L’ENNESIMA FIGURACCIA DELLA CONSIGLIERA PEPPUCCI SULL’OSPEDALE DI PANTALLA

Comunicato del PD di Todi

Dopo il Consiglio Regionale di martedì 19 Ottobre siamo costretti a registrare, ancora una volta, l’ennesima figuraccia della consigliera Peppucci sulla questione dell’Ospedale di Pantalla.

I fatti in breve. L’Assemblea ha deciso all’unanimità di rinviare in Terza commissione la proposta di risoluzione (relatrice unica proprio la consigliera Peppucci) che chiede Giunta “l’adozione di iniziative in favore del polo ospedaliero della Media Valle del Tevere”. L’atto era arrivato in Aula con parere favorevole unanime, ma i consiglieri di minoranza, su impulso del Partito Democratico, hanno presentato una serie di emendamenti aggiuntivi da considerare imprescindibili per l’approvazione del testo in Aula. Così è stato deciso, all’unanimità, di approfondire i nuovi elementi di discussione nella commissione consiliare competente.

Stiamo parlando di una serie di emendamenti molto dettagliati e corposi volti a dare maggiore sostanza alla proposta di risoluzione presentata e a non rimanere appesi a vaghe dichiarazioni di principio. Emendamenti sorti dal confronto tra le forze di opposizione e la comunità della Media Valle del Tevere – ormai stufa di proclami vuoti mai accompagnati da date precise, impegni scritti e risorse (sia umane che finanziarie) da destinare all’Ospedale di Pantalla messe nero su bianco – la cui presentazione direttamente in Aula rientra appieno nelle prerogative regolamentari esercitabili dalle forze politiche presenti nell’Assemblea.

Gli emendamenti presentati ruotano attorno ad alcuni concetti fondamentali. In primo luogo, ogni potenziamento del nosocomio è ben accetto purché venga ristabilito primariamente lo status quo ante Covid. Ulteriormente, si ribadisce che la funzionalità dell’Ospedale di Pantalla è strettamente connessa alla Chirurgia h24 e al Pronto Soccorso collegato al servizio del 118 h24. Qualora non venissero ristabiliti questi due punti, infatti, quello di Pantalla non sarebbe più un presidio ospedaliero. 

Che di fronte, dunque, a queste proposte si parli di “propaganda politica”, come fa la consigliera Peppucci, è avvilente e mortificante.

In realtà, chi davvero si muove con le logiche della propaganda e della strumentalizzazione sulla questione dell’Ospedale di Pantalla è proprio la consigliera in questione, la quale non ha mancato occasione di rimettere in circolo le solite fake news sulla nascita dell’Ospedale di Pantalla. Ricordiamo alla consigliera Peppucci che il sopracitato Ospedale non era certo perfetto, ma svolgeva alcune fondamentali funzioni primarie ed aveva anche alcuni punti di eccellenza certificati. Questo finché la Giunta Tesei, con la complicità silenziosa dei sindaci delle destre locali, ha pensato bene di riconvertirlo ad uso Covid (nonostante non ne avesse i requisiti!) e di smantellarlo pezzo dopo pezzo. È inutile, dunque, parlare di miglioramenti e di potenziamenti quando ora l’Ospedale è ridotto ad un poliambulatorio: prima, infatti, vanno necessariamente riattivati e ripristinati i servizi esistenti fino al 2019.

È dal 2019 che la consigliera Peppucci interviene a sproposito sull’Ospedale di Pantalla. Prima che venisse eletta gridava contro la possibile perdita del Punto Nascita, da addebitare, ovviamente, ai cattivi “sinistri”. Poi, scoppiata la pandemia, solo silenzi, rassicurazioni poco aderenti alla realtà sul fatto che a Pantalla fosse tutto apposto e la stramba proposta (concepita di concerto con l’ex amico Generale Ruspolini) di integrare Pantalla col Santa Maria della Misericordia secondo il modello hub and spoke (come se non ci avesse mai pensato nessuno e senza minimamente dettagliarla).

L’abbiamo vista finanche assistere senza dire nulla alla vergognosa sfilata di qualche settimana fa della presidente Tesei con alcuni sindaci della Media Valle del Tevere (quelli di centrosinistra non sono stati nemmeno invitati) all’Ospedale di Pantalla. Una pantomima indecente ben riassunta dal fatto che la presidente Tesei, a precisa domanda di un giornalista, non sapeva nemmeno citare i servizi ospedalieri riattivati.

Così, mentre la Regione non riapre sale chirurgiche moderne ed attrezzate e spedisce pazienti nelle cliniche private, la sanità pubblica territoriale (non solo quella ospedaliera) viene picconata quotidianamente dal duo disastro Tesei-Coletto e vengono presentati dei progetti regionali totalmente incompatibili con le linee guida nazionali della Missione 6-Salute del Pnrr (col rischio concreto di perdere fondi), la consigliera Peppucci accusa l’opposizione, colpevole di prendersi cura della comunità della Media Valle del Tevere con proposte organiche e concrete, di fare propaganda politica.

Che dire? Consigliera Peppucci, visti i risultati, sarebbe meglio per lei occuparsi di più del pesce del Trasimeno da portare nelle mense scolastiche e meno dell’Ospedale di Pantalla!

PARTITO DEMOCRATICO TODI

RISTRUTTURAZIONE E RIUSO DELL’EDIFICIO “BACIOCCHI” EX STAZIONE DI SERVIZIO ENI A PONTERIO DI TODI

L’edificio verrà conservato e restaurato e sarà destinato ad uso pubblico.


Sono in corso i lavori di ristrutturazione, riqualificazione e riuso dell’edificio destinato a servizi dell’ex stazione di rifornimento Eni in località Ponterio di Todi.“Il progetto – riferisce l’Assessore ai LLPP Moreno Primieri – è stato appaltato le scorse settimane dal Comune e si inserisce, completandola, la realizzazione della Piazza di Ponte Rio, inaugurata proprio lo scorso anno. L’area, trasformata in un complesso di spazi pubblici a servizio della collettività, è in gran parte una ex stazione di servizio Eni ed in essa è presente uno degli edifici che negli anni sessanta Eni commissionò all’architetto Baciocchi per le proprie stazioni di distribuzione carburanti, presenti su tutto il territorio nazionale.L’idea progettuale della Piazza e degli spazi annessi, ruota intorno alla conservazione, al “restauro” e al riuso di tale edificio, al fine di realizzarne un luogo architettonico baricentrico, a servizio della collettività, a suo modo carico di memoria.Si parla volutamente di restauro in quanto l’intenzione è quella di mantenerne il più possibile intatti e ripristinarne gli originali caratteri architettonici, andando ad eliminare tutte le successive eventuali modifiche e superfetazioni. L’edificio, infatti, rappresenta una testimonianza interessante dell’architettura degli anni Sessanta ed è una presenza consolidata nel tessuto urbano della cittadina. All’esterno il fabbricato è stato recentemente interessato da lavori di manutenzione ordinaria che hanno riguardato le tinteggiature ed il puntuale ripristino del caratteristico paramento esterno in formelle lineari di laterizio. Dal punto di vista dell’impianto funzionale e della distribuzione interna, si prevedono alcune piccole modifiche, che non ne snaturano l’architettura, lasciando perfettamente inalterate tutte le finestrature esterne, realizzando alcune nuove aperture interne ed una modesta modifica nelle tramezzature nell’area dei bagni, si vanno ad individuare sostanzialmente tre spazi funzionali ed un blocco servizi.Sono previsti corpi illuminanti commisurati agli spazi e comunque a basso consumo, inoltre, tutti gli spazi dell’edificio verranno ripavimentati con lastre di gres a doghe. Per le pareti interne si prevede il ripristino dell’intonaco e la tinteggiatura

Assessore LLPPMoreno Primieri

Archivio diocesano di Todi: incontro sul tema: L’eredità dei Padri Domenicani a Todi.

Venerdì 22 ottobre alle ore 16.00, presso la Biblioteca e l’Archivio diocesano di Todi,

Nel pomeriggio di venerdì 22 ottobre alle ore 16.00, presso la Biblioteca e l’Archivio diocesano di Todi, avrà luogo il quarto ed ultimo appuntamento del MAB (Musei, Archivi, Biblioteche ecclesiastici), a cura del dott. Francesco Campagnani, sul tema L’eredità dei Padri Domenicani a Todi. Percorso di approfondimento tra documenti d’archivio e antichi volumi della Biblioteca diocesana. 

Giunti nella città di Todi nel 1236, grazie all’interessamento del vescovo Giacomo Ghezzi, i Padri Domenicani furono presenti in città fino al 1810, quando vennero allontanati dal loro convento di Santa Maria in Camuccia a seguito delle soppressioni napoleoniche. Il patrimonio ad essi spettante venne devoluto a favore del Seminario Vescovile, che ereditò anche la preziosa Biblioteca e gran parte dell’Archivio spettante all’ex convento domenicano.

Un focus, quello offerto in occasione dell’ultimo incontro del MAB, su una pagina quasi completamente dimenticata di secolare vita religiosa, nell’anno dell’VIII centenario della morte di san Domenico, fondatore dell’Ordine dei Predicatori.

Per partecipare è consigliata la prenotazione contattando il numero 075.8942443. E’ invece obbligatorio il possesso del Green pass e, al momento della visita, della mascherina correttamente indossata.

L’iniziativa è promossa dalla Diocesi di Orvieto-Todi e dall’Associazione “Pietre Vive”, in collaborazione con gli Istituti Culturali della Diocesi, e realizzata grazie al contributo 8XMille alla Chiesa Cattolica Italiana.

Prevenzione del tumore al seno. Convegno domenica 24 ore 17,00

PROGETTO PER INTERVENTI AI FINI DEL RIPRISTINO DELL’IMPERMEABILIZZAZIONE DEL COLLE DI TODI – NUOVO LUSTRO ALLE VIE DEL CENTRO STORICO

Pronto lo studio di fattibilità. Il comunicato dell’ass. Moreno Primieri

È stato approvato lo studio di fattibilità di interventi di restauro e ristrutturazione con ripristino dell’impermeabilizzazione del Colle di Todi a cominciare da Via Ciuffelli, principale accesso alla città.
Nel centenario della morte di Augusto Ciuffelli la città intende ancora omaggiare l’illustre politico partendo dal restauro della Via a lui dedicata, dopo l’allargamento di Via della Valle Superiore.  
Per via Ciuffelli, vista l’usura del piano viabile realizzato in basoli di pietra arenaria, è prevista la completa sostituzione con lastre in calcestruzzo simil “pietra serena” che garantirebbe una durata nel tempo molto più lunga. Il prodotto proposto è già stato posto all’attenzione della Soprintendenza ai Beni Culturali per la quale rilascerà il relativo nulla osta con il progetto definitivo.
Oltre a Via Ciuffelli altre aree interessate dai lavori sono: via Mazzini, piazza Jacopone, Piazza del Popolo e piazza Garibaldi, Corso Cavour, via Roma, via G. Matteotti e via S.M. Cammuccia.
Su quest’ultime zone i lavori riguardano: Per la piazza del Popolo che presenta un rigonfiamento del piano viabile in prossimità della Cattedrale è previsto un intervento atto sia a capire le cause che hanno generato il predetto fenomeno con a seguire il ripristino della viabilità; Per tutte le altre aree o vie sono previsti interventi puntuali con il ripristino dello stato dei luoghi originali con l’utilizzo degli stessi materiali e tessiture; Inoltre saranno sostituiti i pozzetti, le caditoie e le griglie non più idonei alla loro funzione.
Dopo oltre 30 anni dalla loro realizzazione, queste opere sulle quali è stata eseguita un’attenta manutenzione con le maestranze comunali o con appositi incarichi a ditte specializzate, hanno necessità di interventi di ripristino, atti a sanare le pavimentazioni ammalorate, marciapiedi e cordolature scheggiati e/o spezzati, porzioni di griglie divelte, pozzetti e/o caditoie non più complanari con il piano viabile.
Questa operazione risulta molto importante per evitare che eventuali infiltrazioni di liquidi nel sottosuolo possano determinare nel tempo nuovi fenomeni di erosione, smottamento e frane compromettendo quanto già fatto.
Inoltre è innegabile che l’intervento di restauro darà nuovo lustro al centro cittadino, sempre più meta di turisti.
L’importo lavori è stato stimato in €. 284052,93, di cui €. 17043,18 per costi della sicurezza e per un ammontare complessivo pari €. 350.000,00, fermo restando che con l’avanzare della progettazione e con l’esecuzione di rilievi di maggior dettaglio si potrà avere un quadro dell’intervento di ripristino il più calibrato possibile.
L’Amministrazione, infine, sta studiando il piano per rendere fruibile il centro storico durante l’esecuzione dei lavori.

L’Assessore ai LLPP e Urbanistica
Moreno Primieri

Partito Democratico ” DOPO IL FALLIMENTO DI RUGGIANO UN NUOVO CAMPO PROGRESSISTA E CIVICO PER TODI”

I risultati delle elezioni amministrative del 3 e del 4 ottobre ci consegnano alcuni dati importanti, sia a livello nazionale che a livello regionale, che meritano un’analisi approfondita.

La netta affermazione del centrosinistra allargato nelle maggiori città italiane testimonia che siamo all’inizio di un percorso che può rivelarsi fruttuoso e vincente. Bando ai trionfalismi, ma non si può non evidenziare come l’idea di Enrico Letta di riorganizzare un nuovo campo, aperto e plurale, con il Partito Democratico come baricentro e con candidature forti ed autorevoli, sia stata premiata dagli elettori. Il Partito Democratico – vedasi, ad esempio, l’analisi dei flussi elettorali di YouTrend – è riuscito pure a rompere il confinamento nelle ZTL degli ultimi anni, recuperando consensi in “periferia” e riacquistando timidamente il radicamento sociale che spetta ad una forza progressista e di sinistra.

La strada da percorrere è ancora molto lunga, ma il fatto che la pandemia abbia stravolto schemi consolidati e che le forze conservatrici non siano in grado di dare risposte ai nuovi bisogni sorti dopo il rivolgimento che abbiamo vissuto nell’ultimo anno e mezzo è sotto gli occhi di tutti. Dall’emergenza pandemica, infatti, si esce da sinistra, cioè rinsaldando i legami di solidarietà, dando nuovamente centralità ai beni pubblici come la sanità e l’istruzione, difendendo il lavoro (nuovo sistema di ammortizzatori sociali, contrasto della precarietà ed investimenti sulla sicurezza nei posti di lavoro) e prendendo di petto la questione della transizione ecologica. Le parole d’ordine feroci della destra che spara a palle incatenate contro l’immigrato, il green-pass e la dittatura sanitaria, lisciando così il pelo ad una minoranza (per quanto rumorosa, fracassona e, purtroppo, violenta) dell’elettorato, sembrano davvero fuori tempo massimo.

Per venire al contesto umbro, non si può non intercettare il forte segnale di arretramento della destra che, speriamo, i ballottaggi certificheranno con ancora più forza. Il centrosinistra vince al primo turno ad Assisi con Stefania Proietti, è avanti a Spoleto con Andrea Sisti e si spartisce il secondo turno a Città di Castello. È uscito dall’isolamento degli ultimi anni e riesce ad essere fortemente competitivo con progetti di governo allargati al civismo seri e credibili Il campo progressista, col Pd come perno, è lo schieramento con la classe dirigente locale più preparata nel governare le città. È una classe dirigente politica autentica, riformista, competente, capace di unire e non inventata sui social.

Volgendo lo sguardo al 2022, anche a Todi va necessariamente messa in campo un’alternativa amministrativa retta da un nuovo campo che tenga insieme le forze progressiste di centrosinistra, il Movimento Cinque Stelle, il centro moderato ed il civismo. Non un’ammucchiata tanto per, ma un’alleanza progressista e civica che sappia far uscire Todi dall’isolamento in cui la destra l’ha fatta piombare negli ultimi anni, cementata da un progetto comune di lungo periodo per la nostra città e che torni ad occuparsi delle cose serie senza il paternalismo degli hashtag che abbia visto questi anni.

Todi ha bisogno di concretezza, di visione, di competenza, di legami (sia nazionali che europei) e, soprattutto, non di uomini soli al comando, ma di una squadra attrezzata e di una classe dirigente vera. Una classe dirigente prossima alle persone, che studi i dossier e sappia prendersi cura dei cittadini senza riempirli ogni tre per due della solita retorica edonistica ben rappresentata dallo slogan “la vita è bella”.

I risultati di un’amministrazione composta da persone ossessionate dall’effimero, dal superfluo e dai selfie mentre la realtà parla di una città in forte crisi sono tutto gli occhi di tutti. È ora di cambiare!

P.S. Prendiamo atto che anche CasaPound (perché Todi Tricolore, nonostante il lifting, sempre quello è) censura lo stile poco sobrio e basato sui selfie di alcuni componenti della giunta Ruggiano. Peccato essersene accorti solo ora per cercare di esercitare un’egemonia su alcuni frangenti della destra cittadina: noi lo diciamo da più di quattro anni!

Il convegno su Augusto Ciuffelli. Sabato 2 ottobre,

Comunicato dell’amministrazione comunale.

In occasione del primo centenario della morte di Augusto Ciuffelli (1856-1921) l’Amministrazione Comunale intende onorare e celebrare l’importantissimo uomo politico italiano che ha legato il suo nome alla nostra città e all’Umbria per gli innumerevoli e determinanti interventi realizzati. Sabato 2 ottobre prossimo alle ore 16,30 presso la Sala del Consiglio dei Palazzi Comunali si terrà il convegno “Augusto Ciuffelli (1856-1921). L’azione del deputato e del ministro per Todi”, con gli interventi di Alberto Stramaccioni, Giambiagio Furiozzi, Umberto Maiorca, Francesco Campagnani e Filippo Orsini che illustreranno da diverse prospettive l’azione politica dell’illustre statista, deputato per il collegio di Todi in più legislature e ministro in diversi governi tra il 1910 ed il 1919, ed il suo stretto rapporto con Todi. Le relazioni saranno precedute dai saluti istituzionali del Sindaco Ruggiano e degli Assessori Ranchicchio e Primieri che testimonieranno la forte volontà dell’Amministrazione Comunale di celebrare degnamente la figura di un personaggio così importante della storia di Todi. Il convegno ha ricevuto il patrocino della Regione Umbria, della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria e dell’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea. Al termine dell’incontro istituzionale, verrà effettuata una cerimonia di commemorazione presso la lapide eseguita dallo scultore Enrico Quattrini e collocata presso palazzo Ciuffelli all’ingresso della Via che ricorda il grande Ministro.

                                                                     Amministrazione Comunale di Todi

CARO SINDACO, NON SI GOVERNA UNA CITTÀ A SUON DI SLOGAN E DI ATTI DI FEDE SMENTITI DA TUTTI I DATI!

 Il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano è solito concludere ultimamente i suoi messaggi social aggiungendo all’immarcescibile slogan “la vita è bella” le seguenti parole: “una città che cresce ogni giorno sempre di più”. Da forza politica riformista e progressista che ha a cuore i destini della città ci siamo chiesti, allora, su quali dati oggettivi il Sindaco fonda le sue tonitruanti affermazioni.Ecco, dunque, alcuni numeri riguardanti la città di Todi. La popolazione anagrafica dal primo gennaio 2017 al primo giugno 2021 è passata da 16.148 unità a 15.163 unità, con un calo di 985 unità. Per avere un riferimento concreto, è come se avessimo perso tutta la popolazione di Collevalenza (718 unità) e Duesanti (264 unità). Il rischio concreto, tra poco, sarà quello di eleggere Sindaco e consiglieri comunali con il maggioritario secco senza doppio turno, come nei comuni sotto i 15.000 abitanti!I decessi, causo unico in Umbria, nel 2019 sono stati il triplo delle nascite (222 contro 71), mentre quest’ultime in cinque anni si sono dimezzate (da 138 a 71), nonostante le “notti bianche della famiglia” e altre scelte tanto ideologiche e costose quanto inefficaci e strumentali messe in atto dall’assessorato guidato da Alessia Marta, vessillifera di una concezione di famiglia del tutto escludente al cui confronto quella di Pillon impallidisce.Ulteriormente, gli ultrasessantacinquenni sfiorano il 30% della popolazione, l’età media della popolazione arriva quasi a 50 anni e la maggior parte dei giovani emigra già a 20 anni. La città. dunque, invecchia inesorabilmente.Nel 2019 sono calate le imprese attive: un dato impressionante che, senza ombra di dubbio, la pandemia avrà reso ancora più problematico. Interi palazzi sia del centro storico che delle zone periferiche e frazionali risultano vuoti. Uno svuotamento di volumi edilizi, questo, difficilmente riconvertibile senza un piano almeno decennale che pesa drammaticamente anche sull’economia cittadina. La popolazione attiva è ormai pari a quella dei pensionati. Non si vedono nuove attività né, purtroppo, la crescita di quelle esistenti, se non in sporadici e preziosi casi.Da ultimo il calo dei servizi sanitari con il depauperamento dell’Ospedale di Pantalla, prossimo allo smantellamento e svuotato di servizi, professionalità e strumentazioni difficilmente recuperabili nel breve e medio periodo senza uno scatto, in primis, delle istituzioni locali. Una ferita alla carne viva di sessantamila persone colpite in uno dei diritti fondamentali garantito dalla Costituzione, quello alla salute.Se questo è il quadro di riferimento, parlare di città in crescita è una presa in giro, tanto più grave se a sostenere questa tesi sono coloro che dovrebbero avere un progetto almeno decennale per governare la nostra città. Perché il punto, infatti, è proprio questo: non solo valutare le responsabilità (che pure sono in capo soprattutto alla destra locale ed umbra, specie per quanto riguarda la sanità), ma prendere consapevolezza dell’assenza di un progetto per il futuro che spetta, innanzitutto, a chi governa.La realtà, dunque, ci parla di un città che non cresce e che declina ogni giorno di più, anestetizzata da slogan, retorica, narcisismi, selfie, proclami, giaculatorie ed autoincensamenti che servono solo a coprire il vuoto pneumatico di idee e di proposte dell’amministrazione e della destra che la sostiene.Il cittadino tuderte dalla politica intesa come attività che si prende cura della “polis”, ossia della città, si aspetta un progetto serio di governo e la risposta ad alcune semplici domande:• quale welfare di fronte all’aumento del numero di anziani e al crescere di nuovi bisogni assistenziali della popolazione intera?• quali incentivi per il rilancio e lo sviluppo economico, pur consapevoli dei limiti di azione di un ente locale? Quale uso dei fondi europei?• quale strategia di sviluppo urbanistico? Quale uso o riuso dei volumi edilizi vuoti, soprattutto pubblici o di interesse pubblico?• quale sanità pubblica e quale tipo di servizi sanitari territoriali nel Distretto e nell’Ospedale?• quale politica ambientale? Quale politica dei trasporti e della mobilità nella città e verso la città?• quali idee per cultura e turismo? Si può continuare a sperperare danari pubblici per eventi con scarso ritorno economico per la città e senza la minima programmazione?Abbiamo posto alcune domande fondamentali che saranno alla base del programma del progetto amministrativo alternativo alla giunta Ruggiano. Altre ve ne saranno prossimamente. Prima di ogni possibile risposta, tuttavia, occorre analizzare la situazione senza infingimenti, con realismo e discutere del futuro della città guidati dalla massima onestà intellettuale. Cose che il Sindaco e la destra non fanno, troppo presi dallo spargere in giro un ottimismo edonista che racconta una città che non esiste.
PARTITO DEMOCRATICO TODI

La visita di Tesei a Pantalla: il commento del comitato di difesa.

Il 27/09/21, la Presidente Tesei, l’ass. Coletto, il sindaco Ruggiano, la sindaca Mele e il sindaco Tognaccini, sono venuti all’Ospedale di Pantalla a dirci che tutto va bene e che i servizi stanno riprendendo alla grande, mentre noi sappiamo che ci sono servizi che non funzionano più, come l’Ostetricia. La Chirurgia fa solo week surgery, dal martedì al venerdì e i pazienti che hanno problemi chirurgici vengono distribuiti nei vari nosocomi dell’Umbria. Il Pronto Soccorso è, non avendo una Chirurgia H24, ormai un punto di Primo Soccorso. La Riabilitazione ha riaperto solo per 6 posti letto per pazienti che vengono da altri ospedali perché l’ortopedia a Pantalla non opera più. La Procreazione Assistita viene fatta da una equipe che viene da Perugia che si porta dietro tutto e tutti e usa due sale operatorie e poi se ne va. Questo sarebbe il “funziona tutto” per la Tesei?

Questa mattina avremmo voluto sapere anche perché non sono stati invitati tutti i sindaci della MVT, mentre erano presenti solo Todi, Marsciano e Deruta? Che per caso si cura o si fanno gli interessi sanitari dei cittadini di solo una certa parte politica?

Vorremmo sapere anche perché, visto che siamo stati lì in attesa tutta la mattina, la Presidente non ha voluto parlare con noi che da quasi due anni ci battiamo per riavere i servizi di prima? Se fosse stato tutto lineare e perfetto, come sbandierato, perché chiudersi dentro e uscire solo sulla porta evitando bene di incontrarci come all’inizio ci era stato promesso, per poi mandare il dott. D’Angelo a dirci che ci vuole tempo, che a far riprendere i servizi non si fa dalla mattina alla sera, ecc… Ma questo lo sapevamo già da soli. A distruggere un servizio basta un attimo, a farlo riprendere ci vogliono i mesi e tanto impegno reale.

Abbiamo sentito la Presidente rispondere con difficoltà alle domande sui servizi riattivati e, appellandosi a generiche frasi, ha detto, (è registrato), che tutti servizi sono ormai in funzione. Noi siamo convinti e abbiamo le prove che non è così, ma se secondo chi ci amministra tutto va a gonfie vele, noi non possiamo che prenderli in parole e per questo diciamo:

Bene!

Se è tutto a posto, come dite, tutti gli amministratori presenti firmino una dichiarazione in cui assicurano che, se loro o i loro famigliari dovessero avere un qualsiasi problema sanitario, chiederanno di essere assistiti solo presso l’Ospedale della Media Valle del Tevere a Pantalla.

Se sottoscriveranno quest’impegno, noi li seguiremo dando come compito ai Comitati, nati per tutelare il nostro Ospedale, solo quello di  sorvegliare che sia così!

L’elenco telefonico “Elenco Sì! ” 2021/22 dedica copertina all’Istituto Agrario di Todi

La nuova edizione 2021/2022 dell’elenco telefonico “ElencoSì!” di Perugia e provincia avrà in copertina l’immagine dell’Istituto Agrario “Augusto Ciuffelli” di Todi, scuola di agricoltura più antica d’Italia, la cui attività è iniziata nel lontano 1863. La grafica, in fase di elaborazione in vista dell’uscita dell’elenco prevista per inizi dicembre, prevede una foto da drone di quella che è a tutti nota anche come “Cittadella Agraria”, ospitata nell’ex Abbazia di Montecristo, la cui fondazione risale al 1248, luogo ricco di storia e di arte delle quali il complesso conserva tutt’oggi molteplici tracce. In copertina anche il ritratto di Augusto Ciuffelli, a cui l’istituto è intitolato e del quale ricorrono quest’anno i cento anni dalla morte.  Un omaggio, dunque, ad un’istituzione prestigiosa, che fa onore alla città di Todi e all’Umbria tutta, e a una figura che per statura ed impegno a favore della crescita regionale meritava sicuramente un riconoscimento.

Soddisfazione e gratitudine è stata espressa dalla neo dirigente dell’Istituto Agrario, Venusia Pascucci: “Ritengo questa iniziativa lodevole, oltre che utile per la promozione della nostra scuola, e di sicuro valore educativo, vista l’indicazione di Augusto Ciuffelli a moderno esempio di buona amministrazione”. Il Presidente di Pagine Sì! SpA , società editrice di “ElencoSì!”, Sauro Pellerucci, ha voluto ribadire da parte sua come ” queste scelte che aziendalmente sono state effettuate anche in tantissime altre province italiane vogliano dare  un contributo alla valorizzazione e promozione dei territori, della loro storia, della loro cultura, delle loro tradizioni.

In questa maniera, ha sottolineato Pellerucci, si porta a conoscenza dei cittadini che ricevono gratuitamente il nostro elenco, personaggi o situazioni che magari possono sfuggire all’attenzione e che invece,come Augusto Ciuffelli, sono un esempio di talentuosa virtù “.