Italia Viva Todi; il programma per le elezioni amministrative.

CENTRO STORICO E CINTURA VIARIA PERIMETRALE AD ESSO Realizzazione di interventi mirati che puntino al recupero ed alla valorizzazione di alcuni immobili, delle piazze, delle strade e del verde nel rispetto delle peculiarità storiche ed architettoniche, al fine di considerare il centro storico come un grande spazio nel quale programmare iniziative concrete tra istituzioni locali, cittadini e imprenditori commerciali. Proposte operative: • Avviare un percorso partecipato con la cittadinanza, in particolare con gli abitanti ivi residenti e gli esercenti per l’ideazione condivisa di un progetto di riqualificazione, in vista di un pieno recupero estetico, strutturale e funzionale del centro storico, a fini commerciali, turistici e di maggiore vivibilità del luogo per l’intera comunità. • Istituire una Commissione apposita competente a valutare ed approvare il piano di arredo urbano. Un piano preposto anche a recepire ed obbligare, nel rispetto del Regolamento e delle leggi, possibili manutenzioni, sistemazioni, cambiamenti e ristrutturazioni nel nucleo storico con l’indicazione di ciò che è possibile o non possibile fare, dei materiali di arredo e degli stessi per l’urgente ripavimentazione stradale. • Riconsiderare alcune autorizzazioni per occupazione “temporanea” di suolo pubblico dal momento che tali concessioni sembrerebbero essersi dimostrate piuttosto sconvenienti sia per il decoro urbano di una delle più belle piazze d’Italia sia perché causa di disagi per i residenti del centro storico, scomodità dovute al cambiamento della circolazione veicolare. Per non parlare dell’’aspetto finanziario, indirettamente sopportato dalla cittadinanza, per l’acquisto e la installazione di un macchinario con annesso impianto semaforico comandato che ne impedisse il loro libero accesso. • Installare, in collaborazione con ARPA, una centralina di rilevamento degli inquinanti atmosferici ed acustici alimentati e provocati dagli scarichi dei motori. • Concedere incentivi per l’apertura e/o lo spostamento, per una migliore visibilità, delle attività artigianali in determinate aree del centro storico individuate attraverso uno studio di fattibilità. • Mappare tutte le strutture, di proprietà del Comune, presenti all’interno del Centro Storico, per allestire manifestazioni o eventi artistici, culturali o musicali, organizzati su iniziativa del Comune stesso o di privati o associazioni.

2 ASSESSORATO AL BILANCIO E AL PATRIMONIO

Il bilancio del Comune è l’atto più importante perché presenta le risorse finanziarie che l’Ente ha a disposizione e che mediamente ammontano a 37 milioni di euro l’anno. E’ il documento che mostra da dove provengono i soldi disponibili e come l’Amministrazione intenda impiegarli per il bene della comunità. Purtroppo, però, il bilancio rimane sempre quel documento di non facile comprensione per i cittadini perché utilizza un linguaggio tecnico che implica specifiche competenze. Tuttavia, anche se la struttura contabile non è modificabile, in ossequio alle direttive europee, che prevedono forme uguali per tutti gli enti della pubblica amministrazione, si può e si deve facilitarne la lettura e la comprensione con una dettagliata, esplicativa ed esaustiva relazione di accompagnamento al bilancio che indichi ciò che si vuole realizzare e la relativa necessaria spesa. • La politica tributaria di competenza comunale ( addizionale IRPEF, IMU, TARI, TOSAP, ICP ) dovrà essere coraggiosa in tutte le forme di utilizzo e che tenga conto delle diverse realtà familiari, commerciali, alberghiere e produttive momentaneamente in difficoltà. • Tutela e agevolazioni tributarie per tutte le esistenti attività commerciali di qualità in grado di connotare al meglio il centro storico. • Esenzione quinquennale dalla TARI per le piccole attività commerciali e artigianali che nasceranno nel territorio comunale. • Altra questione di non poco conto è quella relativa alla gestione e valorizzazione dell’importante patrimonio comunale, un patrimonio edilizio di elevato valore storico e paesaggistico, in massima parte frutto di lasciti, come quello gestito dagli Enti di assistenza e beneficenza Veralli Cortesi ed ETAB, e costituito da svariate proprietà destinate a sedi per l’istruzione di ogni ordine e grado, a sedi di uffici per i servizi sociali e per la sicurezza, oltre che terreni, castelli, palazzetti, appartamenti e negozi. Sarebbe interessante portare a conoscenza della collettività il valore complessivo di tali proprietà e proporre eventuali possibili progetti di sviluppo. Rimane ferma in noi la contrarietà a eventuali alienazioni di tali beni. • Volendo poi esprimere un concreto atto di fiducia verso i nostri concittadini, il Comune costituirà un “fondo di garanzia comunale” ponendosi come garante per finanziamenti fino a 10.000 euro per iniziative imprenditoriali che andranno nella direzione della sostenibilità economica e concederà ai giovani (15-34anni) un contributo a fondo perduto, fino a un massimo di 5.000 euro, per progetti ritenuti innovativi, rispettosi dell’ambiente e che valorizzano il territorio. Al riguardo, verrà istituito un apposito capitolo di bilancio denominato “start up” debitamente rimpinguato all’approvazione di ogni bilancio di previsione.

3 EFFICIENZA ed EFFICACIA AMMINISTRATIVA Istituzione dell’Assessorato per il Futuro. Il futuro è ciò che non siamo o ciò che siamo riusciti a fare oggi. • Per costruire lo sviluppo di un Comune e del suo territorio serve una visione lungimirante: parità di genere, coesione sociale, conciliazione famiglia-lavoro, fiducia negli altri e nelle istituzioni, innovazione delle tecnologie, digitalizzazione, sono tutti fattori che contribuiscono a costruire il futuro. • I prossimi 5 anni non saranno 5 anni qualsiasi. L’Assessorato dovrà essere a servizio della ripresa economica ed occupazionale con una struttura qualificata e dedicata all’intercettazione di fondi regionali nazionali e comunitari oltre quelli previsti con il PNRR che dovrà investire le risorse del Recovery Fund, il cui orizzonte temporale si conclude nel 2026 coinvolgendo un periodo di tempo quasi coincidente con la durata della prossima consiliatura (2022 – 2027). Dice il Presidente del Consiglio Draghi: I Sindaci saranno i veri protagonisti del Recovery plan. Una sfida da raccogliere. • Nel periodo, presteremo molta accortezza allo sviluppo e all’uso sempre più frequente dello Sportello Unico Digitale del Cittadino in appoggio a quello cartaceo. • Particolare attenzione va posta ai dati ISTAT che presentano il quadro di una città che, solo negli ultimi cinque anni è scesa da 16.841 a circa 15.163 presenze con un saldo negativo di 1.678 unità. Una situazione talmente grave che senza la componente di cittadini stranieri (1.601) si troverebbe già oggi sotto l’importante soglia dei 15.000 abitanti, con un forte calo e squilibrio demografico. L’indice di natalità è ben al di sotto della media regionale (a Todi 4,5, Marsciano 7,2 e in Umbria 6,4). E’ interessante osservare gli indicatori che misurano i livelli di popolazione attiva e quelli di dipendenza (ogni 100 che lavorano vi sono 67 individui a carico) che confermano come il territorio sia caratterizzato da un gravoso problema occupazionale. • La popolazione residente è localizzata per circa i 2/3 nelle varie frazioni e nei quartieri sviluppati fuori dalle mura. Per andare incontro alle esigenze ed alle necessità quotidiane e di prospettiva delle famiglie e dei cittadini si renderebbe necessaria la dislocazione di uno sportello comunale nelle più popolose e lontane località come Torre squadrata e/o frazioni come Pantalla, Ponte Rio – Pian di Porto e Colvalenza, Casemasce, Quadro, etc.. con presenza del Sindaco o di un suo delegato almeno una volta al mese. Amare e servire Todi significa guardare in faccia la realtà e svelare ed aggredire i problemi, non aggirarli od occultarli dicendo che tutto va bene con le solite frasi fatte o con il recente messaggio di fine anno nel quale si è arrivati ad affermare che “non a caso nel disegno di Nostro Signore ci sia stato quello di affidare la città a uomini della provvidenza o di unti dal Signore”. • Vi è il problema della variazione della sede elettorale di Romazzano (ab. 72) trasferita inopinatamente a Camerata (ab. 62), sede questa molto meno funzionale della precedente anche per i residenti di Fiore, Asproli, Izzalini, Porchiano e Torre Gentile, non presentando quelle condizioni di centralità e di facile accessibilità che ha Romazzano.

4 ASSESSORATO ALLE POLITICHE E SERVIZI PER LA FAMIGLIA E LA GENITORIALITA’ • Un’ assessorato al servizio delle famiglie e delle bambine e i bambini della nostra città che si dovrà distinguere per efficienza ed efficacia della sua azione mettendo in virtuosa connessione le esperienze delle famiglie con le professionalità, l’associazionismo ed il territorio. Il Ministro per le pari opportunità e la famiglia ha recentemente detto che “definire i bambini ed i ragazzi “cittadini del domani “ è spesso l’alibi che il mondo adulto usa per decidere di loro ignorandone la voce. I nostri bambini e ragazzi sono invece cittadini già oggi, con gli stessi diritti di noi adulti, diritti verso i quali abbiamo precise responsabilità di visione e di costruzione di un futuro che sia sostenibile e abitabile in modo davvero umano”. • Promozione di gruppi di studenti volontari in accordo con scuole e parrocchie, con credito formativo, per accompagnare i turisti nella visita in città o anche per essere di supporto agli abitanti anziani nelle loro piccole esigenze quotidiane di vita, come provvedere alla spesa o recarsi in farmacia, sviluppando così nella pratica quell’attività di servizio e quel sentimento di solidarietà umana e di comprensione degli altri e dei diversi che ti fanno sentire partecipe di una organizzazione sociale.

5 VIABILITA’ e MOBILITA’ interna ed esterna • Sviluppare urgentemente un’azione per ottenere la immediata ricostruzione e riattivazione della dismessa Ferrovia Centrale Umbra al fine di garantire una offerta di mobilità sostenibile coerente con le aspettative del nuovo scenario socio-economico post pandemia. Il trasporto è l’anima del nostro sistema socio-economico e quello ferroviario è sempre stato considerato centrale e di primaria importanza nel conferire forza alla crescita di un territorio. Va benissimo velocizzare le linee ferroviarie Perugia – Firenze o Terni – Roma ma è stato e sarebbe un gravissimo errore gestionale dimenticarsi della FCU, il cui ripristino, oltre che servire da collegamento con Perugia e Terni per la popolazione della Media Valle Tevere, potrebbe soddisfare una più ampia platea di fruitori che desiderino immergersi nella nostra verde e operosa regione per ammirarne le bellezze paesaggistiche, i borghi e l’immenso patrimonio storico, artistico e culturale delle città. • Realizzare e ottimizzare alcuni servizi aggiuntivi cittadini, quali il prolungamento del servizio navetta con mezzi elettrici fino a Porta Romana ed in contemporaneità agevolare la cittadinanza nell’uso gratuito di una parte del qui esistente parcheggio pubblico oggi inutilizzato e con un ascensore il cui uso mal si sopporta per la sporcizia; il tutto al fine di evitare quella infruttuosa ricerca di parcheggio nel centro storico, i cui spazi, come noto, sono sempre molto più limitati e inadeguati. • Un tema particolarmente sensibile si è rivelato quello relativo alla realizzazione del nuovo ascensore che dovrebbe sostituire o integrare quello esistente che dal parcheggio di Porta Orvietana conduce ai giardini Oberdan. Tale argomento ha visto l’opposizione di partiti e comitati civici sia per le rilevanti implicazioni relative all’impatto ambientale che per le difficolta di accesso al centro storico. C’è da considerare inoltre che un sistema di trasporto alternativo all’ascensore, già adottato con successo in altre città umbre, potrebbe essere quello delle scale mobili. Al riguardo possiamo ragionevolmente dire che ogni opera ha un impatto positivo e/o negativo sull’area interessata e che sarebbe opportuno in queste circostanze, esaminare, con l’impiego di una procedura razionale precisa e trasparente ed un percorso di ascolto dei soggetti interessati e potenzialmente coinvolti, tutti quegli aspetti che al momento rappresentano un problema o un ostacolo insormontabile e che se portati su un piano di corretta informazione tecnica, di confronto civile e di una accettabile negoziazione, potrebbero trovare una migliore soluzione. • Per il parcheggio previsto nella cosiddetta area di “Simoncino”, con impiego di scale mobili che dovrebbero portare fino a Piazza del Mercato Vecchio, con la sua relativa riqualificazione e valorizzazione del sito dei Nicchioni Romani, è necessario accelerare tutte le procedure per vedere quel progetto realizzato entro un tempo accettabile. I residenti prima ancora dei turisti sono in attesa da svariati anni di vedere soddisfatta questa esigenza. • Quotidiana verifica e periodica manutenzione delle strade periferiche e loro pertinenze e sistemazione della viabilità di comunicazione con le frazioni, alcune delle quali situate a oltre 10 Km. di distanza dal centro storico.

6 TURISMO e AGRICOLTURA • Miglioramento e incentivazione della cartellonistica di informazione turistica in prossimità delle porte di accesso al centro storico. • Una città come Todi – con una estensione territoriale di 223 Kmq., e che comprende 46 frazioni dove hanno dimora 5.237 residenti – possiede rilevanti qualità imprenditoriali agricole tali da rappresentare un invidiabile capitale sociale. Peculiarità queste che descrivono precisi valori identitari e che costituiscono garanzia della qualità ambientale e della sicurezza idro-geologica. Si dovrebbe perciò essere in grado di valorizzare ogni aspetto del territorio collinare rurale e boschivo inserendolo in una offerta turistica e fruibile da quanti vogliano orientarsi ed immergersi in paesaggi colturali e culturali per delle passeggiate istruttive oltre che per degustare prelibatezze locali. Ricordiamo che all’inizio degli anni 2000 fu data vita al famoso progetto “Todi circuiti del paesaggio” un lavoro che andava sviluppato e non archiviato. • Previsione di un servizio gratuito di bus turistico nel periodo giugno – settembre per percorsi storico culturali e gastronomici nelle tante frazioni e località del nostro ricco e vasto paesaggio.

7 SALUTE dei CITTADINI e RESPONSABILITA’ del SINDACO • Anche se la delega in materia sanitaria è regionale, il Sindaco rimane il primo referente e responsabile della salute della Comunità da lui amministrata. Il Consiglio comunale condivide questa responsabilità anche nel controllo e nel procedimento di valutazione dei risultati raggiunti dal Direttore Sanitario. E’ il Sindaco (con l’Unione dei Comuni del territorio) che formula la strategia assistenziale più adeguata ai bisogni della popolazione e definisce, di concerto con il Direttore del Distretto, la programmazione sanitaria e sociosanitaria a livello locale. Se questa è la premessa, allora, dalle esperienze vissute, possiamo affermare con tutta evidenza che il Sindaco in carica sembrerebbe essersi sottratto ai suoi compiti in materia sanitaria nel nostro territorio. E’ stato ed è assente in materia di programmazione: quale destino per i presidi sanitari esistenti, quante case di comunità, quale informatizzazione, quale organizzazione delle emergenze e delle urgenze, quale gestione delle patologie croniche, quale futuro per l’Ospedale della Media Valle Tevere? Un Sindaco che si è distinto per l’ossequio alle disastrose decisioni regionali nella gestione della pandemia che ha profondamente colpito il nostro territorio privando i cittadini dell’assistenza sanitaria di base che già presentava carenze. In particolare non sembra aver esercitato il proprio potere istituzionale nella scelta operata dalla giunta regionale di far diventare l’ospedale di Pantalla per la seconda volta ospedale COVID (nonostante non ne avesse i requisiti), di chiudere le chirurgie e di non garantire neanche il pronto soccorso, sottraendo ai cittadini anche i minimi livelli essenziali di assistenza lasciando aggravare le loro patologie. I cittadini di Todi hanno fatto e stanno facendo le spese della cattiva gestione della sanità regionale sostenuta da chi avrebbe dovuto tutelare la salute dei suoi concittadini e che in barba ai propri doveri istituzionali ha trascurato. C’è bisogno di una programmazione seria dei servizi che garantisca realmente la tutela della salute. Ci vuole un Sindaco che si faccia sentire e sia in grado d’interloquire con la Regione in maniera dialettica per evitare la penalizzazione dell’assistenza sanitaria pubblica nel territorio tuderte. SPORT • In uno scenario post pandemia che vedrà tutti più liberi, sarà necessario confrontarsi con le associazioni sportive operanti nell’intero territorio e con le scuole per mettere in campo un piano straordinario per il rilancio dell’attività sportiva nella nostra comunità. Lo sport non può rappresentare una facoltativa scelta sociale, al contrario deve essere quella irrinunciabile opportunità di attività fisica, di benessere, di aggregazione giovanile nonché di educazione alla socialità ed alla sana competitività. Conclusioni • Dicono che i programmi elettorali finiscono per assomigliarsi tutti e sono tutti molto interessanti. Legalità, trasparenza, partecipazione, digitalizzazione e snellimento dei processi amministrativi, economia circolare, e bla bla bla come direbbe la giovane Greta. • Ma c’è una bella differenza, un profondo fossato fra quel che si dice e quel che si fa. • Volendo esprimere un giudizio su ciò che ha detto e fatto l’amministrazione uscente potremmo dire che la strada seguita, diversamente da quanto promesso in campagna elettorale, è stata invece eccezionalmente dispendiosa per l’effimero in occasione di particolari avvenimenti che sono serviti soprattutto ad una demagogica sovraesposizione mediatica degli amministratori con il chiaro obiettivo di mantenere e irrobustire il loro consenso. • C’è però il rischio che – a forza di catturare il consenso con l’effimero – si vada strutturando nella nostra città una cultura ed un sistema di potere costruito sulla propaganda, sull’astuzia e sulla demagogia capillare capace d’infiltrarsi nel tessuto sociale, nel sistema economico produttivo, condizionando la crescita civile e culturale che questa città merita, con particolare riferimento alla formazione delle giovani generazioni che hanno bisogno, come l’aria, di buoni esempi, di sapere che per affermarsi nella vita, ” uno non vale uno”, e di credere nella serietà delle istituzioni democratiche e di esserne coinvolte per merito e non per scaltrezza. • Il Comune è il luogo della partecipazione politica più vicino al cittadino nonché palestra politica per giovani amministratori; è l’istituzione in grado di rispondere in modo più efficace alle necessità della comunità. • Italia Viva auspica un governo locale con una sempre maggiore presenza di giovani perché sarebbe sicuramente più dinamico, innovativo e attento ai bisogni della gente.

Il Comitato ITALIA VIVA di Todi