Fratta Todina: fotografie del presente e del passato.

E la contestazione di concessione di terreno comunale a un privato per la produzione di energia elettrica solare. Un articolo di Luigi Ceccobelli.

Nelle fotografie che di recente sono state pubblicate da Remo Albini sulle pagine Facebook, vi è la bellezza dei panorami: con i suoi colori la stessa natura dà una visione che rallegra l’animo di chi le vede.
I vari edifici di residenze del passato che, nel corso del tempo, hanno ospitato le varie persone che hanno vissuto in tali luoghi, giorno dopo giorno, sono storie di pagine non scritte, con le loro tristezze, le loro
amicizie ed i vari piaceri che anche in loro suscitavano i ricordi del passato.
Tra le bellezze che il passato ci ha consegnato va ricordata la struttura architettonica della ex piccola chiesa di Montione, posizionata armoniosamente nella natura circostante; ma certamente il centro storico di Fratta Todina raccoglie, in numero assai maggiore, vie ed edifici che sono simbolo della bellezza del suo passato, e raccontano le numerose storie dei suoi abitanti, del presente e del passato.
La pubblicazione fotografica della recente zona “Industriale Artigianale” certamente non è una visione di bellezza: ma è un luogo di produzione e di lavoro che purtroppo, in questi ultimi anni, è diventata “visione di scatole vuote”.
A proposito della Zona Industriale va rilevato che, recentemente, l’Amministrazione Comunale ha approvato il progetto di un privato cittadino per l’istallazione di pannelli solari per la produzione di energia elettrica nella zona industriale e di proprietà comunale. Certamente tale realizzazione non si armonizzerà con la bellezza circostante ma soprattutto non si può ricollegare allo scopo principale di una zona industriale che è quella di produrre beni ed occupazione. Diverso sarebbe stato se l’impianto fosse stato realizzato dal Comune per alimentare le attività industriali e artigianali, nella consapevolezza che la produzione di energia solare e un bene comune. La concessione ad un privato cittadino in tale luogo è semplicemente dare la possibilità di un investimento economico ad un singolo privato.
Va apprezzata l’osservazione dell’Avv. Massimo Perari che ha fatto il tentativo di suggerire accorgimenti che, anche in un luogo artigianale o industriale, consentano di costruire impianti che si armonizzino con la natura circostante.
Luigi Ceccobelli