Quarantennale legge speciale Todi e Orvieto -2^parte

 

Le leggi speciali 230 del 1978 e 545 del 1987 e i due rifinanziamenti delle stesse hanno generato un investimento statale sulle due città di Todi e Orvieto di complessive lire 433 miliardi, di cui lire 290 mld per le opere di consolidamento, sistemazione idrogeologica e connesse della Rupe di Orvieto e del Colle di Todi, da secoli oggetto di frane e dissesti e resesi indifferibili dalla metà degli anni settanta e lire 143 miliardi per interventi di recupero, restauro, conservazione e valorizzazione di edifici e beni ed opere di loro pertinenza.

Dal riparto dei fondi contenuto nella più corposa legge 545 e da una valutazione di massima, non disponendo degli atti di contabilità finale, è possibile considerare che dei 433 miliardi di vecchie lire, circa 279 mld siano stati investiti nella città di Orvieto, di cui  187 per il consolidamento della Rupe e 92 per il recupero dei beni culturali e circa 154 mld nella città di Todi, di cui 103 per le opere di consolidamento del Colle e 51 per il recupero dei beni culturali. 

La gestione dei fondi stanziati dallo Stato con la legge 545 fu affidata alla Regione Umbria, d’intesa con i due comuni, per le opere primarie di consolidamento idrogeologico e al Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali per il recupero dei monumenti, opere d’arte e siti archeologici ubicati nelle aree consolidate.

Le grandi opere di sistemazione idrogeologica delle pendici del Colle e di consolidamento dei versanti più instabili e a maggior rischio per gli abitanti sono stati dalla Regione affidati in concessione di progettazione ed esecuzione ad una A.T.I. di 4 società, tra cui  la Todini Costruzioni Generali S.p.A.,  con convenzione-contratto dell’aprile 1989 ( Sindaco Buconi I) e, per il colle di Todi, hanno comportato, oltre le opere di sostegno ed interventi di regimentazione delle acque  superficiali e profonde, anche il rifacimento, nell’intero centro storico (dentro le mura), di tutti i sottoservizi come le reti idriche, fognarie, di energia elettrica, gas e telecomunicazioni e le nuove pavimentazioni di piazze, vie e vicoli.

Infine con la gestione dei fondi della legge di rifinanziamento 242 del 1997 ( Sindaco Nulli Pero), mediante contratti di appalto delegati anche  al comune, è stato possibile realizzare anche una fondamentale opera di mobilità alternativa priva di  barriere architettoniche, diversamente dalle scale mobili (tra l’altro tecnicamente sconsigliate su versanti suscettibili pur sempre di piccoli movimenti), e vale a dire l’ascensore inclinato del grande parcheggio di Porta Orvietana, entrambi tra l’altro agevolmente raddoppiabili in futuro, inaugurato nell’aprile 2000 (Sindaco Marini I). La struttura ha completato la precedente variante stradale Anas di Montesanto, volta a spostare  il capolinea dei grandi autobus extraurbani appunto a Porta Orvietana ed ha rappresentato e rappresenta tuttora la vera, unica e sufficiente soluzione di accessibilità sostenibile, dal punto di vista non solo ambientale ma anche economico-gestionale, al centro storico della nostra città. 

Gli interventi di consolidamento e restauro delle strutture  di interesse monumentale e archeologico vennero invece dal Ministero affidati in concessione di servizi con  contratto del luglio 1989 ( Sindaco Buconi I) alla società Bonifica S.p.A. ( IRITECNA- GRUPPO IRI), che si avvalse di imprese appaltatrici per le opere monumentali e di altre imprese di restauro per le opere d’arte.

Per quanto riguarda Todi, gli interventi realizzati hanno interessato i seguenti edifici destinandone alcuni a contenitori di importanti istituzioni culturali:

il palazzo Landi Corradi, detto anche del Vignola per l’attribuzione all’arch. Jacopo Barozzi da Vignola (MO) del portale monumentale e del cortile interno. L’edificio, in passato sede del Seminario vescovile, dal 1969 era stato utilizzato anche come sede della Mostra Mercato Nazionale dell’Antiquariato di Todi fino al tragico rogo del 1982 ed è stato  riaperto al pubblico nell’anno 1993 (Sindaco Buconi II) dopo i lavori di recupero e adeguamento, nonché dopo l’avvenuta riapertura, nel 1992 (stesso Sindaco ), del Teatro comunale, restaurato ed adeguato invece con fondi comunali. Il palazzo è stato poi utilizzato, attraverso le varie gestioni Gevi di Spada, Pirrottina e Ass. Marte onlus dei Prof. Tofanetti e Retti, di nuovo come sede della Rassegna Antiquaria d’Italia  fino al 2010, ed anche  per altre importanti mostre (es. Mostra Mercato Nazionale dell’Artigianato iniziata se non andiamo errati nel 1978), esposizioni, convegni ed eventi culturali;

La Cattedrale, le chiese di San Fortunato, della Consolazione, di San Francesco in Borgo, dei SS. Filippo e Giacomo, di Santa Prassede, della Santissima Trinità;

–  i Palazzi Comunali ed, in particolare, il rinnovato Museo civico con 5 Sezioni (museo della città, archeologica, numismatica, tessuti, ceramica)  e la Pinacoteca, posto al secondo piano dei due Palazzi del Capitano  e del Popolo e riaperto al pubblico  nel marzo 1997 (Sindaco Nulli Pero), una volta recuperato ed adeguato dopo la chiusura della vecchia struttura avvenuta  nel 1976;

il  Palazzo dei Priori;
– le Mura urbiche
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il convento  di San Fortunato al piano terra, ex magazzino comunale-rimessa auto e al piano primo, ex scuole elementari e medie, oggi sede dell’Archivio storico comunale, dotato di circa 3 Km di scaffalature nonché della Biblioteca comunale, riaperti al pubblico rispettivamente nel marzo 1998 ( Sindaco Nulli Pero) e nel maggio 2000 (Sindaco Marini I); – il monastero delle Lucrezie e l’annessa chiesa di S. Giovanni Battista con la pregevole abside affrescata, sede del Museo lapidario nell’ex chiesa e nei due locali adiacenti dal 2009 (Sindaco Ruggiano I) e del teatro Nido dell’Aquila.

La Regione Umbria e i comuni di Orvieto e Todi hanno anche istituito l’Osservatorio per il monitoraggio e la manutenzione permanente della Rupe e del Colle che funziona con due nuclei operativi a livello comunale e con la supervisone regionale, al fine di assicurare, proprio con la manutenzione, il funzionamento delle opere di consolidamento e riduzione del rischio idrogeologico  ed un costante monitoraggio strumentale sulle aree ed opere realizzate per controllare nel tempo l’efficacia delle stesse e il tutto per non vanificare gli imponenti interventi realizzati e ridurre l’entità degli interventi futuri.

Nel 1999 tra gli stessi Enti è stata anche costituita l’Associazione culturale e scientifica Alta Scuola (Scuola di Alta Specializzazione e Centro Studi per la Manutenzione e Conservazione dei Centri storici in Territori instabili) con sede legale in Perugia Palazzo Donini e sede operativa in Orvieto presso l’ex chiesa Madonna del Velo.

Nel marzo 2014 è stata anche firmata un’apposita convenzione tra  La Regione , i due Comuni e l’Alta Scuola sul dissesto idrogeologico per il monitoraggio degli interventi eseguiti per il consolidamento degli abitati di Orvieto e Todi.

Le grandi opere di consolidamento del Colle e gli importanti interventi di recupero dei beni monumentali e culturali realizzati con i fondi della legge speciale hanno costituito anche uno stimolo per iniziative di recupero di immobili privati con un effetto di generale abbellimento del centro cittadino ed hanno creato le basi strutturali e gli attrattori per lo sviluppo del turismo di qualità e dell’economia turistica del centro storico di Todi, aiutando la città anche a risollevarsi e a “rinascere”  dopo l’immane tragedia del 1982.

Todi, 14 agosto 2018

Dr. Alfonso Gentili – ex Segretario Generale del Comune di Todi (1989-2000)