TERMOVALORIZZATORE: RUGGIANO PROVA A TOGLIERE LE CASTAGNE DAL FUOCO DELLA REGIONE PER LE PROPRIE AMBIZIONI PERSONALI

Dopo il tribunale e l’ospedale, ora tocca al termovalorizzatore. Crediamo non possa esserci battuta più efficace di questa per riassumere quanto successo negli ultimi giorni sulla questione del nuovo termovalorizzatore che verrà costruito in Umbria, con lo zelante sindaco Ruggiano che, nonostante il Piano Regionale per la Gestione Integrata dei Rifiuti – preadottato dalla Giunta con dgr n. 600 del 15/6/2022, sottoposto a procedura di VAS ed adottato con dgr. n. 1135 del 2/11/2022 – sia ancora oggetto di grande dibattito ed in attesa di essere ratificato dall’Assemblea Legislativa, ha incautamente e vergognosamente candidato in Consiglio Comunale e sui giornali la nostra città a sede ospitante del nuovo impianto di incenerimento. Sgrammaticatura doppiamente grave visto che il sindaco Ruggiano è anche presidente dell’Auri, l’autorità regionale di riferimento per quanto riguarda i rifiuti.

È incredibile come il primo cittadino, per compiacere la Giunta Regionale e realizzare le ormai sempre più palesi ambizioni politiche e personali (leggasi poltrona in Consiglio Regionale), sia pronto a svendere la propria città e gli interessi della comunità tuderte con la massima solerzia. Dopo il Tribunale (sacrificato senza colpo ferire nel primo mandato quando la destra di Benedetti Valentini riorganizzò la geografia giudiziaria regionale) e il depauperamento pressoché totale dell’Ospedale di Pantalla, ora tocca al termovalorizzatore e alle questioni ambientali, usate come monete di scambio per accreditarsi come pretoriano della Giunta Tesei. 

Il Partito Democratico di Todi, come forza riformista e di governo, ritiene doveroso ragionare, progettare e, quindi, agire in un’ottica di interesse collettivo, nel rispetto dei vincoli ambientali e infrastrutturali, sulla questione del termovalorizzatore e la necessità di chiudere il ciclo regionale dei rifiuti superando il sistema attuale delle discariche, senza, però, che la Regione lasci il cerino in mano ai singoli comuni in ambito Auri, dando vita ad un’insostenibile guerra tra “poveri”. Il sindaco Ruggiano, nelle vesti di presidente dell’Auri, avrebbe dovuto sollecitare la Giunta Regionale a dare vita ad una vera e propria programmazione regionale sulla questione rifiuti nell’interesse delle soluzioni migliori per la salute, il benessere e lo sviluppo economico dell’intera comunità umbra, coinvolgendo le comunità locali e non sparando ai quattro venti i suoi desiderata in fatto di localizzazione dell’impianto di incenerimento.

Purtroppo, invece, ci è toccato un sindaco fracassone che, dopo aver smontato l’Ospedale di Pantalla pezzo per pezzo, tratta questioni delicate come quelle ambientali e dei rifiuti col solito stile, candidando la propria città ad ospitare un impianto di incenerimento e togliendo, così, le castagne dal fuoco ad un’amministrazione regionale sempre più in panne.

PARTITO DEMOCRATICO TODI