CONFERMATO IL PROGRAMMA DI NERO NORCIA: ARRIVA UN WEEKEND IN MUSICA

La Mostra mercato si svolgerà regolarmente anche il 29 febbraio e il primo marzo. Si terrà anche una tavola rotonda sul tema ‘Internazionalizzazione dei prodotti’

(AVInews) – Norcia, 26 feb. – A fronte delle tante notizie senza fondamento che, a causa della situazione epidemiologica da nuovo Coronavirus, circolano sullo svolgersi o meno di eventi già in programma, gli organizzatori di Nero Norcia intendono tranquillizzare tutti e confermano che la Mostra mercato nazionale del tartufo nero pregiato e dei prodotti tipici proseguirà regolarmente così come da calendario.

Nel centro storico della città, sabato 29 febbraio e domenica 1 marzo è, quindi, confermato l’appuntamento con i circa cento stand di prodotti enogastronomici e di artigianato già allestiti e con i tanti momenti musicali in cartellone. Il gusto e la musica saranno, infatti, il filo conduttore di questo nuovo weekend. Ad alternarsi sul palco e a esibirsi nei loro show musicali saranno ‘Peggy Sue & The Dynamites’, ‘Mattia canta Roma’ con la partecipazione straordinaria di Gretha, i ‘Gra’, ‘Innocenti evasioni’ e ‘I gemelli di Guidonia’. Sarà, invece, lo chef Fabrizio Catana a mostrare la propria arte con uno show cooking che si terrà domenica alle 12, in piazza San Benedetto.

Confermata anche la tavola rotonda ‘Internazionalizzazione dei prodotti’, prevista per domenica 1 marzo alle 10, nella tendostruttura allestita nella piazza centrale della città.

Il vice sindaco Ruspolini in polemica con Don Giuliano Pagliaricci.

Le considerazioni del vice sindaco Ruspolini.

Più leggo queste poche parole scritte su Facebook da un attivissimo “ umile prete di campagna” (così si definisce lui) e più gli insegnamenti che ho ricevuto da bambino dalla mia famiglia e dai sacerdoti che ho frequentato nei periodi di catechismo si confondono creando nel mio intimo un senso di repulsione e di schifo. Nel merito, in una discussione sui social di oggi, un parroco della Diocesi Orvieto-Todi scrive: “ Battuta:è vero Dio non ci punisce con questa nuova influenza, ma come mai in Italia ha iniziato dalla terra del politico-sciacallo? Io avrei una cosa da rimproverare al Padre Celeste: azzeccace però! “.

Premesso che lo zelante prelato inizia la frase con la scritta “battuta”, ciò non attenua la gravità delle squallide affermazioni di questo Don Abbondio nostrano.Sinceramente, cerco di fare ogni sforzo per cercare di capire gli insegnamenti che questo soggetto possa aver ricevuto nel suo percorso di studi che lo hanno portato molto indegnamente a mio avviso a vestire l’abito talare.

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OSPEDALE COMPRENSORIALE. SI FACCIA CHIAREZZA SUBITO

Un comunicato di Todi Civica

Grave la denuncia fatta in questi giorni dalla parti sindacali in riferimento alle carenze dell’ospedale comprensoriale della media valle del Tevere. E incomprensibile il silenzio delle singole amministrazioni comunali che, a nostro avviso, non hanno raccolto, almeno ufficialmente, il grido di allarme lanciato da Cgil, Cisl e Uil, che, in maniera molto netta lamentano carenza di personale, di materiale sanitario e strumenti medici.  Accuse pesanti e dure che non possono cadere nel dimenticatoio e che vanno approfondite rapidamente, non solo nel confronto con la Regione dell’Umbria, ma anche dai governi locali, responsabili di tutelare e garantire l’efficenza della struttura pubblica e quindi la salute dei cittadini. In un momento di così grande difficoltà, legata anche alle note vicende nazionali ed internazionali, non si può immaginare che i cittadini nutrano dubbi sulla capacità e la qualità dei propri presidi ospedalieri. Todi Civica ha sempre apprezzato, sostenuto e valorizzato i servizi offerti dal nostro nosocomio comprensoriale, soprattutto in considerazione delle professionalità che in esso operano, che rappresentano il vero valore della struttura. A tal fine, ci rivolgiamo al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale, alle forze di maggioranza e di minoranza affinché si condivida rapidamente la convocazione di un Consiglio Comunale aperto, in cui coinvolgere la Regione dell’Umbria, i dirigenti ospedalieri, le parti sindacali, i rappresentanti dei medici e del personale sanitario, per una discussione pubblica che chiarisca e approfondisca gli elementi emersi.
Todi Civica

Ricordo di Jan Palach. Un volume di Umberto Maiorca.

VENERDI 28 FEBBRAIO 2020 ORE 17,30 PRESSO LIBRERIA UBIK IN VIA CIUFFELLI-INTERVIENE L’AUTORE UMBERTO MAIORCA
PARTECIPANO MANFREDO RETTI e PIER FRANCESCO QUAGLIETTI

TODI, ALTRI OTTO STUDENTI PREMIATI CON LE BORSE DI STUDIO FRANCO TODINI

Dalla loro istituzione nel 1986 sono complessivamente 347 i giovani che le hanno ricevute. La presidente della Fondazione, Luisa Todini, ha consegnato a ciascuno assegni da 2.500 euro
Dall’anno della loro istituzione, nell’ormai lontano 1986, le Borse di studio Franco Todini hanno premiato ben 347 studenti medi superiori che si sono distinti per meriti e rendimento scolastici. Gli ultimi a ricevere il riconoscimento, promosso dalla Fondazione Ing. Franco Todini Cavaliere del lavoro, sono stati otto ragazzi e ragazze che nell’anno scolastico 2017-2018 hanno conseguito il diploma di maturità, con le votazioni più alte, in uno degli otto istituti di istruzione secondaria superiore di Todi. A tutti loro Luisa Todini, per la prima volta nella veste di presidente della Fondazione, ha consegnato un assegno che, dai consueti 1.500 euro, è stato incrementato a 2.500 euro per i diplomati più meritevoli degli Istituti superiori di Todi.“L’idea – ha ricordato Luisa Todini – è quella di sostenere questi giovani che sono stati bravi sui banchi di scuola, hanno dimostrato talento e passione, e che poi saranno bravi, ci auguriamo, nella vita. Essere bravi non significa, però, necessariamente i migliori: nella vita servono i ‘generali’, i ‘colonnelli’ e i ‘soldati’. Essere bravi, fondamentalmente, soprattutto per chi ha sempre fatto attività d’impresa come me e mio padre, significa anche far parte di una squadra. Sviluppare competenze a scuola e all’università, sicuramente, ci aiuta a capire che nella vita ciò che conta è il talento, la passione e il lavoro di squadra”.La cerimonia di consegna si è svolta sabato 22 febbraio nell’aula magna del Liceo ‘Jacopone da Todi’ e vi hanno preso parte anche Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria, Antonino Ruggiano, sindaco di Todi, Roberto Rettori, delegato del rettore dell’Università degli studi di Perugia, e Anna Pistoletti dell’Ufficio scolastico regionale per l’Umbria. A fare gli onori di casa è stato il dirigente scolastico Sergio Guarente.
I premiati della 32esima edizione delle Borse di studio Franco Todini sono stati Lucia Coata del liceo classico ‘Jacopone da Todi’ con una votazione di 100 e lode, Federico Ombelli del liceo  ‘Jacopone da Todi’ con 100, Giulia Capadossi dell’istituto tecnico Turismo ‘Ciuffelli-Einaudi’ con 100, Francesca Mosca del liceo linguistico ‘Jacopone da Todi’ con 100 e lode, Marco Proietti dell’istituto tecnico agrario ‘Ciuffelli-Einaudi’ con 100 e lode, Letizia Trovarelli del liceo delle scienze umane ‘Jacopone da Todi’ con 100, Francesco Conti dell’istituto tecnico Costruzioni ambiente territorio ‘Ciuffelli-Einaudi’ con 98 e Riccardo Catria dell’istituto professionale ‘Ciuffelli-Einaudi’ con 95.“Con questo premio – ha commentato Tesei – si lancia un messaggio che, oggi, deve essere molto attenzionato: ossia che il merito premia, dà delle opportunità ai nostri ragazzi e li forma per essere pronti ad affrontare il mondo del lavoro. L’augurio è di crescere in questa direzione e, finalmente, di trovare la giusta occupazione in Umbria, in questa terra splendida che però, purtroppo, in questi ultimi anni ha dato poche opportunità di lavoro ai nostri giovani”. “Todi – ha dichiarato infine il sindaco Ruggiano – è un polo culturale e scolastico per tutta la Media valle del Tevere e l’aiuto che la Fondazione ha dato agli studenti è stato fondamentale. Si cerca di premiare il merito in un contesto in cui lo studio diventa punto di riferimento per crescere nella società e affrontare la vita con gli strumenti che servono”.
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ANCHE I NEMICI: commento al Vangelo. 23 FEBBRAIO

ANCHE I NEMICI : di J.A.Pagola.


È innegabile che viviamo in una situazione paradossale. «Tanto più aumenta la sensibilità davanti ai diritti calpestati o alle ingiustizie violente, più cresce il sentimento di dover ricorrere a una violenza brutale o spietata per portare a termine i profondi cambiamenti che si desiderano». Così diceva anni fa, nel suo documento finale, l’Assemblea Generale dei Provinciali della Compagnia di Gesù.

Non sembra esserci altra via per risolvere i problemi che ricorrere alla violenza. Non è strano che le parole di Gesù risuonino nella nostra società come un grido ingenuo oltre che discordante: «Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano».

E, tuttavia, forse è la parola che abbiamo più bisogno di ascoltare in questi momenti in cui, sommersi nella perplessità, non sappiamo che fare in concreto per sradicare dal mondo la violenza.

Qualcuno ha detto che «i problemi che si possono risolvere solo con la violenza devono essere impostati di nuovo» (F. Hacker). Ed è proprio qui che ha molto da dire anche oggi il vangelo di Gesù, non per offrire soluzioni tecniche ai conflitti, ma perché scopriamo con quale atteggiamento dobbiamo affrontarli.

C’è una convinzione profonda in Gesù. Il male non lo si può vincere a base di odio e violenza. Il male lo si vince solo con il bene. Come diceva Martin Luther King, «l’ultimo difetto della violenza è che genera una spirale discendente e distrugge tuto quello che genera. Invece di diminuire il male, lo aumenta».

Gesù non si ferma a precisare se, in qualche circostanza concreta, la violenza possa essere legittima. Piuttosto ci invita a lavorare e lottare perché non lo sia mai. Per questo è importante cercare sempre vie che ci portino verso la fraternità e non verso il fratricidio.

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Todi civica: nel controllo dei divieti di sosta si ritrovi equilibrio.

Il comunicato di Todi Civica sul tema del Centro Storico e della sua vita collegata al tema parcheggi.

Premesso che il rispetto delle leggi e delle regole è alla base di ogni convivenza civile e che questo principio elementare,  ma basilare, non può venire meno neanche in ambiti ove l’abuso, apparentemente, può essere considerato veniale, come quello del parcheggio in divieto di sosta, riteniamo, tuttavia, che nella nostra città, vada ritrovato un punto di equilibrio fra chi esercita il controllo  e la cittadinanza. È evidente che in una città in cui i problemi legati all’accesso al centro storico sono noti e ancora oggi irrisolti, il controllo ed il rispetto delle regole può determinare effetti che, a nostro modo di vedere, non sempre vanno a favore della città e della sua fruibilità, se la percezione è quella di un eccessivo zelo nel rilevare eventuali infrazioni. Chi opera lo fa certamente in osservanza delle leggi ed ottemperando alla propria funzione, che rispettiamo. Riteniamo altresì che la collaborazione fra operatori e cittadini, sia fondamentale per creare un clima di vivibilità senza il quale si rischia di generare fobie che allontano i cittadini dal centro storico. In quest’ottica riteniamo anche che i luoghi del controllo non debbano essere esclusivamente quelli del centro, in quanto vi sono zone da tutelare e che, al contrario vedono abusi quotidiani che non vengono sanzionati.  Pensiamo ad esempio al parcheggio dell’ospedale comprensoriale, in cui i posti riservati ad invalidi e donne in gravidanza sono spesso occupati da chi non ha diritto, o ad alcune zone di Ponterio o di Cappuccini. L’attività di controllo esercitata sull’intero territorio si legherebbe anche ad un azione di vigilanza, sempre più necessario. A ciò aggiungiamo anche la necessità di rivedere la segnaletica di alcune aree a traffico limitato in cui, per i residenti e ancor più per i turisti, diventa difficile decifrare la tipologia di parcheggio. A tal fine il gruppo consiliare di Todi Civica presenterà un’interrogazione dettagliata all’amministrazione comunale.
Todi Civica

Il Concerto Sokolov: una serata straordinaria.

Un concerto di alto livello con un esecutore di fama internazionale. Teatro esaurito e grande partecipazione emotiva del pubblico.

Straordinaria serata quella del 16 febbraio al Teatro Comunale di Todi con il maestro Sokolov. un evento di altissimo livello, seguito da un pubblico numeroso, e coinvolto. Il maestro russo che ha eseguito musiche di Mozart e Schumann, al termine ha anche eseguito sette pezzi non in programma, aderendo alle richieste del pubblico che continuava a chiedere bis. Il concerto era inserito nel programma del Festival di Musica Sacra che Etab-La Consolazione organizza con il patrocinio e la direzione artistica di Mons. De Gregorio, Preside del Pontificio Istituto di Musica Sacra e con Suoni dal Legno del Maestro e direttore artistico del festival Prof. Emiliano Leonardi.
Con apposito comunicato l’Etab ha ringraziato Sokolov , annoverandolo fra i suoi benefattori per la grande generosità sia dentro che fuori dal palcoscenico.
Certamente il concerto è da annoverare tra i grandi eventi culturali di Todi, probabilmente superiore ad altri nei quali l’ amministrazione comunale ha profuso risorse sia in danaro che in personale e che mostrano stanchezza sia nella forma che nei contenuti. Ci associamo ai ringraziamenti per il maestro Leonardi che ha ampiamente dimostrato non solo le sue qualità di musicista ma anche quelle di organizzatore. E un ringraziamento anche all’avv. Claudia Orsini, attivissima anche nel suo ruolo di presidente ETAB.


La destra rinvia la cittadinanza onoraria a Liliana Segre e vota contro la commissione comunale antimafia.

Un comunicato di Catia Massetti per il gruppo consiliare PD di Todi.

Il Consiglio comunale di mercoledì scorso era stato convocato anche
per cercare di smaltire la lunga serie di ordini del giorno e mozioni
presentati in due anni e mai discussi. Il dibattito pero è stato
caratterizzato da due episodi che rendono l’idea dell’approccio al
confronto democratico della maggioranza di destra. Sulla mozione che
propone di conferire la cittadinanza onoraria alla Senatrice Liliana
Segre, presentata da tutti i gruppi di opposizione, la Lega ha chiesto
e ottenuto, con il voto dei consiglieri di maggioranza e l’appoggio
del Sindaco, il rinvio del punto. In  spregio al diritto della
minoranza di discutere le questioni che ritiene di sottoporre
all’attenzione dell’assemblea comunale, non si sono fatti scrupolo di
alzare la mano per decidere quando, secondo la maggioranza, discutere
la questione. Le motivazioni del rinvio sono inquietanti e mirano a
mistificare la realtà, come al solito! La Lega, dopo aver premesso la
necessità di dibattere la questione con la presenza di un maggior
numero di consiglieri, data l’importanza dell’argomento (in effetti
abbiamo mantenuto noi il numero legale per quasi tutta la durata della
seduta), ha anche accennato alla possibilità di riconoscere la stessa
onorificenza ad altri testimoni della Shoah. Il Sindaco ha subito
appoggiato la proposta della Lega andando oltre sulle motivazioni: ha
detto che occorrerà valutare attentamente la possibilità di
riconoscere la cittadinanza ad una signora  che non ha rapporti con la
città, anche se apprezza la figura di Liliana Segre, “donna che ha
avuto l’intelligenza di avere un marito candidato con l’MSI” (sic!). E
pur dando la disponibilità a confrontarsi sul tema in una sede più
consona, come una seduta di Consiglio convocata ad hoc, ha detto di
interrogarsi sul perché a Liliana Segre e non ad altri sopravvissuti
alla persecuzione fascista e nazista. È molto grave che si faccia
finta di non capire il senso della proposta di concedere la
cittadinanza onoraria a Liliana Segre, come hanno fatto diversi altri
comuni, amministrati sia dal centrodestra che dal centrosinistra,
perché la proposta è molto chiara.

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Todi e il Giudice di pace: qualcuno, con grande disinvoltura, è salito, senza averne merito, sul carro dei vincitori.

L’avv. Roberta Marchigiani, segretario pd di Todi centro fa un resoconto dell’argomento in consiglio comunale e dell’atteggiamento del Sindaco e di F.I.

Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale, durante la discussione per l’approvazione dello schema di convenzione per la suddivisione, tra i comuni onerati, delle spese di funzionamento del Giudice di Pace di Todi, qualcuno, con grande disinvoltura, è salito, senza averne merito, sul carro dei vincitori.

L’approvazione, con voto unanime, del punto all’ordine del giorno, era scontata vista l’importanza dell’unico presidio giudiziario della Media Valle del Tevere non solo in termini di giustizia di prossimità ma, anche,  per i benefici derivanti dal maggior afflusso in città, in via di ulteriore incremento con l’entrata in vigore della riforma che ne amplierà le  competenze.

Se, tra le forze politiche c’è stata piena sintonia su un atto necessario ad assicurare il buon funzionamento dell’ufficio e quindi un  giovamento alla collettività’, non c’è, però, sfuggita l’ipocrisia del Capogruppo di Forza Italia e del Sindaco, i quali, nell’esprimere la propria soddisfazione, si sono dimenticati di non essere i protagonisti del percorso, non privo di ostacoli, che ha portato al mantenimento del Giudice di Pace e all’estensione della competenza territoriale sul Comune di Marsciano.

E’ stata, infatti, la piena e fruttuosa collaborazione di alcuni avvocati tuderti con i Sindaci, a far sì che, la Media Valle del Tevere, già  pregiudicata dalla “deportazione” del Tribunale cittadino a Spoleto, sostenuta anche dal Sindaco e dal Capogruppo di Forza Italia, non venisse totalmente privata dell’importante servizio giustizia.

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