PERUGIA : EMANUELA MORI (PD) “SI AL CROCREFISSO IN CONSIGLIO COMUNALE E IN TUTTE LE SCUOLE”

 

La consigliera comunale di Perugia: “un voto a favore per difendere                                         la nostra cultura cattolica”

 “Ho notato la sorpresa di alcuni estremi difensori della laicità dell’amministrazione pubblica sul mio voto favorevole espresso sul documento che chiedeva di apporre il crocefisso nell’aula consiliare a palazzo dei Priori”. È quanto dichiarato dalla consigliera comunale del Pd Emanuela Mori, in riferimento al voto favorevole alla proposta di apporre il crocefisso nell’aula consiliare di Perugia. “Vorrei tranquillizzare tutti – ha proseguito Mori – sulle intenzioni che mi hanno portato a prendere questa decisione: il mio voto rappresenta soltanto l’orgoglio di appartenere ad una cultura cristiano-cattolica che rappresenta volente o dolente la vera matrice culturale del popolo italiano. Quindi orgogliosa e non timorosa di mostrare palesemente simboli della mia cultura, che mi auguro, presto possano tornare anche nelle scuole italiane”. “Essere tolleranti ed inclusivi – ha concluso Mori – non significa abiurare la propria fede e la cultura di un’intera comunità. Nel Pd ovviamente, come è giusto, coesiste sia l’anima laica che quella cattolica che dovrebbero integrarsi, nel pieno rispetto delle posizioni di ognuno e non certo sfidarsi”.

Concerto del 24 luglio 2018, ore 21, Chiostro di San Fortunato

 

“Sta in equilibrio su tanti confini, il bayanvirtuosistico di Samuele Telari, giovane strumentista che fa parte di quella generazione di artisti italiani sorprendenti, che grazie alla travolgente musicalità travalicano la natura dello strumento che imbracciano”: così ilSole 24 Oreha recensito il suo cd d’esordio; mentre nell’inserto Robinsonde La Repubblicasi legge: “Lasciate perdere sorpresa e perplessità e abbandonatevi alla musica. Telari è bravissimo, il suo contrappunto limpidissimo. E l’accostamento di musica del passato e musica di oggi rivelatore di una continuità e, insieme, di un confine”. Di lui Sandro Cappelletto ha scritto: “Musicista assoluto, artista silenzioso e pensoso, elegante nei modi, sovente concentrato in un intangibile esercizio di ascolto”.

Nato a Spoleto nel 1992, è sicuramente tra i più interessanti talenti del mondo fisarmonicistico e musicale di oggi. Si è diplomato con 110, lode e Menzione d’onore presso il conservatorio “Santa Cecilia” di Romasotto la guida di Massimiliano Pitocco.

Molti i premi che lo hanno portato alla ribalta: su tutti il premio “Città di Castelfidardo” 2013 (quando non vinceva da vent’anni un italiano), il“Valentino Bucchi”, l’“Abbado” del 2015 e il “Luigi Nono” del 2017.

È appena uscito il suo primo cd da solista,Limes, con la guida all’ascolto di Sandro Cappelletto. Progetto particolarmente innovativo data la singolarità del tema misticoe dei brani presentati: il simbolismo bachiano e della russaGubajdulina, la voce della morte in Schubert e Saint-Saëns, la preghiera e la luce in Turi e Runchak si uniscono dando vita ad un gioco di sonorità tanto tragicamente potenti quanto dolci, che catturano l’ascoltatore e lo trascinano in un esperienza catartica.

Numerose sono le rassegne e le sale da concerto, italiane ed europee, in cui si è esibito.

Ha collaborato con molti compositori per esecuzioni di prime assolute sia da solista che in formazioni cameriste: Alessandro Sbordoni, Marcello Panni, Marcello Filotei, Fabrizio De Rossi Re,Domenico Turi, Ada Gentile.

“Strade completamente sfasciate, distrutte, dove nemmeno l’ordinaria manutenzione, il più delle volte, è effettuata! “,di Roberto De Vivo

 

E’ vergognoso osservare l’incuranza più totale dei nostri amministratori comunali nei confronti delle frazioni del comprensorio tuderte. Strade completamente sfasciate, distrutte, dove nemmeno l’ordinaria manutenzione, il più delle volte, è effettuata! A leggere il comunicato del Presidente locale dell’associazione commercianti, in cui si afferma che quest’amministrazione, in sintesi, sta lavorando bene m’induce a pensare che forse sia imprigionato in un sogno: un incubo! Non è possibile pensare che la gente non veda ciò che questa maggioranza di governo è riuscita a fare, in un solo anno di governo. Non hanno davvero fatto nulla se non finanziare eventi inutili e costosi alla Città, aumentare le tasse, diminuire i servizi e lasciare morire le frazioni, senza effettuare alcuna manutenzione per quanto riguarda strade e verde! Siamo davvero alla frutta e all’incuria più totale! Giorni fa passavo con la macchina per la “salita di simoncino” e non riuscivo a vedere dall’altra parte della strada per la folta erba che ostacolava il manto stradale. Oggi, come potete osservare dalle foto, m’imbatto nella strada della “marcigliana”: strada comunale che collega la frazione di Duesanti con quella di San Damiano. Buche alte come crateri, asfalto totalmente corroso: il risultato? Una ruota sfasciata che domani, in mattinata, denuncerò all’assicurazione! E’ uno schifo com’è tenuto il nostro prezioso territorio!

Roberto De Vivo

Todi Civica

Comunicato Stampa Partito Democratico Todi

 

Abbiamo seguito con molta attenzione e apprensione le ultime vicende che vedono protagonista (ancora una volta!) l’Assessore alla Famiglia del Comune di Todi. In poco più di un anno la Dott.ssa Marta – che ci ha abituato sin da subito ad iniziative preoccupanti e tutt’altro che condivisibili – non è riuscita a mettere in campo nessuna idea di sviluppo sociale in grado di fornire e garantire risposte ai bisogni sempre più crescenti del nostro territorio.

L’ultima vicenda a vederla protagonista riguarda una gara per “l’assegnazione del servizio di accompagnamento scolastico su scuolabus rivolta esclusivamente ad associazioni di volontariato” che esclude inderogabilmente tutte le aziende che hanno al loro interno contratti di riferimento e personale regolarmente inquadrato e retribuito.

E allora sono tre le questioni che la Dott.ssa Marta – e l’intera Amministrazione Comunale – nascondono sotto la sabbia.

La prima.Il Comune di Todi garantisce il servizio di accompagnamento a bordo degli scuolabus da sempre avvalendosi di collaborazioni con il terzo settore. Il servizio è, ovviamente, uno dei più delicati poiché coinvolge bambini di età compresa tra i tre e i dieci anni. Ciascun accompagnatore diventa responsabile– più o meno – di una ventina di bambini per circa un’ora ad ogni servizio svolto. E allora la domanda nasce spontaneaIl bando prevede delle garanzie, dei requisiti di partecipazione specifici per lo svolgimento del servizio? Assolutamente no!

La seconda.Nel servizio di accompagnamento, attualmente, sono coinvolte circa venti donne con regolare copertura contrattuale di lavoro che le tutela, ad esempio, in caso di malattia, infortunio e maternità. Per la maggior parte di questi venti donne il servizio rappresenta l’unica o la principale fonte di reddito. Per chiarezza, stiamo parlando di persone che svolgono un’attività lavorativa che va da un minimo di un’ora a un massimo di quattro ore al giorno. E anche qui, allora la domanda nasce spontanea: Il bando prevede delle garanzie per queste lavoratrici? Assolutamente no! Quali garanzie possono essere offerte a queste donne lavoratrici se, di fatto, il servizio di accompagnamento scolastico passa da essere considerato “mansione lavorativa” ad attività di volontariato?

E allora arriviamo alla terza questione. Si può decidere che un’attività lavorativa non venga più considerata tale? Si può dire a venti lavoratrici che, da Settembre, non andranno a lavorare ma a prestare attività di volontariato? Sappiamo bene che questa scelta riduce nella sostanza la spesa del 40%. Non si può risparmiare altrove? Per esempio sui contributi dati a pioggia ad associazioni che, a Todi, organizzano esclusivamente serate o divertimento?Perché a pagare il prezzo dei tagli di bilancio devono essere sempre le classi sociali più deboli?

Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza alle lavoratrici coinvolte impegnandoci a mettere in atto quanto necessario per chiedere una sospensione immediata del bando di gara.

Partito Democratico Todi

VACANZE, COLDIRETTI: ASSEGNATE 5056 BANDIERE DEL GUSTO, 69 PER L’UMBRIA. DALLA FAGIOLINA AL SEDANO NERO

 

Dalla fagiolina del Lago al sedano nero di Trevi, dallo zafferano di Cascia e Città della Pieve al pecorino di Norcia: sono 69 le Bandiere del Gusto 2018 in Umbria. Lo rende noto la Coldiretti regionale in occasione della presentazione della classifica dei primati enogastronomici e della più ricca esposizione della variegata offerta delle località turistiche nazionali durante quest’estate. Le “bandiere” – sottolinea Coldiretti – sono assegnate alle specialità censite dalle regioni che sono ottenute sul territorio nazionale secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni.

A livello nazionale sono salite al numero record di 5.056 le “Bandiere del gusto” a tavola nel 2018. Un risultato – afferma Coldiretti – del lavoro di intere generazioni di agricoltori impegnati a difendere nel tempo la biodiversità sul territorio e le tradizioni alimentari.

L’Italia e il suo futuro – sottolinea Albano Agabiti presidente Coldiretti Umbria – sono legati alla capacità di tornare a fare l’Italia anche nell’offerta turistica, imboccando intelligentemente la strada di un nuovo modello di sviluppo che trae nutrimento dai punti di forza che sono il proprio patrimonio storico ed artistico, il paesaggio e il proprio cibo.

Per quanto riguarda l’Umbria nella classifica regionale delle specialità, dominano le paste fresche, panetteria e pasticceria con 31 tipologie di prodotti, come ciaramicola e pampepato o umbricelli, seguiti da 13 carni fresche e insaccati, come capocollo e mazzafegati, 12 prodotti vegetali, come la cipolla di Cannara, la fagiolina del Lago e il tartufo bianco e nero pregiato, 6 tipi di pesce, come il persico reale del Trasimeno, 4 formaggi, come il pecorino di Norcia, 2 condimenti, tra cui la pasta di olive e 1 prodotto di origine animale, la ricotta salata. Tutti prodotti agroalimentari di qualità – conclude Coldiretti – che rappresentano una ricchezza per l’Umbria e per le imprese agricole, che possono vendere senza intermediazioni e far conoscere direttamente le caratteristiche e il lavoro necessario per realizzare specialità territoriali uniche e inimitabili. Intanto, secondo un’indagine Coldiretti/Ixe’ divulgata sempre in occasione dell’assegnazione delle “Bandiere del gusto 2018”, più di quattro italiani su 10 (42%) in vacanza acquistano prodotti tipici come souvenir che si classificano come i preferiti nell’estate 2018.

Un Albo dei Sindaci della città di Todi.

 

Nell’elenco   che segue  sono raccolte sintetiche informazioni elettorali e politiche sui Sindaci della Città di Todi eletti dai cittadini  a suffragio universale e diretto dopo la riforma della legge elettorale dei comuni di cui alla legge  81 del 25 marzo 1993 (Governo Amato).

Fino al 1993 il Sindaco era nominato dal Consiglio Comunale tra i suoi membri (D.P.R. n.  570 del 1960).

Con la riforma del ’93 il Sindaco viene scelto per elezione diretta da parte dei cittadini contestualmente all’elezione del Consiglio comunale, originariamente per la durata  di quattro anni diventata poi di cinque anni  a decorrere, per il comune di Todi, dalle elezioni del 2002.

ELENCO SINDACI ELETTI DIRETTAMENTE:

1)  DR. NULLI PERO OTTAVIO (Progressisti) – 26.06.1994 – 2° turno – 51,92% vs Avv. Alongi Carlo.

Coalizione e collegamenti ulteriori*: Progressisti, Unione Democratica Tuderte,  Movimento Cristiano Lavoratori*.

2)  DR.SSA MARINI CATIUSCIA  (L’Ulivo) – 24.05.1998 – 1° turno – 53,93%.

Coalizione: L’Ulivo, Socialisti Democratici, Rifondazione Comunista.

3)  DR.SSA MARINI CATIUSCIA  (DS) – 26.05.2002 – 1° turno – 63,67%.

Coalizione:Democratici di Sinistra,SDI-Altri,DL. La Margherita, Rifondazione Comunista,LS. Di Pietro-Com. It.

4)  AVV. RUGGIANO ANTONINO (AN) – 10.06.2007 – 2° turno – 58,59% vs Dr. Servoli Alessandro.

Coalizione: Alleanza Nazionale, Forza Italia, Unione di Centro, Fiamma Tricolore.

5)  DR. ROSSINI CARLO (PD) – 20.05.2012 –  2° turno – 52,37% vs Avv. Ruggiano Antonino.

Coalizione: Partito Democratico, Partito Socialista Italiano, I valori della Sinistra.

6)  AVV. RUGGIANO ANTONINO (FI) – 25.06.2017 e in carica – 2° turno – 50,17% vs Dr. Rossini Carlo.

Coalizione e collegamenti ulteriori*: Forza Italia, Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Todi per la Famiglia, Lega Nord*, Casapound Italia*.

Sarebbe anche opportuno ed utile realizzare e pubblicare sul sito internet istituzionale,  a cura del Comune, un vero e proprio Albo dei Sindaci di Todi  che si sono avvicendati nella guida del Comune a decorrere dall’Unità d’Italia (Regno d’Italia:1861-1946). In tal caso l’Albo inizierebbe dal Sindaco, liberale e patriotta, conte Girolamo Dominici, ardente fautore dell’unità di un’Italia libera dal giogo dell’Austria, insieme allo storico e letterato L. Leoni, al poeta G. Cocchi ed altri,  che nel settembre 1860, dopo la liberazione dell’Umbria dal dominio dello Stato Pontificio da parte delle truppe italiane, entrò nel Palazzo del Governatore (oggi dei Priori) e si fece restituire il potere comunale dall’alto funzionario papale.

In alternativa, o come primo stralcio del lavoro di ricerca e riscontro, l’Albo dei Sindaci  potrebbe anche decorrere dalla ricostituzione, dopo l’avvenuta soppressione dell’ordinamento elettivo nel 1928, delle Amministrazioni comunali su base elettiva (D.Lgs.Lgt. n. 1 del 1946) (Repubblica Italiana: 1946-oggi) e, cioè, a Todi dalle elezioni comunali del 17 marzo 1946 e dai Sindaci Luigi Prosperi e Dott. Giovanni Quadri, magari ricomprendevi anche i Sindaci nominati dal Prefetto nei due anni precedenti in base all’ordinamento provvisorio dei comuni in attesa di poter indire le elezioni amministrative, approvato con R.D.L. n. 111 del 1944  e quindi, se non andiamo errati,  dai Sindaci Fortunato Casei e Mazzini Mezzoprete.

Con l’Albo si  metterebbe a disposizione della cittadinanza un importante documento della memoria e si riuscirebbe anche ad esprimere una forma di gratitudine ufficiale a chi, nel tempo, si è impegnato al servizio della comunità tuderte ricoprendo, in particolare, il  difficile ruolo di primo cittadino.

L’Albo dei Sindaci andrebbe, in qualche modo, anche ad aggiungersi alla concessione ufficiale degli emblemi araldici, lo Stemma e il Gonfalone, ottenuti, su istanza dell’ex Sindaco Buconi, adeguatamente istruita e documentata dall’allora Direttore dell’Archivio storico comunale Comez, con Decreto del Presidente della Repubblica del 19 settembre 1994, a firma Oscar Luigi Scalfaro, con cui il Comune di Todi è stato  anche insignito del titolo di Città che, per legge, può essere attribuito ai Comuni insigni per ricordi o monumenti, con popolazione agglomerata non inferiore a 10.000 abitanti e che abbiano convenientemente provveduto ad ogni pubblico servizio.

Li 19 luglio 2018

Dr. Alfonso Gentili

 

“Il servizio accompagnamento bambini si affidi a personale qualificato” di Todi Civica

 

L’amministrazione comunale ha indetto una gara per l’assegnazione del servizio di accompagnamento scolastico su scuolabus rivolta esclusivamente ad associazioni di volontariato.
Tale gara esclude tutte le aziende che hanno al loro interno contratti di riferimento e personale regolarmente inquadrato.
Una scelta che dequalifica fortemente un servizio rivolto essenzialmente a bambini e pertanto di particolare rilievo e delicatezza.
In questi giorni le organizzazioni sindacali hanno  avuto vari incontri con l’amministrazione, ma senza alcun esito e riscontro. Per tali motivi il consigliere comunale del Gruppo Todi Civica Floriano Pizzichini ha presentato un ordine del giorno
con il quale chiede alla Giunta comunale di sospendere e rivedere il bando di gara in oggetto, prevedendo una copertura contrattuale adeguata per il personale che sarà chiamato a svolgere il servizio.

Todi Civica

“Siamo, ovviamente, lieti che si parli di riapertura del cinema,  a un anno dalla sua scomparsa”,comunicato stampa Ass.Culturale Jacopone

 

Siamo, ovviamente, lieti che si parli di riapertura del cinema,  a un anno dalla sua scomparsa.  Ma dopo aver letto alcuni commenti lo siamo un po’ meno: sia come cittadini che come ex gestori.  Come cittadini ci fa senso l’ipotesi, anche solo adombrata,  di diventare una succursale ( di Marsciano o altra città fa lo stesso),  quando non è mai accaduto  e non si capisce perché dovrebbe accadere oggi.  Non si capisce, perché ricordiamo ( e qui diventiamo gli ex gestori)  che, oltre all’altra ipotesi di Todi Arte, esisteva anche l’offerta fatta da noi a suo tempo. L’abbiamo presentata,   all’indomani della chiusura, all’amministrazione  comunale  appena insediata, ne  abbiamo anche data pubblica notizia e qualcuno forse ricorderà.

Era in sostanza un’offerta che prevedeva la piena utilizzazione del Nido dell’Aquila, ora  aperto solo pochi giorni all’anno: un’apertura continuativa, sia  come cinema  ( lo era già stato  in passato), sia come sala da concerti.  A tale scopo l’Associazione si impegnava a dotare il locale di un pianoforte a coda Kawai da concerto.  Se la proposta fosse stata giudicata realizzabile e varata nei tempi giusti  (ripetiamo:  fu fatta alla fine di giugno) il cinema sarebbe potuto già ripartire da ottobre-novembre 2017. Per chiarezza precisiamo che si chiedeva la gestione ancora per tre anni.

E’ bene  dire, chiaro e netto, che non abbiamo avuto né riscontro né risposta e ci troviamo a dover sottolineare  non solo un’infrazione al dialogo, ma anche ( e ciò dispiace) una mancanza di riconoscimento (stavamo per dire “ di rispetto”) a chi per trentacinque anni ha assicurato il cinema a questa città, senza usufruire di alcun sostegno economico  che non sia stato quello della Curia, quando, per volontà  del vescovo Grandoni, confermata da Scanavino, decise di rinunciare alla cifra di affitto.   Decisione, come si sa, annullata dal vescovo oggi in carica.  Dalle amministrazioni comunali mai nulla.   A noi sembra, dunque, che  quella attuale,  trovatasi oggi a rappresentare quante altre  hanno  beneficiato per così lungo tempo di un  cinema per delega,  avrebbe dovuto riconoscere a chi glielo  ha assicurato, almeno  il diritto alla citazione  e degnarlo di una risposta, quale che fosse:  ovviamente una risposta motivata e articolata,  esattamente come era  articolato il progetto.  Una risposta e un successivo confronto, da cui sarebbe potuta uscire anche quella  risoluzione  che ancora non si è trovata.  E un’ulteriore domanda:  a fronte di una proposta concreta ed articolata, presentata secondo tutti i crismi della legge, non avrebbe dovuto il Comune confrontare progetti e decidere quello più utile ed economico per la  comunità?

Associazione Culturale Jacopone

 

Musica all’ex Granaio con la Soñada, fra storia e sperimentazione

 

Nasce dall’originale programmazione di Around Todi, cartellone di appuntamenti del Todi Festival che porterà il pubblico a conoscere luoghi alternativi e insoliti della città, la data del prossimo Mercoledì 29 Agosto alle 21 quando nell’ex granaio di Montenero debutterà in prima nazionale ‘Contemporary Future’.

Sarà presente il compositore Andrea Talmelli che presenterà in prima nazionale il pezzo Dreams.

La musica innovativa di Christian Lavernier prenderà forza attraverso la Soñada: uno strumento unico al mondo, dalle caratteristiche tecniche ed espressive inedite, nato dalla collaborazione dell’artista con un liutaio spagnolo.

“La Soñada – ha spiegato Lavernier parlando del progetto – è nata dal sogno di un suono che viene dal passato… Ci sono voluti alcuni anni di lavoro perché il liutaio Carlos Gonzales la costruisse, dandole vita, mettendoci tutta la sua esperienza e conoscenza… Quando La Soñada vide la luce, si presentò il problema delle corde. Come diceva Werner Heisenberg “il caso è deterministico”. Fu così che a questo viaggio si unì Mimmo Peruffo, (Aquila Corde) grande conoscitore dei segreti che si celano dietro una corda armonica… A loro, straordinari compagni in questa avventura, va il mio grazie per aver avuto la capacità di emozionarsi e di Sognare. La Soñada comincia il suo viaggio”.

Lo spettacolo porterà in scena l’avanguardia della ricerca musicale europea unita all’impatto visivo che abbinerà grandi compositori a maestri italiani dell’arte contemporanea. L’ex Granaio, ormai in disuso, era stato costruito alla fine del 1800 dalla famiglia Cortesi come edificio annesso all’attiguo Castello di Montenero, risalente al XV secolo e l’ente proprietario ‘Veralli-Cortesi’ ha scelto per il terzo anno consecutivo di metterlo a disposizione di Todi Festival per la rassegna Around Todi grazie alla quale viene confermata la vocazione di Todi Festival nel proporre un evento diffuso in grado di uscire dal centro storico fino a coinvolgerne alcune frazioni.

In qualità di Presidente dell’ente “Veralli Cortesi” – spiega Bruno Severi –  voglio manifestare tutto il mio apprezzamento per la scelta da parte del Todi Festival di ambientare una delle prime nazionali nell’ ex Granaio di Montenero: luogo di nostra proprietà e patrimonio storico architettonico di grande valore per la comunità tuderte. Il Castello di Montenero, meno conosciuto rispetto ai luoghi battuti dal turismo internazionale, trova così una bella opportunità di rilancio e valorizzazione, già avviata nel 2016  grazie alla collaborazione ormai triennale con il Todi Festival. Ci auguriamo che iniziative come questa, alla scoperta di una Todi meno nota eppure tanto preziosa, possano continuare nell’interesse della città.

La XXXII edizione di Todi Festival vi aspetta dal 25 Agosto al 2 Settembre 2018!

MUSICA PER I BORGHI SI ACCENDE CON LE RAGAZZE DELLO SWING ALL’ITALIANA

In cartellone anche il 19 la world music di Wafaso band e il 21 la cover band                                                     the Eagles Story

Prosegue il cartellone della XVI edizione di Musica per i borghi con tanti artisti che animeranno le serate estive del territorio marscianese fino a domenica 29 luglio. Dopo l’apertura a Spina affidata a Eric B Tuner & Donatone band, il festival di musica etno-popolare riprende giovedì 19 luglio a Castello delle Forme con la Wafaso band. La formazione umbra, insieme al cantante africano Yam Salia, affronta la nuova frontiera della world music partendo dalle proprie tradizioni musicali e adattandole per essere ben accolta dal pubblico italiano ed europeo. Dalla contaminazione musicale al revival grazie alle Blue Dolls, venerdì 20 luglio a Villanova. Con il loro swing, i soprani Daniela Placci e Angelica Dettori e il contralto Flavia Barbacetto, accompagnate al pianoforte da Paolo Volante, presentano un frizzante revival di tutte le più popolari canzoni italiane, dagli anni ‘30 agli anni  ‘70, cantate in trio. Da quelle del Trio Lescano ai successi di Renato Carosone, da Paolo Conte a Fred Buscaglione. Non si tratta di un semplice concerto grazie a presentazioni, coreografie e gag che trascinano lo spettatore in un divertente e appassionato viaggio in un’Italia raccontata attraverso la musica, i personaggi e gli artisti che hanno contribuito a renderla celebre in tutto il mondo.

Si volta pagina sabato 21 luglio a Castiglion della Valle con la cover band The Eagles story, nata da un’idea di Luca Canfora e Massimiliano Mosca. La grande passione per il west coast della band californiana e per un periodo storico affascinante dà vita al desiderio di ricreare quel sound, quell’atmosfera e quel colore. “L’obiettivo – spiega la band – è portare questa musica dove ancora c’è voglia di ‘sentire’ quel profumo, come lo sentiamo noi”.

L’inizio dei concerti, tutti a ingresso gratuito, è previsto alle 21.30.