Vari aspetti e commenti. Ma il pubblico era quello delle grandi occasioni.
L’appuntamento annuale con l’Opera è sempre molto attesa. Perché, dopo le stagioni di Spada e Marchini, il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto è l’unica possibilità che si ha, a Todi, di assistere ad un vero spettacolo d’opera. E come pubblico Todi non delude: gli organizzatori ci dicono che il nostro teatro comunale è sempre affollato e che il pubblico è sempre molto partecipe. E non dimentichiamo la folta partecipazione degli studenti del Liceo che, grazie alla buona volontà e alla passione di qualche benemerito docente, vengono sensibilizzati e preparati all’evento.
E veniamo al ‘Barbiere di Siviglia di quest’anno. Ancora una premessa: i cantanti sono degli esordienti che sono stati ammessi e hanno partecipato ai corsi organizzati a Spoleto. Quindi bando ai super esperti che arricciano il naso sulle voci. Sulle quali comunque qualche cosa si può osservare: è già possibile vedere se ci sono grandi promesse (e quest’anno forse mancano, ma speriamo di sbagliare), le qualità degli esordienti, l’orchestra e la regia e scenografia. Non dimenticando che ascoltare il Barbiere e Rossini anche per la centesima volta e magari a occhi chiusi, è sempre un piacere. E quindi grazie al Teatro Lirico per la possibilità che ci ha dato di una serata, comunque bella, con Rossini. E il pubblico, che ha quasi riempito il Comunale, ha molto gradito. Osservazioni assolutamente personali: gli allestimenti ‘alla moderna’ (per parlare come Figaro) sono molto complicati e il pubblico si divide.
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