DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO NELLA MVT: UN’ALTRA BRUTTA FIGURA DELLA GIUNTA RUGGIANO.

Comunicato dei GRUPPI CONSILIARI PD – CIVICI X TODI FABIO CATTERINI – SINISTRA PER TODI – TODI CIVICA – PER TODI

Il recente provvedimento della Regione Umbria sul dimensionamento scolastico, dimostra che il detto Chi semina zizzania raccoglie tempesta è sempre valido.

Non solo l’istituto scolastico Cocchi-Aosta non ha ottenuto nulla, ma la scriteriata condotta del duo Marta-Ruggiano ha messo a rischio gli equilibri e le relazioni instaurate da lungo tempo, almeno in ambito scolastico, nella Media Valle del Tevere.

Sono altri gli ambiti che dividono il Comune di Todi e quello di Marsciano, leggasi Zona Sociale 4, ma questa è un altra storia!

Tutto ampiamente prevedibile: la pretesa di andare a comandare a casa degli altri (leggasi Marsciano) tentando di imporre il ridimensionamento dei Circoli Didattici di quella città, senza uno straccio di accordo, senza alcuna concertazione, ha causato la reazione delle istituzioni e delle famiglie, che hanno trovato una solida spalla negli ambienti regionali.

Ma chi può aver pensato, programmato una operazione del genere?

Il Dirigente scolastico della scuola Cocchi-Aosta, rischiando sostanzialmente di inimicarsi tutti gli altri Dirigenti Scolastici della Media Valle del Tevere?

In sede provinciale il Comune di Todi era rappresentato dall’Assessore Marta: è lei quindi la stratega?

Se così fosse, speriamo che sia l’ultima volta che le viene concesso di guidare operazioni del genere.

Come l’Assessore Marta abbia potuto pensare di depauperare Marsciano, accordandosi con gli assessori e i sindaci di Monte Castello, Fratta Todina e Collazzone, senza acquisire il consenso delle competenti Direzioni Didattiche marscianesi (e dei rispettivi Consigli di Istituto, ossia dei genitori e del corpo docente) è un mistero.

Inesperienza? Incompetenza? Presunzione?

Meraviglia anche l’atteggiamento apparentemente passivo (o accondiscendente?) del Sindaco Ruggiano che, non fosse altro per tradizione familiare, dovrebbe conoscere le dinamiche scolastiche.

E non ci si venga a dire che Marsciano e le relative Direzioni Didattiche erano d’accordo con questa operazione.

Queste si sono trovate al tavolo provinciale senza essere state avvisate delle intenzioni del Comune di Todi; è seguita, dopo un primo disorientamento, una attività di contrasto guidata dai genitori, con tanto di raccolta di firme.

A questi si è affiancato il Comune che ha evidentemente saputo giocare le sue carte in sede regionale.

Risultato: l’Armata Brancaleone messa insieme dalla prode Marta si è schiantata contro le proteste dei genitori ed una conseguente presa di posizione della Regione, che ha azzerato il piano tuderte.

Addirittura la Giunta di Collazzone, in sede di Consiglio comunale, si è spaccata sotto la pressione dei genitori. Monte Castello di Vibio e Fratta Todina hanno preso atto del malcontento generale.

Sostanzialmente vale, per l’Assessore Marta e per il Comune di Todi, la famosa battuta di Gassman nel film “Audace colpo dei soliti ignoti” ossia: “M’hanno rimasto solo”.

La decisione della Regione peraltro appare condivisibile, ossia improntata (per una volta!) al buon senso, se si pensa che il piano dell’Assessore Marta prevedeva l’acquisizione da parte della Cocchi Aosta dei plessi delle scuole elementari e medie di Massa Martana, le elementari e le infanzie di Monte Castello, Fratta Todina e Collazzone, oltre a quelli già assegnati, ossia le scuole medie di Todi, Pantalla e Fratta Todina.

Un mostro di circa 1400 alunni sparsi su almeno cinque comuni con situazioni assurde dal punto di vista organizzativo, considerato che si prevedeva non di accorpare una intera istituzione scolastica, bensì di smembrare ben due Circoli didattici, ai quali venivano sottratti plessi e che avrebbero di conseguenza dovuto riorganizzare tutte le proprie attività e risorse, personale compreso.

Risultato finale: l’Istituto comprensivo di Massa Martana, di cui Todi chiedeva l’accorpamento alla Cocchi Aosta e privo di un Dirigente da anni, è state accorpato con la Direzione Didattica di Todi, che in questo modo diviene a sua volta Istituto Comprensivo.

La Cocchi Aosta rimane quella che era.

Il Comune avrebbe potuto agire diversamente?

Certamente: avrebbe potuto cercare la concertazione con il Comune di Marsciano e gli Istituti Comprensivi di quel comune.

Una azione sinergica, come quella messa in atto dai sindaci di Acquasparta, Castel Todino, Avigliano e Montecastrilli (Comuni dell’area interna di cui è capofila Todi) che hanno fronteggiato, in maniera unitaria, il paventato accorpamento delle rispettive scuole.

Sullo sfondo una riforma in tema di dimensionamento scolastico, portata avanti dal Governo Meloni, sostanzialmente sbagliata: i soliti tagli lineari, fatti a tavolino senza tenere conto delle specificità dei territori.

Una riduzione delle dirigenze scolastiche dei direttori dei servizi generali e amministrativi basata solo sulle dimensioni.

Ebbene l’amministrazione Ruggiano si è già dimostrata supina alle devastanti politiche della Giunta Tesei in tema di sanità, accettando il depotenziamento dell’ospedale di Pantalla e la rinuncia alla titolarità del Distretto della MVT a vantaggio di quello del Perugino. Ha depotenziato i trasporti riducendo il trasporto pubblico urbano rendendo inaccessibile il centro storico. Si dichiara favorevole alla costruzione dell’inceneritore dell’Umbria a Todi. Ci mancava solo che scatenasse una lotta fratricida, anziché perseguire l’obiettivo di proficue relazioni territoriali.

I GRUPPI CONSILIARI PD – CIVICI X TODI FABIO CATTERINI – SINISTRA PER TODI – TODI CIVICA – PER TODI