“Aeroporto di Spoleto”: mostra contemporanea fino al 3 giugno

 

Fino al 3 giugno prossimo prosegue a Palazzo Collicola Arti Visive di Spoleto la mostra ‘Aeroporto di Spoleto: nuove rotte artistiche con libere destinazioni’. Palazzo Collicola allarga la sua visione verso luoghi limitrofi, rivelando proficui scambi culturali, ragionando sull’Umbria come habitat di accoglienza moderna, etica civile, dialogo filosofico.

Aeroporto di Spoleto seleziona partenze e arrivi con libere destinazioni visive, vistando al suo gate le progettualità che ‘volano’ dove non tutti osano. Sette gli artisti ospitati, per sette visioni in cui si incrociano linguaggi, ruolo, tematiche, approcci, contaminazioni, storie umane e visive all’interno di un aeroporto dove l’unico passaporto che conta è quello davvero è quello dei luoghi amati, vissuti, prescelti e, naturalmente, narrati.

Il museo umbro, dal 2010, sostiene la ricerca visiva, il multilinguismo, la qualità degli strumenti senza tempo, il legame che fluisce tra la memoria e la tecnologia. Aeroporto di Spoleto, in particolare, usa l’idea di un luogo non plausibile per reinventare la geografia interiore, stimolando in questo modo le radici dell’osservazione.

Fino al 3 giugno si possono dunque ammirare Bob Money, Cosimo Brunetti, Massimiliano Poggioni, David Pompili, Ob Queberry (Mattia Santarelli), Giacomo Ramaccini  e Gabriele Simei. Cinque su sette sono artisti umbri, Bob Money (Roberto Quattrini) è nato a Stoccarda nel 1965 da immigrati italiani, per tornare poi in Italia nel 1981; Gabriele Simei deve i suoi natali alla Città eterna, Roma.

È una mostra contemporanea quella di Spoleto, curata da Gianluca Marziani e con il supporto di Andrea Tomasini. Per informazioni e prenotazioni, queste sono le pagine a cui fare riferimento:

https://www.facebook.com/palazzocollicola, SPOLETO CONTEMPORANEA; https://www.facebook.com/groups/438388363018431/