Non era “politica del fango”: i 3 falsi in Comune a Todi ci sono!

Comunicato di Claudio Serafini per Todi Civica.

! A distanza di un mese dalle scorse elezioni il velo della propaganda elettorale si sta squarciando. Coloro che in termini interessati asserivano addirittura di essere “vittime” di una campagna politica “del fango” mostrano oggi come viceversa semmai essi ne promuovessero una (e per tale ragione verrà promosso esposto), volta chiaramente a sottacere esistenza, dimostratasi reale ed immediatamente percepibile da carte (solo le si voglia guardare), di almeno 3 documenti amministrativi non veritieri rivolti a pubblico ufficiale e sottoscritti dal vice-sindaco odierno, che un delegante dichiaratosi “discosto dalla vicenda” ancora oggi tiene in carica contrariamente a merito ed interesse cittadino (asservito potenzialmente a quello personale di pochi). Ho promosso circostanziata interrogazione a chiarimento dei fatti, ritenendo che i medesimi caratterizzino quanto meno la gravissima inopportunità (se non addirittura più dirimente illegittimità) di affidare le deleghe di assessore vice-sindaco a persona che sia riuscita nell’oggettiva ardua impresa di sottoscrivere non una ma ben 3 auto-certificazioni all’Ente, viziate da non veridicità (riconosciuta dal medesimo vice-sindaco per atti concludenti). Per non parlare di altra certificazione, la quarta, da egli partecipata in cui addirittura la dichiarazione non veritiera ledeva diritti costituzionali di soggetto indifeso, su cui coloro potenzialmente competenti, eventualmente “assopiti”, hanno forse troppo indulgentemente soprasseduto da intervento. Delle due, banalmente, l’una: o il vice-sindaco in tutte dette -statisticamente rilevantioccasioni non era in grado di percepire quanto affermava ovvero lo comprendeva e non vi si sottraeva. In entrambi i casi egli ha dimostrato, in tal modo, di non essere qualificato a rappresentare Todi, tanto meno in un contesto dalle criticità politico-economiche importanti quale quello post pandemico e di stagflazione incipiente, che necessità di credibilità (nel rapportarsi con la cittadinanza) e capacità (nel porre in essere gli atti a cui si è chiamati nell’interesse della collettività). Il Sindaco assuma le proprie responsabilità (procedendo con tutti gli atti anche in senso lato dovuti e se del caso anche facendosi indicare altro nominativo da Fratelli D’Italia che possa vantare miglior discernimento, certi che tale importante Partito non reputi in spregio le qualità degli uomini e delle donne di un’intera lista elettorale) o smetta di invocare nelle aule consiliari, in termini rivelatisi ipocriti, un merito che ad oggi ha eloquentemente articolato a dispetto di curricula (quello storico del vice-sindaco odierno ineffabilmente cita, sinteticamente in autocertificazione, “master” .. pur in carenza di laurea) e condotte. Ciò poiché gli atti eccepiti hanno valenza politico-amministrativa e denotano diretto inadempimento – di soggetto individuato- nei confronti dell’Ente, che necessita doverosamente di tutela con sanzione di condotte (ammesse formalmente) tutto fuorché edificanti. Fatto scontato ove esista ancora un “giudice a Berlino” … o un Sindaco degno di rivestire detto incarico a Todi! TODI CIVICA in AZIONE