L’artista tuderte presenta ai convenuti la su relazione sull’arte e gli artisti in Umbria: un quadro fosco e proposte nuove per il futuro. Pubblichiamo l’intera relazione.

Quali politiche culturali in Umbria?
Cercherò di portare a vostra conoscenza un problema particolare, ma di inderogabile urgenza. Esso tratta un argomento drammatico e cioè la condizione degli artisti italiani: dai giovani ai maestri passando per quella generazione di mezzo a cui appartengo. Si tratta di una situazione drammatica, qui in Umbria come nelle altre regioni, una condizione quella degli artisti italiani che risulta essere un aspetto del tutto trascurato nella gestione del Patrimonio dei Beni Culturali.
Da tempo ormai assistiamo ad un generale fenomeno di metamorfosi in chiave aziendalistica dei musei, con la relativa commercializzazione delle attività culturali (tra cui le mostre temporanee), dove rischiano di prevalere le leggi del marketing e dell’economia, piuttosto che quella dello sviluppo e della promozione della cultura dei nostri territori.
La situazione è allarmante e grave, qui in Umbria per quanto riguarda le arti visive è in perfetta sintonia con il resto dell’Italia, per non parlare delle grandi manifestazioni come la Biennale di Venezia o la Quadriennale di Roma. Non si fanno più mostre serie per documentare e valorizzare in maniera storica e scientifica il lavoro e la ricerca degli artisti, ma vengono fatte solo per appagare le esigenze di mercato.
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