Roberto Bernardi e Raphaella Spence firmano il Manifesto di Todi Festival 2020

Aspettando Todi Festival 2020, in programma dal 3 al 6 Settembre prossimi, prosegue la tradizione di affidare ad artisti italiani contemporanei l’immagine dell’atteso evento. Sono infatti Roberto Bernardi Raphaella Spence, uniti sia dall’arte che nella vita, a firmare il manifesto che accompagnerà la promozione e lo svolgimento della XXXIVa edizione.

Per noi è un grande onore – affermano Roberto Bernardi Raphaella Spence – essere stati invitati a realizzare l’opera per il manifesto del Todi Festival 2020. Quest’opera, dipinta a quattro mani, è una combinazione dei nostri soggetti artistici dipinti in maniera iperreale. La vocazione dell’arte iperreale è quella di non raccontare bugie e di descrivere in maniera franca e schietta la realtà che ci circonda.  La nostra opera avvolta nel cellophane gioca sul significato, attualissimo, di protezione dai pericoli, ma ci porta anche in un mondo pop di riflessi, trasparenze e colori dove un gioiello del Rinascimento come la chiesa di Santa Maria della Consolazione a Todi sembra vivere in perfetta simbiosi con un mondo contemporaneo che forse, specialmente fra le nuove generazioni, troppo spesso si scorda del passato a favore delle futili mode del momento”.

In omaggio ai due artisti, il Comune di Todi ha programmato una mostra che sarà allestita nella suggestiva Sala delle Pietre, situata al primo piano del Palazzo del Popolo. L’esposizione verrà inaugurata nel corso della prima giornata del Festival.

“Con la presentazione del manifesto ufficiale di Todi Festival 2020 – dichiara Antonino Ruggiano, Sindaco di Todi – si apre, come tradizione, la campagna di comunicazione del nostro prestigioso evento che andremo quindi a presentare nel dettaglio nei prossimi giorni. Voglio pertanto ringraziare gli artisti Raphaella Spence e Roberto Bernardi che, fortemente legati al nostro territorio, hanno voluto omaggiare con il loro estro e originalità uno dei nostri monumenti più conosciuti al mondo: la Consolazione”.

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CHE COSA STA SUCCEDENDO ALLA VERALLI CORTESI?

Comunicato del PD Tuderte.

Apprendiamo, con molta preoccupazione, quanto sta accadendo presso l’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Letizia Veralli, Giulio ed Angelo Cortesi, che, da oltre 100 anni, offre assistenza ad anziani e a persone non autosufficienti. E’ del 29 Aprile 2020 la decisione di indire una procedura aperta – da aggiudicarsi secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa – per la gestione dei servizi relativi alla residenza protetta, il cui contratto è in scadenza al prossimo 01 Luglio 2020. Da quel 29 Aprile, il caos. Viene indetta una gara con scadenza 23 Giugno 2020, ma, è ben noto, che procedure di gara di questo tipo richiedono accurate visite dei luoghi interessati, in modo tale da garantire agli operatori economici interessati di prendere conoscenza di tutte le informazioni per presentare le offerte. E allora, subito, ci domandiamo se questo sia opportuno viste le misure sanitarie in essere a causa della pandemia da Covid-19, particolarmente limitative, giustamente, in strutture che ospitano persone anziane non autosufficienti. E, infatti, la scadenza per la presentazione delle domande viene prorogata al 23 Luglio 2020. Finita l’odissea? Assolutamente no. Il 25 Maggio 2020, all’attuale appaltatore veniva richiesto di continuare ad espletare i servizi attualmente gestiti con una proroga tecnica di due mesi, ma, dopo una corrispondenza a suon di protocolli, ecco la determinazione finale, con la quale si apprende che l’attuale appaltatore ha dichiarato l’indisponibilità accettare la proroga tecnica e che l’ APSP Letizia Veralli, Giulio ed Angelo Cortesi procede all’affidamento diretto dell’appalto dei servizi relativi alla residenza protetta per 122 giorni, tempo necessario per espletare la procedura di gara.

E allora ci domandiamo: in questa situazione di emergenza – in cui la cura e l’assistenza delle persone più deboli, è quanto mai importante-come mai l’amministrazione dell’ APSP sta gettando nell’incertezza la struttura, con la prospettiva che in pochi mesi ci sia un avvicendamento, per la gestione dei servizi relativi alla residenza protetta, di 3 diversi soggetti? E, inoltre, questa procedura di affidamento diretto è in grado di garantire la sicurezza per gli ospiti della residenza protetta nonché le lavoratrici e i lavoratori – che tanto abbiamo osannato e chiamato eroi durante i mesi di lockdown – che nei prossimi mesi potrebbero trovarsi ad affrontare una situazione di profonda incertezza?

Partito Democratico Todi

PIAZZA CHIUSA PIAZZA APERTA. NON È COSÌ CHE SI SUPERA IL PROBLEMA.

Todi Civica: I cittadini, i commercianti, i residenti del centro storico,  dovrebbero arrabbiarsi, ma anzitutto con sé stessi, per non aver mai valutato l’azione amministrativa .

Ogni anno, puntuale, arriva la discussione su “piazza aperta/piazza chiusa “. Una battaglia ideologica che vede i “puristi” del centro storico da una parte e i pragmatici dall’altra.  Tutti hanno torto, tutti hanno ragione. Parole, post, commenti, articoli, comunicati stampa, per discutere di un tema che non troverà mai soluzione. Perché la verità è che la soluzione, in questi anni, non si è voluta  (o non si è stati in grado) trovare. Il succedersi delle amministrazioni tuderti, a differenza di quelle che hanno governato altri Comuni umbri ( pensiamo a Perugia, Spoleto, Città di Castello, Assisi… )  ci ha lasciato tante promesse, tanti propositi, tanti programmi,  ma nessun nuovo parcheggio, nessun impianto di risalita valido, nessun piano per la viabilità, nessuna ridefinizione della ztl e quindi, nessuna alternativa concreta. Il risultato è questo eterno dibattito che non fa altro che impoverire l’immagine di una città che vuole definirsi turistica ed attrattiva. I cittadini, i commercianti, i residenti del centro storico,  dovrebbero arrabbiarsi, ma anzitutto con sé stessi, per non aver mai valutato l’azione amministrativa in base alle scelte strategiche e fondamentali per la vita e l’economia della città, quanto per il colore politico che essa rappresentava. Lamentarsi, ora, purtroppo,  serve a poco.
Todi Civica

Todi Civica condivide i contenuti della conferenza stampa delle forze politiche di opposizione.

Todi Civica ha condiviso e ritenuto opportuna la conferenza stampa indetta dalle forze politiche di opposizione del Comune di Todi e Marsciano. Un’ iniziativa volta, da una parte, a rimarcare la centralità dei consigli comunali, che, nel percorso istituzionale tracciato dalle opposizioni, hanno rappresentato con forza le istanze dei cittadini e del territorio. Dall’altra, conclude l’iter avviato con la presentazione, discussione ed approvazione degli atti consiliari, rispetto ai quali, ora, è necessario un chiaro segnale da parte della Regione. Riteniamo sia giunto il tempo di mettere a conoscenza i cittadini ed il personale che opera nel nosocomio comprensoriale, di quali saranno i tempi di riapertura di tutti i reparti e di tutti i servizi che erano presenti nella struttura prima della conversione in Covid Hospital. Condizione che è evidente si potrà realizzare solo individualndo una struttura alternativa per la gestione del coronavirus. Il rischio, che non ci auguriamo, di un ritorno del virus in autunno, determinerebbe nuovamente la chiusura di tutti i reparti ( come avvenuto sino qui). Un rischio che non possiamo correre e che va scongiurato trovando soluzioni alternative che vanno messe in campo in questa fase. Non possiamo consentire che la media valle del Tevere rimanga, come avvenuto, per mesi senza il proprio ospedale. Questo è stato il senso dell’iniziativa alla quale, ci auguriamo, le istituzioni regionali rispondano quanto prima.
Todi Civica

IL CENTRO STORICO DI TODI VESSATO DALLA SCARSA PROGRAMMAZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE

Le scelte dell’Amministrazione comunale per il centro storico continuano a venire prese senza alcuna condivisione con la cittadinanza e i residenti. È di questi giorni, infatti, la scelta di rendere Piazza del Popolo isola pedonale permanente chiudendo il transito per “Borgo”. Neanche a dirlo, non c’è stato nessun coinvolgimento delle associazioni di categoria, operatori e residenti per ragionare sul da farsi. Questa volta la scusa usata è stata quella di avere più spazio per permettere alle attività che hanno i tavoli, di poterli aumentare, come concesso da decreto del governo per la ripresa post lock down. È evidente che è stata presa la palla al balzo per portare a compimento un disegno che la giunta voleva realizzare da tempo, ovvero rendere la Piazza non più per tutti ma solo per pochi eletti “unti dal signore”.

Secondo noi la scelta di chiudere in modo permanente il centro storico si poteva prendere in considerazione se, di pari passo, si fosse concepito un piano alternativo alla attuale viabilità in grado di garantire e migliore la fruibilità della Piazza. Non solo non c’è nessun piano alternativo di viabilità, ma per molto tempo sino a ieri, l’impianto di risalita dal parcheggio di Porta Orvietana ha chiuso alle 18:00 e, come se non bastasse, la linea A che fa il giro delle mura di Todi non passa più né per il Corso né per “Borgo”. Con questa situazione, per esempio, un cittadino, magari anziano, che risiede a metà del Corso, per arrivare in Piazza, o ci arriva a piedi o, sempre a piedi, arriva a Porta Romana, prende la linea A, scende alla Consolazione e da lì prende la linea E che lo porta a Piazza Jacopone: praticamente un percorso ad ostacoli!

Il centro storico è, inoltre, un importante nucleo abitativo e i disagi che subiscono i residenti a causa di questa scelta sono notevoli. I residenti di via Del Duomo, Del Seminario, Santa Prassede, di Borgo, Valle Bassa, …, sono tra i più penalizzati. La ripresa è durissima per tutte le attività comprese quelle dei centri storici. Siamo convinti che la scelta di rendere un isola pedonale permanente Piazza del Popolo e chiudere la viabilità per “Borgo” non aiuti gli operatori economici del centro storico. Proprio in questo periodo in cui la crisi da coranavirus incide negativamente sul flusso turistico, per la ripresa e sostenere le attività del centro, si dovrebbe puntare ancora di più sulle attività locali, incentivando la frequentazione della città. Le scelte di questa amministrazione non vanno in questo senso.

Come Partito Democratico abbiamo ben presente il contributo che danno le attività del Centro per rendere più attrattiva Todi, per questo vanno sostenute e coinvolte nei processi decisionali sulle scelte della città. Partito Democratico Todi

Todi Civica: la Regione individui una struttura alternativa per il Coronavirus

L’intervento di Floriano Pizzichini in appoggio alle richieste della Conferenza stampa dell’opposizione..

Todi Civica ha condiviso e ritenuto opportuna la conferenza stampa indetta dalle forze politiche di opposizione del Comune di Todi e Marsciano. Un’ iniziativa volta, da una parte, a rimarcare la centralità dei consigli comunali, che, nel percorso istituzionale tracciato dalle opposizioni, hanno rappresentato con forza le istanze dei cittadini e del territorio. Dall’altra, conclude l’iter avviato con la presentazione, discussione ed approvazione degli atti consiliari, rispetto ai quali, ora, è necessario un chiaro segnale da parte della Regione. Riteniamo sia giunto il tempo di mettere a conoscenza i cittadini ed il personale che opera nel nosocomio comprensoriale, di quali saranno i tempi di riapertura di tutti i reparti e di tutti i servizi che erano presenti nella struttura prima della conversione in Covid Hospital. Condizione che è evidente si potrà realizzare solo individuando una struttura alternativa per la gestione del coronavirus. Il rischio, che non ci auguriamo, di un ritorno del virus in autunno, determinerebbe nuovamente la chiusura di tutti i reparti ( come avvenuto sino qui). Un rischio che non possiamo correre e che va scongiurato trovando soluzioni alternative che vanno messe in campo in questa fase. Non possiamo consentire che la media valle del Tevere rimanga, come avvenuto, per mesi senza il proprio ospedale. Questo è stato il senso dell’iniziativa alla quale, ci auguriamo, le istituzioni regionali rispondano quanto prima.
Todi Civica

Il progetto per i Voltoni del Palazzo Comunale di Todi.

Nuovi spazi da destinare all’arte e all’informazione turistica. Il Comunicato dell’assessore avv. Moreno Primieri.

I portici comunali: il progetto.

Con la consegna dei lavori per la tamponatura dei Portici Comunali della scorsa settimana si va verso l’ampliamento degli spazi dedicati all’aggregazione ed alla condivisione de l patrimonio storico e artistico della nostra città .
La realizzazione delle vetrate sugli ampi voltoni del Palazzo del Popolo che si affacciano su Piazza Garibaldi , nel rispetto del principio di inalterabilità dei siti storici e culturali, accentuerà l’ antica vocazione dei portici alle attività sociali, rendendoli fruibili per tutto l’anno.
I nuovi spazi andranno ad ampliare la zona d’informazione che attualmente si affaccia su Piazza del Popolo e saranno dedicati all’accoglienza e all’informazione, congiungendoli con quelli già dedicati allo IAT e diventando, quindi, un luogo di ritrovo sia per i turisti, sia per i cittadini, dove avere informazioni sugli eventi culturali della città, sulle iniziative e le manifestazioni che scandiscono il calendario cittadino, un luogo in cui scambiarsi informazioni, racconti e impressioni per costruire il proprio viaggio alla scoperta della Città.
Questa nuova “Piazza coperta” ospiterà installazioni artistiche ed opere d’arte di prestigio riunendo sotto lo stesso tetto passato, presente e futuro della produzione artistica nazionale ed internazionale: così sarà possibile ammirare dalla storica Piazza del Popolo un’installazione multimediale proiettata su una delle vetrate in facciata, o sedersi per un aperitivo a fianco di una statua di Beverly Pepper, un’artista legata a Todi da un lungo legame artistico ed affettivo, o magari ammirare una statua di Enrico Quattrini, artista che da Todi si è mosso per raccontare a Roma l’Italia Post unitaria. L’inserimento di opere d’arte offrirà sia ai passanti che ai fruitori dei nuovi spazi la possibilità di stare accanto all’arte ed entrarvi a contatto nella vita quotidiana, diventando un vero e proprio Salone delle Sculture aperto a tutti.
Per l’allestimento interno è in fase di studio un progetto che quasi sicuramente prevederà il riutilizzo di alcuni arredi già presenti nel punto informazioni, come il bancone, il bar e le librerie, adattandoli alla nuova immagine del Salone.

CIRCUITI DEL PAESAGGIO E AMBIENTE. VALORI DA RECUPERARE VALORIZZARE

Todi Civica all’amministrazione comunale: elaborare un progetto.

Il Ponte di ferro tra Pian di San Martino e Ponterio

Nel programma delle iniziative estive, proposte dall’amministrazione comunale, manca, a nostro avviso,  un elemento importante e che, proprio con la pandemia, tanti cittadini hanno riscoperto.  Ci riferiamo al recupero del nostro ambiente e dei nostri paesaggi naturalistici come luogo di svago, divertimento, in una dimensione salutare e positiva, e quindi, anche, come vero e proprio attrattore turistico.  In quest’ultimo periodo sono tante le persone, residenti e non, che hanno riscoperto il piacere di vivere i nostri straordinari paesaggi, attraverso i percorsi che, a piedi o in bicicletta, offrono la possibilità di godere delle bellezze del nostro territorio.  Purtroppo, a partire  dai circuiti del paesaggio ( su cui si investirono importanti risorse pubbliche ed oggi impietosamente abbandonati e nel degrado), in questi anni, non si è mai pensato alla gestione di questo settore strategico. Il risultato, a differenza di altre regioni che ne hanno fatto un elemento di forza ( vedi Regione Toscana), è l’incuria e lo stato di abbandono di un patrimonio che non offre un’immagine adeguata e rispettosa dell’ambiente.  Rispetto a ciò, ogni amministrazione comunale, non di meno la nostra, dovrebbe prevedere un piano di manutenzione, di recupero e valorizzazione di questi spazi che, sono a tutti gli effetti, veri e propri attrattori per il turismo, oltre a perseguire un valore etico come il rispetto per l’ambiente. La Comunità Europea, su questo fronte, offre importati possibilità che, spesso, per mancanza di progetti e visione, vengono perse. Sarebbe fondamentale aprire un tavolo di confronto con le tante associazioni locali del settore, che conoscono e vivono il territorio, per valutare idee e progetti da realizzare.
In questo quadro, infine, in riferimento al territorio tuderte, riteniamo prioritario portare a compimento,  quanto prima, il progetto di riqualificazione del Ponte di Ferro di Ponterio – Pian di San Martino, a completamento di una percorso che vedrebbe quell’area finalmente collegata e fruibile.
Todi Civica

Confcommercio Marsciano: “Stop alle tasse locali e aiuti concreti per le imprese del territorio”

La presidente Sara Marianeschi: “In questa situazione drammatica, no anche alle sagre e incentivi nei parcheggi per chi viene in centro per lo shopping”

“Sono state settimane e mesi da incubo per le imprese del territorio. Piccole, grandi, di tutti i settori, stanno facendo la loro parte per uscire dall’emergenza economica che ha accompagnato quella sanitaria, con
senso di responsabilità, dedizione, sacrificio e continuo indebitamente. Da sole non ce la possono fare. Per questo torniamo a chiedere un aiuto concreto all’amministrazione comunale, con la quale ci siamo confrontati per tutto il periodo del lockdown, e alla quale ribadiamo la nostra disponibilità alla massima collaborazione, per il bene delle imprese e dell’economia del nostro territorio”.
Sara Marianeschi, presidente di Confcommercio Marsciano, torna a rivolgersi all’amministrazione comunale perché cancelli la tassazione locale, a cominciare da Tari e imposta sulla pubblicità, o quanto meno la tagli in considerazione del fatto che le imprese non hanno potuto usufruire dei servizi correlati, perché chiuse a causa del Covid-19.
“La gravità della situazione economica – aggiunge la presidente di Confcommercio – impone scelte radicali ed estreme. L’amministrazione comunale deve aiutare le imprese a sopravvivere a questo tsunami e a
mantenere i livelli occupazionali.
Le imprese del territorio stanno vivendo sulla propria pelle, su quella dei dipendenti e delle famiglie, la paralisi totale delle attività e l’azzeramento dei fatturati. Molte imprese non hanno ancora visto la liquidità promessa. Bisogna passare alle azioni concrete. Ed è questo che ci aspettiamo dalla nostra amministrazione comunale”.
All’amministrazione comunale di Marsciano Confcommercio rivolge altre due richieste molto concrete.

La prima riguarda il fenomeno delle sagre, che secondo Confcommercio non andrebbero consentire nel momento in cui le imprese della ristorazione lottano ancora per sopravvivere e per continuare a garantire il lavoro dei propri dipendenti.“La situazione dei nostri pubblici esercizi è gravissima – sottolinea la presidente Marianeschi – perciò oggi parlare di sagre sarebbe inaccettabile”.

La seconda richiesta riguarda invece i parcheggi nel centro storico, che secondo Confcommercio dovrebbe essere agevolati per chi decide di frequentarlo per fare i propri acquisti. La progressiva ripresa delle attività e l’attenuarsi delle limitazioni nella mobilità delle persone hanno determinato, nell’ultimo mese, un recupero della domanda così contenuto da mettere a rischio le attività imprenditoriali di tutti i settori.

Vigilare sulla qualità del servizio all’Istituto Veralli Cortesi di Todi

Comunicato stampa CISL TODI 

Da oltre cento anni l’Istituto Veralli Cortesi rappresenta per la nostra città un punto di eccellenza per l’attenzione e la cura all’anziano e dal 1917 ad oggi tale struttura è una eccellenza in questo tipo di servizio in tutta la regione Umbria.La qualità del servizio è stata dimostrata dal personale anche durante il periodo di emergenza Covid. La salute delle persone più deboli che lì alloggiano è stata tutelata mentre in molte parti d’Italia le Rsa (Residenze Sanitarie Assistite) sono state travolte dalla violenza del virus che ha mietuto vittime tra gli assistiti e il personale dipendente.E’ bene specificare che oggi il personale destinato alla cura non è più dipendetene dell’Istituto Veralli Cortesi, in quanto la Rsa è gestita da una cooperativa.  “Questa cooperativa- spiega Osvaldo Cecconi della Cisl Todi- terminerà l’appalto il 30 giugno e l’Istituto ha previsto una nuova gara d’appalto per gestire la struttura. Il nostro auspicio è quello che con la nuova gara si possa individuare il soggetto più idoneo nella gestione, al fine di garantire la migliore assistenza ( nel rispetto degli standard regionali) per gli ospiti  e le corrette condizioni professionali per le  operatrici che da anni dimostrano dedizione e professionalità”.“Non vorremmo proprio- conclude Osvaldo Cecconi della Cisl Todi- che in un momento come questo, in cui è sotto gli occhi di tutti l’importanza per la cura e l’assistenza ai più deboli, si rischi di compromettere la serietà e la rispettabilità di un Istituto che da oltre un secolo è di fatto un fiore all’occhiello per la comunità tuderte. La Cisl vigilerà con occhio quantomai attenti”

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