Ma quand’è che l’ospedale di Pantalla verrà restituito alla Media Valle del Tevere come era prima che venisse convertito in COVID Hospital?

Comunicato Gruppi Consiliari Partito DemocraticoTodi CivicaPartito Socialista Italiano 


C’è qualcosa che non ci convince nel gioco delle parti fra i rappresentanti istituzionali regionali e nazionali della Lega e i sindaci ( in particolare di centro destra) della Media Valle Tevere. Se infatti, i primi, si “sperticano” nel presentare con straordinaria enfasi le graduali –  e in alcuni casi scontate –  riaperture di una parte dei servizi ospedalieri, i secondi continuano la loro interlocuzione con la giunta regionale, evidenziando forti preoccupazioni e chiedendo un cambio di linea rispetto alle scelte adottate dalla massima assise umbra. Non è chiaro pertanto se il futuro dell’ospedale comprensoriale trovi lettura nell’ottimismo con cui il Consigliere Regionale Peppucci tratta la questione o se, al contrario, siano fondate le perplessità espresse dai primi cittadini del nostro territorio. Una contraddizione interna soprattutto alle forze politiche di maggioranza che non ci lascia in alcun modo tranquilli. Rimaniamo convinti del fatto che individuare la struttura di Pantalla quale presidio Covid per le future, possibili, emergenze sia stato un grosso errore, da correggere. È evidente che l’ospedale di Pantalla, se piegato a questa scelta, non potrà in alcun modo riavere tutti i servizi di cui disponeva. La predisposizione della week surgery ( chirurgia dal lunedì al venerdì ) non può sostituire quella h24 presente prima del Covid. Non si fa cenno alcuno al Punto Nascita, alla Pediatria e rimangono incognite su Ostetricia e Ginecologia. A ciò si aggiunga che l’impoverimento dell’ offerta sanitaria peserà anche su quei reparti di eccellenza di cui disponeva la struttura. Per citarne alcuni: la Radiologia, il Centro Riabilitazione e la Gastroenterologia, quest’ultima, addirittura, accreditata dalla Società Italiana di Endoscopia Digestiva per l’alta qualità del servizio offerto. In questo quadro è facilmente prevedibile una lunga agonia dell’ospedale e conseguenti azioni future su un sua riconversione. Serve cambiare strategia e serve chiarezza, che al momento, gli atteggiamenti contraddittori della politica, non offrono. In questo senso anche le nomina del futuro dirigente sanitario, riteniamo, dovrà tenere conto del fattore territoriale, valorizzando le esperienze ad esso legate, al fine di rappresentare e guidare al meglio un ospedale che deve rispondere alle esigenze dei cittadini e del territorio.
Gruppi Consiliari Partito DemocraticoTodi CivicaPartito Socialista Italiano 

Andrea Vannini sulla amministrazione di Todi:No, non ci siamo per niente, su niente.


Ho sempre detto però, come un mantra, nei Consigli in streaming ciò che ho ribadito con grande preoccupazione anche nell’ultimo: siamo in forte ritardo su tutto.

Non esiste una visione complessiva di questa Città da cui ripartire per un Progetto di sviluppo futuro.

Si portano avanti, con grandissima fatica, le opere ereditate dalla precedente Amministrazione ma di ciò che si intende fare in futuro, appunto, non esiste traccia. Idem sul versante culturale, dove nessuna modifica sostanziale si è individuata a ciò che si era trovato. 
Il Centro Storico verte in grave difficoltà e l’unica azione è quella di chiuderlo “un tanto al chilo”, senza, anche qua, alcuna visione fondamentalmente alternativa, anche rispetto a ciò che stiamo vivendo. 
Le frazioni ugualmente versano in condizioni, diciamolo pure, non buone, a parte qualche intervento a spot. 
Non parliamo poi della situazione riguardante l’ospedale di Pantalla, trasformato, peraltro a tutt’oggi senza spiegazioni tecniche, in COVID H: con un difficoltoso servizio assicurato da Personale generoso e serio; con disagi conseguenti alla sparizione dei servizi essenziali; ed infine in preda ad una situazione di incertezza gestionale. 
Posso seguitare a lungo, e lo farò nelle sedi opportune, ma non credo che il tutto si risolva sostenendo, come nell’ultimo Consiglio sul tema della deficienza turistica, da parte dell’Amministrazione comunale, che i dati non sono mai stati buoni come quelli dell’ oggi, che Todi è pieno di nuove attività commerciali e che tutto va bene. 
Perché così non è. 
Ad oggi è palese a tutti che, non esistendo alcuna riflessione globale da parte della maggioranza sullo stato e sulle prospettive della Città di Todi, ciò sta portando e porterà gravi danni a tutti noi. 

Per quanto mi riguarda continuerò a fare opposizione con forza e trasparenza, a dire quello che penso serenamente, senza curarmi del chiacchiericcio deformante.  

Andrea Vannini – Consigliere Comunale PD Todi 

IL GIOCO DELLE TRE CARTE DELLA LEGA E DELLA CONSIGLIERA PEPPUCCI SULL’OSPEDALE DI PANTALLA

Il commento alle vicende ”ospedale” di Umberto Magni. Polemica con Tesei e Peppucci.

Il consigliere regionale Peppucci, leghista

C’è da rimanere sbigottiti di fronte a quanto successo una manciata di giorni fa in Consiglio Regionale. Giova, a questo punto, fare un breve riassunto di quanto è accaduto.
Si doveva discutere e mettere ai voti il Piano di potenziamento della rete ospedaliera elaborato dalla Giunta Tesei e dall’assessore Coletto (proconsole veneto in terra umbra imposto direttamente da Capitan Mojito), richiesto dal Governo nazionale per meglio affrontare questa nuova fase di emergenza sanitaria legata al Covid-19. Un piano che indebolisce la sanità territoriale per lasciare campo libero ai privati, non rafforza i dipartimenti di prevenzione e non affronta minimamente il problema del sotto organico del personale del nostro sistema regionale sanitario. Un piano, infine, nato senza aver coinvolto i territori e i lavoratori della sanità, i cui oneri finanziari sono totalmente in capo allo Stato, visto che la Regione non destina ad esso che qualche spicciolo.
In questo quadro preoccupante, dove è stato decretato che l’unico ospedale che non riceverà alcun finanziamento nell’ambito del Piano suddetto è proprio quello di Pantalla (quale immensa sfortuna!), le opposizioni hanno dato prova di un grande senso delle istituzioni. Infatti, oltre a proporre alcuni sensibili miglioramenti del Piano (vedasi, ad esempio, il lasciare cadere l’idea dell’ospedale da campo dedicato al Covid, un’autentica follia su cui già la Corte dei Conti sta esercitando le proprie prerogative di controllo contabile) hanno ritirato un proprio ordine del giorno per convergere su uno unitario teso a chiedere il potenziamento dell’Ospedale della Media Valle del Tevere nell’interlocuzione che la Regione sta avendo con il Governo.
Differentemente, la consigliera Peppucci ha utilizzato l’ordine del giorno congiunto di maggioranza e minoranza per gettare discredito sui colleghi consiglieri e sull’operato del Governo nazionale, dimostrando, oltre alla poca eleganza politica, una sensibilità pari a zero verso le esigenze dei cittadini della Media Valle del Tevere. Una genealogia delle colpe politiche sull’Ospedale di Pantalla, quella sviluppata nel suo intervento, che è partita dall’ultima legislatura regionale di centrosinistra per sfiorare gli antichi Romani e l’era mesozoica. Mancavano solo i due liocorni!
Ebbene, diamo una notizia alla consigliera Peppucci e alla Lega: la sostanziale “chiusura” dell’Ospedale di Pantalla e la sua totale riconversione a presidio Covid durante il picco dell’emergenza sanitaria sono responsabilità della Giunta regionale da loro tanto osannata.
Si vuole il potenziamento del nostro nosocomio con tanto di terapia intesiva e rianimazione? Quale migliore occasione del prossimo Piano Sanitario Regionale che dovrà essere approntato nel 2021? Questo, tanto per capirsi, perché la programmazione dell’assistenza ospedaliera – come da ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni sancita nel Titolo V della Costituzione – pur sempre nel quadro di linee di indirizzo nazionali è devoluta alle Regioni. Strano che l’esponente di un movimento politico che per anni ha fatto del decentramento e dell’attribuzione di maggiori competenze alle Regioni e agli enti locali le proprie ragioni genetiche se ne dimentichi.

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La lotta per l’ospedale: questi gli obiettivi.

Riprendiamo da Facebook un intervento, chiaro ed essenziale, di Getulio Petrini.

Riepilogo secondo me gli obiettivi:

1-siano ripristinati da subito tutti i servizi che venivano erogati prima della chiusura.

2- l’ospedale sia tolto dal piano per la cura del covid senza furbate.

3-il potenziamento va inserito nel nuovo piano sanitario regionale la cui discussione inizia a settembre 2020.

4 –solo la regione ha competenze sull’assetto degli ospedali e dei servizi in generale nel quadro di norme nazionali ( Lea-tipo di ospedali-servizi)

5.nella discussione del nuovo piano sanitario regionale si inserisca Pantalla tra gli ospedali dea di primo livello con rianimazione-terapia intensiva e relativi servizi necessari.

6.oggi il governo ha solo richiesto alle regioni un piano per fronteggiare la pandemia

6- dal piano umbro si tolga Pantalla e ci mettano altri ospedali di base con bacini più ristretti.

OSSERVATORIO PER LA MOBILITAZIONE A SOSTEGNO DELL’OSPEDALE DELLA MEDIA VALLE DEL TEVERE: il volantino.

La  Regione può e deve liberare l’Ospedale di Pantalla.

Per il Covid, ha mille altre soluzioni.

L’Ospedale deve essere restituito alla popolazione della MVT.

Basta con i trucchetti ed il  burocratese!

Rivogliamo il nostro Ospedale funzionante ed efficiente.

Non si può chiedere al Governo di potenziare un ospedale,perché è competenza della Regione

Per quanto riguarda gli Ospedali tre sono i livelli :

    1. Ospedali di BASE, come il nostro che deve avere alcuni servizi che il nostro aveva, anzi qualcuno in più come la procreazione assistita;

    2. Ospedali DEA di primo livello( Castello, Gubbio, Foligno, Spoleto, Orvieto);

    3. Ospedali DEA di secondo livello (Terni e Perugia).

Solo un nuovo Piano Sanitario Regionale può cambiare questo assetto e trasformare Pantalla  in Ospedale DEA di primo livello.

Averlo trasformato in Presidio COVID  è una scelta errata, perchè rimane Ospedale di Base con qualche letto di terapia intensiva o sub-intensiva.

Qualsiasi caso di Covid lo riattiverebbe e  ne comporterebbe una nuova chiusura.

BASTA MENZOGNE.

Il Governo non c’entra nulla. Se la Regione vuole trasformarlo in DEA di primo livello, lo dica chiaramente e lo metta nel prossimo Piano Sanitario Regionale che l’assessore Coletto ha rinviato al 2021!

Tutto il resto è una presa in giro:

RIDATECI L’OSPEDALE DI BASE

così com’era, con tutti i servizi di prima e poi discutiamo di come potenziarlo dentro alla discussione del nuovo piano regionale.

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osservatoriospmtv@libero.it

OSSERVATORIO PER LA MOBILITAZIONE A SOSTEGNO DELL’OSPEDALE DELLA MEDIA VALLE DEL TEVERE                

È nato l’ OSSERVATORIO per la mobilitazione a sostegno dell’Ospedale della Media Valle del Tevere.

Sabato scorso, a Todi presso l’Hotel Tuder, si è tenuto un importante incontro con a tema l’Ospedale della Media Valle del Tevere di Pantalla e la Sanità Umbra. Alla riunione, promossa e coordinata dal Capogruppo del Pd di Todi Manuel Valentini, erano presenti i Segretari Regionali dei Sindacati per la Funzione Pubblica-Sanità e dei Pensionati; i Sindaci, i Coordinatori e Capigruppo, di tutti i Partiti che si trovano all’opposizione dell’attuale giunta Tesei e le Liste Civiche, di tutta la Media Valle del Tevere. All’incontro hanno partecipato anche i Rappresentanti dei Comitati che si sono formati a difesa dell’ospedale come “Ospedale Vivo” e il gruppo facebook “Ospedale Pantalla. Occhi Aperti”. Per Todi erano presenti il Partito Democratico, Todi Civica, il Partito Socialista, Leu, Italia Viva, Todi Città Aperta e Sinistra Italiana.

La discussione è stata improntata a conoscere, le difficoltà che stanno vivendo gli operatori sanitari e i disservizi subiti dai cittadini. Dal nuovo riassetto della rete ospedaliera umbra, fatto dall’attuale giunta regionale, emerge un quadro in cui la sanità pubblica viene indebolita a favore di quella privata, in cui le persone hanno difficoltà ad avere le prestazioni sanitarie di cui hanno bisogno.

In questo desolante contesto i più colpiti sono proprio i 60mila abitanti della Media Valle del Tevere. Da quando la giunta Tesei ha scelto Pantalla come presidio covid, i comuni della MVT non hanno più un ospedale. Dall’incontro è emerso con forza che bisogna attivarsi con tutti i mezzi per riavere il presidio sanitario di territorio, sensibilizzando e mobilitando la cittadinanza con una campagna incisiva ed univoca.

A questo scopo si è deciso di formare un “OSSERVATORIO per la mobilitazione a sostegno  dell’Ospedale della Media Valle del Tevere” di cui ne fanno parte i partiti, le liste civiche, i comitati e gruppi, la società civile e tutti coloro che vogliono dare un contributo per difendere la sanità pubblica.

L’OSSERVATORIO si è messo da subito al lavoro facendo un volantino con informazioni puntuali e precise sulla reale situazione dell’Ospedale di Pantalla, che sta già distribuendo nei comuni della MVT e nel resto dell’Umbria.

Tutti i presenti all’incontro che si è tenuto sabato a Todi, motivati nel difendere il presidio sanitario della Media Valle del Tevere, si sono messi a disposizione per raggiungere un unico obbiettivo: RIAVERE L’ OSPEDALE DI PANTALLA COME ERA PRIMA!

OSSERVATORIO per la mobilitazione a sostegno dell’Ospedale della Media Valle del Tevere

Ritorna Note d’Estate: tre concerti in programma.

La locandina

Cinema d’estate nel quartiere Europa: il programma.

L’OSPEDALE DI PANTALLA VIENE DEPOTENZIATO E RUGGIANO NON BATTE CIGLIO! SOLO CHIACCHIERE E DIRETTE FACEBOOK!

SINDACO RUGGIANO, LA VITA SARÀ PURE BELLA, MA SAREBBE ANCORA PIÙ BELLA SE CI SI POTESSE CURARE VICINO A CASA. TORNI A BORDO, STACCHI FACEBOOK E FACCIA QUALCOSA!

Al Sindaco di Todi era stato affidato un mandato preciso dal Consiglio Comunale: impegnarsi sui tavoli regionali affinché il nostro ospedale fosse restituito alle sue funzioni, chiudendo definitivamente l’esperienza come nosocomio dedicato esclusivamente all’emergenza Covid. Ora ce lo ritroviamo totalmente depotenziato, escluso dagli investimenti regionali che vengono dirottati altrove e con la possibilità che possa essere ancora una volta convertito totalmente ad uso Covid ove ci fosse una recrudescenza dell’epidemia. Come si sa, le Regioni, su impulso del governo nazionale, dovevano inviare il proprio piano di riorganizzazione della rete ospedaliera entro il 19 giugno. La brillante Giunta Tesei, tra un’inchiesta della Corte dei Conti e immense figure non proprio edificanti sull’aborto farmacologico, ha inviato il piano relativo all’Umbria senza alcun confronto con le opposizioni e la società regionale. Il Governo aveva infatti chiesto alle Regioni di proporre un piano di riorganizzazione delle reti ospedaliere per una complessiva riforma del Sistema sanitario nazionale, rendendolo più resiliente ed in grado di fronteggiare emergenze come quella del Covid. Tra l’altro, stiamo parlando di quattro miliardi di risorse pubbliche per il potenziamento delle terapie intensive e l’aumento delle risorse umane e strumentali. Un programma, insomma, di potenziamento del sistema sanitario pubblico dopo anni di tagli scellerati.

L’Umbria, secondo le direttive dei supremi commissari veneti Coletto e Dario, riorganizza invece gli ospedali potenziandone solo alcuni (seguendo criteri meramente politici e ultra discrezionali) e bloccando lo sviluppo dell’Ospedale comprensoriale della MVT, che non usufruirà delle risorse aggiuntive e vede depotenziato il proprio ruolo come ospedale di base, non potendo essere inserito nella rete dell’urgenza emergenza.

In qualsiasi momento, peraltro, di recrudescenza dell’epidemia, potrà essere di nuovo chiuso e riconvertito ad ospedale per uso esclusivamente Covid. Già non era felice la scelta di indicare nei giorni dell’emergenza l’Ospedale di Pantalla come polo ospedaliero dedicato ad uso esclusivamente Covid, non potendo contare, ad esempio, sulla rianimazione. L’inerzia del Sindaco, che ha accettato supinamente quella scelta senza colpo ferire, continua tuttora. Un comprensorio di sessantamila persone viene privato di alcuni servizi pubblici essenziali atti a realizzare il diritto (costituzionalmente garantito) alla salute ed il Sindaco pensa a spargere ottimismo ad uso social, tra una boutade propagandistica e l’altra. Qui stanno distruggendo pian piano la sanità pubblica con logiche politiche e territoriali pessime e servirebbero sindaci attrezzati, in grado di farsi sentire coi propri colleghi di coalizione leghisti per difendere la propria comunità cittadina.

SINDACO RUGGIANO, LA VITA SARÀ PURE BELLA, MA SAREBBE ANCORA PIÙ BELLA SE CI SI POTESSE CURARE VICINO A CASA. TORNI A BORDO, STACCHI FACEBOOK E FACCIA QUALCOSA!

Gruppo Consiliare Partito Democratico

Il M5S di Todi sull’Ospedale.

I nostri sindaci si sono vantati sulla nostra pelle, hanno promesso mari e monti, ma per ottenere cosa? Che al prossimo focolaio la nostra comunità perderà di nuovo il suo  ospedale.

Alla comunità della Media Valle Tevere era stato chiesto un gesto di grande sensibilità, di altruismo, di solidarietà. Era stato chiesto di rinunciare al proprio ospedale per metterlo a disposizione di tutta l’Umbria, di sopportare il fatto che divenendo struttura Covid, nessuna prestazione ordinaria sarebbe stata più erogata. Ma come spesso accade chi è altruista non viene ripagato e ad esser troppo buoni…I nostri sindaci si sono vantati sulla nostra pelle, hanno promesso mari e monti, ma per ottenere cosa? Che al prossimo focolaio la nostra comunità perderà di nuovo il suo  ospedale. Ed allora di nuovo niente pronto soccorso, viaggi infiniti per dialisi e chemioterapie, liste d’attesa infinite (alla faccia della prevenzione) è proprio vero ad esser troppo buoni si diventa fessi ed anche a fidarsi di certi politici che dimenticano di tutelare la comunità che dovrebbero rappresentare e per meri interessi personali si prostrano al potente di turno.

MoVimento Tuderti 5 Stelle