ODG sull’ospedale: la maggioranza ne impedisce la discussione.

comunicato dei partiti di opposizione.

Il Consiglio Comunale di Todi è tornato a riunirsi ieri per discutere un ordine del giorno presentato dai Gruppi di Opposizione sul futuro dell’ospedale della MVT e la tutela della salute dei cittadini del nostro territorio. La destra al governo della città non ha mai sentito, in questi mesi, la necessità di affrontare le questioni legate alla gestione della pandemia a livello istituzionale. Ieri hanno anzi impedito l’ approvazione del NOSTRO Ordine del Giorno tentando di stravolgerlo con un trucchetto procedurale. Avevano in mente di approvare un documento in cui si diceva che l’Ospedale di Pantalla non è Covid, che è aperto perché funzionano alcuni ambulatori, il laboratorio analisi e parte della diagnostica per immagini. E che se non c’è la terapia intensiva è colpa del Governo che non l’ha concessa perché quello di Pantalla è un ospedale di base e non è responsabilità della Regione che, invece, ha istituito l’area COVID in un ospedale senza terapia intensiva (che è come dire che se il traffico non funziona a Todi la colpa è del Prefetto e non dell’Amministrazione Comunale). Al nostro senso di responsabilità non ha corrisposto un eguale volontà di apertura alla collaborazione da parte della maggioranza a trazione leghista, guidata da Ruggiano, che avrebbe almeno dovuto riconoscere la realtà dei fatti: a Pantalla sono chiusi il Pronto Soccorso, la Chirurgia, il punto nascita, l’Ortopedia, la Riabilitazione, la Residenza Sanitaria Assistita e la Medicina è stata interamente riconvertita a reparto Covid. A Pantalla in questo momento è aperto un piccolo poliambulatorio. Purtroppo in Consiglio Comunale ha trovato conferma la linea dell’amministrazione comunale di restare supina alle decisioni della Regione, senza neanche la forza di chiedere un confronto preliminare sulle decisioni da prendere sulla pelle e la salute di 60000 abitanti della MVT, né di chiedere impegni formali per il ripristino almeno della situazione preesistente allo scoppio della pandemia. Non si accettano né si fanno critiche alla Giunta Regionale Leghista, neanche quando è risultata palese l’incapacità di programmare le azioni di risposta alla crisi sanitaria, che stiamo vivendo per la pandemia in corso. Regione Umbria, avendo a disposizione 25 milioni di euro da giugno scorso, non è stata in grado di organizzare la rete ospedaliera regionale tenendo conto dell’esperienza maturata nella prima ondata dell’epidemia, in modo da garantire sia i servizi sanitari di base che quelli straordinari, organizzati per la cura dei pazienti COVID. Invece di utilizzare le strutture pubbliche esistenti, sia a Terni che a Perugia, per disporre di spazi alternativi Covid, come proposto da più parti, si è preferito allestire ospedali da campo, peraltro inutilizzabili in questa stagione. Non sono state fatte le assunzioni aggiuntive necessarie, il personale impegnato in prima linea non si sente tutelato nella sicurezza propria e dei malati, non dispone neanche di un adeguato quantitativo di dispositivi di protezione personale. Infatti, oltre alle denunce dei sindacati, che si sono espressi più volte nelle scorse settimane sulle condizioni di lavoro del personale sanitario, è di questi giorni la notizia che i comitati nati a difesa dell’ospedale di Pantalla hanno fornito guanti, copriscarpe, cuffie e camici agli operatori per integrare la fornitura insufficiente. In poche parole, ci troviamo ad affrontare la seconda ondata come se la prima non ci fosse stata. Incapace la Regione di organizzare la risposta alla luce dell’esperienza fatta e con un’amministrazione che si gira dall’altra parte e finge di non vedere, anzi che continua a dire che “va tutto bene madama la marchesa”. Per parte nostra continueremo a denunciare quello che non va e a proporre soluzioni alternative e plausibili per rispondere ai bisogni dei cittadini.

Partito Democratico, Partito Socialista Italiano, Todi Civica