Consiglio Comunale: da Catia Massetti,PD, una proposta alternativa.


PERCHÉ IL CONSIGLIO COMUNALE DI TODI NON SI RIUNISCE IN VIDEOCONFERENZA?

Catia Massetti

La conferenza dei capigruppo, che si è tenuta ieri sera, si è conclusa con un nulla di fatto sulla richiesta dei gruppi di opposizione di rinvio del Consiglio comunale, convocato per l’approvazione del Bilancio preventivo il prossimo 23 marzo. In piena emergenza coronavirus e in una fase di crescita esponenziale dei contagi, nella nostra città e in Umbria, mi chiedo, perché si insiste a voler riunire più di 20 persone, per alcune ore, in un luogo chiuso, quando il decreto “cura Italia” prevede all’art. 73 che “al fine di contrastare e contenere la diffusione del virus COVID-19 e fino alla data di cessazione dello stato di emergenza deliberato dal CdM il 31 gennaio 2020, i consigli dei comuni, delle province, delle città metropolitane e le giunte comunali, che non abbiano regolamentato modalità di svolgimento delle sedute in videoconferenza, possono riunirsi secondo tali modalità nel rispetto dei criteri di trasparenza e tracciabilità previamente fissati dal presidente del consiglio, ove previsto, o dal sindaco, purché siano individuati sistemi che consentano di identificare con certezza i partecipanti…. “. Il Sindaco ci ha raccontato che diversi dipendenti comunali svolgono il proprio lavoro da casa, in modalità telelavoro o lavoro agile. Perché non è possibile svolgere le riunioni degli organi collegiali da remoto come stabilisce il decreto? Diversi consiglieri, anche di maggioranza per la verità, hanno manifestato le loro perplessità sulla scelta di non rinviare la seduta nonostante l’emergenza in corso, a tutela della salute propria, della comunità e dei propri cari. Ciascuno di noi ha a casa bambini piccoli da accudire, persone anziane bisognose di cure e assistenza, deve potersi recare a lavoro in sicurezza, senza mettere a rischio la salute degli altri. Può, in questo momento, la Presidente del Consiglio garantirci questo? Può garantire che nessuno di noi sia portatore sano della malattia da coronavirus o che non la stia incubando? È lecito mettere a rischio la funzionalità delle istituzioni, che in questo momento sono assolutamente necessarie in caso debbano assumere decisioni indifferibili e urgenti? La direzione generale della prevenzione sanitaria del ministero della salute ha emanato le definizioni di “contatto stretto”, ce ne sono di diversi tipi, tra questi viene definito contatto stretto quello di “una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) con un caso di COVID-19 per almeno 15 minuti, a distanza minore di 2 metri”. Possono la Presidente del Consiglio o il Sindaco certificare la presenza dei requisiti di sicurezza prescritti e, per questo, derogare alla disciplina del D. L. Cura Italia? Se sì possiamo riunirci e stare in più di 20 persone, per qualche ora, dentro alla Sala del Consiglio, a discutere il bilancio, altrimenti si rinvia di qualche giorno la seduta in attesa di poterla svolgere in videoconferenza e in sicurezza. Il Comune di Corciano l’ha appena fatto, perché noi no?  Non valgono, a mio parere, le obiezioni degli amministratori che paventano gravi conseguenze dalla prosecuzione della gestione in dodicesimi cui il Comune sarebbe obbligato fino all’approvazione dell’atto di previsione, per due motivi: il primo è che le amministrazioni pubbliche sono organizzate per garantire la propria funzionalità  anche in caso posticipo del termine di approvazione del Bilancio preventivo; il secondo è che il rinvio potrebbe consentire la revisione del bilancio 2020, visto che lo stesso Sindaco, già una decina di giorni fa, ha ammesso che alla luce dei provvedimenti governativi, che incidono e potrebbero incidere ancora sulla finanza pubblica e, quindi, anche sul sistema finanziario degli enti locali, il bilancio che dovessimo approvare oggi sarà suscettibile di notevoli e, forse, di più di una variazione già nelle prossime settimane. Dunque a che scopo l’approvazione frettolosa della previsione 2020? un po’ di buon senso non guasterebbe!
Catia Massetti Consigliera comunale PD