I VIOLINI DI TODI UN PICCOLO SEGNO IN ONORE DELLA NOBILE FAMIGLIA TUDERTE DEI SARDOLI

Si avvia alla fase esecutiva il progetto  di ETAB  “I Violini di Todi” (un Klotz ed un Odoardi) a cui il CDA e gli uffici stanno lavorando  sin dallo scorso anno.
 ETAB, infatti, nel proprio patrimonio mobiliare di pregio annovera due violini appartenuti e donati dalla famiglia Sardoli  all’Opera Pia Monte dell’Onestà.
Con la preziosa collaborazione del Maestro Luca Venturi e le indicazioni del Dr. Filippo Orsini Direttore dell’Archivio Comunale di Todi (presso cui è depositato l’archivio storico della Congregazione di Carità di Todi), il Cda di ETAB, dopo aver deliberato di dover restaurare i due violini di cui è proprietario,  ha avviato un’indagine presso i più noti Liutai italiani per verificare la fattibilità del recupero.
I preziosi violini rientrano nei beni de l’Opera Pia Monte dell’Onestà che ebbe origine nel 1601 per effetto di una donazione di quattromila scudi fatta dal Vescovo Angelo Cesi  Detta opera pia fu amministrata dalla “Congregazione di Carità di Todi” fondata da Francesco degli Atti nel cinquecento e tenuta dai Priori di Todi. La conduzione della Congregazione proseguì fino al 1938 quando, in esecuzione alla Legge Crispi 6972/1890 (o meglio diversi anni dopo), furono istituite le Istituzioni Riunite di Beneficenza.
Le opere pie amministrate dalle IRB confluirono nel 2003 nell’attuale ente La Consolazione ETAB.
Dalla documentazione dell’Ente risulta che il Violino Odoardi o del Villan d’Ascoli fu richiesto in occasione di una prestigiosa Mostra internazionale sulla Viola Classica e la Liuteria tenuta ad Ascoli Piceno, promossa da ANLAI (ASSOCIAZIONE NAZIONALE LIUTERIA ARTISTICA ITALIANA) dal 20 al 27 settembre 1959.
Nella nota dell’ANLAI redatta per l’occasione il Prof. Dr. Gioacchino Pasqualini, quale Presidente, classifica lo strumento come “.. uno dei pochi esemplari dell’Odoardi esistenti in Italia”.  
Le fonti riportano e citano anche la figura del Maestro Liutaio Rodolfo Fredi (Todi, 18 giugno 1861 – Roma, 22 febbraio 1950) che si era occupato di una riparazione dei violini e che finchè in vita tenne rapporti di collaborazione con l’ultimo Liutaio tuderte Cesare Toppetti che ci ha lasciati lo scorso dicembre 2020. Il secondo violino è della Scuola di KLOTZ di Mittenwald (in Germania). Secondo il Mastro Liutaio Fredi il violino della famiglia Sardoli è attribuibile probabilmente a Sebastian (scrive “Klotrj di Mittenvaddt”).  Klotz è una famiglia di liutai che ha costruito violini a Mittenwald, in Germania, dalla metà del XVII secolo ad oggi.  
Lo scorso 6 maggio, il CDA di ETAB, appena ricevuta l’autorizzazione sul progetto di restauro,   ha dato il via al primo segmento progettuale che prevede il recupero del primo violino del Villan d’Ascoli. Contestualmente è stata presentata in data 18.05.2021 un’istanza alla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia nell’ambito del Bando “Richieste Libere 2021” con un quadro economico complessivo di quasi Euro 10 mila (restauro, esposizione e attività divulgative e celebrative).
Nei prossimi giorni partirà una campagna di raccolta fondi tramite diverse piattaforme web tra cui l’Art Bonus.
Il progetto è dedicato ai benefattori dell’Ente ed in particolare alla famiglia Sardoli che ha voluto donare a ETAB (ex Opera Pia Monte dell’Onestà amministrata dalle IRB di Todi) due capolavori della liuteria di fine settecento. Il Progetto è anche dedicato ai musicisti, alla musica e a tutti gli operatori dello spettacolo che in questo periodo di pandemia hanno molto sofferto gli effetti delle chiusure dei “luoghi della cultura”.  Già da ora ETAB dichiara la disponibilità  a concedere il violino per esposizioni, eventi musicali e altre iniziative culturali , ovviamente previo ottenimento delle autorizzazioni e delle garanzie di legge.
 Tra le prospettive del progetto vi è l’attività divulgativa presso le scuole secondo prossime intese che saranno assunte con il MIUR per il tramite dell’Ufficio Scolastico Regionale subito dopo il primo restauro.
Sono in corso contatti con le università per definire possibili progetti di ricerca anche se il progetto più caro a chi scrive è di consentire ai musicisti, a partire da quelli tuderti, di potersi esibire con i violini di Etab che, si auspica, verranno anche dai futuri Presidenti tolti dal cassetto e dall’oblio e lasciati vivere con la musica.

Il Presidente
Avv. Claudia Orsini

Todi Comune amico delle api?

Il Movimento 5S richiede l’attuazione di una delibera ignorata dalla Amministrazione Comunale

Il MoVimento Tuderti 5 Stelle in vista della Giornata Mondiale delle api che si celebra oggi 20 Maggio, chiede all’amministrazione informazioni su che fine abbia fatto la nostra proposta, se è stata messa in opera oppure è finita come tante altre in fondo ad un cassetto. Approdata in consiglio comunale e votata favorevolmente da 13 consiglieri su 14, la delibera avvenuta in data 27/07/2017, doveva permettere alla nostra città di entrare a far parte di un circuito  favorendo la coscienza collettiva sull’ importanza delle api e dell’apicoltura per la salvaguardia della biodiversità, della sicurezza alimentare e creare una reale opportunità di sviluppo economico sostenibile del territorio.
MoVimento Tuderti 5 Stelle 

PRESIDENTE DI CONFCOMMERCIO O SESTO ASSESSORE DELLA GIUNTA RUGGIANO?

Il PD accusa di inerzia la Confcommercio tuderte.

Nunzia Frustagatti presidente Confcommercio di Todi.

Nei mesi scorsi abbiamo più volte sollecitato la presidente di Confcommercio a prendere posizione in merito ad alcune scelte fondamentali e strategiche per il futuro della nostra città. Lo abbiamo fatto, ad esempio, sulle modalità di accesso al centro storico e il nuovo arredo urbano di quest’ultimo (che ne hanno determinato la sostanziale musealizzazione), sul nuovo centro commerciale di Ponterio e sul nuovo ascensore di Porta Orvietana.Trattasi di provvedimenti e di opzioni amministrative che hanno inciso, incidono ed incideranno con forza sul tessuto economico e sociale della nostra città. È dunque abbastanza paradossale che, a fronte di numerose proteste ad opera di singoli operatori del commercio, la presidente della relativa associazione di categoria cittadina abbia ritenuto di non dover proferire parola, anche se chiamata in causa più volte.È pur vero che nella Confcommercio locale convivono spinte ed interessi molto eterogenei tra di loro ed è evidente che non è semplice ricomporre le esigenze, ad esempio, delle attività di ricezione e di ospitalità con quelle del piccolo commercio presenti nel centro storico e nelle zone alle porte della città. Tuttavia, gli organi apicali di un’associazione di categoria devono farsi portavoce di tutti gli associati e non, magari, soltanto di una parte di essi.Non spetta a noi sindacare le dinamiche interne di un’associazione che gode della massima autonomia e che dovrebbe essere apartitica, ma una domanda sorge spontanea: visti i suoi assordanti silenzi, la presidente di Confcommercio è per caso il sesto assessore della giunta Ruggiano?  PARTITO DEMOCRATICO TODI

Rete Civica: mozione di Todi Civica per rendere attuale e fruibile il servizio.

RETE CIVICA:  Uno strumento che, grazie alla lungimiranza dei dipendenti del Comune di Todi ( Servizio Sistemi informatici), già nel 2000, predisponeva una piattaforma per la realizzazione di progetti sociali e per il territorio attraverso l’utilizzo di internet.
Un progetto con una visione di futuro, mai utilizzato e sfruttato, che, se interpretato alla luce delle grandi trasformazioni che hanno caratterizzato il web, può essere ancora oggi un modo per realizzare importanti progetti. Todi Civica, ha recuperato il regolamento e con una mozione chiederà al Consiglio Comunale di rivederlo, rendendolo attuale e fruibile, soprattutto dai giovani studenti e dalle associazioni del territorio.
Di seguito la nostra mozione.
Todi Civica
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Al PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
AL SINDACO DEL COMUNE DI TODI
Ordine del giorno : RETE CIVICA

Premesso che
– il Comune di Todi, già dal lontano 2000, con lungimiranza, si è dotato di un regolamento per il funzionamento e lo sviluppo di una Rete Civica
– la Rete Civica è un mezzo per veicolare e valorizzare i processi di conoscenza, scambio e collaborazione fra le diverse organizzazioni locali no profit,  nel reciproco rispetto, anche in presenza di differenti culture, religioni, opinioni
– attraverso la rete civica si punta a valorizzare lo studio e la formazione permanente, la tutela dell’ambiente, del patrimonio storico e artistico

Valutato che
– nel regolamento, il Comune di Todi, intende dare enfasi all’attività didattica e a quella del terzo settore
– che lo stesso promuove esperienze di democrazia elettronica sostenendo forme di partecipazione e collaborazione fra pubblico e privato
– tale strumento potrebbe essere utilizzato soprattutto per mettere in correlazione le scuole del territorio con specifiche associazioni, attraverso l’istituzione comunale, per affrontare in maniera organica alcune tematiche di interesse sociale e giovanile ( vedi ad esempio il problema del bullismo, del cyberbullismo, delle dipendenze, ecc. ).

Preso atto che
– ad oggi non la Rete Civica non è stata mai attivata e non risultano iniziative politiche che volte all’utilizzo di questo strumento
– che in venti anni la tecnologia si è evoluta in maniera esponenziale e gli strumenti di comunicazione e socializzazione si sono moltiplicati, così come la loro funzionalità e applicabilità
– nonostante, in termini operativi, il regolamento andrebbe rivisto ed aggiornato alla luce dei nuovi e più moderni sistemi di connessione e comunicazione, rimangono intatti i principi generali, gli obiettivi e le opportunità che Rete Civica pone in essere nel proprio regolamento

Tutto ciò premesso, il sottoscritto consigliere chiede che il consiglio comunale  riveda il regolamento sulla Rete Civica, ne valuti la sua applicabilità in termini tecnici, con il contributo degli uffici comunali competenti ed eventualmente lo adegui.Valuti la contemporaneità dei messaggi, delle proposte e degli obiettivi in esso contenuti.  Dia mandato alla Giunta Comunale di elaborare proposte e progetti rivolte alle associazioni e alle scuole del territorio, finalizzate ad utilizzare questo strumento di confronto e collaborazione fra i diversi soggetti, con particolare riferimento alle questioni giovanili.

Floriano Pizzichini
Todi Civica

BULLISMO E DISTURBI ALIMENTARI: PERCHÉ L’INDIGNAZIONE NON BASTA

Quest’ultimo anno dominato dalla pandemia ha portato con sé dei terribili effetti collaterali anche sul fronte della salute mentale dei giovani. Effetti, purtroppo, invisibili ai più: ansia e attacchi di panico, depressione, incremento di fenomeni di autolesionismo, aumento del consumo di alcol e insorgenza di disturbi alimentari. Questi ultimi, secondo il report del ministero della Salute, sono aumentati del 30% nel primo semestre del 2020, colpendo principalmente la fascia dei giovani dai 12 ai 16 anni. Un fenomeno, peraltro, in crescita non solo tra giovanissimi, ma anche tra adulti, colpendo indiscriminatamente donne e, sempre più, uomini, contrariamente a quello che si poteva pensare qualche anno fa.

Ad aggravare questo quadro, già notevolmente critico e complesso, c’è, per quanto riguarda i giovanissimi, il fenomeno del bullismo. Come ha infatti ben spiegato la dottoressa Laura Dalla Ragione, direttrice della rete del Centro per i disturbi del comportamento alimentare dell’Usl Umbria 1, “circa il 60% dei disturbi del comportamento alimentare è legato a fenomeni di bullismo”. La cronaca locale degli ultimi giorni, purtroppo, conferma impietosamente queste considerazioni.

Come infatti denunciato da “Il Messaggero” di domenica scorsa, alcuni adolescenti ospiti del Centro per i disturbi del comportamento alimentare di Todi, un’eccellenza della sanità pubblica regionale e nazionale (e sottolineiamo pubblica), sono state insultate al grido di “anoressiche di merda” e con altre frasi oscene da alcuni giovanissimi, scappati via una volta che gli operatori e gli ospiti si sono affacciati dalla struttura.

Todi è sempre stata una città aperta ed accogliente, anche se, ultimamente, notevoli sono stati i colpi inferti alla sua anima più profonda da politiche e scelte scellerate che l’hanno portata ad un pericoloso isolamento. Quanto accaduto alle ragazze ospiti del Centro è sicuramente un episodio isolato, che però fa molto riflettere sull’attuale contesto socio-culturale ed educativo cittadino. Si può dunque minimizzare ? Ci si può fermare all’indignazione via social?

Crediamo di no e riteniamo, soprattutto, che si debba agire culturalmente per stroncare questo fenomeno. Le istituzioni locali, nell’ambito delle proprie competenze che attengono le politiche sociali, devono lavorare sul territorio e nelle aule scolastiche, sensibilizzare la popolazione giovanile, arginare il bullismo legato all’aspetto fisico e lo stigma derivante dai disturbi alimentari.

Premesso ciò, il Partito Democratico presenterà nei prossimi giorni una propria proposta sul tema in questione, adeguatamente finanziata, al fine di coinvolgere gli istituti scolastici presenti sul territorio comunale in progetti educativi che contrastino i fenomeni del bullismo, del body-shaming e della dispersione scolastica, favorendo, così, i processi di accoglienza e inclusione. Ulteriormente, crediamo serva interessare anche il terzo settore per approntare iniziative di promozione della cultura della legalità, della cittadinanza e dei diritti e ricerche mirate a prevenire il disagio socio-educativo che rafforzino l’inclusione sociale nella nostra città.

È amaro constatare, tuttavia, come in questi anni di amministrazione Ruggiano, nel campo delle politiche sociali, siano esistite soltanto le cosiddette “famiglie numerose”, una concezione di famiglia escludente e provvedimenti spot  fiscalmente iniqui, mentre problematiche come il bullismo, la salute mentale e le disuguaglianze sociali che hanno ulteriormente impoverito la nostra città colpendo le famiglie di ceto medio-basso non stato mai state prese in considerazione. La coalizione civica e progressista che costruiremo come alternativa di governo all’amministrazione uscente, invece, le metterà al centro del proprio programma.

PARTITO DEMOCRATICO TODI

COLDIRETTI PERUGIA: I MERCATI DI CAMPAGNA AMICA SBARCANO A TODI E GUALDO TADINO

L’agricoltura arriva in città: appuntamento con il Km Zero e i gazebo gialli dei produttori, il sabato (Todi Piazzale degli Atti) e il martedì (Gualdo)

I produttori agricoli con i caratteristici gazebo gialli dei Mercati di Campagna Amica si apprestano a sbarcare in altre due città umbre, Todi e Gualdo Tadino.

È quanto rende noto la Coldiretti Perugia, nel sottolineare l’importante novità in grado di garantire un punto di riferimento stabile settimanale, per tutti quei cittadini-consumatori alla ricerca di prodotti del territorio, di qualità e di stagione, proposti direttamente dagli imprenditori agricoli.

A Todi – informa Coldiretti – il mercato, in programma dal 29 maggio, giorno dell’inaugurazione, sarà ubicato ogni sabato mattina in Piazzale degli Atti, davanti alla sede della scuola media Cocchi-Aosta. A Gualdo Tadino, appuntamento tutti i martedì mattina, in Piazza Federico II di Svevia, con inaugurazione fissata per l’8 giugno.

I Mercati di Campagna Amica “dal produttore al consumatore” – spiega Giampaolo Farchioni presidente Coldiretti Perugia – rappresentano un’opportunità importante per i consumatori e per la valorizzazione della sana alimentazione e del made in Umbria agroalimentare. I cittadini possono scegliere le eccellenze del territorio, ricevere informazioni sulle produzioni, sulla salubrità e genuinità di ciò che si acquista e si mangia. Un luogo “vicino alla gente”, che fa parte di una comunità, quella di Campagna Amica, dove è basilare la fiducia che si crea tra produttori e consumatori. I mercati contadini – aggiunge Farchioni – recuperando un posto importante in città, consentono di andare incontro alle esigenze delle famiglie che vogliono consumare prodotti distintivi e locali. Con gli agricoltori pronti ad intercettare la crescente sensibilità verso un modello di consumo che, garantendo la freschezza, tagliando le intermediazioni e riducendo le distanze che devono percorrere gli alimenti, ha effetti positivi anche sul piano salutistico, economico ed ambientale.

Una decina le aziende agricole impegnate in ciascuno dei due nuovi mercati che proporranno, tra l’altro, ortofrutta, formaggi, olio extravergine di oliva e vino, ma anche salumi, carne, legumi, pasta, farine, pane, prodotti da forno, confetture, conserve, miele, piante e fiori.

Un’ulteriore opportunità per promuovere il lavoro degli imprenditori agricoli umbri in città, la “filiera corta” e il mangiar sano – ribadisce Mario Rossi direttore regionale Coldiretti – con i mercati di Campagna Amica che sono diventati non solo luogo di consumo, ma anche spazi aperti all’educazione alimentare, alla socializzazione, alla cultura e alla solidarietà. La prolungata fase di pandemia non ha fermato l’attività della vendita diretta anche nei mercati di Campagna Amica, capaci di conciliare al meglio gli interessi delle imprese agricole con quelli della società.

Si tratta, a vent’anni esatti dalla Legge di Orientamento fortemente sostenuta da Coldiretti, che ha permesso di allargare i confini dell’attività agricola pure alla vendita diretta – precisa Rossi – di iniziative in grado di contribuire a sostenere il lavoro, l’economia locale e il territorio, in cui l’agroalimentare deve continuare ad esercitare un ruolo di primo piano.

MORTI SUL LAVORO. MOZIONE DI TODI CIVICA

Mozione di Todi Civica sul fenomeno dei morti sul lavoro. Purtroppo gli infortuni mortali, invalidanti, le malattie professionali e da stress da lavoro sono notevolmente aumentati negli anni, nonostante lo sviluppo delle tecnologie e di normative atte ad accrescere la tutela della sicurezza. Fra le cause vi è sicuramente la cattiva abitudine a ritenere la riduzione del costo del lavoro un elemento strategico per la competitività,  mentre la formazione professionale ( quando presente) è ridotta sempre più spesso al mero sostegno delle competenze necessarie per la produzione.
Nel primo trimestre 2021, secondo i dati INAIL,  gli incidenti mortali sono aumentati dell’11,4%  rispetto a quello del 2020, con esperienze drammatiche come quelle che hanno coinvolto cinque giovani lavoratori e lavoratrici nelle ultime settimane.
La mozione impegna il Sindaco e la giunta comunale a collaborare e promuovere sinergie con tutti gli attori sociali che, a vario titolo, sostegono e si occupano di azioni per la sensibilizzazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Si propone di istituire un OSSERVATORIO COMUNALE PER LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO, con i tecnici della prevenzione, la polizia municipale, le forze dell’ordine, per il monitoraggio e la valutazione della situazione locale e che lo stesso, una volta l’anno, relazioni al Consiglio Comunale sulla situazione territoriale. Si chiede inoltre di istituire un fondo comunale, da mettere ogni anno a bilancio dell’ente, per le famiglie che subiscano perdite a causa di incidenti sul lavoro. Infine, essendo fondamentale costruire una cultura e una coscienza civica su un tema tanto rilevante, si propone che, ogni anno,  in occasione della giornata delle vittime del lavoro ( 11 Ottobre) si organizzi un’iniziativa pubblica con i lavoratori, le forze sindacali, i tecnici del settore, gli imprenditori, coinvolgendo le ultime classi degli istituti superiori cittadine.

Todi Civica

Bullismo a Todi: CE NE ACCORGIAMO SEMPRE DOPO…

Il commento di Todi Civica

A Todi un grave caso di bullismo. Soprattutto perché rivolto a soggetti fragili. Soprattutto perché in una realtà che ci illudiamo possa ancora essere lontana da certe degenerazioni. Il bullismo è un fenomeno da non sottovalutare e, seppur quello accaduto sia un caso isolato ( almeno per quanto ne sappiamo), è necessario valutare con attenzione e senza minimizzare.
Oltre il 50% dei ragazzi tra gli 11 e 17 anni ha subito episodi di bullismo, e tra chi utilizza quotidianamente il cellulare (85,8%), ben il 22,2% riferisce di essere stato vittima di cyberbullismo, come ricorda la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps).
Un fenomeno che si innesta sul crescente disagio creatosi fra le giovani generazioni a causa dell’ isolamento dettato dalla pandemia, e che, a detta di sociologi e psicologi, amplifica comportamenti scorretti e violenti.
Da anni il nostro movimento denuncia l’esigenza di affrontare questo fenomeno sociale  in continua crescita e dai contorni sempre più cupi. Abbiamo fatto iniziative pubbliche (2019), coinvolto esperti, invitato persone che ci hanno raccontato questo dramma, vissuto sulla propria pelle o quella dei propri figli. Abbiamo proposto iniziative istituzionali, attività di sensibilizzazione da fare nelle scuole, perché la cultura del rispetto non si impone, ma si insegna sin da bambini. Il tutto nella totale indifferenza dei più.  Purtroppo anche le istituzioni, davanti a queste iniziative, troppo spesso, fanno orecchie da mercante, sottovalutano, non si interessano e non agiscono. Poi, quando le cose accadono, si corre ai ripari, si fanno proclami, si rincorre il problema. Abbiamo ancora una volta, e lo diciamo con rammarico, la sensazione di aver tracciato con anticipo una questione, che, purtroppo, ha coinvolto la nostra comunità.
Una magra consolazione che ci dice quanto la politica sia lenta nel capire la società e i veri problemi che in essa si insidiano.
TODI CIVICA

Costituito il coordinamento de “La Sinistra per Todi”.

Todi Città Aperta – Art. Uno – La Sinistra per l’Umbria

Piena disponibilità a collaborare per il futuro della città di Todi e contrastare le destre al governo.

SINISTRA UNITA PER TODI

La deriva sovranista e antieuropeista e il protagonismo culturale e politico di una destra estrema e xenofoba rappresenta un fattore di grande arretramento sociale sotto il profilo dei diritti e della qualità della vita delle cittadine e dei cittadini.

Anche nella nostra città assistiamo ormai quotidianamente a provocazioni di ogni genere: dalla rimozione della direttrice della Biblioteca Comunale al festival del libro di Casapound, dalla chiusura del centro di accoglienza per i minori non accompagnati alla manifestazione dei negazionisti in Piazza del Popolo. A tutto questo si aggiungono gli effetti di una disastrosa gestione amministrativa: dall’assenza di progetti e di opere pubbliche all’erogazione di contributi per iniziative inutili quanto costose; dalla chiusura dell’ospedale della Media Valle del Tevere ai ritardi imperdonabili sull’apertura del centro vaccinazioni di Todi; una modalità di governo che rischia di apportare danni incalcolabili al tessuto sociale ed economico di Todi.

È ormai tempo di unire le forze per l’elaborazione di proposte politiche e amministrative che indichino un percorso per la nostra città da qui ai prossimi vent’anni, per dare risposte serie e credibili a chi a Todi vive e lavora, per liberare il nostro territorio dal pantano a cui l’incapacità amministrativa delle destre lo sta condannando.

Todi Città Aperta, Art. Uno e La Sinistra per l’Umbria, hanno deciso di dar vita ad un coordinamento, “La Sinistra per Todi”, per riannodare le trame di un confronto tra tutte le soggettività della sinistra tuderte e con le forze politiche che, insieme con noi, condividono le critiche all’amministrazione Ruggiano.

Un confronto aperto, senza infingimenti o tatticismi, rivendicando autonomia di giudizio e di proposta, nel rispetto delle posizioni di tutti coloro che vorranno confrontarsi per il futuro della città di Todi, avendo come stella polare i valori della Resistenza e dell’antifascismo, architravi della Costituzione e delle istituzioni repubblicane.

Cultura, Lavoro, Ambiente e Diritti saranno gli ambiti dove verranno concentrati gli sforzi per elaborare una piattaforma politica e programmatica, aperta all’apporto di tutte e tutti, che vada oltre alle scadenze elettorali, insieme alla conferma della massima disponibilità a collaborare con le opposizioni sociali e istituzionali tuderti per arginare e contrastare le destre in questo ultimo anno di governo cittadino.

Todi Città Aperta – Art. Uno – La Sinistra per l’Umbria

IL PIANO DI ETAB PER CONTRASTAREI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE AL TEMPO DEL COVID 19

PROPOSTA DI COLLABORAZIONE AVANZATA DA ETAB
CON LO STAFF DI PALAZZO FRANCISCI E LE SCUOLE DI TODI.

La crisi che ha interessato il nostro Paese a seguito della pandemia da Covid-19 ha portato il MIUR e le istituzioni scolastiche ad uno straordinario impegno per assicurare il percorso scolare.

Questo periodo ha fatto emergere con maggiore chiarezza diffuse privazioni sociali, culturali, economiche, ha aumentato le differenze e l’impatto sugli studenti in termini di apprendimenti e fragilità evidenziando un fenomeno di vasta portata.

Come si legge nella recente circolare del MIUR con cui è stato presentato il piano scuola anno 2021 “Gli effetti più dannosi della crisi economica, conseguenza della pandemia, si stanno riversando sulle fasce sociali più deboli, sulle famiglie a basso reddito, sugli studenti con bisogni educativi speciali, determinando nuove “povertà educative”.

Il prossimo periodo estivo ed il piano scuola per l’estate 2021 approvato dal MIUR diviene prima preziosa occasione perché le istituzioni scolastiche – esercitando l’autonomia didattica ed organizzativa loro attribuita – attivino, in relazione allo specifico contesto territoriale e sociale, azioni personalizzate di contrasto alle vecchie e nuove povertà educative, così come alle pregresse e sopraggiunte fragilità.

La tematica è da tempo all’attenzione tanto che con un comunicato del 15 marzo 2021, in occasione della X edizione della Giornata nazionale del fiocchetto lilla,  laresponsabile dei centri DCA di Todi e dell’UslUmbria 1Dr.ssa Laura Dalla Ragione, ha lanciato un allarme in tema di disturbi del comportamento alimentare evidenziando come….in questo ultimo anno …., sono aumentati di circa il 30% i pazienti, soprattutto giovanissimi, come da recenti rilevazioni tramite il numero verde nazionale gestito, per il tramite del Ministero della Salute, dal Centro per i DCA Palazzo Francisci

Il centro di palazzo Francisci a Todi ha ricevuto nel 2020 circa il doppio delle richieste di aiuto rispetto al 2019. Tenuto conto che l’identificazione precoce di fattori di rischio permette di intervenire su famiglie e sugli “influencer” dei giovani e giovanissimi per evitare che si inducano comportamenti sbagliati nei confronti del cibo, l’Amministrazione di ETAB quale fondatore insieme ad Usl e Comune nel 2003 del primo centro pubblico in Italia per la lotta ai disturbi del comportamento alimentare, ha avviato una campagna di sensibilizzazione e di contestuale proposta alle Scuole secondarie che potrà tradursi anche in azioni concrete se il territorio saprà accogliere la proposta già dalla prossima estate, sfruttando le opportunità del Piano Scuola estate 2021 (la cui riuscita dipende in maniera sostanziale dalle adesioni volontarie di studenti e famiglie).

La proposta consiste nell’ utilizzare i valori aggiunti del territorio come il centro per i DCA (modello di riferimento in Italia esportato anche fuori confine in paesi stranieri) per realizzare attività nell’ambito del piano scuola estate 2021.

Con questa proposta assume un ruolo fondamentale la comunità territoriale tuderte per garantire una scuola aperta “tra sussidiarietà e corresponsabilità educativa” mediante un sicuro investimento per i nostri giovani: la promozione della cultura, della salute e sicurezza.

I responsabili del Centro Disturbi Alimentare, i presidi delle varie scuole tuderti , gli operatori che a vario titolo si occupano delle tematiche e  l’ente Etab stanno mettendo in campo ogni azione utile per affrontare e risolvere il problema e si confida che il progetto possa avere massima diffusione e che trovi un positivo accoglimento

Il Presidente Avv. Claudia Orsini