferocia e l’aggressività tipica di un innamorato che si sente deluso e tradito, il consigliere Boschi, nella sua intemerata, ha definito più volte la Lega un partito di “poltronari” e di persone dedite solo ed esclusivamente alle “poltrone” e ai propri interessi. Abbiamo addirittura perso il conto di quante volte, in pochi minuti, sia stata pronunciata la parola “poltrona”. Insomma, Ruspolini e Boschi si sarebbero stufati di lavorare da mane a sera per i cittadini tuderti (visti i risultati, ci sentiamo di consigliare loro meno foga e meno impegno) senza avere mai in cambio un riconoscimento ed un apprezzamento politici da parte di un partito che loro stessi hanno definito niente altro che una banda assetata di potere e di poltrone.
Vette ancora più alte, tuttavia, si sono raggiunte con il successivo intervento della consigliera Peppucci, rimasta l’unica a rappresentare la Lega in seno alle istituzioni tuderti. Infatti, invece di spendere qualche parola in difesa del proprio partito di appartenenza e di sé stessa (se la logica ha la sua importanza, dal discorso di Boschi si deduce che anche lei sia una “poltronara”), la consigliera in questione si è prodigata in un peana zuccheroso e smielato nei confronti del consigliere Boschi, definito il miglior consigliere comunale della legislatura attuale. Non solo, quindi, Peppucci non ha rivendicato la giustezza e la dignità della propria appartenenza leghista, ma, poco dopo, ha rincarato la dose dicendo di stare fieramente dalla parte di Adriano Ruspolini.
Francamente, da umili operai della politica che danno importanza alla logica e al principio di non contraddizione, siamo rimasti sbigottiti di fronte a questo teatro dell’assurdo. Il primo partito del consiglio regionale viene svergognato nella massima assise comunale con parole di pietra ed un esponente di esso non solo non proferisce parola, ma solidarizza con chi quel partito lo definisce esclusivamente dedito alle “poltrone”.
A questo punto si pongono due domande. La consigliera Peppucci è ancora della Lega? Può continuare a stare a Todi col vicesindaco Ruspolini e a Perugia col Carroccio? Può stare con un piede con Melasecche e Briziarelli e con l’altro con Caparvi? Ulteriormente, ci rivolgiamo proprio all’onorevole Caparvi e alla senatrice Alessandrini: potete tollerare di essere così umiliati e coperti di ridicolo nella massima assise tuderte? Viste le vostre reazioni, tuttavia, ci pare che essere definiti “poltronari” non vi turbi minimamente.
Al netto delle considerazioni svolte in precedenza, registriamo che la maggioranza che sostiene il sindaco Ruggiano ha scritto l’ennesima pagina che offende la buona politica ed il decoro delle istituzioni. Le comiche finali, insomma, con un retrogusto farsesco, di una legislatura che per fortuna volge al termine.
PARTITO DEMOCRATICO TODI

Prosegue il recupero delle mura urbiche di Todi nella zona San Carlo.

La scorsa settimana sono stati consegnati i lavori per un nuovo importante stralcio di opere di ristrutturazione delle mura urbiche, mettendo mano a problemi che la Città affronta da anni e che avranno la possibilità di essere finalmente risolti.Dopo il consolidamento al Bastione e a Porta Perugina dare continuità al recupero delle mura urbiche “è un atto di amore per la città, che ci permetterà di valorizzare un’area di grande pregio architettonico e storico, strategica nel disegno urbanistico della città che guarda al futuro”, così l’Assessore ai LL.PP. Moreno Primieri.L’intervento ha un quadro economcico di 250.000,00 euro per opere di restauro conservativo delle mura nel tratto a ridosso di Via della Fabbrica, da secoli caratterizzato da movimenti franosi dovuti al dissesto idrogeologico, aggravati dagli eventi sismici del 1997 e del 2016.Le somme, che serviranno alla prosecuzione degli interventi lungo Via della Fabbrica, hanno avuto il definitivo stanziamento a conclusione di un lungo iter, che ha visto una intensa fase di studio, una approfondita ipotesi progettuale e la formale richiesta del Comune di Todi, che ha rappresentato alla Regione la necessità di un ulteriore finanziamento per la realizzazione di un intervento di consolidamento di un tratto delle mura urbiche a completamento degli interventi già finanziati.A conclusione della complessa fase gestita dall’Assessorato ai LL.PP. la Regione ha approvato un documento istruttorio, nel quale è stata riconosciuta la fondatezza e la legittimità delle richieste del Comune di Todi e, conseguentemente, la Giunta Regionale ha approvato la integrazione del finanziamento.“Si tratta – dichiara il sindaco Antonino Ruggiano – di azioni concrete in un’area sulla quale si discute in città da molti anni e pensiamo che la ripresa dei lavori alle mura urbiche produrrà effetti concreti anche in previsione del Piano di Riqualificazione Urbana recentemente messo a punto”.
L’obiettivo comune è quello di una città sempre più “a posto”, pulita, decorosa, capace di essere davvero “la città più vivibile del mondo”, per i tanti turisti che la stanno prendendo di assalto e per i tuderti che la vivono tutti i giorni; così concludono il Sindaco Ruggiano e l’Assessore Primieri.

Teatro Comunale: la stagione di prosa 2021/2022

CCon una conferenza stampa che si è svolta oggi al Teatro Morlacchi di Perugia, è stata presentata la Stagione di Prosa 2021/2022 del Teatro Comunale di Todi.

“Soddisfatto del lavoro fatto insieme, il Direttore Nino Marino ringrazia il Comune di Todi che con grande sensibilità, negli anni ha compreso e fatto proprio il progetto culturale del Teatro Stabile nella sua totalità e complessità. Da questa condivisione di intenti è nato questo Cartellone che rappresenta appieno la città di Todi nella sua alta tradizione teatrale e culturale e si sposa con le finalità dello Stabile nel pensare il teatro a livello regionale e nazionale.”

L’assessore alla cultura del Comune di Todi Claudio Ranchicchio conferma “la grande collaborazione tra il Teatro Stabile dell’Umbria e il Comune di Todi anche per questa Stagione. Se possibile, dopo l’anno perso a causa della pandemia, quest’anno l’unità d’intenti e la voglia di soddisfare il pubblico con spettacoli di altissima qualità è ancora più grande e necessaria del passato. Proprio in questa direzione la direzione artistica del Teatro Stabile dell’Umbria in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Todi hanno scelto un programma di assoluta qualità. Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale sono convinti che la Stagione 2021/2022 si caratterizzerà, come da tradizione, con il ritorno del pubblico a teatro e con un gran numero di abbonati, visto il seguito che c’è per la cultura e per il teatro nella nostra città e anche come punto di partenza per un rilancio di tutto il settore della cultura e dello spettacolo per la regione Umbria e per tutto il Paese.”

La tragedia è finita, Platonov del tuderte Liv Ferracchiati, prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria, che apre la Stagione sabato 9 e domenica 10 ottobre, rappresenta bene questa dialettica tra le istituzioni.
L’inaugurazione, dunque, è affidata a Liv Ferracchiati che riparte da Todi, sua città natale, con la tournée de La tragedia è finita, Platonov, dopo il grande successo ottenuto al 48° Festival del Teatro di Venezia dove è stato premiato con una menzione speciale da parte di una giuria internazionale e la partecipazione al Festival dei Due Mondi di Spoleto. Lo spettacolo sarà presentato a novembre in uno dei Cartelloni più prestigiosi del panorama nazionale, il Piccolo Teatro di Milano.

“Soddisfatto del lavoro fatto insieme, il Direttore Nino Marino ringrazia il Comune di Todi che con grande sensibilità, negli anni ha compreso e fatto proprio il progetto culturale del Teatro Stabile nella sua totalità e complessità. Da questa condivisione di intenti è nato questo Cartellone che rappresenta appieno la città di Todi nella sua alta tradizione teatrale e culturale e si sposa con le finalità dello Stabile nel pensare il teatro a livello regionale e nazionale.”

Domenica 24 ottobre, Massimo Popolizio porta in scena la grande opera di John Steinbeck Furore. Accompagnato dal vivo dal percussionista Giovanni Lo Cascio dà vita a un one man show epico e lirico, realista e visionario, sorprendente per la sua dolorosa e urgente attualità.

Martedì 23 novembre la Compagnia di teatro di Luca de Filippo presenta Ditegli sempre di sì, la divertente commedia scritta da Eduardo, accolta ovunque con grandi applausi. Un’opera vivace, colorata il cui protagonista è un pazzo metodico con la mania della perfezione.

Venerdì 3 dicembre è la volta della grande danza con La morte e la fanciulla di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, vincitore del premio danza&danza 2017 come miglior produzione italiana dell’anno.

Domenica 12 dicembre va in scena la produzione del Teatro Stabile dell’Umbria, La Signorina Giulia di August Strindberg che ha debuttato al Festival di Spoleto in prima assoluta, ottenendo molti consensi. A firmare la regia Leonardo Lidi che ha vinto a soli trentadue anni il Premio della Critica 2020 dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro.

Sabato 15 e domenica 16 gennaio, Alessio Boni nei panni del cavalier errante e Serra Yilmaz, musa di Ferzan Özpetek, in quelli di Sancho Panza, sono i protagonisti dell’immensa opera di Cervantes, Don Chisciotte. La Compagnia si fermerà a Todi una settimana per riallestire lo spettacolo.

Lo zoo di vetro del celeberrimo drammaturgo e sceneggiatore statunitense Tennessee Williams martedì 25 gennaio, sarà sul palco del teatro Comunale con l’adattamento e la regia di Leonardo Lidi. Una storia che è entrata a fare parte della memoria di tutti noi anche grazie a numerose versioni cinematografiche; una tra tutte quella che Paul Newman diresse nel 1987 di cui furono protagonisti Joanne Woodward e John Malkovich.

Mercoledì 9 febbraio arriva dal Canada, in esclusiva regionale a Todi, lo spettacolare Machine de Cirque. Uno spettacolo energico, audace, comico e poetico, assolutamente imperdibile.

La Stagione si conclude, sabato 5 marzo, all’insegna della comicità con Trascendi e Sali lo spettacolo di uno dei più visionari e geniali artisti della scena, Alessandro Bergonzoni.

La Campagna Abbonamenti si inizia lunedì 20 ottobre con la prelazione per gli abbonati della Stagione 2019/2020 che, solo per quest’anno, a causa delle restrizioni, al momento dell’acquisto dell’abbonamento, dovranno scegliere un nuovo posto sulle piante attuali modificate per rispettare il distanziamento.

Resta inteso che nella Stagione 2022/2023 gli abbonati potranno mantenere il posto che avevano nella Stagione 2019/2020.

P. Ferracchiati, a nome del coordinamento ospedale di Pantalla, espone le richieste da fare alla Regione a Tutela dell’Ospedale.

Il documento è stato pubblica su Whats app Ospedale MVT

Dopo aver letto attentamente il documento elaborato dalla Terza Commissione, secondo il mio modesto parere, va messo a pag. 4, paragrafo 1 quanto segue:
• 1. Pronto Soccorso e accettazione (con possibilità di ricovero per urgenze chirurgiche (tranne i politraumatizzati) e mediche.
• 2. Chirurgia generale attiva 24 h, 7 giorni su sette, con guardia notturna in presenza chirurgica e anestesiologica, con 28 posti letto, + 9 nella connessa Day Surgery multidisciplinare (che ospitava le prestazioni di ben 9 equipes).
• 3. Blocco Operatorio di concezione avanzatissima con personale infermieristico autonomo e Struttura di Anestesia, 5 sale operatorie ultramoderne di cui una dedicata all’urgenza ostetrica ( collegate tra l’altro col maxischermo della sala congressi x 200 persone, con possibilità di seguire in diretta gli interventi chirurgici, e dove si sono tenuti numerosi congressi di valenza nazionale).
• 4. Ostetricia e ginecologia, con sale parto e annesso servizio di neonatologia.
• 5. Medicina generale con 24 posti letto.
• 6. Laboratorio di analisi e di microbiologia all’avanguardia in Umbria.
• 7. Radiologia con macchinari di ultima generazione per TC e RM, ecografia multidisciplinare, radiologia ed epatologia interventistiche.
• 8.Gastroenterologia ed endoscopia tradizionale e interventistica( in simbiosi con la Chirurgia) – Con Endoscopio Tridimensionale.
• 9. Dialisi e nefrologia.
• 10 Servizio di Ortopedia protesica di anca e ginocchio.
• 11. Oncologia medica.
• 12 Servizio di Cardiologia.
• 13. Servizio di chirurgia plastica.
• 14. Tutti i diversi ambulatori
• 15. Il reparto di FKT e riabilitazione
Dopodichè, per quanto concerne il Punto Nascita, ritengo che si possano chiedere tutte le deroghe che si ritengono più opportune, ma il tutto va dopo il riavvio dei servizi ospedalieri preesistenti nell’Ospedale MVT.
Altre soluzioni che non abbiano la Chirurgia H24, il Pronto Soccorso collegato al servizio del 118 H24, non devono essere prese nemmeno in considerazione, in quanto farebbero presumere uno smantellamento “soporifero” dell’ospedale stesso e la fine per consunzione.

Pantalla torni ad essere un presidio ospedaliero di base h24.

La sinistra per Todi giudica insufficiente la Risoluzione della III commissione regionale .

La Sinistra per Todi ritiene assolutamente insufficiente la risoluzione approvata dalla terza commissione del Consiglio regionale per l’ospedale di Pantalla.

In questo senso sorprendono i commenti entusiastici di chi non si è accorto di quale sia la reale situazione del nosocomio, a differenza dei cittadini costretti a veri e propri viaggi della speranza per semplici esami diagnostici e senza considerare le traversie di chi ha problemi più gravi. 

È altresì strano che la commissione regionale senta la necessità di approvare una specifica risoluzione sulla questione a fronte delle tonitruanti rassicurazioni del primo cittadino tuderte: un mero atto di indirizzo politico che assomiglia ad un infantile tentativo di gettare fumo negli occhi, con la speranza di potersi rifare una verginità in vista delle elezioni comunali della prossima primavera.

Una cosa è certa: dare seguito alla risoluzione certificherebbe la chiusura del nosocomio di Pantalla quale ospedale di base e la sua trasformazione in un presidio sanitario con tutt’altra funzione.

Ferme restando le legittime rivendicazioni dei comitati che, giustamente, chiedono il ripristino della situazione ante Covid, La Sinistra per Todi chiede che l’ospedale di Pantalla torni ad essere un presidio ospedaliero di base h 24, in rete con il sistema regionale, coerente con le linee guida nazionali dell’emergenza, che sanciscono, tra le altre cose, che il paziente vada portato al presidio più prossimo e più idoneo. Questo garantirebbe la erogazione di tutti quei servizi più utili ai cittadini e la presenza di un pronto soccorso, oggi ridotto a centro di smistamento verso altre strutture.

Aspettiamo quindi atti concreti che vadano oltre le dichiarazioni e i sorrisi di circostanza utili ad aumentare la visibilità sui social, ma che poco hanno a che vedere con le esigenze di una comunità e di un territorio privati, di fatto, del proprio ospedale.

Il Coordinamento de La Sinistra per Todi

Chiostro di San Fortunato, mostra di Adolfo Franzó, grande fotografo di Cinema