UN SINDACO ED UN VICE PASTICCIONI O PEGGIO ARROGANTI !!!

Comunicato del consigliere Claudio Serafini

Prendiamo atto di recente come l’ineffabile Ruggiano ed il vice Ranchicchio, ovvero la
declinazione del primo della meritocrazia tuderte (rappresentazione plastica del pregio
amministrativo del Partito della Meloni, che non trova miglior sostituto pur tra 4 eletti in
consiglio), ne hanno combinata un’altra (l’ennesima).
In data 07.07.2022 con Delibera di Giunta partecipata da tutti i membri della stessa si è votato
sull’insediamento del medesimo Organo e lo stesso Ranchicchio, senza che alcuno eccepisse
nulla, votava il non procedere a richiedere ristoro dei benefici da egli percepiti durante la
propria incompatibilità a rivestire il ruolo di assessore protrattasi dal 05.07.2017 a fine
presente legislatura (o meglio sino al pagamento anche delle cifre di mora, effettuato a
conferma del tempo del debito).
Ciò in ragionevole violazione dell’art. 75 del DPR 445 del 2000 e certamente in pieno conflitto
di interessi ai sensi di TUEL.
Abbiamo già presentato esposto chiedendo di valutare l’eventuale commissione di abuso
d’atti d’ufficio, astrattamente proprio riguardante casi in cui si procede al voto in posizione di
conflitto, ovvero laddove si omettano atti dovuti (potenzialmente quello di eccepire
l’incompatibilità), con beneficio o detrimento propri o altrui eventuali.
Iniziamo a dubitare della lucidità politica del Sindaco, che a questo punto ci pare “sbadato” o
-come sostenevamo in campagna elettorale- sopravvalutato nella propria competenza
amministrativa, o peggio -speriamo non sia così – “costretto” da ragioni “di poltrona” a curarsi
più della tenuta della maggioranza che del possibile danno erariale per 100.000 euro lordi
circa all’Ente.
Il tutto nel silenzio del Segretario generale responsabile all’anticorruzione, la quale pure
dovrebbe aver competenze specifiche di contestazione dei fatti (sempre ai sensi dell’art. 75
DPR 445/2000 e art. 15 D. Lgs. 39/2013).
Chiediamo non solo nuovamente le dimissioni di Ranchicchio (i cui tre atti non veritieri a
pubblici ufficiali sono metro statistico di inadeguatezza), o in difetto di pudore la revoca da
parte di Ruggiano (per mero decoro cittadino), ma a questo punto soprattutto la tutela
dell’Ente dal punto di vista erariale, potenzialmente significativamente leso.
Certo procedere con gli atti dovuti comporterà il ri-emergere dell’incompatibilità del vice –
sindaco e si dimostrerà come il tema fosse da sempre rilevante a dimostrazione della mano
incerta del nocchiero.
TODI CIVICA in AZIONE
Capogruppo Consigliare
Claudio Serafini