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Sabato 15 maggio sarà un giorno importante per le città di Todi e di Enna. Nella primavera del 2020 fu siglato il patto di gemellaggio, che prevede intensi scambi a livello culturale, sociale, formativo, sportivo, e che prese spunto dai contati fra le due rispettive associazioni di arcieri, per Todi Arcus Tuder.
Ora programmi e progetti comuni iniziano a prendere forma, finora
impossibilitati dall’emergenza Covid: come la tradizionale rievocazione storica
di Enna, annullata la scorsa estate a causa delle restrizioni. Anche a Todi, la
Disfida di San Fortunato, in ottobre, fu svolta in forma ridotta e senza
ospiti, per l’impossibilità di spostarsi fra regioni diverse.
Ora l’occasione si presenta grazie all’evento “Todi la città degli
arcieri”, che prevede anche una gara del campionato nazionale di Arco storico.
Una delegazione di Enna, guidata dal Vicesindaco Francesco Colianni con una
ricca rappresentanza di amministratori e rappresentanti della città, ha infatti
seguito la squadra degli arcieri, presente a Todi per la competizione.
In questa occasione il Sindaco Antonino Ruggiano e l’Assessore Claudio
Ranchicchio, assieme a tutta la giunta comunale, sabato 15 maggio, alle ore 18,
riceveranno gli ospiti nella Sala del Consiglio Comunale per la consegna di una
targa e uno scambio di doni, a suggello del gemellaggio.
Nel weekend la delegazione siciliana visiterà la città di Todi, e saranno
programmati i successivi incontri, già previsti in luglio, in occasione della
festa del Santo Patrono di Enna, con la rievocazione storica, e in ottobre in
Umbria, per la Disfida di San Fortunato.
È amaro constatare come la nostra città sia ormai al centro di una vera e propria controffensiva pseudo culturale reazionaria ed ultraconservatrice, in linea con l’assetto politico che ha dato vita nel 2017 al Ruggiano bis. Un esperimento di revanscismo truce e becero che dà spazio e visibilità alle idee più strampalate ed estreme: fondamentalismo cattolico, negazionismi vari, complottismi che sconfinano nel campo della psichiatria (Meluzzi) etc.
Pensare che questo isolamento e questa autarchia possano giovare alla nostra città, mentre il tessuto economico e sociale si sfilaccia inesorabilmente, è abbastanza ridicolo. Dopo le ultime vicende, infatti, l’immagine di Todi città pluralista ed accogliente rischia di essere travolta per sempre.
È notizia recentissima, ad esempio, che uno degli relatori più illustri del festival organizzato dalla casa editrice di Casapound Altaforte che si terrà a Todi a giugno, il professor Gervasoni, è indagato per i reati di offesa all’onore e al prestigio del presidente della Repubblica e che sarebbe stato in collegamento con gruppi e militanti di ispirazione suprematista e antisemita tramite la piattaforma social russa VKontakte. Premesso il nostro attaccamento al principio della presunzione d’innocenza, basta fare un giro su Twitter per capire chi sia il soggetto in questione.
Con una mano, dunque, il sindaco di Todi vota a favore della cittadinanza onoraria alla senatrice Segre, con l’altra sponsorizza eventi (da lui ritenuti di “centrodestra”) dove la fanno da padrone soggetti che definiscono la senatrice, come ha fatto Gervasoni, un “personaggio squallido”. Che dire? Viva la moderazione!
La nostra non è certo voglia di censurare la cultura di destra. In quattro anni di mandato amministrativo ci ricordiamo molte poche iniziative che hanno dato spazio a scrittori ed intellettuali di quell’area: gli sono stati preferiti Corona e Lele Mora. Ora si cerca di farlo nascondendosi dietro la formula del festival letterario (vabbè), tentando anche di occultarne maldestramente la paternità (il pregiudicato Polacchi e la casa editrice Altaforte).
Nel mentre, sotto questa coltre di splendido isolamento reazionario, c’è una città ferma, al palo demograficamente, economicamente e socialmente. I cantieri sono bloccati e gli investimenti pure. Si porta avanti, a fatica, quanto è stato ereditato dai cinque anni passati (ma non era tutto da rifare?).
Una politica fatta di dispetti e dispute ideologiche che spaccano la cittadinanza e feriscono la sua anima più profonda, mentre non si scorge all’orizzonte uno straccio di idea o di orizzonte di lungo periodo.
È la politica degli hashtag e dei selfie, che ci ha fatto sprofondare da Iacopone a Gervasoni.
Il Festival di Fotografia contemporanea presenta dal 14 al 23 maggio 2021
la mostra fotografica RINO BARILLARI, UNA VITA DA PAPARAZZO. L’Italia dalla
Dolce Vita a oggi vista con gli occhi di un reporter.
Dopo una lunga pausa dovuta alla pandemia e successivamente alle
restrizioni causa emergenza covid ancora in corso, abbiamo finalmente
l’opportunità di riaprire i battenti per una mostra davvero unica e speciale
venerdì 14 maggio alle ore 18.00 nella Sala delle Pietre a Todi. Il
protagonista sarà il famoso fotografo Rino Barillari, “The king of paparazzi”,
soprannome con cui è conosciuto in tutto il mondo. Todimmagina con il
Patrocinio del Comune di Todi presenterà una mostra interamente dedicata al “paparazzo”
più famoso del nostro paese. Saranno esposte le sue fotografie dagli anni 60
fino ai giorni d’oggi, con degli scatti attualissimi del 2021. Novità della
mostra sarà la possibilità di ascoltare, per alcune delle fotografie, delle
registrazioni audio dell’autore.
“La Cultura a Todi riparte con un grande evento”, commenta l’assessore Claudio
Ranchicchio. “Grazie alla Mostra dedicata a Rino Barillari ed alla Dolce Vita,
che sarà certamente un evento di grande richiamo per visitatori ed addetti ai lavori
nella magnifica cornice espositiva della Sala delle Pietre”.
Sabato 15 maggio alle ore 10.30 si terrà un’interessante conferenza sui
fotografi di via Veneto degli anni 50-60 con Rino Barillari, Marcello
Mencarini, Andrea Nemiz e Angelo Turetta. Sarà visibile anche in streaming
sulla pagina Facebook: https://www.facebook.com/todimmagina e anche sul sito
https://todimmagina.it/
Rino Barillari è conosciuto in tutto il mondo con il soprannome di “The
King of Paparazzi”.
Giovanissimo – tra il 1959 e i primi anni Sessanta, l’epoca della Dolce
Vita – fotografa il jet set di passaggio a Roma, le celebrità italiane e le
tante star internazionali che girano negli studi di Cinecittà in quel periodo.
Nel 1964 diventa fotografo del quotidianoIl Tempoed è testimone dei principali
eventi dell’epoca, incluse le contestazioni del Sessantotto e gli anni del
terrorismo. Nel 1989 entra nello staff del quotidiano Il Messaggero. Dopo due
anni diventa caposervizio e ancora oggi mantiene un rapporto di collaborazione
con il giornale.
CONFERENZA 15 MAGGIO 2021: LA DOLCE VITA DEI PAPARAZZI
Ingresso gratuito su prenotazione all’indirizzo: em@todimmagina.it
Agenzia fotogiornalistica Rosebud2 – The Language Center, Todi, con il
patrocinio e il contributo del Comune di Todi. CURATORE: Marcello Mencarini
L’INGRESSO ALLA MOSTRA E ALLA CONFERENZA É GRATUITO. QUESTI APPUNTAMENTI
SI SVOLGERANNO NEL RISPETTO DELLA NORMATIVA ANTI COVID-19. NEGLI SPAZI DEL
FESTIVAL È OBBLIGATORIO L’USO DELLA MASCHERINA E IL DISTANZIAMENTO DI UN METRO.
La scorsa settimana e’ stata bocciata la proposta di referendum portata in consiglio comunale dalle forze politiche di minoranza. L’ascensore verticale si farà e i cittadini, questi sconosciuti, ancora una volta sono rimasti fuori dal Palazzo.
L’imperativo categorico “la città è nostra e la gestiamo noi”, tradotto nel più spiccio “comandiamo noi e facciamo come ci pare e piace”, il fil rouge dell’azione di governo di centrodestra, non si è incrinato nemmeno davanti alle voci di critica e di protesta che si sono levate contro il progetto del nuovo impianto per la risalita al centro storico. Eppure quel malcontento, che attraversa formazioni
politiche e civiche e, trasversalmente, anche i cittadini, non presta il fianco
a strumentalizzazioni di sorta poiché trova la sua ragione d’essere in
motivazioni oggettive, logiche e sensate, riconoscibili da chiunque sappia fare
buon uso della razionalità e sia intellettualmente onesto.
Distratti o miopi devono essere stati i
consiglieri di maggioranza che hanno alzato la mano per bocciare, compatti,
l’ordine del giorno dimostrando di non avere
interesse per quello che la gente pensa dell’operato dell’amministrazione
comunale di cui fanno parte e di essere anche dimentichi dell’impegno ad
operare per il bene della città e della comunità e non per sconfiggere il
“nemico” che sta dall’altra parte della sala.
La maggioranza ha bocciato il referendum con un secco “non si può fare” opposto per questioni tecniche che, probabilmente, cela una precisa scelta politica su cui, forse, hanno pesato anche le amministrative del 2022. Negli ultimi quattro anni, chi ha governato
ha riti decidere da solo cosa lllè bene per la città, nell’erronea convinzione
che amministrare conferisca un potere
assoluto.
Le scelte calate dall’alto, l’assenza di partecipazione e di condivisione con i cittadini, di certo non sono elementi conformi ad una politica che si pone al servizio della comunità. La costruzione dell’ascensore forse non
sarebbe diventata “una questione” se fosse stata condivisa e partecipata dai cittadini
nei tempi giusti
A monte della protesta c’è, infatti, il
mancato riconoscimento del cittadino quale soggetto protagonista della vita e
delle scelte politico/amministrative sulla
città.
Quello che fin qui abbiamo scritto non
deve ingannare; CiviciperTodi è un soggetto autonomo e indipendente da
qualsiasi bandiera politica e non sarà mai un’altra voce che si aggiunge al
coro della critica sterile o ideologica.
Anche noi vogliamo partecipare alle
scelte della politica, dire la nostra con idee, proposte, progetti e
quant’altro affinchè diventino il contenuto di quelle scelte perché Todi si
trasformi in una città più equa, più sostenibile, più vivibile, in un luogo a
misura d’uomo.
Cambiare il presente per cambiare il futuro.
Il nostro impegno, che mette al centro
l’uomo e il bene comune, è per la costruzione di un futuro più giusto
attraverso un percorso inclusivo nel
quale i cittadini non si limitano a delegare le scelte della politica ma ne
diventano protagonisti apportando il loro contributo.
Ci aspetta un lavoro impegnativo che non è contro la politica ma, semmai, vuole essererle di stimolo affinché ritrovi i contenuti che ha smarrito . Ciò che ci contraddistingue è il metodo conseguente ad un cambio di mentalità. Il nostro percorso, infatti, parte dal
basso e dall’ascolto dei territori e delle persone, là dove le problematiche ed
i bisogni sono reali e visibili.
Per questo, a breve, apriremo un tavolo di ascolto e di lavoro con i cittadini con i
quali vogliamo confrontarci, condividere le problematiche, scambiare idee, individuare
soluzioni, elaborare proposte e progetti per la nostra città.
Di volta in volta saranno trattati argomenti differenti. La questione dell’ascensore ci ha già suggerito il primo, “Il centro storico” che in sé contiene varie tematiche, tra le quali, la difficoltà di accesso, la mobilità alternativa e sostenibile, il turismo, la crisi delle attività economiche. Le risposte ad un questionario permetteranno a chiunque vorrà di esprimere la propria opinione ed anche la propria idea di città di cui, il centro storico, è il cuore. I risultati verrano illustati in un
incontro al quale parteciperanno anche tecnici che, con le loro competenze, ci forniranno un prezioso
contributo.
Nei prossimi giorni verranno comunicate
le modalità per la partecipazione.
Il Liceo “Jacopone
da Todi” è lieto di comunicare la vittoria della propria squadra nella finale
nazionale delle “Olimpiadi delPatrimonio”, manifestazione giunta
alla XVI edizione, promossa, con il sostegno del Ministero dell’Istruzione, dall’ANISA
(Associazione Nazionale Insegnanti Storia dell’Arte), e indirizzata agli
studenti delle scuole secondarie di secondo grado per la valorizzazione della
loro formazione culturale rispetto alla straordinaria ricchezza e varietà delle
testimonianze storico-artistiche, monumentali, architettoniche e paesaggistiche
disseminate sul territorio italiano. L’edizione di questo anno scolastico ha
proposto, in occasione del cinquecentesimo anniversario della morte dell’artista,
il tema “Raffaello e i suoi”, nell’intento di concentrare l’attenzione
sul multiforme ingegno del
maestro e sul suo rapporto con gli allievi e con gli intellettuali della corte
pontificia.La
nostra squadra, formata dalle studentesse della classe 3AC (quinto anno di
corso) del Liceo Classico Benedetta Brugia, Martina Crisanti e Beatrice De Monaco,
dopo aver superato brillantemente la selezione interregionale (Molise-Toscana-Umbria)
della competizione realizzando un affascinante video, dal titolo “Le
nobildonne perugine che fecero l’impresa”, ha partecipato il 10 maggio 2021
alla finale nazionale, svoltasi in modalità telematica, ottenendo una splendida
vittoria sulle altre squadre selezionate, provenienti da Licei di varie regioni
italiane. In particolare, le nostre studentesse si sono cimentate con il tema “Raffaello
e Villa Madama”, sviluppato con metodo rigoroso e ammirevole passione; la
loro accurata preparazione è stata sostanziata da un’esposizione precisa,
puntuale e chiara, che ha dimostrato una competenza linguistica superiore alle
altre scuole in gara. Occorre sottolineare che il tema affrontato non era
semplice, perché l’intervento di Raffaello si circoscrive al disegno di Villa
Madama a Roma; le studentesse hanno creato un percorso espositivo circolare e
compiuto, che, partendo dal progetto di Raffaello e passando per le pitture
della sua scuola, si è concluso con una riflessione sull’attività dell’artista
come architetto, mettendo in evidenza la sua attenzione verso l’opera di Donato
Bramante, di cui si è sottolineata anche la presenza a Todi, con il progetto
della Chiesa della Consolazione. Le nostre allieve, nonostante fossero la
penultima squadra della giornata, hanno saputo tenere alta l’attenzione dei
giurati, che hanno apprezzato in particolare la sobrietà e la pacatezza dell’esposizione,
ricca di riferimenti, sintetici, ai grandi dell’architettura (Leon Battista Alberti,
ma anche le fonti di Vitruvio e Plinio). Si è arrivati così a questa splendida
vittoria, che ha visto la nostra squadra primeggiare su tutte le altre, ottenendo
il punteggio di 30/30, mentre la seconda classificata, del Liceo Classico e
Musicale “D. Cirillo” di Aversa (CE), ha conseguito il punteggio di 29/30.
Il Liceo “Jacopone
da Todi” esprime i più vivi complimenti alle bravissime studentesse, ringraziando
sentitamente la Prof.ssa Elena Pottini, referente del progetto e brillante “allenatrice”
della squadra, e la Prof.ssa Cinzia Cardinali, che ha collaborato, in
particolare, alla preparazione della squadra per la fase interregionale della
competizione. Si può affermare, in conclusione, che questo grande successo rappresenta
un motivo di orgoglio per il nostro Liceo e una ulteriore conferma della sua elevata
qualità formativa.
Una interessante ed educativa proposta di Todi Civica
In questi giorni di forti richiami ai principi fondamentali della nostra Carta costituzionale, di riflessione sui diritti in essa contenuti, di manifestazioni, iniziative e confronti su temi che riguardano la vita dei cittadini, Todi Civica, avanza una proposta che, il consigliere Floriano Pizzichini, depositerà attraverso una relativa Mozione al Consiglio comunale. Chiederemo che, al compimento del diciottesimo anno di età, ad ogni cittadino residente nel territorio tuderte, il Comune di Todi, doni una copia della Costituzione della Repubblica italiana. Un gesto simbolico, ma di notevole valore, attraverso il quale, l’istituzione comunale, inviti le future generazioni a cogliere, comprendere e vivere il proprio ruolo di Cittadini, ispirandosi ai principi e ai valori della legge fondamentale dello Stato Italiano. La nostra Carta, che contiene le linee guida dell’ordinamento della Repubblica, è a nostro avviso l’unico simbolo che travalica ogni schieramento politico ed ogni ideale, incarnando il vero senso di una civiltà e di un’ intera comunità. Con la mozione si chiederà altresì che il Comune stabilisca, una volta l’anno, un’iniziativa rivolta agli studenti, per conoscere e parlare della Costituzione italiana, invitando ad essa personalità, esperti di diritto, giuristi, storici e rappresentanti istituzionali che possano dare un’ importante contributo alla discussione. Todi Civica
Valerio Mancini, esponente di spicco della Lega umbra e consigliere regionale, ha presieduto il penoso raduno no vax che si è tenuto ieri a Todi. Il signor Mancini è venuto a dirci che il covid esiste sì, ma è una semplice influenza che si cura a casa e non è nemmeno così tanto contagiosa come vogliono farci credere. Lo è venuto a dire proprio a noi tuderti, a noi che siamo stati privati del nostro ospedale per un anno proprio dai suoi compagni di partito, a noi, unica comunità umbra che non ha un reparto di pronto soccorso cui potersi rivolgere per le emergenze. Ci domandiamo cosa ne pensa la consigliera Peppuccci, tra una passerella e l’altra ha intenzione di prendere le distanze dal suo collega di partito o no? Oltre a farsi le foto al presidio ospedaliero di Pantalla avrà il coraggio di dire in faccia al personale sanitario e a tutti gli operatori che il covid è solo una barzelletta? MoVimento Tuderti 5 Stelle
Un flash mob col l’inno “alla gioia di vivere” sulle note di “Danser Encore” del gruppo francese di musica popolare “ Les Saltimbanks”, noto per i testi dedicati alle lotte sociali? Questo ci saremmo aspettati nell’evento organizzato a Todi, sulla bella e suggestiva Piazza del Popolo, centro laico ed anche religioso con uno dei più interessanti complessi medievali d’Italia. Saliamo verso l’Acropoli con il bus elettrico, per curiosare e magari riportare qualche nota di “colore” di questa giornata così particolare per Todi, decretata molti anni fa quale “città la più vivibile” secondo le ricerche del Prof. S. Levine, direttore del “Center for Sustainable Cities” della U.S. Kentucky University. Sale con me anche una “elegante signora” che noto non indossare la mascherina, obbligatoria secondo gli ultimi Dpcm. All’invito dell’autista del mezzo pubblico ad indossarla, la “suddetta”, con fare arrogante, si esprime dicendo che potrebbe denunciarlo perché in quanto claustrofobica potrebbe essere soggetta a crisi di panico. Il conducente, con gentilezza, la informa che i passeggeri viaggiano sotto la sua responsabilità: quindi rispettare le regole o scegliere un mezzo di trasporto privato. Prima nota di “colore”, dunque: la signora si sta recando alla manifestazione del “No paura day”. La domanda sorge spontanea :” Esiste una certa assonanza inquietante – come leggiamo in alcuni contributi giornalistici tra il noto hashtag #todipauranonha e il titolo di questa manifestazione “No Paura Day” – per far apparire Todi, tutta intera, una città di negazionisti?”. Comunque la signora in questione continua a parlare di “dittatura sanitaria” quella che secondo lei sarebbe quella imposta dal governo attuale, dittatura che si sostanzia nell’imporre regole di convivenza civile in periodo di pandemia. E allora, seconda nota di “colore”:
Se tu vuoi continuare a danzar ancor,/ dare vita
al desìo del cuor/ e a una vita di accordi d’amor/canta a balla insieme a noi/danziam
con eleganza/all’alba e in ogni
circostanza/ci vogliono chiusi in una stanza?/Se contestiamo la sentenza/pecchiamo
di irriverenza,/ma non ci lasciamo impressionar/parola d’ordine è ballar!/Se la
Tv con indecenza/vuole appannarci la coscienza/state a debita distanza/Ne
abbiamo abbastanza/Stringiamo forti un’alleanza!
Così recita il testo della canzone che dà il via all’evento del
“No paura day”: una sparuta presenza di “aficionados” che affianca i promotori
di questa manifestazione. Ma la terza nota di “colore” è degna dei tempi di
Peppone e Don Camillo : ore 16,30, inizia il suono prolungato delle campane del
Duomo, che avverte l’inizio della celebrazione delle 17.00 della Santa Messa
nella Cripta della chiesa. Quello scampanìo dunque che si è ripetuto per
tre volte, strumento di richiamo ai fedeli per le celebrazioni liturgiche, ha
non poco infastidito le relatrici che con difficoltà hanno concluso i propri
interventi.
Il sacro e il
profano, dunque, in una manifestazione che ha avuto il sapore di un evento che
dovesse unire tutti, negazionisti e non, in un abbraccio
ecumenico, ma che poi ha rivelato tutto il suo provincialismo, proprio come
quello dei tempi di Don Camillo e Peppone :
Il depuratore La Cascianella. Interrogazione di Todi Civica. La risposta del Sindaco.
Todi Civica ha presentato un’ interrogazione per sapere a che che punto siano i lavori del nuovo Depuratore sito in località Cascianella e quando entrerà in funzione. Un progetto di cui si parla dal lontano 2002, sulla cui mancata realizzazione si ventilava un pesante rischio di infrazione per la città di Todi, ma che, nonostante ciò, dopo 20 anni, non è ancora completamente operativo. Nell’ interrogazione, che ricostruisce il complicato percorso con cui si è giunti alla definizione del sito, si ricorda anche che nel corso della passata campagna elettorale, alcune forze politiche oggi al governo cittadino, si impegnarono con gli elettori a spostare la realizzazione dell’impianto, in caso di vittoria, garantendo che tale ipotesi fosse ancora percorribile, ma che, all’ indomani dell’insediamento della nuova giunta di centro destra, tolto uno scambio epistolare fra il Sindaco, Umbra Acque e Auri, non si adottò alcun atto amministrativo per rivedere il progetto e cambiare la sua ubicazione. Pertanto si è chiesto di conoscere a che punto siano i lavori di realizzazione del depuratore. Quando verrà definitivamente attivato l’impianto e con che tempistiche andrà a sostituire quelli attualmente operanti sull’intero territorio. Infine si è chiesto se le valutazioni fatte a suo tempo dai tecnici sui maggiori costi di gestione delle stazioni di sollevamento siamo confermate, e se si, come e in che misura incideranno sui costi a carico dei contribuenti. Todi Civica
Il sindaco ha risposto con una lunga lettera, non inseribile in questo blog, nella quale fa una lunga storia del progetto, avviato nel 2004. La lettera si conclude con queste parole ‘I lavori complessivamente da eseguire ammontano a circa 1,1 milioni di euro (su un totale di 10.860.000,00 n.d.r.), e il loro completamento dovrebbe avvenire entro il mese di settembre 2021…
Comunicato del PD: FRATELLI D’ITALIA: UNA FORZA POLITICA ALL’ANGOLO, INCAPACE DI DIFENDERE LA PRESIDENTE PAGLIOCHINI DAGLI ATTACCHI DEL SINDACO RUGGIANO
Abbiamo atteso qualche giorno prima di prendere posizione in merito al durissimo scontro andato in onda nel Consiglio comunale di giovedì tra un innervosito sindaco Ruggiano (non è stata una settimana semplice per lui) e la presidente Pagliochini, tacciata di gestire l’assemblea “IN MANIERA ILLEGITTIMA” (sono le parole esatte utilizzate dal primo cittadino).
Speravamo, infatti, che fosse il suo partito a difenderla da questo attacco sguaiato. Stiamo pur sempre parlando della massima rappresentante a livello istituzionale di Fratelli d’Italia nella nostra città. Peccato, però, che sulla questione i meloniani tuderti siano rimasti silenti.
Esprimiamo noi, allora, solidarietà alla presidente Pagliochini. Tantissimo ci divide da lei: in questi anni, infatti, non le abbiamo risparmiato critiche feroci. Sia politiche, sia riguardanti l’esercizio delle sue prerogative istituzionali. Ciò che però rifiutiamo categoricamente è l’accusa, a lei rivolta, di gestire in modo illegale l’assemblea perché si darebbe troppo spazio alle mozioni e agli odg delle opposizioni. La presidente Pagliochini, come ha fatto notare lei stessa nella replica al sindaco, può essere solo accusata di applicare alla lettera quanto prevede il Regolamento del Consiglio Comunale, non certo di comportarsi extra legem.
La vicenda, comunque, dimostra ancora una volta come la maggioranza che sostiene la giunta Ruggiano sia attraversata da scontri feroci, da vere e proprie “guerre per bande”, con una giunta “ufficiale” ed una “parallela”. In questo contesto tribale, Fratelli d’Italia sembra sempre di più una forza politica all’angolo, stretta tra l’egemonia della Lega e di doveri di lealtà verso il sindaco Ruggiano.
Fa comunque impressione, però, che l’assessore Ranchicchio, forse troppo preso dal pubblicare intensi autoritratti in quel di Trieste, non abbia trovato cinque minuti per esprimere la propria solidarietà alla presidente del Consiglio, sua collega di partito.
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