Elezioni politiche: le modalità di espressione del voto.

Per l’elezione del nuovo Parlamento italiano, ridimensionato a 600 membri complessivi, i cittadini maggiorenni e in possesso  del diritto di elettorato attivo (il c.d. corpo elettorale) potranno votare solo nella giornata di domenica 25 settembre p.v. dalle ore 7 alle ore 23 presso la sezione (detta anche seggio) elettorale indicata sulla propria tessera elettorale. Le operazioni di scrutinio avranno inizio subito dopo la chiusura delle votazioni, prima per il Senato della Repubblica e poi per la Camera dei deputati.

I sistemi di elezione delle due Camere sono disciplinati da disposizioni simili per quanto riguarda le modalità di espressione del voto e la conformazione della scheda elettorale. Al seggio l’elettore riceverà una sola scheda rosa per l’elezione della Camera e una sola scheda gialla per l’elezione del Senato. La scheda riporta sopra i nominativi dei candidati uninominali e sotto, in appositi rettangoli, i contrassegni delle liste a loro collegate con a fianco i nomi dei candidati  nei collegi plurinominali secondo un ordine numerico. Sulla scheda, sempre al di sotto al nome del candidato uninominale, sono anche riportati i contrassegni delle liste riunite in coalizione collegate al candidato uninominale, con a fianco i nomi dei candidati plurinominali in ordine numerico, su righe orizzontali divise ciascuna in due rettangoli. L’ordine delle coalizioni  e delle liste viene stabilito tramite sorteggio.

Per ciascun ramo del Parlamento il cittadino elettore dispone di un unico voto che esprime tracciando un segno (es. crocetta) nel rettangolo che contiene il contrassegno della lista da lui scelta e i nominativi prestampati dei candidati di quella lista nel collegio plurinominale (nella circoscrizione e nella regione Umbria i candidati da eleggere nel plurinominale con il metodo proporzionale sono n. 4 per la Camera e n. 2 per il Senato). Il voto così espresso vale anche per l’elezione del candidato uninominale ( con il metodo maggioritario).  La scelta del contrassegno della lista e quindi del partito o movimento cui dare il voto  è l’unica libera scelta lasciata al cittadino elettore dall’attuale legge elettorale 165 del 2017, risultando tutto  il resto di fatto riservato alle scelte e decisioni delle segreterie dei partiti e movimenti politici.

Tale impostazione della legge appare addirittura non pienamente conforme al principio fondamentale della sovranità popolare tipica di una Repubblica democratica contemporanea (artt. 1 e 48 Cost.), in quanto dovrebbe essere il cittadino elettore a scegliere direttamente i suoi rappresentanti in Parlamento e non le segreterie delle forze politiche che invece dovrebbero limitarsi a selezionare e con metodi trasparenti i candidati e le candidate. Tutto ciò anche per evitare che i deputati e i senatori eletti appaiano come i rappresentanti dei partiti e movimenti politici anziché come i rappresentanti dei cittadini elettori e quindi del popolo.

L’elettore può tracciare sulla scheda anche due segni: uno sul candidato uninominale (già scelto dai partiti e prestampato) e uno sul contrassegno di una lista collegata allo stesso(o comunque nel rettangolo che lo contiene), ma il risultato è comunque lo stesso.

Nel caso in cui l’elettore tracci un segno su un candidato uninominale e un segno  sul contrassegno di una lista non collegata allo stesso il voto invece é nullo, non essendo consentito dalla stessa legge il voto disgiunto.     

L’elettore può anche apporre il segno solo su un candidato uninominale e il voto vale anche per l’elezione del candidato nel collegio plurinominale della lista collegata (però secondo l’ordine di iscrizione che appunto favorisce il capolista). In caso di una pluralità di liste collegate in coalizione i voti ottenuti dalla coalizione vengono ripartiti tra le stesse liste in proporzione ai voti ottenuti da ciascuna nel collegio uninominale, anche perché non é consentito al cittadino elettore di esprimere preferenze per uno o più candidati plurinominali.

Tali indicazioni delle modalità di voto sono riportate sinteticamente in un rettangolo esplicativo posto sulla parte esterna della scheda elettorale.

Dott. Alfonso Gentili, già Segretario Generale del Comune di Todi