Dopo la candidatura di Bianconi per PD e M5S

“In questi mesi, insieme a tanti amici, ho costruito un progetto politico
per l’Umbria. Liste civiche, amministratori, uomini e donne dei nostri
territori che si sono uniti per il bene della nostra regione. Questo
straordinario percorso, che abbiamo chiamato Umbria dei Territori, non è stato
fatto in funzione delle elezioni regionali, ma per dare alle tante espressioni
civiche locali un quadro di riferimento regionale ed una prospettiva
più ampia. La crisi istituzionale regionale ci ha portato ad accelerare il
processo e ad entrare nella contesa elettorale. Abbiamo costruito una colazione
( Umbria Civica, verde e sociale) con il contributo di altre movimenti civici e
forze politiche, consapevoli che, con questo ( inappropriato) sistema
elettorale regionale, essere fuori da un sistema di alleanze, significa giocare
un ruolo ininfluente. In tale prospettiva, l’apertura ad un patto civico per
l’Umbria del Movimento Cinque Stelle non poteva lasciarci indifferenti,
soprattutto perché rivolta a chi, come noi, in questi mesi, ha visto nel
civismo dei Territori un elemento di discontinuità e rinnovamento della classe
politica regionale, necessario per il rilancio dell’Umbria.
A quell’appello è seguita una fase in cui il confronto si è spostato sui tavoli
romani, fuori dal percorso di partecipazione e condivisione che avevamo sin
qui, con tanta fatica, costruito. Una fase in cui non i progetti e i bisogni
degli umbri, ma gli equilibri fra partiti e le persone, sono diventate oggetto
di contese inaccettabili e mortificanti. In questo quadro il senso alto del
nostro progetto viene meno. Viene meno il valore di una proposta che ha provato
a dare un segno diverso alla politica di questa regione. In questo quadro, per
me insostenibile, il civismo diventa merce di scambio, non strumento per un
buona politica. Abbiamo lavorato per dare agli Umbri un’alternativa, non per
fare accozzaglie elettorali che, non solo non avrebbero il consenso dei
cittadini, ma svilirebbero la dignità delle tante liste ed esperienze civiche
che lavorano da anni sui territori. Se questo è il prezzo, io non sono
disponibile. Lo ho dimostrato nella mia città, dove, pur potendo, ho mantenuto
l’autonomia del nostro progetto politico. Lo farò nel quadro regionale, finché
ne avrò la forza. Al contrario lascerò il mio ruolo senza rimpianti.
Ps. A chi in questi giorni ha offerto critiche politiche, non comprendendo il
senso vero del nostro percorso, dico grazie. A chi, invece, ha pensato, di
poter strumentalizzare un comunicato per ledere la mia dignità, anticipo che ne
risponderà di fronte alla legge.” ( considerazioni tratte dalla pagina facebook
di Floriano Pizzichini)
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