DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO NELLA MVT: UN SCONTRO CAUSATO DA UNACONDOTTA DISCUTIBILE DELL’AMMINISTRAZIONE RUGGIANO

I GRUPPI CONSILIARI PD – CIVICI X TODI FABIO CATTERINI – SINISTRA PER TODI – TODI CIVICA – PER TODI

La riforma del governo Meloni in tema di dimensionamento scolastico ha previsto la riduzione delle istituzioni scolastiche sedi di dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi; la regione Umbria si accinge ad attuarla; l’amministrazione Ruggiano si è adeguata a suo modo, fingendo di tutelare gli interessi della città, ma in realtà ha messo a rischio gli equilibri e le relazioni sinergiche instaurate da lungo tempo nella Media Valle Tevere.
Chi semina zizzania normalmente raccoglie tempesta; da cittadini tuderti speriamo solo di non uscirne, ancora una volta, con le ossa rotte.

Il quadro di riferimento.
La finanziaria 2023, la prima a firma Meloni, ha varato la nuova disciplina del dimensionamento scolastico. Il governo nazionale ha rivisto, a decorrere dall’anno scolastico 2024/2025 e fino all’anno scolastico 2026/2027, i criteri per la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi e la sua distribuzione tra le regioni, tenendo conto del parametro della popolazione scolastica regionale. Per l’Umbria, con tale disciplina, è prevista in un triennio la riduzione di 9 istituzioni scolastiche, delle quali 3 nel prossimo anno scolastico, 1 nel 2025/2026 e 2 nel 2026/2027.
Dopo la definizione, nello scorso mese di agosto, delle linee guida per il dimensionamento per il prossimo anno scolastico da parte della Regione Umbria, si è aperta la fase delle interlocuzioni a livello locale per avanzare proposte da presentare ai tavoli provinciali, preparatori alla delibera regionale.
La regione Umbria, al pari delle altre e come ogni anno, avrebbe dovuto esprimersi relativamente al dimensionamento entro il 30 novembre; come previsto dalla normativa, la stessa ha optato per un differimento temporale della decisione di durata non superiore a trenta giorni.

I fatti.
In questa situazione, che prevede necessariamente la soppressione di alcune istituzioni scolastiche autonome, il Comune di Todi, bypassando completamente ogni opportuno tavolo di dialogo e confronto a livello locale e decidendo di muoversi come un elefante in una cristalliera, si è messo a seminare zizzania nella Media Valle del Tevere.
Continuando a perseguire lo splendido isolamento in cui l’amministrazione Ruggiano ha chiuso Todi, la Giunta tuderte non ha promosso un accordo dei Comuni della Media Valle del Tevere sul parere da produrre prima alla provincia e poi alla Regione; al contrario, nottetempo, alla chetichella, dividendo un comune dall’altro, aizzando la competizione territoriale, ha prodotto un risultato che sta provocando la animata protesta non solo del Comune di Marsciano, ma anche delle famiglie, dei docenti e dei dirigenti.
La proposta deliberata dal Comune di Todi prevede, infatti, l’accorpamento alla scuola media Cocchi-Aosta dei plessi appartenenti alle 2 Direzioni didattiche di Marsciano siti nei comuni di Montecastello di Vibio, Fratta Todina e Collazzone, nonché dell’istituto comprensivo di Massa Martana.

Tutto questo senza che l’amministrazione comunale marscianese, le famiglie e il personale scolastico fossero stati minimamente coinvolti, tanto meno informati di tale situazione.
Visto il chiaro problema di metodo, fatta la frittata, il Sindaco Ruggiano tenta di dare la colpa ad altri e fa la sceneggiata a cui ci abituati in questi anni: lui non ne sa nulla, non c’era e se
c’era dormiva.

Ebbene l’amministrazione Ruggiano si è già dimostrata supina alle devastanti politiche della Giunta Tesei in tema di sanità, accettando il depotenziamento dell’ospedale di Pantalla a favore degli ospedali dell’Alta Umbria e la rinuncia alla titolarità del Distretto della MVT a vantaggio di quello del Perugino. Ha depotenziato i trasporti riducendo il trasporto pubblico urbano rendendo inaccessibile il centro storico. Si dichiara favorevole alla costruzione dell’inceneritore dell’Umbria a Todi. Ci mancava solo che scatenasse una lotta fratricida anziché perseguire l’obiettivo di proficue relazioni territoriali, assolutamente necessarie in un contesto sempre più ripiegato su se stesso.
Speriamo solo di non uscirne con le ossa rotte.

I GRUPPI CONSILIARI PD – CIVICI X TODI FABIO CATTERINI – SINISTRA PER TODI – TODI CIVICA – PER TODI