L’addio commosso alle Clarisse e al Convento di Todi.

La Messa è finita, le Suore ci lasciano.

Una semplice cerimonia: la Messa alle otto del mattino di ieri,  domenica. E’ stato il saluto di Suor Paola e Suor Amata, dietro la grata che da sempre separa le Suore da chi assiste alla messa. Non sono mancati canti belli e commossi da parte delle Suore (erano presenti anche Clarisse di altri monasteri). Nessuna cerimonia, nessun discorso di saluto, eppure era facile percepire una atmosfera di commozione e di dolore dei presenti.

Commozione e dolore non solo perché si salutava una istituzione presente a Todi da centinaia di anni, ma soprattutto perché le Suore, nel loro silenzio istituzionale, sono state una presenza importante a Todi sia sotto il profilo religioso sia per l’attività educativa e di sostegno che sapevano dare a chi a loro si rivolgeva.

L’aspetto religioso era certamente fondamentale: un gruppo di monache che prega, per gli altri e per la Comunità civile a cui comunque appartengono. La possibilità per tutti quelli che a loro si rivolgevano per avere preghiere e consigli. Ed esse, nella loro umiltà molto sapevano dare senza nulla chiedere.  Ma hanno saputo anche collaborare alla formazione e all’educazione religiosa dei più giovani. Ma certamente, per chi crede, l’aspetto fondamentale resta la loro preghiera, per tutti noi.

Chi scrive ritiene giusto ricordare la preziosa collaborazione di Suor Mariangela Urbani con Radio Aut,  con i commenti al Vangelo domenicale belli e molto ascoltati. Una suora che, essendo molto colta e attiva,  aveva scelto la preghiera  ma metteva a disposizione la sua cultura per la comunità. E i suoi commento ebbero anche un elogio ufficiale nella stampa cattolica nazionale, con un bell’articolo di Lucetta Scaraffia.

E la ricordiamo anche nei momenti in cui, con passione e competenza spiegava ai giovani  il significato e il valore artistico dell’affresco del Purgatorio, opera di grande Valore artistico (è opera di Mino dal Pellicciaio) e di notevole importanza nella storia della Religione.

Ma è giusto ricordare altri aspetti di questo addio: se ne va da Todi un ordine la cui presenza risale a centinaia di anni fa, ultimo dei Monasteri che non molto tempo fa erano presenti a Todi. Se ne va un pezzo della nostra storia e insieme un pezzo di umanità che per la nostra comunità era preziosa.

Stupisce invece il silenzio dell’autorità civili e religiose: non sappiamo quale percorso abbia avuto questa decisione ma sembra improbabile che esse non ne siano state informate da tempo. E  dobbiamo ringraziare la stampa che, solo due giorni prima dell’addio, ci ha informato della chiusera del Convento. Non si parla molto di queste cose, certamente personali e che appartengo alla sfera del privato, ma noi sappiamo che molti si sono rivolte a loro e hanno sempre trovato comprensione, affetto e preghiera.

Noi rivolgiamo, con rimpianto, un saluto e Le ringraziamo: Un particolare saluto alle ultime due Clarisse, Suor Amata e Suor Paola che domani lasceranno il loro, ormai ex, convento. Con un sincero, e commosso, ringraziamento.

L’Osservatore Tuderte.