E’ caos alla Veralli Cortesi:

Il Tar dell’Umbria annulla l’aggiudicazione dell’appalto per la gestione della Residenza Protetta di Todi: una nota
di Fisascat Cisl Umbria, Fp Cgil, Uil Fpl

Il Tar dell’Umbria ha accolto il ricorso presentato dal Consorzio di Cooperative Kursana contro l’Ente Veralli Cortesi e la Cooperativa Kolbe ed ha annullato il provvedimento con il quale era stata aggiudicata la gestione dei servizi relativi alla residenza per anziani nella città di Todi. Questa struttura fornisce assistenza a circa 75 ospiti.

A questo punto l’appalto dovrebbe essere assegnato al Consorzio Kursana che era risultato secondo classificato, già nella giornata di ieri la direzione della Cooperativa Kolbe (gestore attuale del servizio) ha comunicato ai dipendenti che entro il mese di aprile lascerà la gestione.

Un epilogo clamoroso che si inserisce in una situazione già complicata, in cui le organizzazioni sindacali e quelle Cooperative, avevano sin da subito segnalato all’Anac l’incongruità dell’importo economico posto a base d’asta che non garantiva i livelli assistenziali previsti dalla Regione Umbria.

In questi mesi il personale dipendente ha lavorato in condizioni complicatissime, sia per la problematica Covid, ma anche e soprattutto per l’improvvisazione organizzativa posta in essere dalla Cooperativa che gestiva il servizio.

“I diversi incontri con l’Amministrazione Comunale, l’Ente e la Cooperativa per evitare i licenziamenti e garantire i servizi- spiegano i sindacati- hanno scongiurato il taglio del personale, ma purtroppo la non congriutà economica dell’appalto ha manifestato una palese insufficienza economica per garantire l’ordinaria gestione del servizio e gli standard di qualità per gli ospiti”.

“Ora chiediamo- conclude la nota firmata da Fisascat Cisl Umbria, Fp Cgil, Uil Fpl- che l’Amministrazione Comunale e la Dirigenza dell’Ente convochino le sigle sindacali per informarle della situazione e per garantire la forza lavoro occupata, ma anche e soprattutto per garantire quegli standard di assistenza previsti dalla regione funzionali a dare un servizio agli ospiti in linea con quella che è la tradizione dell’Istituto Veralli Cortesi”.

Fisascat Cisl Umbria, Fp Cgil, Uil Fpl

“L’ulivo della rinascita. Itinerario tra borghi, poesia ed ulivi”

In occasione dell’inizio della Primavera, la Strada dell’Olio DOP dell’Umbria promuove l’iniziativa “L’ulivo della rinascita. Itinerario tra borghi, poesia ed ulivi”, rivolta a tutti i comuni della Regione aderenti, anche nella prospettiva di sviluppare un progetto turistico itinerante.

Ciascuno dei comuni aderenti ha deciso di impiantare in una zona significativa della città un ulivo, di una cultivar adatta al territorio interessato. A Todi è stata assegnata la cultivar Frantoio, la più diffusa nel nostro territorio. L’ulivo è stato quindi impiantato nell’area superiore del Parco della Rocca, in uno spazio di grande visibilità per i cittadini e i visitatori.

Alla cerimonia inaugurale sono intervenuti il Sindaco Antonino Ruggiano, l’assessore al turismo Claudio Ranchicchio assieme all’intera Giunta Comunale, e il presidente della Strada dell’Olio DOP dell’Umbria Paolo Morbidoni. Nell’occasione è stata poi letta una poesia dedicata dedicata all’ulivo anche nei suoi significati simbolici, recitata e commentata da due studenti del Liceo Jacopone.

Il Sindaco Ruggiano ha sottolineato l’importanza dell’ingresso di Todi nella Strada dell’Olio DOP dell’Umbria, avvenuto nel 2020, anche nella chiave di creare una rete con altri centri coinvolti. L’assessore Ranchicchio si è soffermato sull’iniziativa Frantoi aperti, rinviata lo scorso anno a causa della pandemia, ma che Todi conta di riproporre in forma ancora più amplia. “Grazie a queste iniziativa”, ha sottolineato, “tante attività operanti nel settore nel nostro comune hanno avuto una spinta propulsiva, evolvendosi e realizzando nuovi frantoi per una produzione di olio di assoluta eccellenza”.

                                                                                 Amministrazione Comunale di Todi

TODI CIVICA: POLO DELLA SICUREZZA, IL RECOVERY FUND UN OCCASIONE SU CUI LAVORARE

Un nuovo progetto di Todi Civica per la Caserma dei Carabinieri.

Todi Civica ha depositato un ordine del giorno per chiedere all’amministrazione comunale di attivarsi al fine di individuare mezzi e risorse per la realizzazione di una nuova Caserma della Compagnia Carabinieri di Todi, verificando che le esigenze al tempo manifestate di una nuova sede, siano ancora attuali.
La presenza a Todi della Compagnia dei Carabinieri è un elemento di prestigio per la città, oltre che di sicurezza; la stessa costituisce un prezioso punto di riferimento anche nei momenti di emergenza ed in caso di attivazione di dispositivi di Protezione Civile, come accaduto nel caso dell’alluvione del 2012, degli eventi sismici del 2016 e dell’emergenza Covid-19 ancora in atto.
Pertanto vanno messe in campo azioni che prevengano soluzioni che, seppur legittimamente, possano arrivare da altre realtà comunali.
Va riaperta un’interlocuzione con l’Arma al fine di  individuare un’area idonea e confacente alle esigenze operative ed istituzionali, partendo dall’ipotesi – già allo studio- in zona Crocifisso.
È necessario chiedere al Governo, anche attraverso la Regione Umbria, che il progetto venga inserito tra quelli da finanziare con Recovery Fund e attivarsi perché la Regione Umbria inserisca la realizzazione della nuova caserma nei programmi di rafforzamento dei piani regionali di emergenza, individuando possibili ulteriori fonti di finanziamento.
Va considerata  l’opportunità di realizzare una struttura che risponda a requisiti di sostenibilità, innovativa e all’avanguardia, riaprendo l’interlocuzione già avviata con GSE dalla precedente amministrazione comunale,  anche per l’ottenimento di fondi specifici.
Infine si deve verificare la possibilità di coinvolgere nella progettazione ed esecuzione dell’opera di altri soggetti pubblici ed istituzionali a partire dall’Ater Umbria.
Non va dispersa l’ipotesi – avviata dall’amministrazione Rossini – di realizzare un vero e proprio “polo della sicurezza”, ( idea che era anche nel programma di Todi Civica)  comprendente oltre la nuova caserma dei Carabinieri, il già presente reparto manutenzioni con parco mezzi del Comune di Todi, la sede di Croce Rossa Italiana, la nuova caserma dei Vigili del Fuoco, prevedendo all’interno una zona riservata al Centro Operativo Comunale di Protezione Civile.
TODI CIVICA

CONTRIBUTI PER L’AFFITTO 2020


Erogati in questi giorni contributi per 84.726 euro a 42 nuclei familiari

Sono stati erogati in questi giorni dal Comune di Todi i contributi del Fondo Nazionale per l’accesso alle abitazioni in locazione per i quali la Regione Umbria aveva in un primo momento stanziato per il nostro comune circa 44.000 euro.

Al bando, aperto dal 15 giugno al 15 luglio 2020, hanno partecipato 52 nuclei familiari, di cui ben 42 sono stati ammessi al finanziamento.

Su richiesta del Comune di Todi la Regione Umbria ha erogato con Deliberazione di Giunta Regionale n. 1036 del 04/11/2020,  altri contributi pari a  40.000 euro circa, andando così a coprire l’intero fabbisogno espresso dalla graduatorie delle domande ammesse al finanziamento.

In questi giorni le famiglie tuderti possono dunque contare su un sostanzioso contributo pari al rimborso del canone di locazione dell’anno 2019.

“Siamo grati alla Regione per l’ulteriore riparto di questo fondo messo a disposizione dei Comuni, che ha potuto garantire la piena soddisfazione dei nuclei familiari richiedenti, che in questo momento rappresentano una boccata d’ossigeno per tante famiglie in difficoltà”, ha commentato Alessia Marta, Assessore Politiche Familiari del Comune di Todi. “Stiamo lavorando perché le famiglie sentano sempre meno il peso delle chiusure e della crisi derivante, con la speranza che la bella stagione ci faccia dimenticare un brutto periodo, come è accaduto lo scorso anno”.

                                                           Amministrazione Comunale di Todi

NUOVO ASCENSORE : CARI TUDERTI, VE LO AVEVAMO DETTO DUE ANNI FA. MA NON CI AVETE ASCOLTATO…

Anche Todi Civica contro il progetto ascensore

sdr


Il nuovo ascensore che intende realizzare l’amministrazione comunale è a nostro avviso inadeguato e poco funzionale. Todi Civica, già nel maggio del 2019, con un comunicato stampa, denunciò la propria contrarietà ad un progetto che prevedesse la realizzazione di un nuovo ascensore, soprattutto alla luce delle storiche difficoltà e dei disagi crearti dalla navetta del parcheggio di porta Orvietana.
Il rendering presentato in queste ore ci mostra un progetto che riteniamo non si inserisca in alcun modo nel paesaggio tuderte, andando a modificare uno degli scorci più belli d’ Italia e fra i più visitati della nostra città. Un progetto che, temiamo, non risolverà in alcun modo gli annosi problemi di accesso al centro storico, sia per la sua collocazione logistica, sia per la capacità funzionale, sia per la possibilità di supplire a quella che per noi rimane la soluzione più ovvia : le scale mobili.
Una scelta che penalizza Via Ciuffelli (una delle poche realtà in cui permangono attività commerciali e ristoranti), se –  come scrive l’amministrazione comunale – si inviteranno i visitatori a transitare dalla valle bassa. Una scelta scomoda per gli studenti che si dovranno recare a scuola in centro. Una scelta importante per le economie del Comune che  dovrà sobbarcarsi un mutuo.
Non comprendiamo inoltre come un progetto di tale rilievo non sia stato in alcun modo partecipato e condiviso con i cittadini, da cui potevano arrivare importanti consigli. Ricordiamo le battaglie fatte dai partiti di centro destra per rivendicare condivisione nella scelta dell’ubicazione del depuratore cittadino. Ma evidentemente, quando si governa, ci si dimentica di ciò che si riteneva giusto quando si era opposizione.
Ci auguriamo che si faccia una seria riflessione prima di proseguire su questa strada, che, abbiamo la sensazione non convinca quasi nessuno.
Todi Civica

PD di Todi: NO AL NUOVO ASCENSORE DI PORTA ORVIETANA!

Un comunicato di Umberto Magni per il PD.


Come Partito Democratico di Todi  metteremo in campo tutte le nostre energie ed il nostro impegno per bloccare la realizzazione del nuovo ascensore di Porta Orvietana.
Apprendiamo con stupore, infatti, che l’amministrazione comunale, ancora una volta, dispiega provvedimenti onerosi per i cittadini contribuenti che, oltre a non risolvere i problemi strutturali della città, deturpano pure il nostro splendido paesaggio. Nel caso specifico, uno degli angoli più belli della città e, senza alcun dubbio, uno degli skyline più suggestivi dell’Umbria intera.
Il fatto che la Soprintendenza abbia autorizzato, per ora, tale progetto non lo rende, automaticamente, utile ed appropriato. Stiamo parlando di un impianto collocato in una posizione, obiettivamente, di difficile accessibilità, con una capienza ridotta di una dozzina di persone. Tutto ciò con un salasso per le casse comunali di quasi due milione di euro (un milione e settecentomila, per la precisione).
Siamo ormai abituati a vedere “cose oscene in luoghi pubblici”, dopo che il centro storico è stato invaso dai paletti e da sbarre mobili, senza alcuna valutazione contestuale sull’accessibilità ad esso, con grave nocumento per residenti e attività produttive ivi collocate. Pensare di risolvere tutto ciò con un nuovo ascensore distante dal parcheggio con la navetta e che, come punto di arrivo sotto i giardini Oberdan, vede pure la presenza di un tratto di strada composto da due tornanti molti ripidi lascia senza parole. L’amministrazione ha per caso pensato alle difficoltà che incontrerebbero anziani e disabili?
Il problema dell’accesso al centro storico ce lo portiamo dietro da anni, con la gestione dell’impianto di risalita esistente che ha dato e continua a dare una serie infinita di problemi. Tentare di sciogliere questo nodo con la creazione di un “mostro”alternativo, per nulla funzionale ed alquanto esoso, ci trova fortemente contrari.Siamo vicini alle categorie di cittadini sopra citate (i disabili, gli studenti e le loro famiglie, i residenti e gli anziani) che verranno fortemente penalizzate dall’ennesimo atti di un’amministrazione preda del narcisismo dei selfie e degli hashtag. Proprio per questo, ci attiveremo fin da subito con una raccolta firme per impedire questo scempio amministrativo, finanziario e paesaggistico!
PARTITO DEMOCRATICO DI TODI

Nuova risalita del parcheggio di Porta Orvietana, c’è l’autorizzazione della Soprintendenza

È con grandissimo orgoglio e con una palpabile emozione che, ieri, abbiamo appreso la notizia dell’approvazione, da parte della Soprintendenza, del progetto di realizzazione della nuova risalita del parcheggio di Porta Orvietana

                   Come tutti sanno, l’ascensore inclinato è stato un tema sul quale da quasi trenta anni la città si è interrogata nel tentativo di poter risolvere, in maniera definitiva, il tema della risalita al centro storico.

                   Anche in questa legislatura è stato uno degli obiettivi principali, sul quale tutta l’Amministrazione ha lavorato con impegno e determinazione, insieme agli uffici tecnici, guidati dall’Assessore Moreno Primieri e dall’Architetto Silvia Minciaroni.

                   L’intervento progettato consiste nella realizzazione di un impianto di risalita verticale, collocato ad opportuna distanza dall’impianto esistente e ai margini delle aree interessate da antichi crolli, in modo da collegare la circonvallazione al centro storico in corrispondenza di Via Termoli.

                   Un ascensore a due cabine indipendenti che permetteranno di trasportare complessivamente fino a dodici persone con una capacità giornaliera di far salire e scendere fino a 20.000 persone.

La Torre degli ascensori prevede una struttura in acciaio brunito e opacizzato, con un basamento rivestito da grandi lastre lapidee.

Adesso, finalmente, dopo un lungo iter progettuale, siamo pronti per partire.

La parte finanziaria ha avuto già l’assenso della Giunta Municipale e del Consiglio Comunale, con l’istruttoria già avviata per un mutuo complessivo di circa 700.000 euro che si andrà ad aggiungere alla somma già concessa, a titolo di finanziamento, dalla Regione dell’Umbria, per un intervento che avrà un costo complessivo di circa 1.700.000 euro.

La realizzazione del nuovo impianto di risalita potrà far davvero cambiare il volto della città, perché l’anno prossimo avremo la possibilità di spostare a Porta Orvietana il terminale capolinea di tutti gli autobus del cento storico, compresi quelli scolastici e rivitalizzare tutta l’area della cosiddetta Valle Bassa, con un collegamento diretto anche per la zona del Nido dell’Aquila.

                                                                  Amministrazione Comunale di Todi

Camerata: pronta la riqualificazione del centro storico

Comunicato dell’assessore Moreno Primieri

Terminati i lavori di Cecanibbi, Ripaioli e Montemolino, la Giunta ha approvato il progetto proposto dall’Assessorato ai Lavori Pubblici per la riqualificazione del centro storico di Camerata, .

La riqualificazione – afferma l’Assessore ai LLPP Moreno Primieri – tende a valorizzazione il patrimonio architettonico e storico – culturale delle aree rurali e dei borghi, con l’intento di contribuire a contrastare il declino socio-economico e di abbandono degli stessi e favorire il turismo rurale e l’identità culturale di chi ci abita”.

Il Borgo antico di Camerata, situato in collina nella zona a Sud del territorio comunale di Todi, anche se in buona parte ristrutturato presenta alcune porzioni di abitato che vanno ancora ristrutturate. L’elemento di maggiore criticità che ha dovuto affrontare la progettazione di riqualificazione riguarda la condizione degli spazi pubblici interni al borgo. Infatti, la viabilità interna è prevalentemente realizzata con asfalto, gettate in cemento, mentre la zona antistante la chiesa è pavimentata con lastricato in pietra calcarea e le zanelle poste ai lati dei vicoli sono invece realizzati con ciottoli di pietra calcarea a faccia vista.

L’intervento di riqualificazione prevederà la completa rimozione delle pavimentazioni esistenti in asfalto, calcestruzzo, selciati vari non recuperabili, mantenendo invece la zona pavimentata in lastricato di pietra davanti alla chiesa e le zanelle in ciottoli di pietra calcarea a faccia vista ai lati dei vicoli.

Inoltre, saranno rimossi gli impianti a rete presenti nel sottosuolo tra cui l’impianto idrico ed i tratti di fognatura non riutilizzabili. I nuovi impianti prevederanno il completo rifacimento della rete fognaria mista e dell’acquedotto all’interno dell’area di intervento.

La nuova pavimentazione dei vicoli sarà realizzata in lastre di calcestruzzo “simil pietra serena” integrata con listelli di mattoni che si adattano con le caratteristiche del borgo. Invece, il lastricato in pietra esistente davanti alla chiesa sarà oggetto di una profonda pulizia, mentre i tratti di zanella non recuperabili verranno rimossi e rifatti.

Si precisa che la Commissione Comunale per la qualità architettonica e il paesaggio nella seduta del 23/02/2021 ha espresso parere favorevole all’intervento, a tal proposito si allega alla presente la comunicazione dell’approvazione inviata dal responsabile del Settore n. 8 Urbanistica e Suape. Il tutto come rappresentato e riportato negli elaborati grafici ed amministrativi allegati.

Moreno Primieri

Assessore ai LLPP e UrbanisticaComune di Todi

WELFARE DI COMUNITÀ PER IL DOPO COVID 19

Convegno incentrato sul tema dello Smart Working promosso dall’Osservatorio regionale del Welfare aziendale


Si è tenuto questa mattina in modalità online il Convegno incentrato sul tema dello Smart Working promosso dall’Osservatorio regionale del Welfare aziendale, costituitosi a Todi nel 2018, su iniziativa del Comune di Todi e del Movimento per la vita Umbria.

Dopo il Saluto del Sindaco Ruggiano che ha introdotto le modalità e i risultati con cui la pubblica amministrazione ha accolto questa nuova modalità lavorativa, l’Assessore Alessia Marta ha esposto le forme di sostegno attivate dal Comune durante l’emergenza Pandemica,  come il sostegno e la riduzione della retta dei centri estivi presenti sul territorio comunale e il corso per baby sitter che ha visto la formazione di circa quaranta ragazze,  oltre allo sforzo che si sta compiendo nel rimodulare e ripensare i servizi alla luce dei nuovi bisogni e dei nuovi parametri di sicurezza imposti dall’emergenza.

La Prof.ssa Garzi e la Prof.ssa Federici dell’Università degli studi di Perugia hanno affrontato il tema dei risvolti sociali e sociologici che derivano dall’avere relazioni mediate da uno strumento tecnologico e del rischio dell’isolamento, delineando i limiti e i benefici che questa modalità può generare nel capitale sociale dell’azienda in termini di fiducia, reti e cultura. Le riflessioni odierne hanno fatto emergere la necessità di colmare un vuoto normativo (la legge 81 del 2017 appare infatti del tutto insufficiente) per regolare il lavoro agile dopo che il lockdown ne ha imposto la repentina applicazione. Su questo proposito è intervenuto il consigliere regionale Valerio Mancini come primo firmatario del progetto di legge regionale per la costituzione di un osservatorio permanente a livello regionale, proposto con forza dal Dott. Silvestrelli, vice presidente dell’osservatorio nato a Todi. L’organo diventerebbe strategico nello studio della realtà regionale e la predisposizione di nuovi strumenti fondamentali per aumentare il livello di benessere della comunità, aiutare la crescita del Pil regionale, in sofferenza da anni, invertire gli indici negativi di natalità e incentivare l’occupazione giovanile.

Di grande interesse sono state infine le esperienze dell’Agenzia provinciale per la famiglia, della provincia autonoma di Trento, che oltre ad aver rilevato l’insufficienza del welfare state ad arrivare puntualmente ai nuovi bisogni e dare risposte efficaci, ha delineato un percorso di compenetrazione tra quest’ultimo, welfare familiare e welfare aziendale, introducendo il concetto nuovo di economia della saturazione, che permette un aumento di fruizione di alcuni servizi non determinando l’aumento di costi. Anche l’azienda Accenture rappresentata da Salvatore Liberato ha affrontato le nuove necessità dei lavoratori istituendo uno sportello di sostegno psicologico per i dipendenti e il nucleo dei familiari di primo grado.

“Queste due significative esperienze possono essere messe a frutto anche nelle nostre comunità ed essere declinate sul nostro tessuto sociale ed in base al nostro sistema dei servizi. Nei prossimi mesi lavoreremo certamente su questo e sull’implementazione dei servizi di conciliazione dei tempi famiglia e lavoro, con l’apertura di uno spazio gioco pomeridiano per lavoratori ed utenti di servizi pubblici e privati”.

                                                                                 Amministrazione Comunale di Todi

Tutto sulle mascherine

DAL MANUALE “”Il Benessere Faidate nella cura quotidiana dei Bronchitici Cronici.” del dott. Carlo Vannini

Versus Virus con feeling polmonare. The MASK, un Amico in più.

Le situazioni che ci vedono purtroppo coinvolti nella pandemia sono talmente in evoluzione che la ns vita è cambiata per sempre: la MASK si è guadagnato sul campo un ruolo, una presenza, una importanza che non ha mai avuto, se non all’interno dei Reparti Ospedalieri o come deterrente nei lavori/professioni ad un tasso altamente inquinante e la cosa più singolare è che nel tempo futuro essa non potrà essere dismessa.

D’ora in poi la chiameremo per comodità MASK e la sequenza di trattazione delle sue caratteristiche sarà questa: la Ineluttabilità della MASK; la Struttura e le Funzioni; per chi, quanto come e dove per l’uso; gli Inconvenienti e le Attenzioni particolari.

La Ineluttabilità. In Tivvù si è sempre vista, in Cina ma anche da noi, specie nelle Città del Nord, a Milano a Torino quando lo smog o qualche incendio di spazzatura et similia le assale, la gente girare con la MASK. Per un po’ di giorni poi, quando la polluzione se ne va, non più. Poi il maledetto Covid19 ci ha costretto a saperne di più ed eccoci qua a considerare tale questione dal punto di vista squisitamente funzionale, cioè a che cosa servono le MASK, a quali obiettivi le dobbiamo collegare per il loro utilizzo Naso-Buccale, etc. E ciò sia per la gente comune in corso di epidemia sia per i Malati Cronici anche in tempi normali (si fa per dire).

Il fatto di l’indossare la MASK per i Bronchitici Cronici assume una valenza diversa rispetto alla emergenza casuale dell’uomo comune perché essa interrompe, o dovrebbe, il flusso dei fattori di rischio dal vettore Aria ai polmoni. Così si realizza un impedimento concreto contro i Virus (non solo meccanico in questo caso ma anche “di pensiero”, cioè se si pensa di averla, se la si sente forse impediamo che qualche volta le Mani vadano alla bocca) ma anche versus i batteri, la pollinosi, le giornate di vento, etc. E’ chiaro che in tempo epidemico virale il suo uso diventa assolutamente indispensabile; poi ricordiamoci sempre che quando citiamo i Br Cr, pensiamo anche a tutti coloro che possono essere, come loro, attaccati in maniera violenta dalla potenza virale e mi riferisco a gente over 70, con problemi seri ad organi ed apparati, a pazienti tumorali, in una parola a chi ha una immunodepressione in corso.

C’è chi afferma però che il semplicemente indossarle, anche quando non servono, può essere utile in senso psicologico, nel senso che quel “coso” in faccia ci ricorda ogni momento che problema serio stiamo vivendo e quali altre procedure preventive dobbiamo mettere in atto.

Ricordando che dal Positivo, che ci tossisce e ci parla più vicino di 2 metri la carica virale è sempre notevole all’inizio della pandemia si era pensato che erano molto significativi nel senso della trasmissione il ruolo delle Mani e delle superfici infettate che esse toccavano e poi il portarle al Naso-Bocca e di conseguenza si era minimizzato l’importanza delle MASK. Oggi, a mente fredda si può dire che era una coglionata, cioè erano circostanze, la trasmissibilità superfici-Mani, raramente efficaci (per fortuna) nell’infettare mentre, come tutti ormai sanno, il veicolo vero sono le drop lets, sparse nell’Aria dal parlare (ed i mancati distanziamenti interpersonali).

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