Inaugurata la Gipsoteca dedicata allo scultore Enrico Quattrini.

Merita particolare attenzione la cerimonia tenuta ieri nella sala consiliare per la presentazione della gipsoteca dedicata allo scultore tuderte Enrico Quattrini di cui non molti a Todi conoscono l’opera. Quattrini era nato a Rosceto il 24 dicembre 1864, da umile famiglia e morto a Roma nel 1950. Ha potuto studiare nell’Accademia di Belle Arti di Perugia grazie alla segnalazione delle sua qualità artistiche da parte del responsabile dell’Istituto Crispolti, e il Comune di Todi si è fatto carico dei suoi studi. Con risultati eccellenti. E’ divenuto uno dei più importanti scultori italiani e le sue opere sono ora in varie parti di Italia, comprese Todi e Perugia, ma anche a Manaus in Brasile e a Istambul. Meritava dunque da tempo una attenzione particolare da parte di Todi. Le esposizione delle sue opere a disposizione del Comune è ora accessibile nelle Chiese della Trinità e di Sant’Antonio, consolidate, restaurate e adattate a Museo, nella prospettiva di un percorso artistico che interesserà altri luoghi artisticamente notevoli di Todi.

Nella cerimonia di ieri sono intervenuti l’ass. Moreno Primieri, che ha seguito con il suo assessorata l’effetuazione del consoliudamento e dei restauri nelle Chiese, il restauratore che ha mostrato le opere sulle quali è intervenuto e il restauro effettuato. Dopo un breve intervento dell’arch. Alessandro Comodini, ha preso la parola il sindaco Ruggiano che ha ricordato com’era la situazione a Todi nel 2017 e ha
sottolineato le molte iniziative verificatesi in seguito ( leggi: dalla
sua Amministrazione ): ripresa del cinema , insediamenti, provvedimenti del traffico (Piazza pedonalizzata!), Casa Dipinta, Sala Vetrata dei Portici a altro. Ha anche ricordato come alcune di queste iniziative erano state programmate nella precedente Amministrazione. Ha annunciato nuovi lavori, tra cui: la rimessa in piedi delle mura urbiche dei Via della Fabbrica, crollate nel corso, una nuova pavimentazione di Via Ciuffelli e di altre zone del centro. e il Museo Dorazio nella Torre dei Priori.