Il civismo è libertàIl

“Consiglio comunale dell’8 giugno ha certificato una frattura tra la maggioranza, o meglio, la parte del Consiglio Comunale che appoggia la Giunta Ruggiano (8 consiglieri oltre il Sindaco) e i rappresentanti del gruppo consiliare “Per Todi”, che di recente ha aderito alla rete di “Umbria Civica”.
La conseguenza è che, numeri alla mano, a Todi non si può più parlare di “minoranza” consiliare, ma di opposizione, essendo quest’ultima composta, allo stato, da 8 consiglieri, ossia lo stesso numero di quelli che appoggiano la Giunta Ruggiano.
Ma il dato che mi preme evidenziare è la presenza, tra le fila dell’opposizione, di almeno 5 membri che non si richiamano apertamente ad un partito, ma che rivendicano la loro natura civica.
Al contrario, tra i filo-governativi, risultano solo movimenti ideologicamente schierati, ossia Forza Italia, Fratelli d’Italia e Todi Tricolore, alias Casapound.
E un caso? No.
No, perché la frattura tra “Per Todi” dei consiglieri Ruspolini (ex Lega) e Sordini (ex Forza Italia) si è consumata proprio su un terreno che nulla ha a che fare con le ideologie, ossia quello della coerenza, delle promesse fatte agli elettori, della correttezza istituzionale e, last but not least, della legalità.
La frattura difatti nasce dal caso “Ranchicchio”, l’attuale Vicesindaco, al quale i predetti chiedevano di fare un passo indietro, in quanto accusato di mendacio, di aver svolto le proprie funzioni, nella passata consiliatura, in situazioni di incompatibilità, circostanza per la quale è in corso un procedimento amministrativo di restituzione di emolumenti non dovuti.
La frattura ha portato ad una mozione di sfiducia della Giunta (non è possibile sfiduciare il singolo assessore o il vicesindaco) e, di seguito, ad una presa di distanze su altri temi, come la battaglia per la sanità, un campo minato per la Giunta Ruggiano, la quale sembra più interessata a mantenere rapporti cordiali con la Giunta Regionale piuttosto che a rivendicare servizi per i territori; insomma: allineata e coperta!
Quanto sopra è la prova che esiste una politica delle idee (o del fare) ed una politica delle ideologie, e a livello locale la prima deve prevalere, ossia l’obiettivo deve essere quello di convergere verso l’utilità per la collettività, senza preconcetti ideologici.
Da qui l’importanza dei movimenti civici, i quali appaiono, al momento, l’unico contenitore, l’unica forza, in grado di mediare con i movimenti ideologici, ossia i partiti.
E’ un ritorno alle origini.
Esiste una scala gerarchica istituzionale, composto dalle cellule comunali, dal tessuto provinciale, dalla tela regionale ed oltre, sino alla Stato Unitario ed alle Organizzazioni internazionali.
Se così è, la politica deve nascere dal basso, in un legame indissolubile fra persone e territorio, utile anche a definire l’identità di una comunità.
La politica, quella delle idee e del fare, parte dal territorio.
Questa è la verità; quindi, ben vengano formazioni civiche, di qualsiasi estrazione; ben vengano persone che hanno deciso di “rovesciare la piramide”: non più dall’alto verso il basso, ossia nel nostro caso, dalla Regione al Comune, ma in senso contrario.
I rappresentanti degli Enti locali come portavoce dei cittadini, non come intermediari tra gli
interessi di partito e le necessità locali.
Siamo civici, siamo liberi.”


Fabio Catterini

RUGGIANO BLOCCA IL COMUNE PER PUNTARE ALLA REGIONE MENTRE LA SUA MAGGIORANZA SI È SCIOLTA COME NEVE AL SOLE

L’8 giugno 2023 il consiglio comunale di Todi ha certificato la fine dell’alleanza politica che solo un anno fa aveva riportato Ruggiano a vincere le elezioni per il secondo mandato al primo turno, con il 58% dei consensi su poco più del sessanta per cento dei tuderti aventi diritto al voto. L’intervento di Adriano Ruspolini, che si era dimesso dalla carica di Presidente del Consiglio  annunciando la volontà del gruppo Per Todi di rimanere nella maggioranza candidando alla successione Filippo Sordini (a sua volta uscito dal gruppo di Forza Italia nei mesi scorsi), ha sancito definitivamente la rottura del patto elettorale siglato nel 2022. In un solo anno diversi sono stati gli scossoni che hanno fatto traballare la maggioranza di centro destra. Il primo: la vicenda Ranchicchio. La commissione consiliare di indagine, voluta dall’opposizione di centro sinistra e appoggiata da Ruspolini e Sordini, aveva verificato che l’attuale Vice Sindaco era stato incompatibile con l’incarico di assessore per tutto il precedente mandato (avendo risolto l’incompatibilità solo a maggio 2022, mentre era in pieno svolgimento la campagna elettorale). L’opposizione ha pertanto proposto una mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco, che ha ottenuto otto voti favorevoli (compresi quelli di Ruspolini e Sordini) e otto contrari, quelli del centrodestra ridotto al lumicino. 

Il secondo: le dimissioni di alcuni membri dei Consigli di amministrazione di Veralli Cortesi ed ETAB. La rivendicazione di posti di potere da parte di Todi Tricolore e Fratelli d’Italia, determinati a far sloggiare i rappresentanti della Lega, perdente alle amministrative, aveva imposto le dimissioni dei loro rappresentanti dai CdA e aveva portato alla paralisi politico amministrativa dei due Enti. Solo l’iniziativa di denuncia dell’opposizione di centro sinistra, con la convocazione di un consiglio aperto alla partecipazione dei due presidenti ha consentito il superamento dell’immobilismo del Sindaco e la retromarcia di alcuni dimissionari, permettendo ai due CdA di arrivare allo scadere naturale del mandato senza sottostare alle logiche spartitorie del centrodestra. Anche in questo caso il gruppo Per Todi ha appoggiato apertamente l’iniziativa delle forze di opposizione. Il terzo: le dimissioni di Ruspolini da Presidente del Consiglio. Le motivazioni illustrate nella seduta consiliare dell’ 8 Giugno sono state esplicite e durissime. Adriano Ruspolini ha definito il comportamento della maggioranza e del Sindaco (sordo e muto dopo le sue ripetute richieste di confronto)  un “tradimento della fiducia dei cittadini”. Ha lanciato accuse pesanti nei confronti di non identificati membri della maggioranza paventando illegittimità nella gestione amministrativa (che l’opposizione verificherà puntualmente). Ha definitivamente annunciato l’uscita del gruppo Per Todi dalla maggioranza.

Il re è nudo, noi l’avevamo detto in diverse occasioni, anche nel precedente mandato. La maggioranza di destra centro, che ancora oggi governa Todi, si regge su un patto di potere siglato prima tra singoli (come emerge dalle dichiarazioni di Ruspolini che ha anche parlato di “mercato delle vacche”) e poi tra forze politiche, con il sostegno di alcune associazioni cittadine ben foraggiate, con contributi pubblici erogati a pioggia, senza troppe valutazioni né di forma né di sostanza . Ora sappiamo che quello che avevamo immaginato e in parte verificato emerge senza più veli. La domanda è il patto di potere reggerà fino all’obiettivo personale che pare Ruggiano si sia dato, cioè le elezioni regionali dell’anno prossimo? Perché una cosa è certa dopo le dimissioni di Ruspolini, al centro degli obiettivi degli attuali amministratori tuderti non pare esserci il futuro della città ma il futuro (e magari anche il presente!) di alcuni di loro!

PARTITO DEMOCRATICO TODI

Si dimette il presidente del consiglio comunale Ruspolini. Il comunicato.

Si è concluso oggi un ciclo della mia esperienza politica quale Presidente del Consiglio Comunale.

Quasi un anno fa, nell’assumere questo incarico non avrei immaginato di dover concludere anzitempo questa esperienza per certi versi esaltante.

Come spesso succede però, ci si trova a fare i conti con aspettative che molto spesso collidono con la realtà e con priorità della vita che cambiano repentinamente ed impongono di conseguenza scelte anche radicali nell’organizzazione familiare.

Il combinato disposto di questi due elementi, per certi versi complementari, ha pesantemente inciso sulla decisione di rassegnare le dimissioni da Presidente del Consiglio Comunale.

Non nascondo che tale scelta è stata a lungo valutata, combattuta e sinceramente sofferta. Voglio comunque rassicurare i tantissimi elettori che hanno riposto la loro fiducia nella nostra associazione “PER TODI CON RUSPOLINI” che il mio impegno a difesa della legalità e delle legittime istanze di tutti loro non verrà sicuramente meno, ma continuerà con la mia attività di Consigliere Comunale.

Ricordo in primis a me stesso che l’importante risultato raggiunto dalla nostra lista ha consentito l’elezione al primo turno dell’attuale Sindaco.

Il passaggio successivo del Consigliere Comunale Filippo Sordini ,nella associazione e nel gruppo consiliare, ci ha consentito di accrescere il nostro peso all’interno della maggioranza, tanto da divenirne la terza forza, una forza leale ma non subalterna che ha onorato fino ad oggi la sua presenza in maggioranza, distinguendosi peraltro per serietà istituzionale, rispetto della legalità e dei cittadini, tanto da prendere posizioni ferme quando si è ritenuto di dover difendere principi di imparzialità e correttezza.

Queste caratteristiche, proprie dello spirito che contraddistingue quanti si sono avvicinati alla nostra associazione, la speranza che il solco di imparzialità e di legalità fin qui tracciato possa continuare fino alla fine della consiliatura e la continuità con l’accordo di mandato tra le forze di maggioranza, mi impongono di candidare il Consigliere Filippo Sordini a sostituirmi nell’incarico.

Per la sua brillante intelligenza, la sua razionalità e per la sua onestà intellettuale, ritengo Filippo Sordini il più idoneo a ricoprire un incarico di grande equilibrio e responsabilità come questo. E’ superfluo ricordare infatti che la figura del Presidente del Consiglio è, e deve essere figura istituzionale super partes, che tuteli maggioranza e minoranza, mantenendo equilibrio ed autorevolezza tali da evitare che la massima assise cittadina si trasformi in un circo come spesso purtroppo accade per i comportamenti partigiani delle opposte fazioni.

Todi Tricolore: Commissione Sanità solo strumento dj propaganda

Il centro sinistra tuderte sembra aver sviluppato un interesse particolare nel creare commissioni d’inchiesta una dopo l’altra, anche su questioni in cui l’autocritica dovrebbe essere predominante. 

Per decenni, la politica sanitaria dell’Umbria è stata influenzata dai poteri politici locali, portando alla creazione di una serie di strutture sanitarie, spesso con servizi simili a pochi chilometri di distanza l’uno dall’altro, unicamente per interessi personali. 

Questo ha progressivamente condotto a una politica incentrata sull’ospedalizzazione dei pazienti, trascurando completamente l’importanza dell’assistenza agli anziani, che dovrebbe essere una priorità in una regione come la nostra.

Il problema del sistema sanitario umbro si inserisce naturalmente nel contesto del grave problema che affligge il Sistema Sanitario Nazionale. Durante un incontro con il Ministro Schillaci, i Presidenti delle Regioni hanno evidenziato nel documento lo stress test a cui i servizi sanitari regionali sono stati sottoposti negli anni 2020, 2021 e 2022 a causa della pandemia da Covid. 

Ciò ha comportato un aggravio dei bilanci sanitari delle regioni dal punto di vista economico-finanziario, a causa dei notevoli costi sostenuti per affrontare l’emergenza pandemica, dei quali solo una parte è stata rimborsata dallo Stato.

 Nel solo anno 2021, le spese per l’emergenza Covid hanno raggiunto i 3,8 miliardi di euro (i dati relativi al 2022 sono ancora mancanti), e si sono verificati aumenti delle bollette per 1,4 miliardi di euro a causa dei costi energetici dell’anno precedente. Questi sono solo alcuni dei dati riportati nel report presentato al Governo.

In base a tutto ciò, possiamo constatare che non è in gioco solo l’Ospedale di Pantalla, ma il futuro della Sanità Pubblica nel suo complesso. Pertanto, ci piacerebbe sapere quale sarebbe il ruolo di questa presunta commissione nel contribuire al dibattito, se non quello di utilizzare la commissione stessa come strumento per attaccare la Regione e il Sindaco. 

Alla luce di ciò, come forza politica, seguiremo attentamente insieme al Sindaco il destino del nostro ospedale, evitando di creare confusione solo in vista delle elezioni regionali del 2024 o per dare visibilità a qualche “politico” locale  bisognoso di  giustificare la sua presenza in Consiglio Comunale.

Todi Tricolore 

Circolo Tuderte: Concerto ‘Musica e cinema’ per Pianoforte e Violoncello.

Stefano Giardino Pianoforte, Mauro Businelli Violoncello, Sabato 27 ore 18, sede del Circolo Tuderte, Piazza del Popolo,

Todi conferisce la benemerenza a tre cittadini. Premiato l’impegno di Raimondo Astarita, Giuseppe Cerasa e Roberto Prosperi

Astarita e Cerasa.

Todi conferisce la benemerenza a tre cittadini

Il Comune ha istituito il riconoscimento per la prima volta. Tre le onorificenze conferite dal Consiglio comunale di Todi ad altrettanti cittadini benemeriti: si tratta di Raimondo Astarita, Giuseppe Cerasa e Roberto Prosperi, tre persone legate alla città e impegnate nel tempo per la sua crescita.
Astarita, esperto di comunicazione e giornalista, è il Direttore delle Relazioni Istituzionali delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Presidente di ANIA SAFE (Servizi Assicurativi Formazione ed Editoria) e vice presidente Fondazione ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici), ha già svolto in precedenza ruoli di primo piano nelle attività di comunicazione e pianificazione in ambito olimpico e paraolimpico: è stato membro del Comitato CONI per la candidatura olimpica italiana del 2012, direttore generale Special Olympics 2004, Foro Italico Roma Giochi Olimpici Nazionali per atleti con disabilità mentali e presidente Stella Azzurra Basket dal 2007 al 2010. “Fin dal suo arrivo a Todi, ormai dieci anni fa – ha sottolineato il Sindaco Ruggiano in Consiglio – Astarita ha voluto inserirsi nella vita della città, mettendosi a disposizione della comunità su diversi fronti: dal sostegno assicurato a numerose attività sportive alla promozione di iniziative sociali e culturali, con particolare attenzione all’universo giovanile”. E’ grazie a lui se è iniziato un proficuo rapporto con il GSE, il Gestore dei Servizi Energetici, che ha permesso a Todi di essere protagonista sul fronte della sostenibilità, dell’efficienza energetica, delle fonti rinnovabili e della mobilità green.
Giuseppe Cerasa è giornalista professionista dall’età di 23 anni. Ha iniziato la sua carriera al quotidiano “L’Ora” di Palermo, uno dei giornali che hanno fatto la storia dell’informazione italiana. Nel 1987 è passato al quotidiano la Repubblica, diretto da Eugenio Scalfari. Nel 1999 Ezio Mauro lo promuove caporedattore e lo invita a dirigere la cronaca di Roma, incarico che mantiene ininterrottamente per 18 anni. Dal 2016 è direttore de Le Guide di Repubblica, una sua creatura nata nel 2004, che rappresenta un caso editoriale di successo arrivando a toccare un milione di copie vendute in un anno. “Tuderte d’adozione da molti anni – ha spiegato il Sindaco Ruggiano – nel 2019 Giuseppe Cerasa ha dedicato la prima Guida riservata ad un centro minore, rispetto alle tradizionali guide delle regioni e delle grandi città d’arte, a Todi, con due edizioni, una in italiano e una inglese. Un esperimento di grande successo, tanto da aprire una nuova collana all’interno della proposta editoriale, che arriva a pubblicare oltre 50 volumi all’anno sulle più importanti realtà turistiche italiane. Non meno importante è stato il suo impegno sotto il profilo culturale ed artistico, facendo da competente punto di riferimento per alcune iniziative nel campo dell’arte contemporanea”.
Roberto Prosperi, storico presidente della Confcommercio e di Epta, la cittadinanza benemerita è stata conferita alla memoria, per riconoscerne l’impegno civico a favore della crescita  sociale, culturale ed economica della realtà locale. “Oltre a testimoniare la gratitudine a Roberto Prosperi – ha sottolinea il primo cittadino – l’iniziativa si propone di ricordare la sua figura alle nuove generazioni, affinché si sentano investite della stessa passione per costruire un presente e un futuro migliore”.

Il primo conferimento avverrà sabato 27 maggio alle ore 11, nella Sala del Consiglio comunale di Todi, a Raimondo Astarita.

CAMPI ESTIVI 2022: RISORSE DEI SERVIZI SOCIALI PER FINANZIARE INDIRETTAMENTE IL TORNEO DI CALCETTO. RUGGIANO, MARTA E RANCHICCHIO FORNISCANO IMMEDIATAMENTE CHIARIMENTI

I Gruppi Consiliari di centrosinistra hanno depositato e protocollato un’interrogazione al Sindaco Ruggiano e all’Assessora Marta chiedendo doverosi chiarimenti in merito alla gestione comunale dei campi estivi tenutisi nel 2022.

L’Amministrazione, infatti, procedeva nello scorso Giugno 2022 (in pieno periodo elettorale, dunque) a noleggiare un campo da gioco da mettere a disposizione dei centri estivi per i ragazzi prelevando dalle casse comunali 29.900 euro (dovendo attingere – tra l’altro – al Fondo di riserva, poiché gli stanziamenti previsti nell’apposito capitolo di spesa non erano sufficienti).

Da verifiche documentali circostanziate, tuttavia, è emerso come prima si sia predisposto il noleggio del campo da gioco e, poi, la manifestazione d’interesse relativa ai centri estivi, col risultato paradossale che il campo non è praticamente quasi mai utilizzato dai vari organizzatori dei campi estivi, ma dall’associazione che ha organizzato il torneo di calcetto tenutosi dal 24 Giugno al 2 Luglio. Va ulteriormente sottolineato, poi, come il campo da gioco, lasciato nell’incuria più totale per più di due settimane, dopo un’interrogazione del capogruppo del Partito Democratico veniva definitivamente disinstallato intorno alla terza settimana di Luglio.

La dettagliata ricostruzione della vicenda effettuata nell’interrogazione, che delinea un finanziamento indiretto all’organizzazione del torneo di calcetto con fondi dei servizi sociali che dovevano servire a tutt’altro, impone una risposta altrettanto chiara e precisa da parte dell’Amministrazione Comunale. Il fondato sospetto, infatti, è che ci si trovi di fronte all’ennesima, sciagurata, pagina scritta dal trio Ruggiano-Marta-Ranchicchio (all’epoca del misfatto delegato alla cultura) caratterizzata da grossolanità amministrativa e gestione “allegra” e clientelare delle casse comunali.

GRUPPI CONSILIARI PARTITO DEMOCRATICO, CIVICIXTODI – CATTERINI SINDACO, SINISTRA PER TODI

IL MOVIMENTO CIVICO “PER TODI” ADERISCE AD UMBRIA CIVICA


Il movimento civico Per Todi, rappresentato in consiglio comunale dal Presidente del Consiglio Comunale di Todi Adriano Ruspolini e dal Vice Presidente Filippo Sordini, aderisce ad Umbria Civica. Una scelta naturale e convinta che colloca il gruppo consiliare tuderte nel quadro del
civismo regionale di Umbria Civica, che continua il lavoro di radicamento sul territorio confermandosi l’area civica ampiamente più radicata e strutturata in Umbria.
La nostra scelta -precisa Ruspolini- e’ fatta anche in un’ottica di prospettiva in riferimento alle prossime elezioni regionali: è fondamentale, infatti, rafforzare la presenza del mondo civico all’interno del perimetro dei partiti politici tradizionali, che tendono sempre di più ad egemonizzare la politica regionale, per far sì che le scelte vengano orientate alla soluzione dei sempre maggiori problemi dei cittadini.
“Umbria Civica, che a Todi alle elezioni aveva sostenuto il progetto civico del candidato Sindaco
Floriano Pizzichini” – dice Arcudi in una nota – “è aperta al contributo e alla collaborazione di tutte
le esperienze civiche locali che si riconoscono in un modello di politica pragmatica, riformista e
post ideologica. Tutte caratteristiche che il Gruppo Per Todi e i suoi rappresentanti istituzionali
hanno dimostrato di avere e che ritengo siano una risorsa per il nostro movimento e per la politica
regionale”. Umbria Civica ritiene inoltre che il percorso, già formalizzato, per la costituzione di un
intergruppo con i rappresentanti istituzionali di Todi Civica, da sempre realtà aderente ad Umbria
Civica, con questa scelta si rafforzi ulteriormente sulla base di un progetto comune nell’interesse di
Todi. Tale percorso consentirà ad Umbria Civica x Todi di essere uno dei principali gruppi
consiliari della città di Todi.
Il Presidente
Nilo Arcudi
Il Segretario Regionale
Filippo Schiattelli
I Segretari Provinciali
Lorenzo Schiarea e Andrea Di Fino

Piero Dorazio. Luce + Colore + Velocità

Sabato 06 Maggio verrà inaugurato a Todi, alle ore 12:00, presso la Sala delle Pietre dei Palazzi Comunali, il progetto espositivo diffuso – ideato e curato da Matteo Boetti – U.N.A. United Nations of Artists, la prima di una serie di mostre in spazi eterogenei dislocati in luoghi iconici della Città.

La Tower Gallery di Diego Costantini prosegue il suo impegno nella valorizzazione della città di Todi attraverso progetti ed eventi legati all’Arte Contemporanea. Dalla promozione di giovani artisti, che hanno instaurato un dialogo con gli spazi rinascimentali del Tempio di Santa Maria della Consolazione, all’omaggio ad artisti conosciuti a livello internazionale, che hanno scelto l’Umbria come luogo d’elezione per vivere e lavorare. Sabato 27 maggio vogliamo esaltare e raccontare il legame che ha avuto Piero Dorazio, massimo rappresentante dell’astrattismo italiano, con Todi e i luoghi limitrofi.

Dopo fondamentali esperienze di livello internazionale che lo hanno visto partecipare alle avanguardie artistiche negli Stati Uniti e in Francia, Piero Dorazio sceglie l’Umbria e Canonica in particolare quale luogo dove trascorrere l’ultima e lunga parte della propria vita, diventando promotore di attività culturali che hanno vivacizzato e arricchito il territorio. Prima tra tutte la creazione di una vera e propria fabbrica di ceramiche, quella di Montesanto, che ha coinvolto ed attratto artisti di calibro internazionale quali Carla Accardi, Achille Perilli, Sol LeWitt e JoeTison.
La Tower Gallery vuole ora rendere omaggio a questo grande artista, dedicandogli una mostra all’interno dei propri spazi attraverso una selezione di opere che dalla fine degli anni ’50 traccia un percorso fino agli anni 2000 e omaggiando l’esperienza della fabbrica di Montesanto mettendo in mostra diversi esempi di ceramica realizzati proprio nel territorio tuderte.

Piero Dorazio. Luce + Colore + Velocità vuole sottolineare, inoltre, il filo che lega la consapevole ricerca dell’artista all’Avanguardia più rivoluzionaria dell’arte italiana: il Futurismo e la figura di Giacomo Balla. Scrive Valerio Rivosecchi: “Se mi si chiedesse di sintetizzare la lunga avventura artistica di Piero Dorazio in tre soli termini, probabilmente quelli che userei sarebbero: entusiasmo, consapevolezza, qualità.Il primo si riferisce a una caratteristica psicologica, al suo modo di rapportarsi alla realtà, e non solo alla realtà dell’arte. Entusiasmo significa affrontare scelte coraggiose, vivere con ottimismo il proprio tempo, immaginare il futuro. E’ questa dote a guidarlo fin dall’inizio nella sua instancabile attività di pittore, agitatore di idee, organizzatore di eventi, scrittore e teorico. (…)Tra l’altro si deve soprattutto a lui, già nel 1950, la “riscoperta” di un maestro come Giacomo Balla e, più in generale, la valutazione complessiva del Futurismo come contributo essenziale alla dinamica europea delle avanguardie storiche. Una valutazione fino a quel momento resa impossibile dall’equazione Futurismo-Fascismo e dalla conseguente damnatio memoriae.”

Per rinnovare, inoltre, l’impegno nella promozione e valorizzazione di uno dei simboli della città di Todi, il Tempio di Santa Maria della Consolazione, una sezione del catalogo, “Arte al Tempio”, vedrà esaltare un nuovo dialogo tra contemporaneo e rinascimento attraverso la collocazione di una scultura in plexiglass dell’artista all’interno degli spazi del Tempio corredata da un commento del critico d’arte Enrico Mascelloni e dello straordinario intervento che fece Claudio Strinati in occasione della conferenza organizzata nel 2019 in collaborazione con l’Accademia Nazionale di San Luca che ha visto il Tempio quale protagonista dell’architettura rinascimentale mondiale.

ISTAT: A TODI NEL 2022 È CONTINUATO IL CALO DEMOGRAFICO (-107 RESIDENTI)

L’osservatore Tuderte.

Lo scorso 3 gennaio, con ammirevole tempismo, il Comune di Todi ha diffuso un comunicato stampa che annunciava l’avvenuta svolta della dinamica demografica. Il quotidiano online iltamtam.it titolava «Todi, torna a crescere il numero dei residenti» e così proseguiva «Il dato, che vede l’arrivo di 448 nuovi cittadini, compensa anche se di poche unità, lo sbilancio tra decessi e nascite ed emigrati…Si tratta di poche unità (+5), ma sufficienti a segnare una inversione di tendenza, dovuta soprattutto al numero crescente di persone che stanno scegliendo di vivere e risiedere a Todi da altre regioni d’Italia, oltre che dall’estero». Tanto per iniziare l’anno con un po’ di ottimismo, che non fa mai male, il sindaco non è riuscito a trattenere il suo entusiasmo «Si tratta di un dato sorprendente che vede esplodere una tendenza che avevamo iniziato a registrare già durante la pandemia, ma che nel 2022 è cresciuta sensibilmente».

La notizia, come era prevedibile, ha immediatamente trovato la sua esplosione comunicativa nella pagina Facebook del Comune di Todi che nell’arco di due giorni ha pubblicato gli articoli dei solerti corrispondenti locali della carta stampata (la Nazione, il Messaggero, il Corriere dell’Umbria) e postato la notizia riportata da cinque siti informativi online (Tuttoggi.info, Mediotevereoggi.it, Orvietosi.it, Umbria Journal, Lavocedelterritorio.it). In fondo una “buona novella” va sempre annunciata al popolo nel modo più adeguato. Ma in questo caso la “buona novella” avrebbe dovuto suscitare più di qualche dubbio anche in chi, nella struttura comunale, si interessa di questo argomento perché la dinamica della popolazione tuderte, resa nota mensilmente dall’Istat, tutto faceva prefigurare tranne che una inversione di tendenza. Infatti, sulla base dei dati pubblicati a novembre, la possibilità che a fine anno si potesse verificare una crescita, seppur minima, del numero dei residenti era affidata alla bontà di Gesù Bambino che a Natale avrebbe dovuto deporre ai piedi del luminoso albero di Natale in piazza almeno un centinaio di nuovi abitanti. Ma così non è stato: lunedì 20 marzo l’Istat ha reso pubblici i dati relativi all’andamento demografico del 2022 dai quali risulta che i residenti del comune di Todi al 31 dicembre dello scorso anno erano 15.682, in calo di 107 unità rispetto ad inizio periodo. Quindi è evidente che il miracolo non c’è stato e la svolta annunciata, ancorché desiderabile, è rimasta nel mondo dei desideri. Speriamo che quanto avvenuto possa servire da insegnamento: i dati statistici meritano rispetto e non debbono essere piegati superficialmente alla propaganda.

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