E’ morta Maria Palma Capobianco Migliorini

Indimenticabile docente di storia e filosofia nel Liceo di Todi.

Una grande professoressa, dotata di elevata cultura, ma soprattutto piena di entusiasmo per il suo lavoro, capace di farsi capire ed amare dai suoi allievi e dai suoi colleghi. Un esempio per tutti coloro che operano nell’educazione e nella formazione dei giovani. Anche dopo la pensione ha continuato con la sua attività culturale e ha scritto libri ed articoli. Così scriveva Radioaut in occasione della presentazione di un suo libro nel 2015:

Maria Palma (ultima a sinistra) con un gruppo di docenti ed ex allievi.

”Una storia esemplare quella dell’autrice che, dopo essere stata per tanti anni la prestigiosa insegnante di storia e filosofia del Liceo di Todi, ha dedicato e dedica ora il suo tempo alla scrittura. Non dunque una pensionata ma una scrittrice a tempo pieno. Con tutto il suo enorme bagaglio culturale continuamente arricchito ma anche con una attenta e profonda rilettura delle sue memorie dell’infanzia e della giovinezza, dai nonni sia bevanati che tuderti ai numerosi personaggi, soprattutto femminili che ella ha conosciuto e che hanno, in vari modi, lasciato una traccia sulla sua personalità e sulla sua educazione…ha utilizzato non solo il grande patrimonio storico che Ella possiede, ma anche una serie di riferimenti letterari e poetici di grande suggestione e tratti molto spesso da opere e autori del nostro tempo, a conferma dell’attenzione che la professoressa pone alla contemporaneità. Conversatrice piacevole ha saputo intrattenere il pubblico con profondità e eleganza. A conferma del fatto che cultura e intelligenza possono creare una comunicazione ricca e piacevole, molto più di alcuni moderni social networks.”

Ha vinto il premio letterario internazionale Unla-Ucsa, promosso dalla Università Sant’Angelo in stretta collaborazione con la Università “La Sapienza” di Roma, grazie ai romanzi “Domino-Domina” e “Segmenti di donne”.

I funerali saranno celebrati domani, venerdì, alle ore 16 nel Tempio della Consolazione.

Concludiamo riportando un suo scritto sulla scuola:

Spesso è la vita a decidere per noi e così mi sono ritrovata in un’aula del Liceo scientifico, una realtà a me poco nota, un ambiente nuovo, eppure…Ora sono pronta a rammentare i momenti belli legati ai compagni di quel viaggio. “Momenti belli” è un’espressione banale che offe, però, la sintesi di quanto, lungo la strada, si andava costruendo; un’esperienza umana e costruttiva e profonda.

E il merito va agli incontri felici, ai saluti di benvenuto di amici veri. Poi la condivisione e un’atmosfera fatta di impegno di entusiasmo e, perché no, di allegria . Come dimenticare i momenti dedicati al teatro dove i ruoli di insegnanti ed alunni erano distribuiti a seconda delle inclinazioni e delle peculiarità.

Non farò nomi perché ho nel cuore soprattutto chi è vivo nel ricordo. La memoria è un luogo strano dove spesso emerge e trova spazio l’emozione, come quando sulla scena si alza il sipario.

E la gita scolastica a Como? Fra il giubilo per aver trovato chiusi i vari musei, ci inoltrammo nel mercatino del sabato, le facce contente, i passi veloci. E le foto obbligatorie per fermare il tempo. La sera, difronte alla distesa d’acqua increspata da refoli di vento, malgrado la stanchezza di una lunga giornata, si faceva strada la tentazione di richiamare “Quel ramo del lago di Como”. Tra sguardi assonnati e quasi spenti prendevano forma le immagini consacrate della letteratura ridestando, quasi per un sortilegio, l’attenzione. Non in un’aula ma all’aperto sotto il cielo testimone di un’ora felice.

Nell’alternarsi dei nostri capi d’istituto, come obiettivo comune restava la costruzione di una scuola al passo co i tempi. E qualche successo lo abbiamo raggiunto!

Ora un ricordo mio personale. Nella biblioteca mi attendeva un allievo, poi insegnante autorevole, con le stimmate della genialità. Conversavamo evocando figure lontane nel tempo e nello spazio ma vicine e presenti per la forza e la sincerità del richiamo.