DAL MANUALE “”Il Benessere Faidate nella cura quotidiana dei Bronchitici Cronici.” del dott. Carlo Vannini

Versus Virus con feeling polmonare. The MASK, un Amico in più.
Le situazioni che ci vedono purtroppo coinvolti nella pandemia sono talmente in evoluzione che la ns vita è cambiata per sempre: la MASK si è guadagnato sul campo un ruolo, una presenza, una importanza che non ha mai avuto, se non all’interno dei Reparti Ospedalieri o come deterrente nei lavori/professioni ad un tasso altamente inquinante e la cosa più singolare è che nel tempo futuro essa non potrà essere dismessa.
D’ora in poi la chiameremo per comodità MASK e la sequenza di trattazione delle sue caratteristiche sarà questa: la Ineluttabilità della MASK; la Struttura e le Funzioni; per chi, quanto come e dove per l’uso; gli Inconvenienti e le Attenzioni particolari.
La Ineluttabilità. In Tivvù si è sempre vista, in Cina ma anche da noi, specie nelle Città del Nord, a Milano a Torino quando lo smog o qualche incendio di spazzatura et similia le assale, la gente girare con la MASK. Per un po’ di giorni poi, quando la polluzione se ne va, non più. Poi il maledetto Covid19 ci ha costretto a saperne di più ed eccoci qua a considerare tale questione dal punto di vista squisitamente funzionale, cioè a che cosa servono le MASK, a quali obiettivi le dobbiamo collegare per il loro utilizzo Naso-Buccale, etc. E ciò sia per la gente comune in corso di epidemia sia per i Malati Cronici anche in tempi normali (si fa per dire).
Il fatto di l’indossare la MASK per i Bronchitici Cronici assume una valenza diversa rispetto alla emergenza casuale dell’uomo comune perché essa interrompe, o dovrebbe, il flusso dei fattori di rischio dal vettore Aria ai polmoni. Così si realizza un impedimento concreto contro i Virus (non solo meccanico in questo caso ma anche “di pensiero”, cioè se si pensa di averla, se la si sente forse impediamo che qualche volta le Mani vadano alla bocca) ma anche versus i batteri, la pollinosi, le giornate di vento, etc. E’ chiaro che in tempo epidemico virale il suo uso diventa assolutamente indispensabile; poi ricordiamoci sempre che quando citiamo i Br Cr, pensiamo anche a tutti coloro che possono essere, come loro, attaccati in maniera violenta dalla potenza virale e mi riferisco a gente over 70, con problemi seri ad organi ed apparati, a pazienti tumorali, in una parola a chi ha una immunodepressione in corso.
C’è chi afferma però che il semplicemente indossarle, anche quando non servono, può essere utile in senso psicologico, nel senso che quel “coso” in faccia ci ricorda ogni momento che problema serio stiamo vivendo e quali altre procedure preventive dobbiamo mettere in atto.
Ricordando che dal Positivo, che ci tossisce e ci parla più vicino di 2 metri la carica virale è sempre notevole all’inizio della pandemia si era pensato che erano molto significativi nel senso della trasmissione il ruolo delle Mani e delle superfici infettate che esse toccavano e poi il portarle al Naso-Bocca e di conseguenza si era minimizzato l’importanza delle MASK. Oggi, a mente fredda si può dire che era una coglionata, cioè erano circostanze, la trasmissibilità superfici-Mani, raramente efficaci (per fortuna) nell’infettare mentre, come tutti ormai sanno, il veicolo vero sono le drop lets, sparse nell’Aria dal parlare (ed i mancati distanziamenti interpersonali).
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