Todi, Area Interna operativa nella prima metà del 2023

Subito a disposizione 4 milioni di euro per la nuova costituzione. Fino al 2027 risorse per 50 milioni a disposizione delle cinque aree della regione

Riunione dell’area interna

Si è tenuto nei giorni scorsi, nella Sala del Consiglio dei Palazzi Comunali di Todi, alla presenza dell’assessore regionale alla programmazione, bilancio e risorse e del suo staff tecnico-amministrativo, la prima riunione operativa dell’Area Interna della media valle del Tevere alla presenza dei Sindaci di Collazzone, Fratta Todina, Monte Castello di Vibio, Avigliano Umbro, Acquasparta, Montecastrilli, San Gemini e Todi, che è anche il Comune capofila del nuovo soggetto riconosciuto il 22 giugno 2022.
Si tratta di un’aggregazione che conta 40 mila abitanti distribuiti su un territorio di 550 chilometri quadrati che potrà contare da qui al 2027 su circa 50 milioni di euro di risorse aggiuntive da ripartire tra le cinque aree interne dell’Umbria. Quella con capofila Todi, in quanto di nuova costituzione, dispone da subito di 4 milioni di euro per interventi sui servizi alla cittadinanza (istruzione, salute e mobilità) e per avviare la gestione tecnica, alla quale è destinato un budget di massimo 200 mila euro per l’elaborazione della strategia, la strutturazione dell’ufficio aree interne, la programmazione e la gestione degli interventi. Questi potranno riguardare, a valere sulle risorse del FESR, la riqualificazione degli spazi pubblici, la valorizzazione delle risorse naturali, lo sviluppo e la promozione del territorio, il sostegno delle imprese turistiche, ai servizi turistici, culturali e sociali, oltre che azioni di rafforzamento delle reti di assistenza socio-sanitaria, dell’istruzione e formazione e nell’ambito dell’occupazione.
E’ previsto che il percorso programmatorio, che assegna al Comune di Todi un importante ruolo di coordinamento, si concluda al massimo entro la prima metà del 2023, così da poter dare attuazione agli interventi inseriti nella strategia d’area e all’utilizzo dei finanziamenti nazionali e comunitari a disposizione, il tutto in stretta sinergia con la Regione.
Nel frattempo i Comuni dovranno iniziare a valutare la possibilità di gestire funzioni e servizi in forma associata, anche a geometrie variabili, nell’ottica di rafforzare l’unitarietà dell’area, dotarsi di un supporto tecnico ed istituire una struttura operativa dedicata presso il Comune di Todi in grado di garantire un’efficace attuazione della strategia nonché di intercettare tutte le opportunità offerte dai diversi strumenti finanziari.
“Stiamo lavorando – ha sottolineato il Sindaco di Todi – per rispettare e se possibile anticipare la tabella di marcia prefissata, così da poter immettere quanto prima ulteriori risorse a sostegno dello sviluppo locale”. Apprezzamento per quanto fatto finora è arrivato dall’assessore regionale: “Fin dall’avvio del percorso di riconoscimento – ha dichiarato – i Sindaci hanno operato in modo serrato e unitario, interpretando a pieno lo spirito e le opportunità delle Aree Interne”.